My Houzz a Barcellona: Álex Vive con le Sue Opere D'Arte in 350mq
Una combinazione unica di Art Nouveau e arte contemporanea nell’elegante appartamento di un collezionista
Nel loft di Álex Zanfaño non c’era abbastanza spazio per tutte le opere della sua raccolta di arte contemporanea. Così, il collezionista ha dovuto trasferirsi in una nuova casa, al secondo piano di un maestoso palazzo Art Nouveau del quartiere Eixample di Barcellona. La nuova abitazione di Álex, con il suo grande terrazzo, è perfetta per ospitare amici, ricevere clienti e, naturalmente, esporre le opere d’arte.
L’appartamento ha tutte le caratteristiche proprie dell’architettura modernista dei palazzi della zona di Eixample: alti soffitti decorati con intonaci, cornici e rosoni, le tipiche cementine della zona, la presenza di una veranda alle due estremità dell’appartamento e un grande ingresso — ritratto qui nella foto — che divide la casa in due.
In questa stanza sono esposte iconiche opere d’arte: alla parete sinistra è appeso Mao Ze Dong’s Will, dell’artista cinese LiQiang; Novel·la, di Joan Brossa e Antoni Tàpies, poggia, aperto, sulla scrivania; alla parete di fronte è appeso Horizons, Colinas, di Dennis Hollingsworth. Infine, sulla destra, possiamo ammirare Color Stick, scultura dell’artista cinese Lin Mo.
In questa stanza sono esposte iconiche opere d’arte: alla parete sinistra è appeso Mao Ze Dong’s Will, dell’artista cinese LiQiang; Novel·la, di Joan Brossa e Antoni Tàpies, poggia, aperto, sulla scrivania; alla parete di fronte è appeso Horizons, Colinas, di Dennis Hollingsworth. Infine, sulla destra, possiamo ammirare Color Stick, scultura dell’artista cinese Lin Mo.
Alla parete: “Danáe” di Juan Navarro Baldeweg; in corridoio: “Cima 2,” di Ferran García Sevilla
La dormeuse è un vecchio pezzo acquistato in un mercatino francese ed è stata risistemata e rittappezzata. Anche il bancone da falegname sulla sinistra è stato acquistato nel sud della Francia, in un negozio di mobili d’epoca. In questa foto, sullo sfondo, si può vedere il corridoio che porta alla cucina, in soggiorno e al terrazzo.
La dormeuse è un vecchio pezzo acquistato in un mercatino francese ed è stata risistemata e rittappezzata. Anche il bancone da falegname sulla sinistra è stato acquistato nel sud della Francia, in un negozio di mobili d’epoca. In questa foto, sullo sfondo, si può vedere il corridoio che porta alla cucina, in soggiorno e al terrazzo.
Álex ha incaricato Pablo Peyra di riprogettare l’intero appartamento. «La cucina originale era troppo lontana dalla vita quotidiana della casa. Sembrava quasi un ripostiglio. La nuova cucina sembra, invece, quasi un soggiorno, dove si può cucinare e, allo stesso tempo, prendere parte e partecipare a quello che accade nel resto della casa», spiega Peyra.
Spiccano, tra gli elementi di arredo, i due armadi in legno con ante in vetro, rivestiti all’interno con carta decorativa, così come il bancone in ferro con bordi in legno. Quest’ultimo è talmente grande che, per portarlo in cucina, è stato necessario allargare la porta. Una struttura di vetro nasconde la cappa.
Spiccano, tra gli elementi di arredo, i due armadi in legno con ante in vetro, rivestiti all’interno con carta decorativa, così come il bancone in ferro con bordi in legno. Quest’ultimo è talmente grande che, per portarlo in cucina, è stato necessario allargare la porta. Una struttura di vetro nasconde la cappa.
«Quando invito gli amici a cena, di solito cucino io. Sono interessato alla gastronomia e sono sempre alla ricerca di nuove ricette e nuovi ristoranti», racconta il padrone di casa.
Sulla parete, ritratte qui nella foto sulla sinistra, sono appese due poesie visive del poeta catalano Joan Brossa, Esquer e L’ou del caos.
Sulla parete, ritratte qui nella foto sulla sinistra, sono appese due poesie visive del poeta catalano Joan Brossa, Esquer e L’ou del caos.
