Lusso Toscano di Campagna in Vera Pietra
In questa sontuosa residenza familiare estiva le meraviglie italiane incontrano la raffinatezza dello stile francese
Nel cuore dell’entroterra toscano, dalle fondazioni di un antico rudere rimasto abbandonato per decenni, è sorta una magnifica dimora estiva, per la gioia di una coppia franco-italiana e del loro figlio. Dopo essersi avvalsi dei preziosi servigi dell’architetto italiano Matteo Pamio e dell’arredatrice francese Elodie Sire, i proprietari hanno apportato il loro tocco personale all’abitazione, contribuendo ciascuno con le proprie passioni: l’equitazione per lei, le opere d’arte per lui.
Questa lussuosa residenza gode di una posizione privilegiata, in quanto sorge in un luogo abbastanza isolato nel cuore della campagna toscana. «Non molto lontano da qui c’è un paese, ma nei dintorni non c’è nessuno», precisa Elodie Sire. Il paesaggio che circonda la proprietà è verdeggiante, fatto di pianure, colline e valli.
La villa, sorta sulle rovine di una casa di fine Ottocento, è stata ricostruita quasi esclusivamente con materiali di recupero (grondaie in rame, pietre e tegole antiche, e così via) trovati in Toscana. In questo modo è stato possibile rimanere fedeli alla struttura originaria, rispettare l’armonia del paesaggio e mantenere una certa continuità architettonica con le abitazioni locali. Ciò spiega perché la piscina, ad esempio, realizzata come un bacino naturale, non disturba la vista, ma risulta perfettamente integrata al contesto circostante.
La villa, sorta sulle rovine di una casa di fine Ottocento, è stata ricostruita quasi esclusivamente con materiali di recupero (grondaie in rame, pietre e tegole antiche, e così via) trovati in Toscana. In questo modo è stato possibile rimanere fedeli alla struttura originaria, rispettare l’armonia del paesaggio e mantenere una certa continuità architettonica con le abitazioni locali. Ciò spiega perché la piscina, ad esempio, realizzata come un bacino naturale, non disturba la vista, ma risulta perfettamente integrata al contesto circostante.
Ecco uno dei panorami che si godono dalla terrazza principale. Dato che a tutti viene spontaneo sedersi sui muretti in pietra, Elodie Sire ha pensato di trasformarli in comode panchette, grazie ad alcuni cuscini realizzati su misura. Trattandosi di una regione mediterranea, i proprietari hanno privilegiato stoffe dalle tinte calde, che si discostano nettamente dal verde del paesaggio circostante, senza tuttavia turbarne l’equilibrio.
Dal retro della casa è possibile cogliere la dimensione architettonica dell’abitazione, a forma di ferro di cavallo. Infatti, per ospitare amici e familiari facendoli sentire a proprio agio, la coppia ha voluto realizzare due edifici distinti ma tra loro collegati e comunicanti, in modo da creare un’unica struttura in grado di garantire a ciascuno la privacy necessaria.
Avvicinandoci alla casa incontriamo un altro angolo relax, allestito appena fuori dall’ingresso. L’idea dei proprietari, sostenuta dall’architetto italiano sin dall’inizio del progetto, era di poter sfruttare ogni punto panoramico offerto dalla magnifica posizione in cui sorge l’edificio. Per questo motivo, tutt’intorno alla villa, sono stati creati numerosi soggiorni all’aperto, che, al contempo, servono a conferire dinamicità alle facciate, imponenti e massicce.
Generosa e ospitale, la coppia ha cercato di garantire il massimo del comfort ai propri invitati e questa dépendance ne è la prova: un locale di servizio interamente a disposizione di parenti e amici, che possono usare la piscina e godersi il sole sulla magnifica terrazza, caratterizzata da un pavimento rivestito in mattonelle tipiche toscane. Il tavolino è costituito da una vecchia porta in legno, che Elodie Sire ha acquistato da un robivecchi prima di farla montare su alcuni piedini in acciaio realizzati su misura.
L’ingresso, al centro della struttura a ferro di cavallo della villa, accoglie una grande scala che consente di accedere al primo piano dell’edificio principale.
