Prima e Dopo: Alla Ricerca della Luce in Una Casetta Parigina
Un umido e buio appartamento trasformato grazie a un’intelligente ristrutturazione volta a creare luminosità
Siamo a Parigi. L’acquisto della prima casa può essere un’esperienza che mette a dura prova i nervi. Per questo motivo questo giovane ventottenne ha sparso la voce tra tutti i suoi conoscenti per trovare un architetto disposto ad accompagnarlo nelle visite e a fornirgli una consulenza sul potenziale dei vari immobili. Alla fine, ha scelto un appartamento al piano terra di una maisonnette (letteralmente, una casetta) sul retro di un cortile in Rue Sainte-Marthe, in una zona un po’ “da artisti” del 10° arrondissement che ha mantenuto molto del suo fascino bohémien. L’architetto ha confermato che l’appartamento aveva un grande potenziale se fosse stato ristrutturato, e il giovane neo-proprietario gli ha affidato il progetto.
Prima. Nel luglio 2021, il futuro proprietario e l’architetto hanno visitato il piano terra di questa casetta, messa in vendita come bilocale. «L’appartamento, di 27 metri quadrati, era in pessimo stato, con molta umidità e una pessima insonorizzazione, ma l’affascinante cortile adiacente, di 30 metri quadrati, quasi privato, offriva un grande valore aggiunto», racconta il progettista Pierre Savajol.
Dopo aver discusso il suo preventivo per i potenziali lavori di ristrutturazione, Savajol ha incoraggiato il proprietario ad acquistare la proprietà a un prezzo equo e a lanciarsi in una ristrutturazione su larga scala.
Dopo aver discusso il suo preventivo per i potenziali lavori di ristrutturazione, Savajol ha incoraggiato il proprietario ad acquistare la proprietà a un prezzo equo e a lanciarsi in una ristrutturazione su larga scala.
Dopo. Il giovane, che per il momento intendeva vivere da solo nell’appartamento, voleva avere una zona notte, un grande bagno e molta luce. Il professionista, per aiutarlo a visualizzare lo spazio, ha utilizzato schizzi e disegni 3D. Le consultazioni si sono svolte nel settembre e nell’ottobre 2021, e i lavori di ristrutturazione sono proseguiti nei tre mesi successivi sotto la supervisione dell’architetto.

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Prima. «Il piano terra era in pessime condizioni. C’era molta umidità, come si poteva capire dalla base delle pareti e dal cattivo odore, e niente era a norma», racconta l’architetto.
È stato necessario trattare il massetto e le pareti del bagno, poiché la maggior parte dei problemi erano legati all’umidità di risalita proveniente dal mini vespaio della casa.
È stato necessario trattare il massetto e le pareti del bagno, poiché la maggior parte dei problemi erano legati all’umidità di risalita proveniente dal mini vespaio della casa.
«L’immobile era ai limiti dell’agibilità. Inoltre, il padrone di casa intendeva risolvere un enorme problema di isolamento acustico. Quando abbiamo rimosso i pannelli del controsoffitto,ci ha accolto una spiacevole sorpresa. Il soffitto era un vero disastro. C’erano persino dei buchi attraverso i quali si poteva vedere la casa dei vicini, compresa la loro lavatrice appena sopra. Il soffitto era sul punto di crollare», spiega il professionista.
Dopo. Il ripristino di questa piccola superficie ha richiesto una notevole quantità di lavori strutturali. Il soffitto è stato rivestito e poi isolato con materiale fonoassorbente di 10 centimetri di spessore composto da lana di legno, un composito duro e pannelli acustici in cartongesso con bordi rastremati.
Prima. Savajol ha anche rimosso e ricostruito il massetto, che era impregnato d’acqua e non in piano. «Sul nuovo massetto abbiamo applicato un forte idrorepellente, poi lo abbiamo livellato un po’ e abbiamo inserito la schiuma isolante, che si trova sotto il nuovo pavimento in legno di quercia», spiega il progettista. Sono stati sostituiti anche l’impianto idraulico e quello elettrico, la carpenteria e i radiatori.
Dopo. In questo rinnovato e salubre ambiente, ora, troviamo un angolo cottura ampliato a sinistra dell’ingresso, vicino alla finestra più grande. Sul retro, un armadio su misura cela il contatore del gas e il quadro elettrico. «Abbiamo sfruttato lo spazio per creare un ripostiglio chiuso per le chiavi e gli ombrelli, oltre a una libreria in alto», spiega l’architetto.