«Pablo ha disegnato alcuni mobili, come il tavolo da pranzo e le sedie, specificamente per questo progetto. Le sedie non potevano avere uno schienale troppo alto, altrimenti avrebbero ostacolato la piena visione della composizione delle stampe di Víctor Mira», spiega Álex.
Sopra il camino è appeso un trofeo di caccia creato dallo scultore Álvaro Soler Arpa. L’opera appesa sulla parete di fronte, invece, è Duo, di Bill Thompson.
Sopra il camino è appeso un trofeo di caccia creato dallo scultore Álvaro Soler Arpa. L’opera appesa sulla parete di fronte, invece, è Duo, di Bill Thompson.
Álex all’inizio non desiderava avere un lampadario in sala da pranzo, ma poi ha cambiato idea e ha scelto questo modello anni Sessanta, ideato da Raak Amsterdam.
«Questo appartamento ha la dignità e l’eleganza di una residenza bourgeoise di un’altra epoca, un periodo in cui le case erano davvero costruite per essere abitate, ma anche per essere funzionali alla vita sociale dei proprietari. Questa miscela di eccellenza e decadenza è affascinante», commenta Álex.
Per i tessuti in soggiorno la scelta è stata deliberatamente monocromatica, di modo che niente potesse distogliere l’attenzione dall’opera Nobody di Toni Sánchez.
Per i tessuti in soggiorno la scelta è stata deliberatamente monocromatica, di modo che niente potesse distogliere l’attenzione dall’opera Nobody di Toni Sánchez.
In occasione della ristrutturazione, gli spazi sono stati redistribuiti, gli impianti elettrico e idraulico sono stati rinnovati, e la veranda ritratta in questa foto è stata completamente modificata. Qui, ora, da un lato troviamo un’accogliente zona con seduta e, dall’altro, un bancone da bar (ritratto nella prima foto della galleria).
La veranda affaccia sull’ampio terrazzo di 300 metri quadrati che dà sul patio del palazzo. «A Barcellona, avere un terrazzo come questo significa avere un tesoro», dice Álex. «Amo godermi il mio con gli amici, facendo dei bei barbecue». Sia la zona adibita a soggiorno all’aria aperta che quella occupata dal tavolo da pranzo sono protetti dall’ombra di una pergola in legno.
Il tavolo lungo cinque metri, realizzato con assi da ponteggio, è stato, ancora una volta, progettato su misura dal Pablo Peyra Studio.
Il tavolo lungo cinque metri, realizzato con assi da ponteggio, è stato, ancora una volta, progettato su misura dal Pablo Peyra Studio.
La zona dietro il tavolo al momento è vuota. Álex conta di metterci un orto urbano. Sono già tre anni che il giovane vive qui, e questa è una delle poche cose che ancora gli restano da realizzare. Il tavolino ritratto nella foto è composto con una porta del Settecento proveniente da una fattoria della regione catalana dell’Empordà.
Il pavimento della casa, eccetto che nelle tre camere, è rivestito con piastrelle in cemento.
Nella foto vediamo la camera matrimoniale, situata nel lato della casa opposto all’ingresso. L’idea di dipingerla di nero è venuta all’interior designer. «Il nero crea una luce che non è troppo brillante e si presta alla perfezione a dare il giusto risalto alle opere d’arte e alle decorazioni. E poi è un colore distensivo, che stimola il riposo e crea un’atmosfera rilassante», spiega Pablo Peyra.
Sulla parete a sinistra è appesa una creazione del pittore francese Yves Krief, mentre su quella destra è appesa l’opera Neither Old nor Young, Sick nor Well dell’artista americano Glen Rubsamen.
Nella foto vediamo la camera matrimoniale, situata nel lato della casa opposto all’ingresso. L’idea di dipingerla di nero è venuta all’interior designer. «Il nero crea una luce che non è troppo brillante e si presta alla perfezione a dare il giusto risalto alle opere d’arte e alle decorazioni. E poi è un colore distensivo, che stimola il riposo e crea un’atmosfera rilassante», spiega Pablo Peyra.
Sulla parete a sinistra è appesa una creazione del pittore francese Yves Krief, mentre su quella destra è appesa l’opera Neither Old nor Young, Sick nor Well dell’artista americano Glen Rubsamen.
Il nero predomina anche nel bagno annesso alla stanza e nella cabina armadio.
Questo ambiente è stato arredato con moquette e un’isola centrale.
