Architettura e design
Houzz per i Pro
L'Architettura Vernacolare Può Migliorare il Comfort Moderno?
Osserviamo la magia sostenibile che accade quando l'architettura tradizionale incontra la vita moderna
Come possiamo rendere le nostre case efficienti dal punto di vista energetico, mantenere il calore all’interno d’inverno, lasciarlo fuori d’estate e tenere a bada l’umidità? E come possiamo farlo con un’impronta di carbonio minima?
L’architettura vernacolare contiene alcune delle risposte. Le tecniche usate tradizionalmente si adattano al contesto geografico locale e fanno il miglior uso possibile dei materiali della zona. Ma le tecniche tradizionali possono davvero adattarsi ai gusti e agli stili di vita moderni?
Scopriamo come gli architetti di tutto il mondo hanno applicato le tecniche tradizionali ai loro progetti moderni e vediamo alcune delle lezioni che possiamo trarre dalle tradizioni architettoniche per regolare il riscaldamento e il raffreddamento e tenere sotto controllo l’umidità. Questo elenco non pretende di essere esaustivo, ma presenta un assaggio della magia che può accadere quando il vecchio crea le basi per il nuovo.
L’architettura vernacolare contiene alcune delle risposte. Le tecniche usate tradizionalmente si adattano al contesto geografico locale e fanno il miglior uso possibile dei materiali della zona. Ma le tecniche tradizionali possono davvero adattarsi ai gusti e agli stili di vita moderni?
Scopriamo come gli architetti di tutto il mondo hanno applicato le tecniche tradizionali ai loro progetti moderni e vediamo alcune delle lezioni che possiamo trarre dalle tradizioni architettoniche per regolare il riscaldamento e il raffreddamento e tenere sotto controllo l’umidità. Questo elenco non pretende di essere esaustivo, ma presenta un assaggio della magia che può accadere quando il vecchio crea le basi per il nuovo.
Anche i trulli – le costruzioni a forma di cono realizzate con muri a secco tipiche della Puglia – garantiscono un effetto simile grazie ai spessi muri in pietra.
L’architetto Enrico Maria Cicchetti e Francesco Palmisano hanno aggiunto un modernissimo cubo di vetro a questo complesso di 5 trulli. Leggi la sua storia: Il Trullo a Ostuni con un Ulivo Sotto Vetro
L’architetto Enrico Maria Cicchetti e Francesco Palmisano hanno aggiunto un modernissimo cubo di vetro a questo complesso di 5 trulli. Leggi la sua storia: Il Trullo a Ostuni con un Ulivo Sotto Vetro
Bianco freddo. Naturalmente, anche l’imbiancatura esterna dei trulli aiuta a ridurre il riscaldamento al loro interno. Una tecnica che l’architetto Roger Christ ha adattato alle latitudini più settentrionali, precisamente a Wiesbaden, in Germania.
Tetti verdi. Antichi quasi quanto le abitazioni rupestri sono i tetti verdi, che hanno origine nel neolitico. Sebbene oggi disponiamo di metodi più efficienti per isolare le case, un tetto verde può aiutare a fornire un isolamento aggiuntivo sia per il calore che per il suono.
I tetti con vegetazione svolgono un ruolo importante nel controllo del calore su scala più ampia, riducendo l’effetto isola di calore urbano nelle città. Questo si riferisce all’aumento della temperatura ambientale nelle zone urbane a causa della sovrabbondanza di superfici pavimentate dure e riflettenti.
I tetti verdi possono anche affrontare un altro importante problema: la biodiversità. La Wave House, progettata da Patrick Nadeau con un tetto verde di Ecovegetal, è stata ricoperta di sedum, erbe, timo, lavanda e altre piccole piante perenni e aromatiche. Queste piante forniscono cibo e riparo per insetti e altri animali selvatici.
I tetti con vegetazione svolgono un ruolo importante nel controllo del calore su scala più ampia, riducendo l’effetto isola di calore urbano nelle città. Questo si riferisce all’aumento della temperatura ambientale nelle zone urbane a causa della sovrabbondanza di superfici pavimentate dure e riflettenti.
I tetti verdi possono anche affrontare un altro importante problema: la biodiversità. La Wave House, progettata da Patrick Nadeau con un tetto verde di Ecovegetal, è stata ricoperta di sedum, erbe, timo, lavanda e altre piccole piante perenni e aromatiche. Queste piante forniscono cibo e riparo per insetti e altri animali selvatici.