Il tavolo e le sedie in formica vintage, degli anni Cinquanta e Sessanta, sono stati trovati dal padrone di casa.
«Il frigorifero dà il tono giusto a tutto l’ambiente. Il proprietario desiderava avere un frigorifero-congelatore vintage a vista, e abbiamo trovato questo nuovo modello di Schneider, disponibile in una gamma di colori vivaci. Abbiamo scelto il giallo per ravvivare lo spazio e rendere questa tonalità il colore dominante della zona giorno», racconta Savajol.
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L’architetto ha suggerito una disposizione in parallelo della cucina per ottenere un ampio spazio di lavoro e di contenimento. «Gli armadietti profondi 60 centimetri ospitano il piano cottura e una lavastoviglie di 45 centimetri, oltre al lavello e al portaspezie. Di fronte, il bancone di 40 centimetri di profondità accoglie un forno a microonde combinato e degli armadietti», spiega.
Gli armadietti Ikea hanno creato la base della cucina. Sono stati rivestiti con un piano in melamina e rifiniti con ante impiallacciate in legno, realizzate da un falegname.
Il tubo zincato in alto è parte del sistema di ventilazione a doppio flusso installato nell’appartamento. «Il tubo c’era già, ma non era funzionante. Ho insistito io per tenerlo, perché dà un accogliente tocco “industriale” a questo vecchio ambiente in stile officina», racconta il professionista.
Il tubo zincato in alto è parte del sistema di ventilazione a doppio flusso installato nell’appartamento. «Il tubo c’era già, ma non era funzionante. Ho insistito io per tenerlo, perché dà un accogliente tocco “industriale” a questo vecchio ambiente in stile officina», racconta il professionista.
Prima. Il piccolo alloggio aveva molte pareti divisorie e il giovane proprietario aveva intenzione di dividerlo ulteriormente per creare una camera, un soggiorno e un grande bagno. L’architetto lo ha convinto ad aprire lo spazio il più possibile, anche se ha comunque previsto delle aree separate con destinazioni d’uso distinte.
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Il bagno è stato lasciato nella posizione originale ed è stato ripulito, come si può vedere nella foto. Poiché il tubo di scarico era piuttosto alto e il proprietario desiderava una doccia walk-in, ovvero senza gradini, Savajol ha optato per rialzare il pavimento di 20 centimetri.
Il nuovo motore della ventilazione è stato collocato accanto al serbatoio dell’acqua, nell’armadio delle scope alla destra del bagno. «Il ventilatore a doppio flusso misura costantemente l’umidità nella zona giorno e nel bagno, ed estrae di continuo l’umidità per mantenere l’aria pulita ed evitare ulteriori accumuli», spiega il progettista.
Il nuovo motore della ventilazione è stato collocato accanto al serbatoio dell’acqua, nell’armadio delle scope alla destra del bagno. «Il ventilatore a doppio flusso misura costantemente l’umidità nella zona giorno e nel bagno, ed estrae di continuo l’umidità per mantenere l’aria pulita ed evitare ulteriori accumuli», spiega il progettista.
Dopo. Il padrone di casa aveva richiesto un bagno di grandi dimensioni con lavatrice, doccia walk-in e ripostiglio, ma nello spazio che restava a disposizione non era possibile realizzarlo. L’architetto ha quindi modificato la planimetria per trovare un modo per concentrare il tutto in questa superficie.
Una grande colonna in muratura multifunzionale e su più lati ha rappresentato la perfetta soluzione per risparmiare spazio. «A mio avviso, è qui che risiede la vera intelligenza del progetto», commenta Savajol.
Una grande colonna in muratura multifunzionale e su più lati ha rappresentato la perfetta soluzione per risparmiare spazio. «A mio avviso, è qui che risiede la vera intelligenza del progetto», commenta Savajol.
La colonna assolve a diverse funzioni chiave e accoglie contenitori per le varie zone dell’appartamento. Sul lato della cucina, combina uno spazio per la lavatrice in basso (dietro l’anta in legno) con nicchie in alto che ospitano le prese per il frullatore, il tostapane e la macchina per il caffè, contribuendo a liberare il piano di lavoro.
Il lato rivolto verso il soggiorno ospita i libri del padrone di casa. Anche quello vicino al bagno offre alcune sorprese.
