100 MQ Diventano Moderni grazie ai Colori Giusti
Tonalità accese, piante, dettagli colorati, ambienti spaziosi caratterizzano questa ristrutturazione nata su Houzz
Una nuova distribuzione degli spazi, dettagli e pareti colorate, ambienti giorno ampi e accoglienti per una casa vissuta anche dagli amici: le progettiste dello Studio FaMo Architettura hanno ristrutturato l’appartamento appena acquistato da una famiglia romana formata da mamma, papà e due figlie alle elementari. Le richieste? Ricavare una stanza per l’hobby di lei, un ambiente per il lavoro di lui e una camera abbastanza grande da permettere alle bambine di non invadere gli spazi di mamma e papà.
Le architette, scelte su Houzz, sono riuscite a esaudire ciascuna richiesta, nonostante il limite: un budget ridotto. La loro consulenza è stata però determinante per consigliare i clienti e indirizzare le spese al meglio, ponendosi delle priorità. Un esempio? Sostituire le finestre, riducendo così nell’immediato i consumi, e rimandare altri lavori di tipo estetico.
Le architette, scelte su Houzz, sono riuscite a esaudire ciascuna richiesta, nonostante il limite: un budget ridotto. La loro consulenza è stata però determinante per consigliare i clienti e indirizzare le spese al meglio, ponendosi delle priorità. Un esempio? Sostituire le finestre, riducendo così nell’immediato i consumi, e rimandare altri lavori di tipo estetico.
Pianta prima dei lavori
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Pianta dopo i lavori
«Giorgio e Pamela amano i colori, ma non sapevano quali tonalità scegliere. Avevano visto delle piastrelle color salvia, desideravano il verde e volevano declinarlo in diversi ambienti, ma non riuscivano a immaginare un equilibrio cromatico. Li abbiamo aiutati a orientarsi: per esempio abbiamo consigliato piastrelle esagonali in una sfumatura del verde in cucina, in soggiorno abbiamo realizzato una parete verde e abbiamo ripreso il colore nei dettagli, tra cui i faretti e abbiamo realizzato bagni colorati giocando con le nicchie».
«Quando incontriamo dei nuovi clienti, poniamo loro diverse domande per capire i loro gusti, i desideri, i bisogni e rispondere al meglio alle diverse richieste – spiegano Giulia e Federica – per esempio quando scegliamo una cucina, è utile sapere quali sono le abitudini ai fornelli, se si è vegetariani, se si preparano molte verdure…».
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«Quando incontriamo dei nuovi clienti, poniamo loro diverse domande per capire i loro gusti, i desideri, i bisogni e rispondere al meglio alle diverse richieste – spiegano Giulia e Federica – per esempio quando scegliamo una cucina, è utile sapere quali sono le abitudini ai fornelli, se si è vegetariani, se si preparano molte verdure…».
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Le architette hanno ridistribuito gli spazi. L’ingresso, in fondo a destra dell’immagine, misurava prima 8 m², era grande, buio. «L’abbiamo eliminato e abbiamo portato parte della metratura in ripostiglio, modificando gli accessi a cucina e corridoio, rendendo ottimale la distribuzione degli ambienti».
Giorgio e Pamela amano ricevere amici e, per questo, le architette hanno creato un soggiorno spazioso e accogliente.
«Abbiamo suggerito di sostituire i radiatori con elementi che insieme arredassero. Ne abbiamo scelti due alti, uno l’abbiamo posizionato davanti alla parete verde per valorizzarla».
Giorgio e Pamela amano ricevere amici e, per questo, le architette hanno creato un soggiorno spazioso e accogliente.
«Abbiamo suggerito di sostituire i radiatori con elementi che insieme arredassero. Ne abbiamo scelti due alti, uno l’abbiamo posizionato davanti alla parete verde per valorizzarla».
Un’apertura risaltata dal colore collega il soggiorno con l’ambiente studio.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
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«Avevamo tante idee, ma non sapevamo in quale modo potessero diventare realtà nella nostra casa. Giulia e Federica hanno risposto con pazienza e professionalità alle molte domande. Non pensavamo che così tanti fossero i dettagli da decidere per ristrutturare un appartamento», afferma il marito.
George e Pamela volevano una casa luminosa, una stanza dove lei potesse praticare i suoi hobby e uno studio aperto per lui che è un professore del liceo. Infine, hanno chiesto che la camera delle figlie fosse abbastanza spaziosa da permettere loro di giocare lì, e non più in soggiorno.
Un’altra immagina dello studio: «Abbiamo sfruttato una rientranza del soggiorno».
George e Pamela volevano una casa luminosa, una stanza dove lei potesse praticare i suoi hobby e uno studio aperto per lui che è un professore del liceo. Infine, hanno chiesto che la camera delle figlie fosse abbastanza spaziosa da permettere loro di giocare lì, e non più in soggiorno.
Un’altra immagina dello studio: «Abbiamo sfruttato una rientranza del soggiorno».
Dietro la scrivania è stato posizionato un armadio, già di proprietà della famiglia.
Non mancano angoli dove poter posizionare delle piante: Giorgio ha il pollice verde.
Cucina: Ikea
Superato il soggiorno, si arriva in cucina. «Giorgio e Pamela cucinano spesso e per questo abbiamo suggerito uno spazio che dialogasse con la sala così che chi è ai fornelli, non è isolato e ha la possibilità di parlare con gli altri».
