Le Case di Houzz
My Houzz: La Mia Casa Ideale? Assomiglia ai Miei Acquerelli
Acquerello, disegno, scrittura: l’arte non manca nella casa milanese dell’illustratrice Alessandra Scandella
La casa di Alessandra è in una delle zone più creative di Milano, a due passi dai Navigli. La sensazione più forte quando si entra è che la luce sia un elemento imprescindibile in ogni ambiente, e che sia questo a rendere così accogliente l’atmosfera dell’appartamento.
Fa gli onori di casa in un tripudio di feste, Churchill – un cane che ti fa venire voglia di avere un cane. «È femmina, l’ha voluta comunque chiamare così mio figlio», precisa la sua padrona.
Alessandra Scandella è un’illustratrice sempre al lavoro per passione. I suoi acquerelli sono esposti alla Triennale di Milano, pubblicati dai principali gruppi editoriali nazionali e utilizzati da brand conosciuti nel mondo (Lavazza e Tod’s tra gli altri). È cofondatrice di Studio Container, lavora per Amnesty International e tiene corsi di acquerello.
Fa gli onori di casa in un tripudio di feste, Churchill – un cane che ti fa venire voglia di avere un cane. «È femmina, l’ha voluta comunque chiamare così mio figlio», precisa la sua padrona.
Alessandra Scandella è un’illustratrice sempre al lavoro per passione. I suoi acquerelli sono esposti alla Triennale di Milano, pubblicati dai principali gruppi editoriali nazionali e utilizzati da brand conosciuti nel mondo (Lavazza e Tod’s tra gli altri). È cofondatrice di Studio Container, lavora per Amnesty International e tiene corsi di acquerello.
«Quando ho preso questa casa ho deciso di intraprendere una ristrutturazione che creasse un grande spazio comune e singoli spazi indipendenti per ognuno di noi».
Il tavolo, la poltrona e un tavolino nel salotto rimandano all’architettura d’interni degli anni ‘70. Sono mobili recuperati nei mercatini.
Il tavolo, la poltrona e un tavolino nel salotto rimandano all’architettura d’interni degli anni ‘70. Sono mobili recuperati nei mercatini.
«La casa in origine aveva la tradizionale struttura degli appartamenti anni ‘60: ambienti separati e un piccolo ingresso. Quando ho ripensato gli spazi, mi è sembrato che questa colonna portante fosse il posto giusto in cui mostrare le nostre immagini di famiglia». L’arredamento trasmette il senso di un equilibrio non frequente tra elementi tradizionali, oggetti vintage e soluzioni funzionali. «ll parquet del soggiorno è in rovere non trattato: a prova di tutto».
Alessandra disegna per passione anche quando non è al lavoro nel suo studio. Il soggiorno o lo scrittoio in camera sono la sua postazione per il disegno a china o ad acquerello. «Mi è sempre piaciuto disegnare. Dopo qualche anno di università, ho deciso di dedicarmi agli studi artistici. Appena conclusi, ho iniziato a lavorare».
Divano: Muji
Divano: Muji
Una delle illustrazioni realizzate con la tecnica dell’acquerello da Alessandra.
«Della mia casa, come in realtà di ogni casa, l’aspetto che preferisco è l’accoglienza che si respira quando si varca la soglia. Certo, la mia è una casa moderna e se potessi scegliere preferirei vivere in una casa antica. Trovo che abbiano sempre una storia da raccontare».
«Della mia casa, come in realtà di ogni casa, l’aspetto che preferisco è l’accoglienza che si respira quando si varca la soglia. Certo, la mia è una casa moderna e se potessi scegliere preferirei vivere in una casa antica. Trovo che abbiano sempre una storia da raccontare».
A pochi passi da lei, si accoccola sul pouf Trippa: è un vero gatto, di quelli che si nascondono sotto le lenzuola e possono dormire ovunque. Durante lo shooting, compare e scompare in ogni ambiente e mi osserva guardingo. Una volta convinto che sono innocuo, si rilassa e torna alla sua attività preferita: dormire.
Trippa va molto d’accordo con Churchill, la vera padrona di casa.
Trippa va molto d’accordo con Churchill, la vera padrona di casa.
Churchill ha sei anni, è molto dolce e attenta. Segue Alessandra come un’ombra. Lei e Trippa vivono quel tipico rapporto cane/gatto per cui il primo vorrebbe giocare, socializzare, fare delle cose divertenti, e il secondo dormire, dormire, dormire.
Quando si rincorrono hanno molto spazio per farlo in soggiorno, in cui una parete è occupata dalla cucina a vista, arricchita da un mobile antico recuperato, in legno con antine a scomparsa. «Ai miei figli piace cucinare, qui possiamo sfruttare ancor meglio la possibilità di stare insieme, che l’occasione sia mangiare, fare due chiacchiere o guardare la Tv».
Le camere da letto sono disposte attorno al soggiorno. Nella stanza di Alessandra sono appese alcune delle sue opere. «Sono i lavori a cui sono più affezionata, che non venderei mai. Nell’illustrazione della donna che cammina per la città un po’ mi riconosco. E poi ci sono i disegni che facevano i miei figli da piccoli, disegnavano tutto il giorno».
Ventilatore a pale: HighTech
Ventilatore a pale: HighTech
Osservando La donna che cammina per la città, chiedo ad Alessandra di spiegarmi qualcosa in più sulla tecnica di realizzazione. «L’acquerello non è una tecnica semplice. Anche con molta esperienza, non sei mai sicuro di come riuscirà. Se riuscirà. È una questione di idee e abilità, di tempi d’esecuzione». I lavori di Alessandra impreziosiscono gli spazi e restituiscono il senso di una raffinatezza spontanea, senza forzature.