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In bagno, le vetrate senza cornice dotate di fughe in silicone trasparente permettono alla luce naturale di entrare all’interno. Spiega l’architetto:«Di giorno non c’è bisogno di accendere le luci per lavarsi i denti, ma ho cercato di fare in modo che avvenga anche il contrario. Di sera, la luce del bagno funge da fonte di luce per la zona giorno».
Quando la porta del bagno è chiusa e le luci sono spente, la vetrata non si nota quasi nemmeno.
Questo effetto ha permesso di ridurre al minimo l’ingombro a pavimento del bagno.
Questo effetto ha permesso di ridurre al minimo l’ingombro a pavimento del bagno.
In questo bagno piccolo e ben studiato non manca nulla. La toilette si trova nello spazio con l’altezza del soffitto più bassa, sotto la scala di accesso all’appartamento del primo piano. L’ambiente comprende anche una cabina doccia walk-in e senza tenda. «Abbiamo inclinato le piastrelle del pavimento per dirigere l’acqua verso lo scarico», spiega Savajol.
L’angolo del soffitto inclinato non ha causato alcun problema. «Nonostante il pavimento rialzato e il controsoffitto, l’altezza rimane di 2,4 metri», precisa il professionista.
L’angolo del soffitto inclinato non ha causato alcun problema. «Nonostante il pavimento rialzato e il controsoffitto, l’altezza rimane di 2,4 metri», precisa il professionista.
Rimaneva soltanto un angolo possibile per il lavabo: accanto all’ingresso a sinistra. «Il lavabo occupa l’esatto volume sopra la lavatrice nella colonna multifunzionale», spiega Savajol. In questa disposizione in stile “Tetris”, il progettista è riuscito perfino a inserire un armadietto per i medicinali.
Sotto il piano del lavabo, sistemato tra due pareti, trovano posto delle mensole profonde 10 centimetri. Qui, il padrone di casa ha scelto delle piastrelle zellige (piastrelle marocchine colorate dalle forme lievemente imperfette) di colore verde per abbinarle al giallo della cucina.
Dopo. L’intera superficie è stata rivestita con cartongesso Placo impermeabile e con uno strato isolante. La parete risultante è stata poi dipinta di giallo per dare un tocco luminoso e caldo alla zona notte.
Per ricreare l’arco esistente, Savajol ha spostato la trave rinforzata, che non era portante. «Abbiamo adattato la parete divisoria in modo da racchiudere perfettamente il letto», spiega l’architetto.
Questi rendering 3D mostrano i mobili su misura che Savajol aveva inizialmente progettato per la stanza. Per contenere i costi, il progetto di un letto appoggiato su un mobile contenitore alto 90 centimetri è stato poi abbandonato. «Scegliendo un letto a cassetti di Ikea da 150 euro e lavorando al contrario, ovvero inserendo il letto tra le pareti divisorie in modo da farlo sembrare realizzato su misura, abbiamo risparmiato ben 5mila euro», racconta Savajol.
Accanto al letto avrebbe dovuto esserci un armadio su misura, ma è stato sostituito con un sistema non convenzionale, nascosto da una tenda su un’asta. Il guardaroba, che ora ricorda un camerino, permette al proprietario di appendere i vestiti e nascondere le valigie.
Nei cassetti sotto il letto vengono riposti i vestiti piegati.
«Includere nel budget tutte le richieste del proprietario di casa e incoraggiarlo a scendere a qualche compromesso è stata una grande sfida, ma ha funzionato molto bene, e il cliente ha perfino raccomandato il mio nome per la riprogettazione dell’appartamento di un suo collega», conclude Savajol.
Pierre Savajol crede nella necessità di rendere l’architettura più accessibile, senza perdere di vista la qualità della ricerca estetica: una sfida che in questo progetto ha preso molto sul serio.
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Colpo d’occhio:
Chi ci abita: Un giovane di 28 anni
Dove: Rue Sainte-Marthe, 10° arrondissement, Parigi
Superficie: 27 m²
Data della ristrutturazione:
consultazioni tra settembre e ottobre 2021 e ristrutturazione tra novembre 2021 e fine gennaio 2022
Progettista: Pierre Savajol di PS Studio
Impresa edile/Falegnameria: Hellys
Budget: € 45mila, IVA compresa (mobili inclusi)