Guarda Questi 70 mq Dove Ogni Centimetro è Stato Ottimizzato
Studio attento delle metrature e della luce, dettagli cromatici e materici che si richiamano e ambienti fluidi
Siamo a Torino. Davide e Giorgia, dopo aver acquistato la loro casa dall’impresa costruttrice (era il 2019), hanno avuto il timore che le metrature non fossero sufficienti e che non venissero sfruttare bene. Complice l’essere rimasti affascinati da diverse edizioni di Open House (eventi aperti al pubblico, occasione in cui gli architetti presentano le loro case), hanno pensato di progettare un’abitazione che fosse, oltre che funzionale, anche esteticamente bella e curata nei dettagli.
Era ormai passato un anno dall’acquisto della casa quando decisero di cercare online un progettista che potesse affiancarli: scoprirono la piattaforma Houzz e, quasi casualmente, i progetti dell’architetto Maurizio Pol di cui rimasero presto colpiti. Videro che abitava vicino a loro. Studiarono il suo profilo e il suo sito e decisero di chiamarlo. Dal primo incontro nacque una lunga collaborazione (gli ultimi lavori risalgono al 2022) che li portò alla realizzazione della casa dei loro sogni.
Il progettista, pur non potendo intervenire nella zona giorno per le caratteristiche strutturali della casa, è riuscito a ottimizzare le metrature a disposizione, a progettare un altro bagno con doccia e a recuperare centimetri preziosi in diversi ambienti. Il risultato è un appartamento minimale, semplice e funzionale dove le stanze dialogano in modo fluido una con l’altra. Guarda le immagini e scopri che cos’ha fatto il progettista di Houzz.
Era ormai passato un anno dall’acquisto della casa quando decisero di cercare online un progettista che potesse affiancarli: scoprirono la piattaforma Houzz e, quasi casualmente, i progetti dell’architetto Maurizio Pol di cui rimasero presto colpiti. Videro che abitava vicino a loro. Studiarono il suo profilo e il suo sito e decisero di chiamarlo. Dal primo incontro nacque una lunga collaborazione (gli ultimi lavori risalgono al 2022) che li portò alla realizzazione della casa dei loro sogni.
Il progettista, pur non potendo intervenire nella zona giorno per le caratteristiche strutturali della casa, è riuscito a ottimizzare le metrature a disposizione, a progettare un altro bagno con doccia e a recuperare centimetri preziosi in diversi ambienti. Il risultato è un appartamento minimale, semplice e funzionale dove le stanze dialogano in modo fluido una con l’altra. Guarda le immagini e scopri che cos’ha fatto il progettista di Houzz.
Immagine dall’alto dell’appartamento
«Condivido delle moodboard ha permesso anche a me di capire quali fossero le tonalità preferite per l’arredo» ribatte l’architetto.
«Disponibilità, professionalità, l’essere sempre presente, il rispondere puntualmente alle nostre domande, il rispettare le scadenze (avevamo tempi stretti, volendo intervenire sulla planimetria) e l’essere trasparente su costi e servizi sono stati gli aspetti che più abbiamo apprezzato. Molti credono che rivolgersi a un professionista sia eccessivamente costoso, ma non è così. Sapere prima quali sono i servizi che è possibile richiedere e i relativi prezzi è stata anche un’ulteriore sicurezza», concludono Davide e Giorgia.
«Condivido delle moodboard ha permesso anche a me di capire quali fossero le tonalità preferite per l’arredo» ribatte l’architetto.
«Disponibilità, professionalità, l’essere sempre presente, il rispondere puntualmente alle nostre domande, il rispettare le scadenze (avevamo tempi stretti, volendo intervenire sulla planimetria) e l’essere trasparente su costi e servizi sono stati gli aspetti che più abbiamo apprezzato. Molti credono che rivolgersi a un professionista sia eccessivamente costoso, ma non è così. Sapere prima quali sono i servizi che è possibile richiedere e i relativi prezzi è stata anche un’ulteriore sicurezza», concludono Davide e Giorgia.
L’immagine mostra l’ingresso, direttamente nella zona giorno con cucina e soggiorno.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
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Dettaglio dell’ingresso e dei gradini visti dal mobile TV.
Il pavimento è in parquet, finitura rovere. Il bianco è il colore dominante, i dettagli richiamano invece il colore della pavimentazione mentre la tinta scura delle pareti riprende il ferro, materiale scelto per alcuni dettagli o finiture che vedremo nelle prossime immagini, tra cui per esempio il blu degli imbottiti.
«L’impresa costruttrice aveva proposto una scala dritta che, dall’ingresso, portasse nella zona giorno. Noi invece abbiamo scelto una soluzione diversa che potesse dialogare con l’ambiente: il secondo gradino diventa la base dell’elemento TV», spiega l’architetto. «Cerco di progettare elementi che dialoghino fra di loro. Studio uno spazio e un arredo che possa comunicare con la stanza perché il risultato sia più fluido e armonico. Qui i gradini sembrano accompagnare dentro l’abitazione».
