La Casa di Ringhiera Ristrutturata Tra Minimalismo e Vintage
A Torino l'ampliamento di un'appartamento è stata l'occasione per rimodellare gli spazi tra passato e semplicità
La semplicità come valore aggiunto. Ciò che stupisce di questa casa è l’armonia cromatica mista a una ricercata essenzialità. Ci troviamo nel capoluogo piemontese, in una zona prossima al centro storico; qui una giovane coppia si è rivolta all’architetto Matteo Magnabosco per la ristrutturazione e la rimodulazione degli spazi del loro appartamento. I proprietari, che già abitavano un quadrilocale sullo stesso ballatoio, hanno comprato il bilocale adiacente. La casa è stata così ampliata e adeguata alle necessità e ai gusti della giovane coppia di proprietari. Posta all’interno di un palazzo di fine ‘800, ha una struttura da tipica casa di ringhiera, con il ballatoio servente che permette l’accesso all’appartamento.
«I proprietari desideravano una dimora che fosse il più possibile semplice; l’intenzione fin da subito è stata quella di non intervenire in modo eccessivamente invasivo sull’assetto planimetrico», spiega l’architetto Magnabosco. «Questo mi ha portato a una soluzione progettuale non invasiva, scegliendo di puntare su qualcosa che migliorasse gli spazi esistenti attraverso interventi puntuali ed efficaci».
Fra i desiderata della coppia c’era quello di conferire uniformità agli spazi integrando i nuovi ambienti con quelli esistenti attraverso interventi all’insegna della semplicità. Il pavimento in listoni di legno chiaro, le graniglie, i toni neutri delle pareti e i rivestimenti in piastrelle bianche con finitura opaca sono l’involucro essenziale che veste i diversi ambienti e fa da quinta agli arredi vintage che i proprietari hanno collezionato negli anni.
Una dimora semplice, ma dal forte impatto, che nella sua unicità cattura.
«I proprietari desideravano una dimora che fosse il più possibile semplice; l’intenzione fin da subito è stata quella di non intervenire in modo eccessivamente invasivo sull’assetto planimetrico», spiega l’architetto Magnabosco. «Questo mi ha portato a una soluzione progettuale non invasiva, scegliendo di puntare su qualcosa che migliorasse gli spazi esistenti attraverso interventi puntuali ed efficaci».
Fra i desiderata della coppia c’era quello di conferire uniformità agli spazi integrando i nuovi ambienti con quelli esistenti attraverso interventi all’insegna della semplicità. Il pavimento in listoni di legno chiaro, le graniglie, i toni neutri delle pareti e i rivestimenti in piastrelle bianche con finitura opaca sono l’involucro essenziale che veste i diversi ambienti e fa da quinta agli arredi vintage che i proprietari hanno collezionato negli anni.
Una dimora semplice, ma dal forte impatto, che nella sua unicità cattura.
La planimetria di progetto
La casa – un tipico appartamento di ringhiera con doppio affaccio sul ballatoio e sul cortile interno – aveva e ha l’ingresso proprio sul ballatoio che, con la nuova acquisizione del bilocale, è oggi totalmente di pertinenza dell’appartamento.
«L’acquisto di questa nuova unità abitativa adiacente ha portato i proprietari a una ristrutturazione complessiva della casa. Quindi non solo un’adeguamento degli ambienti ai nuovi spazi, ma una risistemazione complessiva delle finiture, dei pavimenti e dei bagni con una (re)visione anche stilistica di tutto l’insieme», ha raccontato l’architetto Magnabosco.
La casa – un tipico appartamento di ringhiera con doppio affaccio sul ballatoio e sul cortile interno – aveva e ha l’ingresso proprio sul ballatoio che, con la nuova acquisizione del bilocale, è oggi totalmente di pertinenza dell’appartamento.
«L’acquisto di questa nuova unità abitativa adiacente ha portato i proprietari a una ristrutturazione complessiva della casa. Quindi non solo un’adeguamento degli ambienti ai nuovi spazi, ma una risistemazione complessiva delle finiture, dei pavimenti e dei bagni con una (re)visione anche stilistica di tutto l’insieme», ha raccontato l’architetto Magnabosco.
Pavimento in listoni di rovere
La casa è quasi completamente priva di porte (a parte quelle del bagno e della camera) e per passare da un ambiente all’altro ci sono dei “passaggi” che sono stati opportunamente studiati e sono compresi nella muratura portante originaria. Privo di spazi distributivi veri e propri, come un corridoio o un ingresso, l’appartamento è una “dimora diffusa” in cui gli ambienti si avvicendano e si susseguono fra loro.
La porta d’ingresso che si apre sulla cucina e sulla zona pranzo è schermate da un setto decorato con carta da parati.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
La casa è quasi completamente priva di porte (a parte quelle del bagno e della camera) e per passare da un ambiente all’altro ci sono dei “passaggi” che sono stati opportunamente studiati e sono compresi nella muratura portante originaria. Privo di spazi distributivi veri e propri, come un corridoio o un ingresso, l’appartamento è una “dimora diffusa” in cui gli ambienti si avvicendano e si susseguono fra loro.
La porta d’ingresso che si apre sulla cucina e sulla zona pranzo è schermate da un setto decorato con carta da parati.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Lampada: Tolomeo Mega di Artemide
La composizione stilistica della casa nasce dal carattere dei proprietari: estremamente semplici, ma amanti di uno stile personale fatto di finiture minimali, ma anche di scelte audaci, come quelle degli arredi vintage, ha sottolineato l’architetto raccontando il progetto.