Una panca in legno e un forcone, acquistati a un mercatino dell’usato in Toscana, arredano l’ambiente, insieme a una cavallina in pelle, impreziosita da una sella proveniente dall’Argentina.
Il soffitto è caratterizzato da vele di mattoni in terracotta, separate le une dalle altre da piccole travi metalliche.
Le pietre che rivestono buona parte dei pavimenti della casa arrivano tutte dalla Galerie Normand, a Parigi: per questo locale e per quasi tutto il piano terra, l’arredatrice ha scelto una tipologia che ricorda la pietra di Borgogna, ma dalla tonalità più calda, con sfumature che variano dal beige al moka.
Una panca in legno e un forcone, acquistati a un mercatino dell’usato in Toscana, arredano l’ambiente, insieme a una cavallina in pelle, impreziosita da una sella proveniente dall’Argentina.
Il soffitto è caratterizzato da vele di mattoni in terracotta, separate le une dalle altre da piccole travi metalliche.
Le pietre che rivestono buona parte dei pavimenti della casa arrivano tutte dalla Galerie Normand, a Parigi: per questo locale e per quasi tutto il piano terra, l’arredatrice ha scelto una tipologia che ricorda la pietra di Borgogna, ma dalla tonalità più calda, con sfumature che variano dal beige al moka.
Questa impressionante bacheca cela l’armadio tecnico della casa. «Dentro a questo muro c’era un buco enorme e a lungo abbiamo cercato la soluzione più adatta per nasconderlo. Volevamo qualcosa di importante, che raccontasse una storia e, alla fine, abbiamo scelto questa vetrina», spiega l’arredatrice. In realtà, si tratta di una vera e propria creazione, realizzata in loco da Jean Bigot, un artista che lavora per Deyrolle e realizza raffinate composizioni con animali impagliati. Per mettere ancor più in risalto l’opera di Bigot, l’arredatrice ha fatto costruire la bacheca su misura da un fabbro carpentiere francese.
I padroni di casa, fini gourmet, sognavano una cucina di alto livello, spaziosa e semiprofessionale. Al suo interno, i mobili e gli elettrodomestici del marchio La Cornue sono realizzati in acciaio spazzolato e rovere naturale, con alcune ante laccate color tortora. Seppur dotato di attrezzature all’avanguardia, l’ambiente conserva comunque un carattere intimo e conviviale, grazie all’impiego di tonalità piuttosto calde che lo rendono accogliente.
Firmato Piet Hein Eek, questo imponente tavolo arriva direttamente da L’Éclaireur, l’esclusiva boutique di moda di Parigi. Per realizzarlo, l’artista, abituato a lavorare con legni di recupero, ha utilizzato l’essenza di rovere, che ha restaurato apportando un tocco di colore. «Al momento di commissionare l’opera, ci siamo limitati a scegliere le tonalità che più incontravano il nostro gusto, ritrovandoci, alla fine, con un autentico capolavoro».
Nel soggiorno principale, comunicante con la cucina, l’arredo che più colpisce è un’imponente libreria nera: un mobile magnifico, scovato al mercato delle pulci di Parigi, il marché Paul Bert. Tra gli altri pezzi forti della stanza notiamo un divano del designer belga Axel Vervoordt, rivestito con un tessuto Bruder, un tavolino firmato Roger Tallon, una lampada Gras e molto altro ancora.
Poiché il proprietario è un grande collezionista d’arte, troviamo le sue opere sparse qua e là nelle diverse stanze della casa. La fotografia di grandi dimensioni appesa alla parete di questo soggiorno è una stampa dell’opera di Elger Esset: la sua presenza contribuisce a infondere serenità a un ambiente pensato apposta per rilassarsi.
L’atmosfera del secondo soggiorno è intima e rilassata, in quanto i padroni di casa desideravano un luogo accogliente, dove poter guardare un film o leggere un libro in tutta tranquillità. La loro passione per la lettura si traduce in un elevato numero di opere possedute, che ha reso necessario studiare apposite soluzioni per riporre tutti i volumi con ordine. L’enorme libreria in rovere, che descrive un arco sopra il vano della porta, è stata progettata da Elodie Sire e realizzata direttamente sul posto da un ebanista italiano. Al di sopra della struttura, una grande trave in legno nasconde un telo avvolgibile, da srotolare quando si vuole accendere il videoproiettore e trasformare il soggiorno in un piccolo cinema privato.
