Le Case di Houzz: Shabby & Décor in una Dimora del ‘900
Barbara Maldini ci apre le porte della sua casa-atelier immersa nel verde delle colline di Parma per raccontarci la sua ristrutturazione
Villa Cremisi fu acquistata nel 2005 in uno stato di quasi degrado totale e sottoposta a un attento rifacimento da parte di Barbara Maldini, decoratrice d’interni, e del marito, proprietario di un’azienda che si occupa di ristrutturazioni.
«Il connubio è stato subito perfetto e ci siamo potuti dedicare liberamente a dare nuova vita a questa dimora di inizio Novecento», così inizia a raccontare la padrona di casa introducendo la sua abitazione che «ha mantenuto la struttura originaria della casa nella disposizione delle stanze, ma tutto il resto è stato cambiato. Abbiamo recuperato e riposizionato i pavimenti: l’acquisto è stato fatto in Piemonte per il cotto e in Friuli per il legno, il parquet in rovere antico. Abbiamo inserito anche i termosifoni in ghisa, i camini in legno, le travi ai soffitti, i sanitari ma sempre cercando di rispettare il gusto e l’anima della casa».
Abbiamo intervistato Barbara Maldini e l’architetto Francesca Blasi, che ha fornito un valido contributo attraverso il commento ad alcuni ambienti della casa esprimendo il suo parere in merito alle scelte fatte.
«Il connubio è stato subito perfetto e ci siamo potuti dedicare liberamente a dare nuova vita a questa dimora di inizio Novecento», così inizia a raccontare la padrona di casa introducendo la sua abitazione che «ha mantenuto la struttura originaria della casa nella disposizione delle stanze, ma tutto il resto è stato cambiato. Abbiamo recuperato e riposizionato i pavimenti: l’acquisto è stato fatto in Piemonte per il cotto e in Friuli per il legno, il parquet in rovere antico. Abbiamo inserito anche i termosifoni in ghisa, i camini in legno, le travi ai soffitti, i sanitari ma sempre cercando di rispettare il gusto e l’anima della casa».
Abbiamo intervistato Barbara Maldini e l’architetto Francesca Blasi, che ha fornito un valido contributo attraverso il commento ad alcuni ambienti della casa esprimendo il suo parere in merito alle scelte fatte.
L’angolo conversazione, ricreato accanto al camino, è ospitato in uno spazio gradevole della stanza.
«Il camino è stato recuperato in Monferrato ed è di origine piemontese. La casa non aveva impianto di riscaldamento né tantomeno camini. Sono stati tutti inseriti e riportati ex novo. Il soffitto della casa è originario, è stato solo restaurato e decorato con idropitture e pigmenti naturali», racconta la decoratrice.
«Il camino è stato recuperato in Monferrato ed è di origine piemontese. La casa non aveva impianto di riscaldamento né tantomeno camini. Sono stati tutti inseriti e riportati ex novo. Il soffitto della casa è originario, è stato solo restaurato e decorato con idropitture e pigmenti naturali», racconta la decoratrice.
«Il divano in pelle fu invece acquistato in un mercato di seconda mano nel parmense. Fu un vero affare, e un colpo di fulmine!».
La decoratrice spiega che queste decorazioni sono tappezzerie dipinte, ovvero riproduzioni a parete di disegni di antiche tappezzerie vittoriane e tratte dai disegni di William Morris. Ha riprodotto tutto ciò che aveva colpito la sua attenzione e che trovava incredibilmente poetico.
L’argenteria presente in casa è un insieme di stili quasi tutti dell’Ottocento. La maggior parte proviene dalle case olandesi del Sudafrica, recuperati durante un viaggio nel 2001.
La cucina è stata realizzata su misura, è di color grigio chiaro verniciata con smalto opaco con stesura a mano; il top è in ardesia trattata.
L’architetto Blasi sottolinea come questa sia una soluzione ad angolo molto ben riuscita e il tutto è reso contemporaneo dal color tortora nonostante l’uso non scontato di scolapasta a vista, forno in stile, pomelli in ottone e il rivestimento in pietra che riprende il piano con un motivo tipicamente country.
L’architetto Blasi sottolinea come questa sia una soluzione ad angolo molto ben riuscita e il tutto è reso contemporaneo dal color tortora nonostante l’uso non scontato di scolapasta a vista, forno in stile, pomelli in ottone e il rivestimento in pietra che riprende il piano con un motivo tipicamente country.
La camera da letto può sembrare avere alle pareti della carta da parati invece, spiega Barbara, «si tratta di una decorazione eseguita con delavature a parete di pigmenti e colori. I tessuti sono stati acquistati nei negozi di brocante in Francia».