Paglia. I tetti di paglia sono un altro classico. Nonostante l’aspetto rustico, la paglia fornisce isolamento termico e acustico. Inoltre quando forma un angolo retto conduce l’acqua lontano dall’involucro dell’edificio. I tetti di paglia sono durevoli e possono sopravvivere per decenni senza bisogno di essere sostituiti, sebbene richiedano una manutenzione regolare. Möhring Architects ha utilizzato la paglia sia sul tetto che sulle pareti di questa casa in Germania.
L’impagliatore danese Bjarne Johansen ha portato la sua arte ai massimi livelli per costruire questa sauna intelligente con tetto di paglia, che può essere controllata a distanza tramite telefono cellulare.
Isolamento tradizionale. L’architettura tradizionale offre anche una vasta gamma di materiali isolanti che fanno un uso creativo delle risorse disponibili a livello locale.
Nelle isole Baleari, le case tradizionali simili a quella in foto progettata dall’architetta Marià Castelló sono spesso isolate con ginepro fenicio e Posidonia oceanica, un’alga che si trova in abbondanza nella zona. Curiosità: la Posidonia oceanica e l’ecosistema che crea, è responsabile delle meravigliose acque cristalline che rendono le isole Baleari una delle mete preferite dai turisti.
Sebbene il degrado ambientale abbia messo in pericolo la Posidonia e oggi sia una specie protetta, questo è un esempio utile per pensare a nuove idee per sfruttare i materiali locali per l’isolamento domestico.
Nelle isole Baleari, le case tradizionali simili a quella in foto progettata dall’architetta Marià Castelló sono spesso isolate con ginepro fenicio e Posidonia oceanica, un’alga che si trova in abbondanza nella zona. Curiosità: la Posidonia oceanica e l’ecosistema che crea, è responsabile delle meravigliose acque cristalline che rendono le isole Baleari una delle mete preferite dai turisti.
Sebbene il degrado ambientale abbia messo in pericolo la Posidonia e oggi sia una specie protetta, questo è un esempio utile per pensare a nuove idee per sfruttare i materiali locali per l’isolamento domestico.
In Giappone una tecnica di isolamento tradizionale è il carbone ricavato dagli scafi di riso. I proprietari di questa casa sull’isola di Kashikojima hanno bruciato loro stessi le bucce di riso, dopodiché hanno diviso il carbone in sacchi da 400 grammi e li hanno posati sotto il pavimento.
Questa tecnica non solo predilige un prodotto locale, ma recupera anche un rifiuto.
Questa tecnica non solo predilige un prodotto locale, ma recupera anche un rifiuto.
Gli scafi di riso sono stati convertiti in carbone durante la costruzione della casa nella foto precedente
Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto di ristrutturazione della casa?
Troviamo i professionisti più adatti a te
Troviamo i professionisti più adatti a te
Terra battuta. Uno dei materiali più utilizzati in tutto il mondo per l’isolamento e il controllo termico è la terra battuta. Ha un’elevata massa termica e funge da eccellente isolante oltre ad aiutare il controllo dell’umidità. A questo si aggiunge il basso contenuto di carbonio per la sua produzione e trasporto, in particolare se viene utilizzata la terra del luogo.
Nella foto qui vediamo un edificio in terra battuta ad Auroville, una “micropoli sperimentale” costruita al confine tra Tamil Nadu e Puducherry, in India, nel 1968. La città è un luogo centrale per l’insegnamento e la sperimentazione architettonica con la terra battuta.
Nella foto qui vediamo un edificio in terra battuta ad Auroville, una “micropoli sperimentale” costruita al confine tra Tamil Nadu e Puducherry, in India, nel 1968. La città è un luogo centrale per l’insegnamento e la sperimentazione architettonica con la terra battuta.
I proprietari di casa giapponesi che abbiamo menzionato prima, non solo hanno bruciato le bucce di riso per l’isolamento ma hanno anche realizzato e posato il pavimento di terra usando tecniche tradizionali.
Una combinazione. Questo pluripremiato complesso di alloggi progettati da Luigi Rosselli Architects è stato costruito per ospitare pastori e tosatori dell’Australia occidentale. Combina una serie di tecniche sopra elencate: le capanne sono costruite lungo il bordo di una duna di sabbia, col risultato di un’azione di raffrescamento naturale. La duna crea anche un tetto verde naturale. Le pareti sono costruite con la tecnica della terra battuta, mescolata con argilla proveniente dal sito e ghiaia di un fiume vicino.