Il pavimento è in parquet, finitura rovere. Il bianco è il colore dominante, i dettagli richiamano invece il colore della pavimentazione mentre la tinta scura delle pareti riprende il ferro, materiale scelto per alcuni dettagli o finiture che vedremo nelle prossime immagini, tra cui per esempio il blu degli imbottiti.
«L’impresa costruttrice aveva proposto una scala dritta che, dall’ingresso, portasse nella zona giorno. Noi invece abbiamo scelto una soluzione diversa che potesse dialogare con l’ambiente: il secondo gradino diventa la base dell’elemento TV», spiega l’architetto. «Cerco di progettare elementi che dialoghino fra di loro. Studio uno spazio e un arredo che possa comunicare con la stanza perché il risultato sia più fluido e armonico. Qui i gradini sembrano accompagnare dentro l’abitazione».
La foto, scattata dall’isola, mostra il mobile TV. «Ho scelto una soluzione diversa rispetto alle classiche mensole, ho preferito che sul lato sinistro fosse aperta per portare movimento. Questa idea è caratterizzata dal concetto di cornice: il televisore è evidenziato dal mobile in cui è stato posizionato».
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Cucina: Ak project di Arrital; divano: Lovely Day di Désirée
«I clienti sognavano una cucina con isola. L’impresa disse che era impossibile realizzarla per questione di spazio», spiega l’architetto. «È però possibile declinare questa soluzione in diversi modi purché l’isola non abbia la luce alle spalle. Credo che oggi la zona in cui vengono preparati i piatti debba essere vissuta come momento di convivialità: anche se ho ospiti a cena, cucino e dialogo con loro».
«Gli attacchi fortunatamente erano già lì. Abbiamo però scelto di spostare i fornelli, così che l’isola e il tavolo fossero un unico blocco».
«I clienti sognavano una cucina con isola. L’impresa disse che era impossibile realizzarla per questione di spazio», spiega l’architetto. «È però possibile declinare questa soluzione in diversi modi purché l’isola non abbia la luce alle spalle. Credo che oggi la zona in cui vengono preparati i piatti debba essere vissuta come momento di convivialità: anche se ho ospiti a cena, cucino e dialogo con loro».
«Gli attacchi fortunatamente erano già lì. Abbiamo però scelto di spostare i fornelli, così che l’isola e il tavolo fossero un unico blocco».
Illuminazione zona giorno: binario magnetico Beneito Faure; illuminazione tavolo da pranzo: faretti Lumines Lighting
Dietro l’isola sono state realizzate delle cornici in ferro, dove sono stati appesi degli arredi. «Un materiale che vuole portare contrasto».
La zona giorno è esposta a est, pertanto gode di molta luce naturale. Il sole arriva al mattino, mentre a fine giornata non c’è. «Questo il motivo per cui abbiamo scelto i faretti al posto di un lampadario centrale, così da poter gestire l’illuminazione in funzione delle diverse esigenze. Ho voluto evitare il contrasoffitto per non perdere l’altezza di 4 metri che caratterizza l’ambiente».
Dietro l’isola sono state realizzate delle cornici in ferro, dove sono stati appesi degli arredi. «Un materiale che vuole portare contrasto».
La zona giorno è esposta a est, pertanto gode di molta luce naturale. Il sole arriva al mattino, mentre a fine giornata non c’è. «Questo il motivo per cui abbiamo scelto i faretti al posto di un lampadario centrale, così da poter gestire l’illuminazione in funzione delle diverse esigenze. Ho voluto evitare il contrasoffitto per non perdere l’altezza di 4 metri che caratterizza l’ambiente».
La foto è stata scattata dal terrazzo, mostra le grandi vetrate che illuminano la zona giorno.
Il terrazzo ha una metratura generosa, 20 m².
Il terrazzo ha una metratura generosa, 20 m².
La scala che porta al piano superiore: è stata realizzata con una piastrella effetto cemento 60x120 cm. Il legno è stato scelto per il secondo gradino, è un prolungamento del mobile TV: evidenzia il legame fra la zona giorno, al primo piano, e la zona notte, al secondo.
Termosifone: Alice 18 orizzontale di Cordivari
Salendo, si raggiungono le camere e i bagni. A sinistra delle scale c’è il bagno di servizio, a lato del bagno padronale. «Abbiamo rivisto il blocco destinato ai bagni poiché i clienti desideravano due bagni con doccia (le docce in entrambi i bagni misurano 130x80 cm). Siamo intervenuti sull’antibagno per riuscire a ricavare due stanze funzionali, comode, che rispondessero ai desideri della committenza».
L’immagine mostra il bagno di servizio. Il mobile è stato realizzato da un falegname, il colore scuro richiama il nero del ferro presente nella zona giorno, mentre il top è in legno, essenza rovere chiara trattata per resistere all’acqua e all’umidità.
