Le Case di Houzz
Prima e dopo
Prima e Dopo: Mini Cucina Chiusa di 3,5mq Diventa Super Carina!
Un intelligente progetto ha permesso di creare un ambiente funzionale e ricco di personalità in pochi metri quadrati
Che cos’è che rende una cucina un ambiente da sogno? La maggior parte di noi può subito pensare che ci vogliano misure generose e uno spazio aperto sul soggiorno, ma chi l’ha detto che anche una cucina di piccole dimensioni e chiusa non possa essere trasformata in un angolo della casa molto accogliente?
A Parigi, una giovane ha recentemente acquistato nel 15° arrondissement questo bilocale con una cucina chiusa di 3,5 metri quadrati. La splendida ristrutturazione di questo ambiente sarà sicuramente fonte di ispirazione per coloro – e sono molti – che hanno cucine di dimensioni ridotte e separate dal soggiorno.
A Parigi, una giovane ha recentemente acquistato nel 15° arrondissement questo bilocale con una cucina chiusa di 3,5 metri quadrati. La splendida ristrutturazione di questo ambiente sarà sicuramente fonte di ispirazione per coloro – e sono molti – che hanno cucine di dimensioni ridotte e separate dal soggiorno.
Prima: Impossibile da spostare o da aprire, questa minuscola cucina di 1,54 metri per 2,33 metri, situata all’ingresso dell’appartamento, non subiva interventi dagli anni Cinquanta o Sessanta.
Alla ricerca di qualcuno che la aiutasse a rinnovare l’ambiente, la proprietaria si è rivolta a Houzz. Dopo aver compilato il questionario di Project Match, Houzz l’ha messa in contatto con Pauline Castellani, fondatrice di Lupo Design et Agencement d’Espaces. Castellani ama le sfide. La sua prima impresa? Due anni fa ha appeso al chiodo la toga da avvocato per dedicarsi completamente all’arredamento di interni, la sua passione di sempre.
L’intervento ha preso forma senza problemi. La progettazione è stata completata in dieci giorni, e due settimane dopo la proprietaria poteva cucinare nella sua nuova, splendente cucina.
Alla ricerca di qualcuno che la aiutasse a rinnovare l’ambiente, la proprietaria si è rivolta a Houzz. Dopo aver compilato il questionario di Project Match, Houzz l’ha messa in contatto con Pauline Castellani, fondatrice di Lupo Design et Agencement d’Espaces. Castellani ama le sfide. La sua prima impresa? Due anni fa ha appeso al chiodo la toga da avvocato per dedicarsi completamente all’arredamento di interni, la sua passione di sempre.
L’intervento ha preso forma senza problemi. La progettazione è stata completata in dieci giorni, e due settimane dopo la proprietaria poteva cucinare nella sua nuova, splendente cucina.

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Dopo: «È stata una sfida enorme, poiché si trattava di un progetto molto impegnativo per uno spazio così piccolo. La mia cliente voleva farci stare un grande frigorifero, una lavastoviglie, una lavasciuga e un grande forno», racconta Castellani.
La progettista ha utilizzato un software per cercare la migliore disposizione delle superfici – e, in particolare, quella che avrebbe creato il maggior spazio di lavoro possibile – riorganizzando i diversi gruppi degli elementi in base alle dimensioni. «Ho cominciato sistemando l’alto frigorifero, il mobile più grande. Per motivi vari, c’era un solo posto disponibile, e l’ho collocato alla destra della porta», spiega la professionista, che, poi, ha giocato a Tetris con gli altri arredi fino a trovare per ciascuno la giusta posizione.
La progettista ha utilizzato un software per cercare la migliore disposizione delle superfici – e, in particolare, quella che avrebbe creato il maggior spazio di lavoro possibile – riorganizzando i diversi gruppi degli elementi in base alle dimensioni. «Ho cominciato sistemando l’alto frigorifero, il mobile più grande. Per motivi vari, c’era un solo posto disponibile, e l’ho collocato alla destra della porta», spiega la professionista, che, poi, ha giocato a Tetris con gli altri arredi fino a trovare per ciascuno la giusta posizione.