Tavolino: Willy Rizzo; divano: Fiera Internazionale de L’Isle-sur-la-Sorgue, mercato di antiquariato e brocantage
Questa luminosa stanza è l’anticamera dello studio di Álex. Il padrone di casa precedente, un medico, la usava come sala d’attesa,mentre oggi Álex vi riceve i clienti. Il magnifico soffitto è stato recuperato da un pittore specializzato.
Questa luminosa stanza è l’anticamera dello studio di Álex. Il padrone di casa precedente, un medico, la usava come sala d’attesa,mentre oggi Álex vi riceve i clienti. Il magnifico soffitto è stato recuperato da un pittore specializzato.
Tappeto: Digit 2, creato dal barcelloneta Cristian Zuzunaga per Nanimarquina; il lampadario proviene da una vecchia fabbrica polacca
Lo studio, come il resto della casa, ospita una serie di opere d’arte contemporanea. «Quando avevo 18 anni, ho visitato per la prima volta in vita mia Arco, la fiera internazionale d’arte di Madrid», racconta Álex. «Lì ho incontrato Miguel Marcos, un gallerista che ha dato dignità alla propria professione come pochi altri, e ha dedicato la maggior parte del suo lavoro a promuovere l’arte contemporanea spagnola. Lui mi ha introdotto in un mondo meraviglioso e appassionante e tra noi è nata una grande amicizia. Con il suo aiuto, ho incontrato l’arte contemporanea e ho cominciato a creare la mia collezione».
Sulla parete in fondo, in questa foto, vediamo S.&. C. IV, un’opera di Xavier Grau; appoggiata contro i ripiani, vediamo un’opera su carta di Antón Lamazares; sopra il mobile in legno, vediamo una scultura di Soler Arpa appartenente alla serie Cráneos.
Lo studio, come il resto della casa, ospita una serie di opere d’arte contemporanea. «Quando avevo 18 anni, ho visitato per la prima volta in vita mia Arco, la fiera internazionale d’arte di Madrid», racconta Álex. «Lì ho incontrato Miguel Marcos, un gallerista che ha dato dignità alla propria professione come pochi altri, e ha dedicato la maggior parte del suo lavoro a promuovere l’arte contemporanea spagnola. Lui mi ha introdotto in un mondo meraviglioso e appassionante e tra noi è nata una grande amicizia. Con il suo aiuto, ho incontrato l’arte contemporanea e ho cominciato a creare la mia collezione».
Sulla parete in fondo, in questa foto, vediamo S.&. C. IV, un’opera di Xavier Grau; appoggiata contro i ripiani, vediamo un’opera su carta di Antón Lamazares; sopra il mobile in legno, vediamo una scultura di Soler Arpa appartenente alla serie Cráneos.
Il piano terra un tempo ospitava le stanze delle persone di servizio in casa. Oggi vi trovano posto una cantina (ritratta nella foto), una palestra e una sala cinema.
Álex ha una predilezione per i vini francesi, e in particolare per quelli prodotti in Borgogna. «Ma mi piace anche il vino del Priorat, la mia terra d’origine nella provincia di Tarragona», racconta.
Álex ha una predilezione per i vini francesi, e in particolare per quelli prodotti in Borgogna. «Ma mi piace anche il vino del Priorat, la mia terra d’origine nella provincia di Tarragona», racconta.
Per Álex la sala cinema è il luogo perfetto dove vedersi le partite della sua squadra del cuore, il Real Madrid. Il divano letto è spesso lasciato aperto, così che nell’ambiente regni un’atmosfera completamente rilassata.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Álex Zanfaño, consulente d’arte e finanziario, e il suo cane Leo, un jack russell di tre anni
Dove: Quartiere di Eixample, a Barcellona
Superficie: Circa 350 m², con annessa terrazza di 300 m²
Progettista: Nicolás Markuerkiaga di Zaga arquitectura
Interior designer: Pablo Peyra di Pablo Peyra Studio
Álex Zanfaño aveva le idee chiare, e sapeva che gli sarebbe piaciuto andare a vivere nel quartiere Eixample, una zona ben collegata, piena di negozi e carica di energia vitale. «Amo l’architettura, perché è sempre ricca di sorprese e di contrasti», spiega. Álex è ritratto qui con Leo, il suo jack russell, al bancone da bar della sua veranda. La specialità della casa sono i gin tonic.
Individuare la casa giusta, tuttavia, è stata un’impresa. Álex aveva bisogno di trovare un posto dotato di sufficiente spazio e personalità, adatto al suo stile di vita e alla sua collezione di opere d’arte.