L’intero intervento è stato sviluppato nel segno dell’uniformità e dell’omogeneità, con un’attenzione particolare alla zona giorno che si estende attraverso più stanze collegate tra loro da passaggi nella muratura portante, tipici delle case d’epoca come questa.
La composizione stilistica della casa nasce dal carattere dei proprietari: estremamente semplici, ma amanti di uno stile personale fatto di finiture minimali, ma anche di scelte audaci, come quelle degli arredi vintage, ha sottolineato l’architetto raccontando il progetto.
L’intero intervento è stato sviluppato nel segno dell’uniformità e dell’omogeneità, con un’attenzione particolare alla zona giorno che si estende attraverso più stanze collegate tra loro da passaggi nella muratura portante, tipici delle case d’epoca come questa.
Cucina: Modulnova
Il blocco cucina, un modello in acciaio inox con top in pietra che i proprietari avevano in un’altra casa, è stato riadattato per questo appartamento.
Inserita nello spazio, è stata, su richiesta, lasciata libera da pensili. Caratterizzata da uno sviluppo lineare e super minimal, ha alle spalle un rivestimento in piastrelle quadrettate. Il tavolo con piano in marmo e le sedie in legno sono tutti oggetti vintage e di recupero.
Il blocco cucina, un modello in acciaio inox con top in pietra che i proprietari avevano in un’altra casa, è stato riadattato per questo appartamento.
Inserita nello spazio, è stata, su richiesta, lasciata libera da pensili. Caratterizzata da uno sviluppo lineare e super minimal, ha alle spalle un rivestimento in piastrelle quadrettate. Il tavolo con piano in marmo e le sedie in legno sono tutti oggetti vintage e di recupero.
La libreria del salotto è realizzata con mensole in metallo verniciato
«Confrontarsi con dei committenti che hanno un gusto così chiaro e definito è stata una bella sfida. La loro richiesta era sempre quella di alleggerire, di spogliare e comunque di non caricare lo spazio. Tutto era sempre troppo! Il mio è stato un lavoro di sottrazione, una bella sfida che ha portato a un risultato particolare e assolutamente interessante».
Trova un architetto per la ristrutturazione nella tua zona
«Confrontarsi con dei committenti che hanno un gusto così chiaro e definito è stata una bella sfida. La loro richiesta era sempre quella di alleggerire, di spogliare e comunque di non caricare lo spazio. Tutto era sempre troppo! Il mio è stato un lavoro di sottrazione, una bella sfida che ha portato a un risultato particolare e assolutamente interessante».
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Il gusto definito dei proprietari si percepisce nei tanti arredi vintage e di modernariato. Frutto di ricerche fra brocantage, mercatini dell’usato e soffitte familiari (molti pezzi sono autentici degli anni ‘50), i diversi arredii sono stati inseriti in questa casa con grande equilibrio e grazia. La scelta poi di finiture essenziali e dai toni chiari ha dato vita ad ambienti accoglienti e fortemente caratterizzati da uno stile senza tempo e assolutamente personale.
I colori scelti per le pareti sono stati studiati con dei mezzi toni di grigio che variano a seconda degli ambienti e regalano un’interessante armonia.
Il minimalismo richiesto al progettista non ha comunque portato a una soluzione anonima, i colori degli arredi e il fatto di trovarsi, tipologicamente, in uno spazio luminoso e sempre vivo rendono l’insieme tutt’altro che monotono.
Il minimalismo richiesto al progettista non ha comunque portato a una soluzione anonima, i colori degli arredi e il fatto di trovarsi, tipologicamente, in uno spazio luminoso e sempre vivo rendono l’insieme tutt’altro che monotono.
La camera da letto è caratterizzata da una decorazione a strisce di un tenue colore carta da zucchero. Sui comodini antichi irrompe l’arancione acceso delle lampade vintage.
Pur trovandosi in una casa di ringhiera, spesso scure e buie, gli ambienti sono molto luminosi. Merito del piano alto – ci troviamo a un sesto piano – e dell’affaccio sul cortile antistante particolarmente ampio.
Pur trovandosi in una casa di ringhiera, spesso scure e buie, gli ambienti sono molto luminosi. Merito del piano alto – ci troviamo a un sesto piano – e dell’affaccio sul cortile antistante particolarmente ampio.

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Pavimento in graniglie: Grandinetti
Il bagno principale è essenziale, con i rivestimenti in piastrelle bianche con finitura opaca ed è stato pavimentato con piastrelle di graniglia fortemente volute dalla proprietaria.
Il bagno principale è essenziale, con i rivestimenti in piastrelle bianche con finitura opaca ed è stato pavimentato con piastrelle di graniglia fortemente volute dalla proprietaria.
Il secondo bagno è invece caratterizzato dalle sfumature di verde. Scelto per il lavabo, è stato utilizzato anche per la parete che fa da fondale, rivestita con una carta da parati che gioca proprio con piccole foglie verdissime.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane coppia di quarantenni (con 2 gatti)
Dove: nella zona di Borgo Vanchiglia, uno dei quartieri storici di Torino
Architetto: Matteo Magnabosco
Superficie: 130 m²
Anno di costruzione dell’edificio: un palazzo di ringhiera di fine ‘800
Anno di ristrutturazione: primi mesi del 2022