Le Case Houzz: Costruire una Villa Con Piscina Tra gli Ulivi
L’architetto Silvia Catania ci racconta la storia della sua splendida villa in Francia, studiata nei minimi particolari
L’architetto Silvia Catania ha progettato e fatto costruire la casa dei suoi sogni a Châteauneuf, sulle alture di Grasse, immersa in uno splendido oliveto con vista sull’entroterra. Questa bellissima villa monopiano d’ispirazione modernista, a cui non manca proprio nulla – a parte il mare –, è sorta davvero in pochissimo tempo: sono trascorsi appena sei mesi dallo scavo delle fondazioni all’arredo degli interni e degli spazi all’aperto. Evidentemente l’architetto voleva che i lavori procedessero in fretta: un dettaglio per niente scontato nel mondo dell’edilizia, ma piuttosto il risultato di un duro percorso a ostacoli. «Avevo venduto la casa dove abitavo prima e quindi disponevo di un budget sufficiente per assecondare i miei desideri», spiega Silvia. Il progetto, abbastanza semplice in realtà, prevedeva la realizzazione di un grande soggiorno con cucina aperta, quattro camere da letto, ciascuna provvista di bagno privato, uno studio e un’autorimessa.
«Riuscire a realizzare la piscina riscaldata, così da poter godere al meglio degli spazi all’aperto, era di fondamentale importanza per me», racconta. Pertanto, nella parte anteriore del giardino, parallela alle facciate principali della casa, si trova una bella piscina rettangolare che misura 11 metri di lunghezza per 4,50 metri di larghezza. «Gode di un’esposizione ottimale in quanto è rivolta completamente a sud, proprio come la casa. All’interno, la vasca è rivestita con un mosaico grigio, perché volevo che l’acqua mantenesse una colorazione abbastanza naturale».
Per creare una maggiore sintonia tra l’edificio e l’ambiente circostante, Silvia ha pensato soprattutto a rendere più dinamico il giardino intorno alla piscina, creando alcune lampade davvero molto originali, a partire dai resti in pietra di una vecchia fattoria provenzale, detta “mazet”, che sorgeva sulla proprietà.
I bordi della piscina, invece, sono realizzati in legno esotico: «Ho utilizzato il cumarù, un’essenza molto dura e resistente, ma flessibile, che ben si presta a essere lavorata. Ogni tanto rimpiango di non aver usato l’ipè, anche se il risultato è ugualmente ottimo e, soprattutto, solo io posso accorgermi di questo genere di difetti», confida Silvia.
I due muriccioli che sorgono in prossimità della piscina rappresentano i tipici muretti a secco provenzali, che vengono impiegati nella realizzazione dei terrazzamenti; uno era preesistente, mentre l’altro è stato ricostruito con pietre a secco trovate in loco.
Per creare una maggiore sintonia tra l’edificio e l’ambiente circostante, Silvia ha pensato soprattutto a rendere più dinamico il giardino intorno alla piscina, creando alcune lampade davvero molto originali, a partire dai resti in pietra di una vecchia fattoria provenzale, detta “mazet”, che sorgeva sulla proprietà.
I bordi della piscina, invece, sono realizzati in legno esotico: «Ho utilizzato il cumarù, un’essenza molto dura e resistente, ma flessibile, che ben si presta a essere lavorata. Ogni tanto rimpiango di non aver usato l’ipè, anche se il risultato è ugualmente ottimo e, soprattutto, solo io posso accorgermi di questo genere di difetti», confida Silvia.
I due muriccioli che sorgono in prossimità della piscina rappresentano i tipici muretti a secco provenzali, che vengono impiegati nella realizzazione dei terrazzamenti; uno era preesistente, mentre l’altro è stato ricostruito con pietre a secco trovate in loco.
L’outdoor in generale e la terrazza in particolare sono stati allestiti come un vero e proprio soggiorno all’aperto: un grande tavolo in stile rustico è stato posizionato all’ombra degli ulivi, cosicché la famiglia possa mangiare tranquillamente in giardino.
L’ampia terrazza, che ospita un angolo ristoro e un salottino, è un chiaro invito a godersi la vita, sotto il bel sole della Provenza.
I Consigli dei Pro: Guida alla Terrazza Perfetta
L’ampia terrazza, che ospita un angolo ristoro e un salottino, è un chiaro invito a godersi la vita, sotto il bel sole della Provenza.
I Consigli dei Pro: Guida alla Terrazza Perfetta
«Per l’arredo esterno ho scelto uno stile molto sobrio, prediligendo i materiali naturali, in modo che potessero fondersi armoniosamente con il paesaggio circostante», spiega Silvia. Una decisione in linea con la corrente modernista degli anni Venti e Trenta.