La parete di destra, inoltre, accoglie una serie di frustini, che arrivano per lo più dall’Argentina e sono parte della collezione privata della padrona di casa.
La parete di destra, inoltre, accoglie una serie di frustini, che arrivano per lo più dall’Argentina e sono parte della collezione privata della padrona di casa.
Dall’altro lato della stanza, il soggiorno si divide in due parti e, sulla destra, accoglie un angolo, dove si trovano un pianoforte nero e un camino, accanto a cui è possibile scaldarsi quando arriva l’inverno.
Appese alla parete principale, le due foto su sfondo nero di Gonzalo Rivera, spiccano ai lati della finestra, donando profondità all’ambiente e richiamando i decori neri del grande tappeto in stile grafico delle collezioni Codimat.
Appese alla parete principale, le due foto su sfondo nero di Gonzalo Rivera, spiccano ai lati della finestra, donando profondità all’ambiente e richiamando i decori neri del grande tappeto in stile grafico delle collezioni Codimat.
Al piano terra, la coppia ha scelto di far allestire una stanza per gli ospiti, che fosse facilmente accessibile. Disegnato da Elodie Sire, questo letto a baldacchino è stato realizzato in Italia, mentre la testata, di ispirazione bohémien, è in realtà un grande pannello in fibra naturale intrecciata, creato da Holland & Sherry.
Salendo al piano superiore dalle scale dell’ingresso si arriva a un locale aperto e trasversale, su cui si affacciano la suite padronale, due camere per gli ospiti e la stanza-dormitorio dei ragazzi. Il pezzo forte di questo terzo soggiorno, che funge anche da sala Tv per i bambini, è un comodissimo divano Baxter, rivestito con un morbido tessuto Annie Pate. A vivacizzare l’ambiente, una composizione di cuscini Rubelli e Ido, che, oltretutto, rende ancora più confortevole la seduta.
Visto che i proprietari sognavano una casa per le vacanze aperta ad amici e parenti, hanno preferito realizzare una sorta di dormitorio, adatto ad accogliere più bambini insieme, piuttosto che una semplice cameretta, dedicata unicamente al loro figlio. L’arredatrice ha perciò creato su misura una struttura a sei posti in abete sbiancato, con due letti estraibili e due letti a castello. A terra, poi, alcuni tappeti tondi di Serendipity regalano un tocco di colore alla stanza.
Nel bagno dedicato ai bambini, la vasca Devon&Devon in acciaio spazzolato si sposa perfettamente con la parete grigio-blu, realizzata con una resina effetto cemento spatolato.
Il pavimento di questa camera degli ospiti, situata sempre al primo piano, è rivestito in cotto, materiale tipico della regione. La testata del letto, realizzata su misura, funge da divisorio tra la zona notte e l’angolo riservato alla scrivania.
La suite padronale al primo piano include innanzitutto uno studio, che si sviluppa in lunghezza. Lo stile si rivela decisamente più industriale qui che altrove, tra uno scaffale Matégo, una lampada Gras, un piano di lavoro in rovere di recupero e armadi le cui ante, ricoperte da un sottile strato di vernice metallica, sono state acquistate da Métal Composite.
Lo studio comunica con il bagno padronale, a cui si accede attraverso un’enorme grata a doppio battente, acquistata a un mercato dell’antiquariato a Parigi. Una magnifica vasca in rame Devon&Devon troneggia al centro della stanza, mentre dal soffitto pende una lampada a sospensione firmata Gino Sarfatti. La composizione si staglia con forza contro le ante in legno dell’enorme guardaroba, realizzate con alcune antiche boiserie, acquistate al mercato delle pulci di Saint-Ouen.
Tutti i lavabi presenti nei diversi bagni della villa sono stati disegnati da Elodie Sire, poi realizzati su misura in Italia. Nel bagno padronale, che i proprietari immaginavamo elegante e prezioso, il lavandino in pietra bianca poggia su un mobile Roger Tallon con piano in bronzo e ante decorate, acquistato d’occasione a un mercato dell’antiquariato.