Controllo della luce e della ventilazione
Naturalmente, esistono altre tecniche di riscaldamento e raffreddamento che vanno di pari passo con l’isolamento: controllare il modo in cui la luce entra e riscalda un edificio – che sia per sfruttare quel calore in inverno oppure per minimizzarlo in estate – è un principio di base della costruzione passiva.
Grondaie estese. In Giappone, il gioco di luci e ombre è al centro delle forme architettoniche tradizionali. L’engawa, ad esempio, è una zona di confine tra interno ed esterno simile a un portico; i pavimenti degli spazi interni sono estesi verso l’esterno e coperti da grondaie a sbalzo. Un engawa controlla la quantità di luce che entra in casa, aiutando così a mantenere freschi gli interni. Mantiene anche la pioggia lontana dall’ingresso.
L’engawa in foto, realizzato da Cubo Design Architect, riproduce fedelmente le proporzioni di un engawa descritto in un testo giapponese del XVI secolo. Questo fa parte dell’ala tradizionale giapponese di una casa caratterizzata anche da influenze francesi e design contemporaneo.
Naturalmente, esistono altre tecniche di riscaldamento e raffreddamento che vanno di pari passo con l’isolamento: controllare il modo in cui la luce entra e riscalda un edificio – che sia per sfruttare quel calore in inverno oppure per minimizzarlo in estate – è un principio di base della costruzione passiva.
Grondaie estese. In Giappone, il gioco di luci e ombre è al centro delle forme architettoniche tradizionali. L’engawa, ad esempio, è una zona di confine tra interno ed esterno simile a un portico; i pavimenti degli spazi interni sono estesi verso l’esterno e coperti da grondaie a sbalzo. Un engawa controlla la quantità di luce che entra in casa, aiutando così a mantenere freschi gli interni. Mantiene anche la pioggia lontana dall’ingresso.
L’engawa in foto, realizzato da Cubo Design Architect, riproduce fedelmente le proporzioni di un engawa descritto in un testo giapponese del XVI secolo. Questo fa parte dell’ala tradizionale giapponese di una casa caratterizzata anche da influenze francesi e design contemporaneo.
La engawa assicura che la luce entri dentro casa in modo soffuso e indiretto. Allo stesso modo, i pannelli delle porte scorrevoli giapponesi tradizionali filtrano la luce. Un esempio è la porta di questa casa situata a Tsuchiura. L’anta è realizzata con la tradizionale tecnica senbon-kōshi o “mille stecche”.
La Casa Che Segue i Principi dell’Architettura Giapponese
La Casa Che Segue i Principi dell’Architettura Giapponese
Naturalmente l’idea di uno sbalzo protettivo del tetto non è esclusiva del Giappone. Ad esempio, queste tradizionali case tedesche situate nella Foresta Nera hanno uno scopo simile. Il tetto a falde aiuta anche a prevenire l’accumulo di neve.
Verande. Negli Stati Uniti verande e portici schermano la luce intensa e sfruttano le brezze rinfrescanti più o meno allo stesso modo.
Oltre a limitare la quantità di luce che entra in casa, creano anche un luogo confortevole in cui i proprietari possono recarsi per sfuggire dal calore interno. In passato soprattutto questi spazi venivano utilizzati anche per dormire, sfruttando l’aria più fresca della notte. Oggi sono più comunemente usati per rilassarsi o intrattenersi in tutta comodità, con protezione dagli insetti e dalle intemperie.
Oltre a limitare la quantità di luce che entra in casa, creano anche un luogo confortevole in cui i proprietari possono recarsi per sfuggire dal calore interno. In passato soprattutto questi spazi venivano utilizzati anche per dormire, sfruttando l’aria più fresca della notte. Oggi sono più comunemente usati per rilassarsi o intrattenersi in tutta comodità, con protezione dagli insetti e dalle intemperie.
Ventilazione incrociata. Ricordi la casa giapponese i cui proprietari hanno bruciato i gusci di riso e realizzato il pavimento in terra battuta? Un’altra caratteristica da notare in questa casa sono le grandi aperture su tutti i lati dell’edificio, che possono essere chiuse con ante scorrevoli. Analogamente tipiche della costruzione giapponese, queste grandi aperture garantiscono una ventilazione adeguata e portano una brezza rinfrescante in estate.