Quasi tutto l’arredo del giardino è firmato Roda: il divano e il tavolo sono realizzati in teak; la sola eccezione è rappresentata dai tavolini, che in realtà altro non sono che tronchi di palma tagliati, scovati dall’architetto presso un vivaista. Non lontano dal divano, Silvia ha deciso di apportare un tocco candido, dolce e poetico, scegliendo di posizionare una grossa sfera luminosa.
L’intera struttura della casa ruota attorno a un soggiorno ampio e luminoso, nucleo centrale del progetto, che prevede la creazione di una cucina aperta di 20 m² e di un locale di 80 m², che accoglie il salotto e la sala da pranzo.
L’atmosfera di questa zona giorno è accogliente ed essenziale allo stesso tempo. Il tavolo della sala da pranzo è frutto della vena creativa di Silvia, che ha realizzato la base in metallo grezzo e il piano in noce. Per dare ancor più risalto a questo ambiente conviviale, l’architetto ha scelto di illuminarlo con tre lampadari a sospensione. «Appartengono alla collezione di un marchio belga emergente, Hind Rabii. Inoltre, questi modelli offrono la possibilità di scegliere il rivestimento dei paralumi: ho preferito perciò una tonalità dorata per la parte interna e un marrone ambrato per quella esterna».
L’atmosfera di questa zona giorno è accogliente ed essenziale allo stesso tempo. Il tavolo della sala da pranzo è frutto della vena creativa di Silvia, che ha realizzato la base in metallo grezzo e il piano in noce. Per dare ancor più risalto a questo ambiente conviviale, l’architetto ha scelto di illuminarlo con tre lampadari a sospensione. «Appartengono alla collezione di un marchio belga emergente, Hind Rabii. Inoltre, questi modelli offrono la possibilità di scegliere il rivestimento dei paralumi: ho preferito perciò una tonalità dorata per la parte interna e un marrone ambrato per quella esterna».
«Il rivestimento dei pavimenti è identico in tutta la casa, ad eccezione delle camere da letto: ho deciso, infatti, di posare le piastrelle in gres porcellanato beige del marchio Emilceramica, acquistate presso Tordo a Cagnes-sur-Mer», precisa Silvia.
Per conferire carattere e uno stile inimitabile e personale ai suoi interni, Silvia ha progettato su misura la maggior parte degli arredi della casa, poi realizzati dall’azienda italiana Arpa Arredamenti.
In soggiorno, tuttavia, non possiamo fare a meno di notare la maestosa presenza della celebre lampada a stelo Twiggy, di Foscarini.
In soggiorno, tuttavia, non possiamo fare a meno di notare la maestosa presenza della celebre lampada a stelo Twiggy, di Foscarini.
Questa casa è molto ariosa, soprattutto per via degli elevati soffitti, che variano dai 2,50 ai 3 metri di altezza. Il divano al centro della stanza è interamente componibile: la soluzione ideale per la famiglia, che può perciò stare seduta comoda oppure divertirsi a modificare l’organizzazione dello spazio.
Un caminetto sospeso firmato Focus, in metallo nero opaco, valorizza l’intero ambiente del soggiorno come una scultura. Qua e là, Silvia ha apportato qualche tocco vivace, grazie ad alcuni tappeti marocchini acquistati in occasione del Maison&Objet, il Salone internazionale della moda-casa.
«Siccome ho voluto dedicare ampio spazio alle vetrate, le pareti a disposizione sono poche; d’altro canto, il mio obiettivo principale era quello di ottenere il massimo della luce e riuscire così a creare una continuità tra interni ed esterni», precisa l’architetto. Le vetrate scorrevoli, realizzate su misura da Metal System, sono caratterizzate da infissi eleganti in alluminio verniciato grigio antracite.
«Siccome ho voluto dedicare ampio spazio alle vetrate, le pareti a disposizione sono poche; d’altro canto, il mio obiettivo principale era quello di ottenere il massimo della luce e riuscire così a creare una continuità tra interni ed esterni», precisa l’architetto. Le vetrate scorrevoli, realizzate su misura da Metal System, sono caratterizzate da infissi eleganti in alluminio verniciato grigio antracite.
«Desideravo tanto una cucina aperta, perché in famiglia non riusciamo a vederci molto durante il giorno e almeno la sera mi piaceva l’idea di poter stare tutti insieme, condividendo lo stesso ambiente. Ma in realtà la cucina non è un vero e proprio open space: l’ho progettata in modo che, un domani, sia possibile aggiungere un’eventuale porta scorrevole».