L’architetto pone l’accento su quanto sia interessante la combinazione fra «il quadraturismo delle pareti dipinte tono su tono e il letto a barca che domina lo spazio».
L’architetto pone l’accento su quanto sia interessante la combinazione fra «il quadraturismo delle pareti dipinte tono su tono e il letto a barca che domina lo spazio».
Il bagno rispecchia lo stile complessivo della casa: il lavabo è una realizzazione della padrona di casa, la rubinetteria è inglese, la carta da parati è una carta vinilica a rilievo bianca trattata, dipinta e invecchiata. «Il risultato è quello di farla sembrare una lamina di ferro invecchiata, un’impiallacciatura di legno usurato, difficile quindi catalogarla».
L’architetto Blasi aggiunge che si tratta di un coraggioso e ben gestito equilibrio fra toni di grigio e oro, sicuramente insoliti per un bagno di servizio.
L’architetto Blasi aggiunge che si tratta di un coraggioso e ben gestito equilibrio fra toni di grigio e oro, sicuramente insoliti per un bagno di servizio.
La mansarda è sede dell’atelier di Barbara Maldini dove lavora e tiene i corsi di decorazione.
Le tecniche utilizzate a parete sono tutte tecniche tradizionali, provengono da antiche ricette rinascimentali riadattate ai nostri tempi. Utilizza: tempera all’uovo, acquerelli, fondi al grassello di calce, talvolta inserisce anche prodotti più attuali come idropitture. Le tecniche sono quelle delle tappezzerie dipinte a parete del trompe l’oeil, delle scrostature e sovrapposizioni a parete eseguite con calce e spatole metalliche.
Le tecniche utilizzate a parete sono tutte tecniche tradizionali, provengono da antiche ricette rinascimentali riadattate ai nostri tempi. Utilizza: tempera all’uovo, acquerelli, fondi al grassello di calce, talvolta inserisce anche prodotti più attuali come idropitture. Le tecniche sono quelle delle tappezzerie dipinte a parete del trompe l’oeil, delle scrostature e sovrapposizioni a parete eseguite con calce e spatole metalliche.
Le scale sono dipinte con una boiserie a filettatura che riproducono una cornice a rilievo. Il tutto è stato eseguito su di un fondo a calce con velature a pigmento e caseina. Il battiscopa è stato dipinto e protetto con cera naturale.
Francesca Blasi mette in risalto la bellezza delle pedate in pietra serena e della pavimentazione bianca coi tozzetti color cotto che vengono sapientemente esaltati e armonizzati dai colori riportati sulla boiserie della scala rendendo il tutto molto piacevole e familiare. Un’atmosfera che, d’altronde, si respira in tutti gli ambienti di questa bellissima casa-atelier.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
Francesca Blasi mette in risalto la bellezza delle pedate in pietra serena e della pavimentazione bianca coi tozzetti color cotto che vengono sapientemente esaltati e armonizzati dai colori riportati sulla boiserie della scala rendendo il tutto molto piacevole e familiare. Un’atmosfera che, d’altronde, si respira in tutti gli ambienti di questa bellissima casa-atelier.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Barbara Maldini e suo marito
Dove: vicino Parma
Anno di ristrutturazione: acquistata nel 2005 e terminata di ristrutturare nel 2010.
Interior designer: la decorazione degli interni è durata un anno ed è stata eseguita da Barbara Maldini e da una sua collega decoratrice
Il particolare interessante: la padrona di casa ha accumulato immagini e informazioni nel corso di tanti anni dedicati ai viaggi, l’elaborazione di tutto questo ha portato al risultato finale di questa dimora. L’ispirazione delle decorazioni è arrivata da tante fonti: in primis dai libri illustrati dedicati alla Francia del Settecento, le carte da parati di William Morris e i decori parietali di Antonio Basoli (decoratore bolognese del XIX secolo).
Barbara Maldini racconta che i mobili della sala da pranzo sono stati acquistati per la maggior parte in Francia nei marchè brocante. Le patine sono state da lei realizzate per conferire uniformità alla stanza, riuscendo a mixare i diversi pezzi secondo un intuito naturale e senza seguire una regola precisa: acquista pezzi “belli” con una vita loro, un’anima, e poi il mix viene da sé.
Francesca Blasi evidenzia che «ciò che rende armonico l’ambiente è sicuramente l’equilibrio cromatico fra tavolo, pavimento, divano e camino, dunque connota il tutto piuttosto affascinante nel complesso».