Proiezione 3D
Castellani ha rimosso la porta della cucina, compreso il telaio, per facilitare l’accesso alla stanza. Tuttavia, ha dovuto allungare di 20 centimetri la parete divisoria a destra della porta per nascondere completamente il lato del frigorifero, profondo 60 centimetri.
Guarda altre foto di cucine! Nella sezione Foto puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Castellani ha rimosso la porta della cucina, compreso il telaio, per facilitare l’accesso alla stanza. Tuttavia, ha dovuto allungare di 20 centimetri la parete divisoria a destra della porta per nascondere completamente il lato del frigorifero, profondo 60 centimetri.
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Prima: La cucina originale di 1,54 metri per 2,33 non subiva modifiche da almeno cinquant’anni. Per motivi di budget, ma anche per ragioni estetiche, la padrona di casa e la progettista hanno deciso di mantenere il pavimento a mosaico e la dispensa sotto la finestra. «Sono una grande appassionata di tutti questi elementi, che riflettono la storia di un edificio. Ho insistito per mantenerli e non ho dovuto convincere la proprietaria, che ne era anche lei innamorata», racconta Castellani.
La colonna portante sulla sinistra e il contatore del gas vicino al boiler hanno reso l’ottimizzazione degli spazi ancora più impegnativa. Il contatore non poteva essere spostato, così Castellani lo ha mantenuto come se fosse un altro “pezzo storico”, nascondendolo abilmente tra le mensole. La progettista ha sostituito lo scaldabagno a gas con un boiler elettrico per l’acqua calda molto piatto, nascosto sopra i tre pensili laterali.
La colonna portante sulla sinistra e il contatore del gas vicino al boiler hanno reso l’ottimizzazione degli spazi ancora più impegnativa. Il contatore non poteva essere spostato, così Castellani lo ha mantenuto come se fosse un altro “pezzo storico”, nascondendolo abilmente tra le mensole. La progettista ha sostituito lo scaldabagno a gas con un boiler elettrico per l’acqua calda molto piatto, nascosto sopra i tre pensili laterali.
Dopo: Il progetto di questa mini-cucina è particolarmente interessante, soprattutto se si considera la limitatezza delle spese che ha comportato. La maggior parte degli arredi – dai mobili, i frontali, i battiscopa, i piani di lavoro, i rivestimenti, i rubinetti, fino alle maniglie – sono stati acquistati da Leroy Merlin. «I mobili da cucina di questo marchio si adattano meglio di altri agli spazi piccoli, perché le dimensioni dei vari elementi permettono di combinarli e abbinarli più facilmente», spiega Castellani.
Per creare un ambiente armonioso, Castellani ha chiesto alla proprietaria di inviarle alcune foto da cui trarre ispirazione. Guardandole, ha notato «il suo gusto per le atmosfere vacanziere e il suo amore per le piante e il Mediterraneo».
Trova un professionista della cucina nella tua zona
Per creare un ambiente armonioso, Castellani ha chiesto alla proprietaria di inviarle alcune foto da cui trarre ispirazione. Guardandole, ha notato «il suo gusto per le atmosfere vacanziere e il suo amore per le piante e il Mediterraneo».
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Per garantire che la cucina appena rinnovata fosse chic, ma non “invecchiasse” troppo in fretta, la progettista ha suggerito un’elegante base in bianco e nero. I dettagli in legno e la carta da parati a tema botanico danno calore e vita all’intero spazio. «La padrona di casa ha apprezzato molto l’insieme, senza praticamente apportare modifiche», racconta Castellani.
Per vivacizzare gli arredi, l’interior designer ha fatto leva su dettagli eleganti, come le maniglie in ottone e le prese in bachelite. «Si tratta di vecchie maniglie in ottone dorato provenienti dal reparto mobili e non da quello dedicato alla cucina. Sono elementi molto più decorativi», spiega la professionista.

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Era stato pensato di inserire un piano di lavoro in legno, ma la proprietaria ha preferito il laminato bianco. «Con 2mila euro in più, avremmo potuto montare un piano di lavoro in quarzo Silestone, che avrebbe aggiunto un ulteriore tocco, ma rispettare il budget era essenziale», racconta Castellani.