La ventilazione incrociata viene applicata in modo simile nelle dogtrot houses, una forma architettonica tradizionale degli Stati Uniti meridionali, dove un passaggio aperto attraversa il centro di una casa, come in questa casa a Portland progettata da Caleb Johnson Studio.
Jaali, Mashrabiya, tapparelle e persiane. Allo stesso modo, la ventilazione è importante per raffreddare gli ambienti caldi e rimuovere l’aria calda e viziata. Come tutti noi abbiamo scoperto durante la pandemia, la ventilazione gioca anche un ruolo igienico molto importante perché riduce la diffusione del virus nell’aria.
In quest’ottica si inseriscono gli schermi decorati, chiamati jaali in India e mashrabiya in gran parte del mondo arabo, che vengono usati per controllare la luce lasciando passare l’aria.
Spasm Architects ha progettato questo jaali in Corten per una casa ad Ahmedabad. «Gli angoli del volume sono perforati in motivi che formano alberi e rami. È un richiamo alla moschea Sidi Saiyyed, una meraviglia architettonica di Ahmedabad», spiega l’architetto Sangeeta Merchant, che ha lavorato al progetto.
In quest’ottica si inseriscono gli schermi decorati, chiamati jaali in India e mashrabiya in gran parte del mondo arabo, che vengono usati per controllare la luce lasciando passare l’aria.
Spasm Architects ha progettato questo jaali in Corten per una casa ad Ahmedabad. «Gli angoli del volume sono perforati in motivi che formano alberi e rami. È un richiamo alla moschea Sidi Saiyyed, una meraviglia architettonica di Ahmedabad», spiega l’architetto Sangeeta Merchant, che ha lavorato al progetto.
Far uscire l’aria calda. Questa casa a Singapore, costruita dall’architetto Teo Yee Chin di Red Bean Architects, è una versione moderna di una tipica casa su palafitte, che consente all’aria di circolare al piano inferiore. Uno schema regolare di fori creati dall’assenza di mattoni nelle pareti superiori consente la fuoriuscita dell’aria calda.
Lo stesso principio si applica alle finestre a doppia anta come le finestre saliscendi. Aprendo entrambi i pannelli, sia quello superiore che quello inferiore, si favorisce la circolazione dell’aria.
Cortili. In molte architetture tradizionali, la circolazione dell’aria è assicurata da cortili interni all’abitazione.
In Giappone ad esempio, gli tsuboniwa sono piccoli giardini costruiti all’interno di cortili interni che possono essere inseriti in qualsiasi spazio urbano inutilizzato.
«Non credo che sia esclusivamente una tecnica giapponese», dice il pluripremiato architetto paesaggista giapponese Kazuyuki Ishihara. «Possiamo guardare al tsuboniwa come un modo per utilizzare piccoli spazi inutilizzati, trasformandoli in spazi verdi. Non abbiamo bisogno di utilizzare specificamente piante giapponesi, ma piuttosto piante locali originarie della zona».
In Giappone ad esempio, gli tsuboniwa sono piccoli giardini costruiti all’interno di cortili interni che possono essere inseriti in qualsiasi spazio urbano inutilizzato.
«Non credo che sia esclusivamente una tecnica giapponese», dice il pluripremiato architetto paesaggista giapponese Kazuyuki Ishihara. «Possiamo guardare al tsuboniwa come un modo per utilizzare piccoli spazi inutilizzati, trasformandoli in spazi verdi. Non abbiamo bisogno di utilizzare specificamente piante giapponesi, ma piuttosto piante locali originarie della zona».
Controllare l’umidità e tenere fuori l’acqua
Un altro requisito fondamentale per una casa sana e sicura è che sia in grado di non permettere all’acqua di entrare, sia in termini di protezione dalle inondazioni che nella gestione dell’umidità, perché quest’ultima può rovinare le finiture e favorire la diffusione di batteri e funghi dannosi per la salute.
Costruire sulle palafitte è un metodo diffuso in tutto il mondo. I Queenslanders, architetture residenziali tipiche del Queensland e di altre zone dell’Australia con climi tropicali, sono stati costruiti su palafitte chiamate “paletti” per tenere lontane dagli interni le acque alluvionali e le piogge torrenziali.
Un altro requisito fondamentale per una casa sana e sicura è che sia in grado di non permettere all’acqua di entrare, sia in termini di protezione dalle inondazioni che nella gestione dell’umidità, perché quest’ultima può rovinare le finiture e favorire la diffusione di batteri e funghi dannosi per la salute.