Questo locale, davvero molto funzionale, dà contemporaneamente sul soggiorno e sul giardino. I pensili della cucina con ante in vetro laccato color crema sono stati realizzati su misura da Veneta Cucine; qui li vediamo fissati a una parete dipinta nella nuance bronzo. Il top è in agglomerato di marmo.
Questo locale, davvero molto funzionale, dà contemporaneamente sul soggiorno e sul giardino. I pensili della cucina con ante in vetro laccato color crema sono stati realizzati su misura da Veneta Cucine; qui li vediamo fissati a una parete dipinta nella nuance bronzo. Il top è in agglomerato di marmo.
La cucina, ricca di mobiletti e pensili, è valorizzata dalla presenza di una bella isola centrale, che offre un piano di lavoro pratico e un prolungamento in noce, che la famiglia può usare come elegante bancone.
Proprio come in sala da pranzo, i lampadari a sospensione che lo illuminano sono creazioni originali, provenienti dalle collezioni di Hind Rabii. Per finire, ecco un altro elemento che caratterizza l’ambiente e gli conferisce un aspetto dinamico: una cappa Falmec dal gusto industriale.
Proprio come in sala da pranzo, i lampadari a sospensione che lo illuminano sono creazioni originali, provenienti dalle collezioni di Hind Rabii. Per finire, ecco un altro elemento che caratterizza l’ambiente e gli conferisce un aspetto dinamico: una cappa Falmec dal gusto industriale.
Le camere da letto, – quattro in totale, ciascuna dotata di bagno privato – si trovano negli edifici disposti su entrambi i lati del soggiorno.
La struttura di sinistra accoglie la camera matrimoniale e la stanza degli ospiti, dove ancora una volta riconosciamo la mano di Silvia per quanto riguarda l’arredo: dal letto con testata e cornice in pelle di colore blu, al comodino in legno laccato nella nuance blu pavone; le tende, invece, sono in lino grigio.
La struttura di sinistra accoglie la camera matrimoniale e la stanza degli ospiti, dove ancora una volta riconosciamo la mano di Silvia per quanto riguarda l’arredo: dal letto con testata e cornice in pelle di colore blu, al comodino in legno laccato nella nuance blu pavone; le tende, invece, sono in lino grigio.
«La nostra suite padronale ospita un immenso guardaroba realizzato su misura, che abbiamo scelto appositamente in una tonalità scura per richiamare un po’ le atmosfere intime e ovattate che si usavano un tempo», spiega Silvia. Le ante sono in legno, verniciate di un grigio antracite opaco. In mezzo ai due armadi che vediamo sulla destra, si trova l’ingresso alla sala da bagno.
Ecco come si presenta il bagno padronale. «Il mobile è stato comprato in Francia. Si tratta di un modello delle collezioni Altamarea», ricorda Silvia. Per il resto, l’ambiente sfoggia un design essenziale, composto da una doccia in stile italiano e una vasca a incasso, dal gusto piuttosto classico.
Ecco infine la camera da letto di una delle due figlie di Silvia, situata nell’ala più a destra della casa. Proprio come le altre stanze dell’abitazione, anch’essa dà direttamente sul giardino. Il pavimento è ricoperto da un parquet in finto legno, realizzato nelle nuance del grigio e prodotto sempre da Emilceramica.
Che cosa dire della parete? «È dipinta in una tonalità grigio-azzurra scelta da mia figlia per conferire carattere all’ambiente».
Che cosa dire della parete? «È dipinta in una tonalità grigio-azzurra scelta da mia figlia per conferire carattere all’ambiente».
Silvia Catania riassume il suo personalissimo progetto con queste poche, semplici parole: «Ho voluto dare vita a una casa dallo stile essenziale, luminosa e funzionale, cercando di sfruttare al meglio tutto lo spazio a disposizione».
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: l’architetto Silvia Catania e la sua famiglia
Dove: a Châteauneuf, nel dipartimento delle Alpi Marittime, Francia
Superficie: 240 m² di abitazione e 3.000 m² di terreno
Anno di costruzione: 2014
Architetto: Silvia Catania
Il particolare interessante: «Il terreno ospitava un oliveto, dove crescevano quarantanove piante di olivo. Ci tenevo a conservarle tutte, anche a costo di relegare in fondo al giardino quelle che mi erano di intralcio nella realizzazione della casa», ricorda Silvia.
La villa, che si estende per 26 metri in lunghezza, è costituita da tre strutture rettangolari, leggermente sfalsate le une rispetto alle altre. «Non volevo che l’abitazione apparisse come un blocco unico, dando così l’impressione di trovarsi di fronte a un casermone», spiega l’architetto.