L’Idea del Mese: Il Micro Loft Che Sfrutta i Trucchi delle Barche
Un appartamento XXS, concepito come una barca: ecco la casa progettata e abitata da un architetto innamorato di Milano
Quando si parla di case dalle dimensioni ridotte si pensa a spazi piccoli, ma in pochi immaginerebbero di poter vivere confortevolmente in 15 mq; questo mini loft risponde a ogni domanda e sovverte ogni regola e pensiero. Realizzato e completato in ogni centimetro è uno scrigno funzionale di abilità artigiana e perfetta composizione architettonica, corredato di tutto ciò che serve è il pied à terre meneghino dell’architetto Silvana Citterio che per sé e il marito ha creato qualcosa di minuscolo, ma di perfettamente compiuto.
Linea guida e filo conduttore del progetto: un punto di debolezza diventato inaspettatamente un punto di forza.
Linea guida e filo conduttore del progetto: un punto di debolezza diventato inaspettatamente un punto di forza.
«Quando ho acquistato l’immobile ero abbastanza incerta su che futuro avrebbe avuto, mi piaceva la zona di Milano in cui si trovava, ma le dimensioni erano davvero minime e lo spazio aveva dei problemi oggettivi, come il vano tecnico abbastanza largo e alto 1,20 m posizionato su un lato della stanza», dice l’architetto raccontando la genesi di questo progetto.
«Ma poi, ragionando bene sulle cose, quello che inizialmente era un vincolo grandissimo e un ostacolo insuperabile – tanto da provare a ridurlo – è diventato il punto di forza e la chiave di volta per progettare l’intero spazio; è nata così l’idea di una pedana funzionale e del mobile su misura».
«Ma poi, ragionando bene sulle cose, quello che inizialmente era un vincolo grandissimo e un ostacolo insuperabile – tanto da provare a ridurlo – è diventato il punto di forza e la chiave di volta per progettare l’intero spazio; è nata così l’idea di una pedana funzionale e del mobile su misura».
Il sistema d’arredo interamente disegnato dall’architetto è stato realizzato dalla Falegnameria Castagna Arredamenti di Cucciago vicino a Cantù. Una ditta di artigiani ha lavorato in loco per una settimana realizzando sul posto le dime, per poi creare il mobile direttamente dentro casa.
Del vano tecnico iniziale è rimasto solo il podio bianco (alto 20 cm) su cui oggi poggia il letto.
Del vano tecnico iniziale è rimasto solo il podio bianco (alto 20 cm) su cui oggi poggia il letto.
«La volontà era quella di non rinunciare a nulla e, per il poco spazio che avevamo a disposizione, credo di esserci riuscita. Ho cercato di creare un ambiente confortevole e facilmente gestibile. Non manca nulla, nella parte della cucina attrezzata c’è una piccola lavastoviglie, un forno, un frigorifero sotto piano, oltre a una serie di cassetti contenitivi che con altezze diverse mi permettono di avere una dispensa completa di ogni cosa».
Il piano intorno alla pedana è diventato il baricentro dell’ambiente, il centro su cui far ruotare tutta la distribuzione spaziale del piccolo ambiente oltre che il contenitore funzionale di tutto. Questa doppia scansione dei livelli ha permesso di inserire proprio di fronte al letto un piccolo tavolo corredato da due comode poltroncine Masters di Kartell.
Per tutta la struttura è stato utilizzato legno massello, l’essenza scelta è il teak, adoperato per il pavimento, per la scala e per la pedana. Come escamotage progettuale è stato posizionato un grande specchio proprio di fronte al letto e per le pareti è stato scelto un candido bianco. Entrambi gli elementi contribuiscono a dilatare ed allargare lo spazio facendolo sembrare più ampio e profondo.
Per tutta la struttura è stato utilizzato legno massello, l’essenza scelta è il teak, adoperato per il pavimento, per la scala e per la pedana. Come escamotage progettuale è stato posizionato un grande specchio proprio di fronte al letto e per le pareti è stato scelto un candido bianco. Entrambi gli elementi contribuiscono a dilatare ed allargare lo spazio facendolo sembrare più ampio e profondo.
In prossimità della pedana preesistente è stato possibile, sfruttando l’altezza della stessa, realizzare una capiente cabina armadio. Posizionata sotto il tavolo è fruibile attraverso una botola che una volta richiusa diventa piano. L’idea di lavorare al centimetro sfruttando al meglio intercapedini e altezze ricorda gli arredi progettati per le barche, ottimizzati al millimetro.
Il bagno che inizialmente aveva solo la doccia – mantenuta nella ristrutturazione nella medesima posizione – è stato completato con i sanitari e il lavabo.
A separare lo spazio di servizio dal resto della casa una parete in legno con una porta a battente bianca.
A separare lo spazio di servizio dal resto della casa una parete in legno con una porta a battente bianca.
Anche in bagno ogni centimetro è stato sfruttato al meglio e un armadio posizionato a destra del lavandino ospita tutto ciò che serve. La doccia, per nulla sacrificata, di 90x90 cm, è comoda e spaziosa.
La casa gode anche di un’ottima illuminazione naturale data da una portafinestra con mini balconcino corredato di piante aromatiche e fiori profumati.
Quando, come in questo caso, committenza e progettista coincidono le soluzioni possono anche essere ardite o sperimentali, ma trovano (quasi) sempre perfetta coincidenza fra ciò che ci si immagina e ciò che poi si realizza.
Quando, come in questo caso, committenza e progettista coincidono le soluzioni possono anche essere ardite o sperimentali, ma trovano (quasi) sempre perfetta coincidenza fra ciò che ci si immagina e ciò che poi si realizza.
Prima: Nell’immagine si nota perfettamente il volume preesistente che ha dato vita all’idea di progettazione dell’architetto Citterio.
Guarda la galleria di foto del progetto con altre “Foto del prima”
Guarda la galleria di foto del progetto con altre “Foto del prima”
Colpo d’occhio
Chi ci abita: l’architetto Citterio quando deve fermarsi a Milano per lavoro, la dimora principale scelta da lei e dal marito si trova in realtà in collina
Dove: Via Crema, zona Porta Romana, a Milano
Anno di ristrutturazione: 2011
Architetto: Silvana Citterio
Superficie: 13,5 m² interni, più un piccolo balcone di 1,5 m²; in totale 15 m²
Budget: per le opere di falegnameria circa 19.000€, più 10.000€ per gli impianti che sono stati rifatti completamente
Il particolare interessante: lo spazio iniziale oltre ad avere delle dimensioni ridottissime aveva anche l’inconveniente strutturale di una parte rialzata; una sorta di podio, in realtà un vano tecnico dell’edificio, che non poteva essere né rimosso né alterato nella struttura.