Superato il soggiorno, si arriva in cucina. «Giorgio e Pamela cucinano spesso e per questo abbiamo suggerito uno spazio che dialogasse con la sala così che chi è ai fornelli, non è isolato e ha la possibilità di parlare con gli altri».
Com’era la cucina prima dei lavori di ristrutturazione.
Nella foto vediamo le finestre che illuminano la zona giorno: dal soggiorno s’accede al bancone, corre lungo l’appartamento, è lungo 10 m² e profondo 1,10 m².
Gli infissi sono stati sostituiti, mentre gli arredi sono stati ereditati dalla casa precedente. In soggiorno è stato mantenuto il pavimento esistente, marmo lucido, mentre nel resto dell’appartamento è stato posato il parquet: «Abbiamo scelto un parquet industriale di rovere. Invece del predefinito, che è multistrato, o del massello, più caro, abbiamo scelto questa terza possibilità: un massello realizzato con gli scarti di lavorazione, per cui la qualità è ottima, ma il costo inferiore, anche del 20%».
L’idea iniziale era chiudere la cucina con una soluzione vetrata, ma il budget inizialmente ipotizzato per questo lavoro è stato invece investito per rifare le finestre: «Questa spesa consente di risparmiare immediatamente sul consumo, la vetrata invece è una tipologia di intervento che è possibile rimandare senza che vi siano delle conseguenze».
Il lavoro dello studio di architettura è stato molto importante, soprattutto a fronte di un budget ridotto. «Li abbiamo aiutati a indirizzare al meglio le disponibilità economiche».
Gli infissi sono stati sostituiti, mentre gli arredi sono stati ereditati dalla casa precedente. In soggiorno è stato mantenuto il pavimento esistente, marmo lucido, mentre nel resto dell’appartamento è stato posato il parquet: «Abbiamo scelto un parquet industriale di rovere. Invece del predefinito, che è multistrato, o del massello, più caro, abbiamo scelto questa terza possibilità: un massello realizzato con gli scarti di lavorazione, per cui la qualità è ottima, ma il costo inferiore, anche del 20%».
L’idea iniziale era chiudere la cucina con una soluzione vetrata, ma il budget inizialmente ipotizzato per questo lavoro è stato invece investito per rifare le finestre: «Questa spesa consente di risparmiare immediatamente sul consumo, la vetrata invece è una tipologia di intervento che è possibile rimandare senza che vi siano delle conseguenze».
Il lavoro dello studio di architettura è stato molto importante, soprattutto a fronte di un budget ridotto. «Li abbiamo aiutati a indirizzare al meglio le disponibilità economiche».
L’immagine dell’ambiente giorno prima della ristrutturazione.
Il corridoio che dalla zona giorno accompagna verso le stanze.
Com’era il corridoio prima dei lavori. A pavimento è stato posato il parquet.
La foto mostra la camera padronale dove è stata ricavata anche una cabina armadio. Pamela e Giorgio si sono detti amanti di questa tinta. «Noi la scegliamo spesso perchè non è violenta, non stanca, non vincola, ma arreda. Si accompagna con successo con il legno, il blu, il bianco o anche con il parquet».
Rivestimenti: Self Style; mobili: Idea Group
Il bagno padronale. «Abbiamo aiutati i clienti a scegliere delle soluzioni che avessero un ottimo rapporto qualità e prezzo».
Il bagno padronale. «Abbiamo aiutati i clienti a scegliere delle soluzioni che avessero un ottimo rapporto qualità e prezzo».
Un dettaglio del bagno dei genitori.
Rivestimenti: Self Style; mobili: Idea Group
Il bagno delle figlie. «Abbiamo proposto il doppio lavandino perché prepararsi, insieme, al mattino era diventato un problema. Il piano in vetro è stato scelto dai clienti: una bella soluzione che richiede però di essere sempre asciugata dopo l’uso».
Il bagno delle figlie. «Abbiamo proposto il doppio lavandino perché prepararsi, insieme, al mattino era diventato un problema. Il piano in vetro è stato scelto dai clienti: una bella soluzione che richiede però di essere sempre asciugata dopo l’uso».
Foto del bagno padronale prima dei lavori.
Bagno delle bambine.
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Dove siamo: Roma
Superficie: 100 m²
Anno di costruzione: 2022
Chi abita: una famiglia con due bambine
Progettista: FaMo Architettura
Costo dell’intervento: 80mila euro (grazie allo sconto in fattura, per i commenti la spesa effettiva è stata di 40mila euro).
Siamo al secondo piano di un edificio degli anni ‘70. I committenti sono una coppia con due bambine che frequentano la scuola elementare. Desiderosi di ristrutturare l’appartamento appena acquistato, Giorgio e sua moglie Pamela hanno cercato su Houzz degli architetti romani che potessero eseguire i lavori.
Colpiti dai progetti caricati da Giulia Fatarella e Federica Mocetti di FaMo Architettura, le hanno contattate: «Ci siamo incontrati diverse volte per finalizzare il lavoro di ristrutturazione, lui ci mostrava immagini di progetti visti, anche sul nostro profilo, di dettagli dai quali era stato colpito, di colori e materiali. Per esempio la foto di un tagliere appoggiato a un piano: abbiamo faticato a capire cosa l’avesse colpito per scoprire dopo che evocava la sua idea di cucina. E noi, passo dopo passo, presentavano delle proposte in linea con quanto lui e la moglie desideravano», spiegano le architette.