Nel suo lavoro, la progettista ama trasformare i vincoli in punti di forza. Per questo, ha deciso di valorizzare il pilastro come elemento estetico. La vernice nera opaca fa risaltare i vassoi in seagrass intrecciato. «Eravamo preoccupate per il pilastro, ma ci abbiamo girato intorno», spiega.
Anche gli armadietti in rovere, che ospitano una selezione di bellissime stoviglie in grès smaltato, danno vita all’ambiente. Il bancone si sposa alla perfezione con un arredamento mix-and-match sapientemente congegnato.
Anche gli armadietti in rovere, che ospitano una selezione di bellissime stoviglie in grès smaltato, danno vita all’ambiente. Il bancone si sposa alla perfezione con un arredamento mix-and-match sapientemente congegnato.
La stanza durante i lavori
La ristrutturazione è stata fatta di corsa perché la proprietaria, prima ancora di assumere l’interior designer, aveva già fatto intervenire un elettricista perché realizzasse un nuovo impianto elettrico. La progettista ha potuto sistemare la cucina soltanto dopo questo intervento. «Non è l’ideale. È meglio trovare prima un professionista della progettazione, che a sua volta sceglierà uno specialista di cui si fida», afferma Castellani. «Prima di ogni altra cosa, un architetto fa delle scelte di natura estetica e gestisce in autonomia gli ordini di fornitura appropriati. L’artigiano acquista i prodotti il giorno stesso e, se non trova quello che gli serve, li sostituisce con le forniture giuste.
L’alzatina avrebbe dovuto essere costituita da piastrelle a spina di pesce di Baker Street, ma queste non erano disponibili. Castellani le ha sostituite con piastrelle in stile metropolitana di Parigi «perché questo tema funziona ancora, e il tempo per aspettare non c’era».
La ristrutturazione è stata fatta di corsa perché la proprietaria, prima ancora di assumere l’interior designer, aveva già fatto intervenire un elettricista perché realizzasse un nuovo impianto elettrico. La progettista ha potuto sistemare la cucina soltanto dopo questo intervento. «Non è l’ideale. È meglio trovare prima un professionista della progettazione, che a sua volta sceglierà uno specialista di cui si fida», afferma Castellani. «Prima di ogni altra cosa, un architetto fa delle scelte di natura estetica e gestisce in autonomia gli ordini di fornitura appropriati. L’artigiano acquista i prodotti il giorno stesso e, se non trova quello che gli serve, li sostituisce con le forniture giuste.
L’alzatina avrebbe dovuto essere costituita da piastrelle a spina di pesce di Baker Street, ma queste non erano disponibili. Castellani le ha sostituite con piastrelle in stile metropolitana di Parigi «perché questo tema funziona ancora, e il tempo per aspettare non c’era».
Lo scaldabagno ha procurato alla professionista la più grande delusione. Le dimensioni che Castellani aveva in mente non erano disponibili, quindi ha dovuto optare per un modello più grande che sporge dai tre alti armadietti e ha reso necessario incollare un rivestimento in rovere laminato.
Castellani ha apprezzato molto l’abilità dei muratori nel posare le piastrelle e la loro cura nel montare le mensole e, alla fine, tutto è filato liscio. In quanto alla proprietaria, è rimasta molto soddisfatta del risultato ottenuto, e ha incaricato l’interior designer di ristrutturare altre stanze dell’appartamento.
Castellani ha apprezzato molto l’abilità dei muratori nel posare le piastrelle e la loro cura nel montare le mensole e, alla fine, tutto è filato liscio. In quanto alla proprietaria, è rimasta molto soddisfatta del risultato ottenuto, e ha incaricato l’interior designer di ristrutturare altre stanze dell’appartamento.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una giovane
Dove: 15° arrondissement di Parigi
Superficie: Appartamento di 32 m² con una cucina di 3,5 m²
Completamento dei lavori: luglio 2021, dopo due settimane di ristrutturazione
Progettista: Pauline Castellani di Lupo Design et Agencement d’Espaces
Budget totale (escluso l’onorario della professionista): 6.100 euro. Il budget è descritto nel dettaglio alla fine dell’articolo