Costruire sulle palafitte è un metodo diffuso in tutto il mondo. I Queenslanders, architetture residenziali tipiche del Queensland e di altre zone dell’Australia con climi tropicali, sono stati costruiti su palafitte chiamate “paletti” per tenere lontane dagli interni le acque alluvionali e le piogge torrenziali.
Si tratta di un approccio diffuso in tutto il mondo. Le tradizionali capanne dei pescatori sulla bassa costa adriatica italiana, note come trabucchi o trabocchi utilizzavano questa tecnica per elevare le strutture durante la marea in arrivo. Queste capanne fornivano una base fissa per la pesca in acque troppo pericolose per le barche.
Sebbene la mancanza di bagni e di impianti idraulici rendano difficile la conversione di queste costruzioni in abitazione permanenti, lo studio zero85 ha trasformato un trabocco sul mare in uno spazio polivalente per una famiglia. Leggi la sua storia: Le Case di Houzz: Quei 4 Fortunati e un Trabocco sul Mare.
Sebbene la mancanza di bagni e di impianti idraulici rendano difficile la conversione di queste costruzioni in abitazione permanenti, lo studio zero85 ha trasformato un trabocco sul mare in uno spazio polivalente per una famiglia. Leggi la sua storia: Le Case di Houzz: Quei 4 Fortunati e un Trabocco sul Mare.
Uso di materiali. E poi, naturalmente, ci sono approcci materiali per controllare l’umidità.
L’architettura tradizionale offre una varietà di tecniche creative che utilizzano materiali sostenibili disponibili a livello locale per tenere l’acqua lontana dall’involucro dell’edificio e consentire alla costruzione di respirare. Un esempio è il tetto di paglia, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.
Scandole di legno. Questo è un altro materiale utilizzato per le facciate, soprattutto in Russia, Giappone e Scandinavia.
Il legno è, ovviamente, una risorsa rinnovabile e ha un impatto ambientale minore rispetto a materiali come il cemento. Le scandole di legno possono durare decenni, a seconda del tipo di legno utilizzato, del clima e della qualità di manutenzione. I trattamenti fungicidi e ignifughi oggi possono aiutare a prolungare ancora di più la loro durata.
Questo materiale leggero è adatto anche per gli edifici a più piani, e lo dimostra questo palazzo di otto piani progettato da Gert Wingårdh e costruito dagli specialisti di costruzioni in legno Folkhem.
Terra battuta. Anche l’argilla e la terra battuta, già discusse in precedenza per i loro vantaggi di massa termica, aiutano a regolare l’umidità.
L’architettura tradizionale offre una varietà di tecniche creative che utilizzano materiali sostenibili disponibili a livello locale per tenere l’acqua lontana dall’involucro dell’edificio e consentire alla costruzione di respirare. Un esempio è il tetto di paglia, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.
Scandole di legno. Questo è un altro materiale utilizzato per le facciate, soprattutto in Russia, Giappone e Scandinavia.
Il legno è, ovviamente, una risorsa rinnovabile e ha un impatto ambientale minore rispetto a materiali come il cemento. Le scandole di legno possono durare decenni, a seconda del tipo di legno utilizzato, del clima e della qualità di manutenzione. I trattamenti fungicidi e ignifughi oggi possono aiutare a prolungare ancora di più la loro durata.
Questo materiale leggero è adatto anche per gli edifici a più piani, e lo dimostra questo palazzo di otto piani progettato da Gert Wingårdh e costruito dagli specialisti di costruzioni in legno Folkhem.
Terra battuta. Anche l’argilla e la terra battuta, già discusse in precedenza per i loro vantaggi di massa termica, aiutano a regolare l’umidità.
Malta di calce. Allo stesso modo, la tradizionale malta a base di calce per mattoni è più porosa del cemento, risponde meglio al movimento dell’edificio e consente all’umidità di evaporare più facilmente. Ciò è particolarmente importante quando si indicano edifici storici realizzati con materiali come mattoni o pietre che sono essi stessi porosi, poiché l’umidità accumulata necessita di una via di fuga.
In Italia, la malta di calce è stata adattata anche a un materiale da pavimentazione impermeabile chiamato cocciopesto o opus signinum. Risalendo all’architettura romana, il materiale è costituito da tegole frantumate e mattoni impastati con malta di calce. Non solo è impermeabile, ma rappresenta anche un buon modo per riutilizzare i materiali esistenti. La tecnica è stata usata con grande efficacia in questa masseria ristrutturata dallo Studio Talent, dove è stata posata anche sotto la doccia. Leggi la sua storia: Come Una Masseria per Famiglie È Ritornata alla Tradizione.