«Scelgo termosifoni orizzontali, quando posso, perché riempiono il vuoto sia sopra il bidet che sopra il wc, il risultato è più equilibrato».
Salendo, si raggiungono le camere e i bagni. A sinistra delle scale c’è il bagno di servizio, a lato del bagno padronale. «Abbiamo rivisto il blocco destinato ai bagni poiché i clienti desideravano due bagni con doccia (le docce in entrambi i bagni misurano 130x80 cm). Siamo intervenuti sull’antibagno per riuscire a ricavare due stanze funzionali, comode, che rispondessero ai desideri della committenza».
L’immagine mostra il bagno di servizio. Il mobile è stato realizzato da un falegname, il colore scuro richiama il nero del ferro presente nella zona giorno, mentre il top è in legno, essenza rovere chiara trattata per resistere all’acqua e all’umidità.
«Scelgo termosifoni orizzontali, quando posso, perché riempiono il vuoto sia sopra il bidet che sopra il wc, il risultato è più equilibrato».
Sanitari: serie Icon di Geberit; lavabo: Ciotola 46 di the.Artceram; rivestimento grigio doccia Spatula di Italgraniti Group; rivestimento bianco: Marble Experience Statuario di Italgraniti Group
«Preferisco la nicchia al classico mobiletto: è più elegante, semplice e più funzionale in termini di spazio e ingombri. Consente inoltre di nascondere i prodotti a eventuali ospiti».
«Preferisco la nicchia al classico mobiletto: è più elegante, semplice e più funzionale in termini di spazio e ingombri. Consente inoltre di nascondere i prodotti a eventuali ospiti».
Il bagno padronale. «Questa stanza è cieca. La carta da parati trasmette profondità e lo specchio a tutta parete ingrandisce la percezione dello spazio. Abbiamo scelto il grigio, una tonalità neutra, sia per i muri che per il pavimento. L’armadio sulla sinistra, di fronte al mobile lavandino, nasconde la lavatrice».
Carta da parati: Inkiostro Bianco, collezione in fibra di vetro per ambienti con presenza di acqua;
mobile bagno: Azzurra Lime, composizione cassettone; sanitari: serie Smile di Geberit; lavabo: Cognac 55 di the.Artceram; termosifone: Alice 18 verticale di Cordivari; rivestimento grigio doccia: Spatula di Italgraniti Group; rivestimento bianco: Marble Experience Statuario di Italgraniti Group
mobile bagno: Azzurra Lime, composizione cassettone; sanitari: serie Smile di Geberit; lavabo: Cognac 55 di the.Artceram; termosifone: Alice 18 verticale di Cordivari; rivestimento grigio doccia: Spatula di Italgraniti Group; rivestimento bianco: Marble Experience Statuario di Italgraniti Group
Letto: Quiet di Samoa; lampada sospensione: Led di Biluce; comodini: Kartell
«In camera torna il concetto di spazi fluidi: è stata ricavata una cabina armadio alla quale si accede dai lati del letto. Dietro la testata, vi sono i vestiti appesi, nascosti da una tenda mentre di fronte sono state realizzate delle mensole per i capi piegati».
I bagni restano dietro la cabina armadio.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
«In camera torna il concetto di spazi fluidi: è stata ricavata una cabina armadio alla quale si accede dai lati del letto. Dietro la testata, vi sono i vestiti appesi, nascosti da una tenda mentre di fronte sono state realizzate delle mensole per i capi piegati».
I bagni restano dietro la cabina armadio.
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Dove: Torino
Superficie: 70 m² (zona giorno: 27 m² ; bagno di servizio 3,8 m² ; bagno padronale 4,9 m²; camera da letto 16,7 m²; camerette 11 m²).
Anno di costruzione: 2019
Progettista: kkarchitecture, architetto Maurizio Pol
Costo dell’intervento: circa 70mila euro.
«Quando abbiamo incontrato l’architetto gli abbiamo espresso i nostri dubbi: avevamo il timore, con i progetti suggeriti dall’impresa, di non sfruttare bene tutta la metratura. E lui, con molta chiarezza, ci ha spiegato che cosa avrebbe potuto fare, soprattutto perché la cucina e la zona giorno avevano una metratura fissa e una differenza di altezza per cui non era possibile pensare a lavori di tipo strutturale. Lui è intervenuto sul capitolato e ci ha aiutato a ottimizzare ogni millimetro a disposizione», spiegano i proprietari, Davide e Giorgia.
«Prima di iniziare, l’architetto ci ha chiesto di condividere su Houzz e anche su altre piattaforme delle cartelle con foto e dettagli che più rispondevano ai nostri desideri. Da lì, ha creato dei pdf chiedendoci di indicare quali arredi e quali stili ci piacessero di più. Una volta definiti e condivisi i gusti, abbiamo iniziato a lavorare».