My Houzz: La Signora della Malga ai Piedi delle Montagne
All'ombra delle Pale di San Martino, un piccolo mondo antico che parla di natura, ricordi e tranquillità
Animali, natura, valori genuini. Due generazioni di donne di montagna aprono le porte della loro casa: un gioiello tutto legno e mestoli in cui si dilettano a cucinare anche per i visitatori. La loro quotidianità è fatta di impegno, tenacia e tanto amore per questo splendido luogo di cui preservare intatta l’identità.
La luce che tinge di rosa le maestose Pale di San Martino si riflette sul verde del vasto prato della malga, dove Rita e Lucia, le figlie di Gianna, amano riposarsi un po’ fra il pranzo e la cena, spesso accompagnate dai loro figli.
A Malga Canali il lavoro è intenso: nei mesi estivi, l’agriturismo è letteralmente preso d’assalto dai turisti, che prenotano con anticipo per assaggiare le zuppe, le salsicce, la polenta con il formaggio fuso e, soprattutto, la tosela, il formaggio da cuocere tipico di queste zone.
A Malga Canali il lavoro è intenso: nei mesi estivi, l’agriturismo è letteralmente preso d’assalto dai turisti, che prenotano con anticipo per assaggiare le zuppe, le salsicce, la polenta con il formaggio fuso e, soprattutto, la tosela, il formaggio da cuocere tipico di queste zone.
Gianna e le ragazze preparano deliziosi piatti con ingredienti sani e genuini. Alcuni di essi, come il latte e le uova, sono a metro zero, perché arrivano dalla piccola fattoria della malga.
Chi viene a mangiare qui, e conosce la filosofia di Gianna, sa che non può ordinare né bibite né pastasciutta. «Offriamo solo i prodotti tipici del nostro territorio e non esiste un menù, i piatti che prepariamo cambiano con le stagioni», spiega la padrona di casa. «Mi è capitato più volte di mandare via qualche cliente “scocciato” di non poter bere una Coca-Cola».
Chi viene a mangiare qui, e conosce la filosofia di Gianna, sa che non può ordinare né bibite né pastasciutta. «Offriamo solo i prodotti tipici del nostro territorio e non esiste un menù, i piatti che prepariamo cambiano con le stagioni», spiega la padrona di casa. «Mi è capitato più volte di mandare via qualche cliente “scocciato” di non poter bere una Coca-Cola».
A Malga Canali si vive secondo natura. Venire qui significa scoprire lo spirito della malga, non è esattamente come andare in un ristorante, ma entrare con gentilezza nella vita di Gianna e della sua piccola fattoria in quota.
Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto di ristrutturazione della casa?
Troviamo i professionisti più adatti a te
Troviamo i professionisti più adatti a te
Nella stalla delle mucche c’è addirittura un acquario che ospita una piccola famiglia di pesci rossi.
Gianna vive a Malga Canali praticamente sin da quando è nata. Nel 1957, quando aveva solo tre mesi, i suoi genitori l’hanno portata qui in una cassetta della frutta e, in seguito, suo padre ha deciso di insegnare proprio a lei, la più piccola di tre sorelle, a dirigere un’attività a quei tempi tipicamente maschile.
E così, fin da bambina, Gianna ha imparato a tagliare la legna e raccogliere il fieno, a prendersi cura della stalla e degli animali, a produrre il formaggio e a cucinare.
Gianna vive a Malga Canali praticamente sin da quando è nata. Nel 1957, quando aveva solo tre mesi, i suoi genitori l’hanno portata qui in una cassetta della frutta e, in seguito, suo padre ha deciso di insegnare proprio a lei, la più piccola di tre sorelle, a dirigere un’attività a quei tempi tipicamente maschile.
E così, fin da bambina, Gianna ha imparato a tagliare la legna e raccogliere il fieno, a prendersi cura della stalla e degli animali, a produrre il formaggio e a cucinare.
L’agriturismo è nato trent’anni fa, quando Gianna ha deciso di dare un’identità a quello che aveva sempre chiamato semplicemente “rifugio”.
La malga, infatti, è il luogo di ristoro dei pastori che, fra un pascolo e l’altro ad alta quota, riprendono le forze con un piatto di polenta e formaggio.
La malga, infatti, è il luogo di ristoro dei pastori che, fra un pascolo e l’altro ad alta quota, riprendono le forze con un piatto di polenta e formaggio.
A Gianna piace arredare con amore gli spazi in cui lei, Rita e Lucia vivono e lavorano. Tutti gli oggetti che decorano la cucina e le stanze sono pezzi risalenti alla sua infanzia e ricordi dei suoi genitori.
Appesi al muro ci sono mestoli, pentole, quadretti, piastrelle e vecchi oggetti da lavoro trasformati in soprammobili e complementi d’arredo.
Appesi al muro ci sono mestoli, pentole, quadretti, piastrelle e vecchi oggetti da lavoro trasformati in soprammobili e complementi d’arredo.
Nell’ottica del riutilizzo, Gianna ha addirittura costruito una lampada a muro sfruttando un vecchio trofeo di caccia.
Sulla corteccia di un grande acero, Gianna ha appeso una filastrocca di Roberto Piumini sui bambini che le sta molto a cuore: «Come recitano questi versi, i bambini devono crescere liberi di correre e di giocare all’aperto, per assaporare fin da piccoli la bellezza della natura».
Gianna e il marito nei mesi estivi dormono tutte le notti a Malga Canali. Rita e Lucia, le quali hanno rispettivamente due e tre figli, fanno le pendolari da Siror, il paesino più vicino e si fermano a volte per qualche notte in più.
Anche la camera da letto al secondo piano della malga-agriturismo è arredata con cimeli e ricordi di vita e d’infanzia di Gianna. Accanto a questa stanza ce n’è una più piccola per gli ospiti e per i nipotini, a disposizione ogniqualvolta vogliano fermarsi a dormire dai nonni.
«Ormai, qui dentro, non ho più alcuno spazio da arredare», dice Gianna. «Ogni centimetro della malga è pieno di oggetti che parlano della nostra vita in questo posto meraviglioso, nel quale ci alziamo con le prime luci dell’alba e andiamo a letto con le prime stelle».
Questa storia è stata pubblicata il 25 ottobre 2015 e poi aggiornata
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, inviaci alcune foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Questa storia è stata pubblicata il 25 ottobre 2015 e poi aggiornata
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, inviaci alcune foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Maria Giovanna (Gianna) Tavernaro, 58 anni, con il marito, le figlie Rita e Lucia Cemin, sui 30 anni, e durante la stagione estiva anche i nipoti
Dove: Val Canali, una valle vicina al paese di Siror e Tonadico, in provincia di Trento, circondata dalle Pale di San Martino nelle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco
Superficie: 100 mq circa, distribuiti su due piani
Anno di costruzione: 1935
Fra le montagne trentine del Primiero, nella Val Canali, Gianna Tavernaro coltiva ogni giorno la sua felicità, che profuma di brodo appena preparato e di polenta fumante. Fin da quando è nata vive in una graziosa malga, una costruzione rustica tipica delle Alpi, realizzata per lo più in pietra e legno che serve da rifugio per i pastori nel periodo estivo. Malga Canali è per Gianna uno scrigno di ricordi e cimeli che è diventato speciale anche per turisti e scalatori delle Dolomiti che qui occasionalmente si fermano.