Le pareti interne della doccia sono ricoperte di vecchi specchi, che l’arredatrice ha l’abitudine di acquistare in stock. Le superfici sono appositamente trattate e i vari pezzi hanno tutti dimensioni diverse, così da suggerire un rivestimento originario. La nicchia nel muro, invece, è realizzata interamente in pietra lavica nera italiana.
La camera matrimoniale, collocata esattamente sopra il bagno e lo studio, dà su una piccola terrazza privata. La coppia ha avvertito la necessità di infondere purezza a questo spazio intimo e personale della casa: a terra, infatti, una resina bianca ricopre il pavimento, mentre i muri, ugualmente candidi, sono stati intonacati a calce. Un podio in rovere massello, su cui poggia il letto, accentua lo stile Shaker, elegante e funzionale, del locale, conferendo al contempo un tocco caldo all’ambiente. Nell’angolo, una poltrona sospesa in giunco d’India enfatizza il carattere naturale della stanza, consentendo di leggere, anche di notte, alla luce di una magnifica lampada a stelo in metallo nero, firmata Serge Mouille.
Eccoci ora sulla terrazza della camera matrimoniale: piccola ma incantevole, offre altri splendidi scorci di paesaggio e consente alla coppia di uscire a prendere una boccata d’aria fresca, senza dover per forza lasciare la stanza. Da qui fuori è possibile scorgere, più in basso, la dépendance degli ospiti, che, anche se è collegata al resto della villa tramite l’ingresso, consente comunque agli invitati di avere la propria privacy e indipendenza.
Oltre che collezionista di opere d’arte, il proprietario della tenuta è anche un fine intenditore di vini. Per questo motivo ha voluto realizzare una cantina, dove tenere al sicuro le sue pregiate bottiglie.
Naturalmente, non poteva mancare l’angolo degustazione.
Dopo la Vendemmia: Progettare Una Cantina per Vini Tutta Tua
Dopo la Vendemmia: Progettare Una Cantina per Vini Tutta Tua
Anche se gli enormi alberi intorno alla villa erano già presenti, i proprietari hanno ugualmente deciso di rivolgersi a un architetto paesaggista per affidargli la cura del loro terreno.
Tutto ciò che riguarda l’illuminazione esterna, invece, è stato ideato da Elodie Sire. Dato che la coppia desiderava qualcosa di molto sobrio, che non turbasse l’armonia generale dell’abitazione, ma ne rispettasse l’equilibrio architettonico tradizionale, la scelta dell’arredatrice per illuminare le facciate è ricaduta subito sui proiettori. In giardino, alcuni faretti segnapasso, molto discreti, tracciano alcuni piccoli sentieri di luce. Altri fari, infine, sono stati posizionati ai piedi degli alberi più grandi della proprietà, per creare un suggestivo paesaggio notturno.
Tutto ciò che riguarda l’illuminazione esterna, invece, è stato ideato da Elodie Sire. Dato che la coppia desiderava qualcosa di molto sobrio, che non turbasse l’armonia generale dell’abitazione, ma ne rispettasse l’equilibrio architettonico tradizionale, la scelta dell’arredatrice per illuminare le facciate è ricaduta subito sui proiettori. In giardino, alcuni faretti segnapasso, molto discreti, tracciano alcuni piccoli sentieri di luce. Altri fari, infine, sono stati posizionati ai piedi degli alberi più grandi della proprietà, per creare un suggestivo paesaggio notturno.
Per quando riguarda la piscina, alcuni faretti sono stati installati nella vasca e sul muretto che delimita l’area. Ancora una volta, con l’intento primario di restare in sintonia col paesaggio circostante.
Guarda altre foto di case in campagna
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Chi ci abita: una coppia di nazionalità mista, in cui il marito è di origine francese e la moglie è italiana. La casa, inoltre, è aperta ad amici e parenti che desiderino trascorrere le vacanze in loro compagnia
Arredatrice: Elodie Sire, dello studio d.mesure
Architetto: Matteo Pamio
Dove: Toscana
Superficie: circa 400 m²
Il particolare interessante: la villa è stata costruita interamente a partire dai resti di una casa risalente alla fine dell’Ottocento