In Italia, la malta di calce è stata adattata anche a un materiale da pavimentazione impermeabile chiamato cocciopesto o opus signinum. Risalendo all’architettura romana, il materiale è costituito da tegole frantumate e mattoni impastati con malta di calce. Non solo è impermeabile, ma rappresenta anche un buon modo per riutilizzare i materiali esistenti. La tecnica è stata usata con grande efficacia in questa masseria ristrutturata dallo Studio Talent, dove è stata posata anche sotto la doccia. Leggi la sua storia: Come Una Masseria per Famiglie È Ritornata alla Tradizione.
Zinco. Nella regione francese dell’Alsazia, il rivestimento in zinco era tradizionalmente utilizzato nelle fattorie. Questo materiale è altamente resistente alla corrosione, di lunga durata e altamente riciclabile. L’architetto Sébastien Arnold lo ha utilizzato in questa moderna casa nella regione dell’Alsazia.
Il meglio di entrambi i mondi
Questi esempi dimostrano la meravigliosa sinergia che si ottiene quando la conoscenza tradizionale viene integrata nelle costruzioni moderne. La chiave è prendere il meglio dalla tradizione e dall’innovazione e metterle insieme.
Chiaramente man mano che le società e gli stili di vita cambiano, cambiano anche i nostri bisogni in casa. Un engawa giapponese, ad esempio, garantisce il comfort termico in estate, ma crea un interno molto freddo se viene tradizionalmente abbinato a pannelli divisori di carta.
Storicamente, questo è stato affrontato attraverso un approccio inidirizzato al riscaldamento: vestiti caldi e piccole fonti di calore per riscaldare le persone, non gli spazi. È improbabile che i proprietari di casa oggi trovino questo stile di vita confortevole, ma possono risolvere questo problema abbinando un engawa con porte scorrevoli in vetro. È così che è stato affrontato il problema nella casa dell’isola di Kashikojima, raffigurata in una delle foto precedenti.
Hai trovato interessanti alcuni di questi approcci? Un professionista competente in materia di energia, calore, ventilazione e umidità può adattare queste tecniche tradizionali per integrarle in costruzioni moderne.
Il meglio di entrambi i mondi
Questi esempi dimostrano la meravigliosa sinergia che si ottiene quando la conoscenza tradizionale viene integrata nelle costruzioni moderne. La chiave è prendere il meglio dalla tradizione e dall’innovazione e metterle insieme.
Chiaramente man mano che le società e gli stili di vita cambiano, cambiano anche i nostri bisogni in casa. Un engawa giapponese, ad esempio, garantisce il comfort termico in estate, ma crea un interno molto freddo se viene tradizionalmente abbinato a pannelli divisori di carta.
Storicamente, questo è stato affrontato attraverso un approccio inidirizzato al riscaldamento: vestiti caldi e piccole fonti di calore per riscaldare le persone, non gli spazi. È improbabile che i proprietari di casa oggi trovino questo stile di vita confortevole, ma possono risolvere questo problema abbinando un engawa con porte scorrevoli in vetro. È così che è stato affrontato il problema nella casa dell’isola di Kashikojima, raffigurata in una delle foto precedenti.
Hai trovato interessanti alcuni di questi approcci? Un professionista competente in materia di energia, calore, ventilazione e umidità può adattare queste tecniche tradizionali per integrarle in costruzioni moderne.
Il controllo termico è in qualche modo il Santo Graal del moderno design sostenibile. È stato principalmente su questo aspetto della costruzione che si sono concentrati gli standard di architettura sostenibile come Passivhaus e il regolamento RT2012 in Francia. Tuttavia è da molto tempo ormai che gli esseri umani cercano di risolvere il problema di come regolare la temperatura all’interno delle quattro mura domestiche.
Muri spessi. La tecnica più semplice? Muri estremamente spessi per separare dentro e fuori. Immaginiamo le abitazioni rupestri, costruite all’interno di grotte, che garantiscono una temperatura controllata all’interno.
In Spagna, le abitazioni rupestri vengono riscoperte e adattate alla vita moderna. Un esempio è la casa in foto progettata da UMMOestudio. In queste grotte dell’Andalusia, la schermatura naturale mantiene la temperatura stabile tra 15°C e 19°C nonostante le temperature locali varino da 0°C in inverno a 40°C in estate.