Avere intere pareti in cui esporre i suoi lavori, in camera, è possibile anche per la mancanza di un armadio. «Ho una cabina armadio molto ampia, la usano anche i ragazzi. Ci mettiamo tutto, ma proprio tutto». In camera c’è lo spazio per i mobili recuperati, tra cui una scrivania dei primi anni del Novecento: «Era in una galleria d’arte che avevamo aperto a Milano con altri artisti, quando è stata chiusa l’ho portata qui».
Di fronte alla camera di Alessandra, ecco quella di Matilde.
Il parquet incrociato è quello originario, precedente alla ristrutturazione. Nella stanza tutto fa pensare all’idea che qui dentro ci si possa esprimere liberamente. Matilde ama molto il disegno e la fotografia.
Il parquet incrociato è quello originario, precedente alla ristrutturazione. Nella stanza tutto fa pensare all’idea che qui dentro ci si possa esprimere liberamente. Matilde ama molto il disegno e la fotografia.
Due pareti sono oggetto dell’intervento artistico della figlia di Alessandra: «I ragazzi hanno il permesso di utilizzare lo spazio della loro camera per esprimersi come credono».
Un imponente disegno è in fase di completamento. «Il murales è una specie di tela di Penelope. Ogni tanto Matilde lo riprende, le piace molto lavorare con le geometrie, la rilassa molto».
Un imponente disegno è in fase di completamento. «Il murales è una specie di tela di Penelope. Ogni tanto Matilde lo riprende, le piace molto lavorare con le geometrie, la rilassa molto».
Matilde si dedica anche alla creazione di mandala, con cui esercita il suo talento per il disegno di precisione. Alcuni dei suoi lavori sono sulla scrivania, recupero di una cattedra di scuola d’altri tempi.
La parete sovrastante è piena di citazioni e biglietti. «Scrive le frasi che ama, tratte da poesie e canzoni, di qualunque genere e tono. Personalizza la stanza con le foto e i biglietti appesi già da qualche anno, dopo che aveva iniziato a farlo suo fratello nell’altra camera».
Mentre la ascolto incuriosito noto in un angolo un vecchio seggiolone in legno da neonato: «Era di mia madre. Quando era piccola la sedevano qui. Avevano anche ricavato un buco perché si potesse usare come vasino. C’era un tavolino che si agganciava davanti, così mia madre passava molto tempo a disegnare».
Mentre la ascolto incuriosito noto in un angolo un vecchio seggiolone in legno da neonato: «Era di mia madre. Quando era piccola la sedevano qui. Avevano anche ricavato un buco perché si potesse usare come vasino. C’era un tavolino che si agganciava davanti, così mia madre passava molto tempo a disegnare».
Con il sospetto sempre più forte che in questa casa i talenti artistici si tramandino di generazione in generazione, trovo conferma nella camera di Sebastiano. «Il murales/collage è una raccolta della sua vita: biglietti d’ingresso a mostre, concerti, eventi. Biglietti InterRail, le foto di Trippa e Churcill, il viaggio negli Stati Uniti… C’è tutto il suo mondo».
Ipercreativi? Una Moodboard vi Salverà (o Almeno Decorerà una Parete)
Ipercreativi? Una Moodboard vi Salverà (o Almeno Decorerà una Parete)
Pur avendo una camera piuttosto piccola, che chiama “il bunker”, Sebastiano ci trascorre moltissimo tempo. «Quando non è all’università, legge e scrive tutto il giorno, in genere col Mac, ogni tanto a mano: scrive storie, racconti, gialli». Anche in questa stanza sono colpito dalla luce, un elemento che in questa casa non manca mai.
Non ci sono corridoi e la doppia esposizione garantisce sempre la migliore luminosità in tutti gli ambienti, anche nel bagno, dove l’arredamento è di formale semplicità: il pavimento, come la doccia, è di Bisazza. Non ci sono mobili, solo qualche mensola.
In una casa in cui tutto è richiamo all’arte e alla possibilità di esprimere i propri talenti, quale sarà l’oggetto preferito di Alessandra?
«Una radio Brionvega, un regalo di mia nonna».
«Una radio Brionvega, un regalo di mia nonna».
«La mia casa ideale ha un piccolo giardino con tavolino dove poso disegnare immersa tra le piante, un soggiorno dove chiacchierare con gli amici. Se potessi trasferirei la luce e i colori dei mie acquerelli in casa mia, abiterei in un posto incantato!»
Un ultimo sguardo agli oggetti del mestiere. Sullo scrittoio nella sua camera, i pennelli e i colori di Alessandra. Rappresentano molto di quello che sono lei e i suoi figli: l’idea che un talento nell’arte si possa tradurre concretamente in un modo di utilizzare gli spazi del quotidiano, anche con stili molto diversi tra loro.
La casa di Alessandra fa pensare ad un luogo in cui si possa vivere accolti e liberi di essere come si è.
Guarda tutte le foto di questa casa
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci alcune foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
La casa di Alessandra fa pensare ad un luogo in cui si possa vivere accolti e liberi di essere come si è.
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Chi ci abita: Alessandra Scandella con i figli Matilde e Sebastiano, il loro gatto Trippa e la cagnetta Churchill
Dove: a Milano, in zona Solari/Tortona
Superficie: 100 m² distribuiti tra living con cucina a vista, tre camere, un bagno