My Houzz: A Londra, Due Architetti per 70 mq di Hacking Creativo
Una coppia di architetti con la passione per il fai da te e il recupero, trasforma un ex alloggio popolare in una perfetta casa familiare
Ikea hacking, massimizzazione del contenimento, recupero e fa da te: quella di Barbara e François è sicuramente una casa creativa, una miniera di idee da copiare, colpi di genio a basso costo dettati da un gusto attuale e una profonda conoscenza delle materie prime scelte.
Profumo di caffè, di pane fatto in casa e di porridge. Siamo a casa di Barbara, italiana, François, belga, e dei loro bambini. Qui si parlano correntemente tre lingue – italiano, francese e inglese – e questa varietà di culture e sapori si legge anche negli interni: vivaci, colorati e molto personalizzati.
Per cominciare, la cucina è un autentico esempio di Ikea hacking: la struttura di base è stata acquistata nel megastore svedese e successivamente personalizzata. Sono state aggiunte delle maniglie in cuoio «forse più costose della cucina stessa», racconta Barbara sorridendo, e un piano realizzato con una lastra di compensato, rifinita con coprifilo e rivestita con pasta di cemento.
Barbara e François non si sono occupati solo della progettazione, ma anche della realizzazione fisica della maggior parte degli arredi, facendo largo uso del compensato. L’aiuto di un operaio specializzato è stato richiesto solo per lavori di muratura e impianti.
Per ristrutturare con serenità, trova un architetto fidato vicino a casa tua. Clicca qui.
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Il contenimento è un tema ricorrente del progetto e la panca in compensato è opera di François. Uno scomparto ospita la pattumiera, un altro le bottiglie di vino. Al centro c’è una scrivania per i bambini.
Il pannello forato da officina, dipinto, diventa una risorsa preziosa per appendere attrezzi da lavoro, chiavi e accessori da avere a portata di mano in cucina: è qui che si svolge gran parte della vita domestica della famiglia e François si diverte con il fai da te tanto quanto ai fornelli.
La Nuova Vita dei Pannelli Forati in 12 Idee Salvaspazio
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La grande condotta nera che attraversa il living, è lo sfiato dell’aria sul tetto e racconta le origini dell’edificio.
Si può vivere senza divano? A quanto pare sì: «mi sono resa conto della necessità di una poltrona quando allattavo. Per il resto, abbiamo scelto i pouf che sono sedute estremamente versatili e possono essere facilmente spostati. I bambini poi, sono sempre sul pavimento…».
Poltrona: Strandmon di Ikea
Poltrona: Strandmon di Ikea
Barbara suona il pianoforte e averlo in casa era per lei una necessità irrinunciabile.
Non ci sono luci sospese al centro della stanza, sono state sostituite con una sfera da discoteca, da accendere la sera e ballare!
Dettaglio: in casa, non c’è televisione.
Non ci sono luci sospese al centro della stanza, sono state sostituite con una sfera da discoteca, da accendere la sera e ballare!
Dettaglio: in casa, non c’è televisione.
Carrello: Raskog di Ikea
La grande porta da fienile è stata recuperata e rinforzata con una trave trasversale.
Anche Barbara si cimenta con il bricolage: ad esempio, ha rivestito questa sedia con un campione di moquette.
Le gambe del tavolo, acquistate su Etsy, si chiamano hairpin, come le forcine per i capelli. Il piano, ancora una volta in compensato, è allungabile.
Anche la testiera del letto è frutto del recupero del pavimento originario, ed è stata decorata da Barbara.
Al piano terra, accanto all’ingresso, un ambiente fa da ripostiglio e da mudroom, letteralmente “stanza del fango”, ovvero uno spazio di appoggio per biciclette e scarponi quando si torna dal parco.
Qui c’è anche una vasca da bagno.
Qui c’è anche una vasca da bagno.
Nella doccia un dettaglio interessante: plexiglass giallo al posto del cristallo. Una soluzione allegra, inusuale e a misura di bambino.
Dal recupero dei pezzi di un mobile Ikea «che si stava smontando da solo», su cui sono stati applicati dei lunghi elastici industriali, è nata una scarpiera.
Anche il pavimento è in compensato ed è quello che normalmente viene utilizzato come base su cui applicare il rivestimento finale.
Trasformare radicalmente un appartamento contenendo il budget è una sfida non da poco. Barbara e François ci sono riusciti utilizzando materiali poveri o di recupero, trasformati con idee semplici e perfette. Si sono divertiti, da architetti, a realizzare con le proprie mani una casa che rispecchiasse la loro personalità e il loro gusto. E che per chi la osserva, è una miniera di trovate geniali per massimizzare lo spazio e personalizzarlo.
Guarda tutte le foto di questa casa
Trasformare radicalmente un appartamento contenendo il budget è una sfida non da poco. Barbara e François ci sono riusciti utilizzando materiali poveri o di recupero, trasformati con idee semplici e perfette. Si sono divertiti, da architetti, a realizzare con le proprie mani una casa che rispecchiasse la loro personalità e il loro gusto. E che per chi la osserva, è una miniera di trovate geniali per massimizzare lo spazio e personalizzarlo.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Barbara Toscani e François Mertens, entrambi architetti e i loro due figli, Matthieu e Maxime, di 4 e 2 anni
Dove: Londra
Anno di ristrutturazione: 2015
Architetto: Barbara Toscani e François Mertens
Superficie: 70 m²; 2 camere da letto, soggiorno/cucina e 2 bagni
Budget: 45.000€
Il particolare interessante: l’appartamento in origine era una casa popolare edificata nel ‘36, il fabbricato, in parte, ospita tuttora alloggi sociali