Le Case di Houzz: Uno Chalet Moderno Dove il Legno è Ovunque
A Cortina d’Ampezzo, una casa di montagna con vista sul gruppo delle Tofane mescola modernità e il calore del legno
Può uno chalet essere insieme caldo, accogliente ma anche moderno? Questa la sfida dell’architetto Mazzer per una ristrutturazione di un edificio anni 60. «Il progetto è nato dal desiderio di realizzare una casa che fosse moderna, ma che al contempo portasse con sé tutto il sapore della montagna». Sono state queste, ci spiega l’architetto Mazzer, le indicazioni date dai proprietari per ristrutturare questa dimora nel centro di Cortina d’Ampezzo, celebre località montana del Veneto. Il risultato ha dato vita a uno spazio sì caldo e accogliente, grazie all’uso del legno, per nulla pesante o forzato, ma anche estremamente contemporaneo grazie ai pochi arredi, realizzati su misura, e alle pregevoli superfici che incantano per la loro bellezza.
In tutto l’appartamento il legno è il materiale protagonista. Tavole di larice, risalenti all’Ottocento e opportunamente recuperate, lavate e cerate, sono state qui utilizzate per rivestire buona parte degli ambienti interni.
I pochi complementi d’arredo che si ritrovano negli ambienti arrivano da un’attento lavoro di ricerca realizzato fra l’Italia e la Francia dalla proprietà e dal progettista.
I pochi complementi d’arredo che si ritrovano negli ambienti arrivano da un’attento lavoro di ricerca realizzato fra l’Italia e la Francia dalla proprietà e dal progettista.
Legno, ferro e pietra, che a diverso titolo vestono gli ambienti, creano, ambiente per ambiente, contrasti materici caldi e ben bilanciati.
Per i pavimenti della zona giorno è stato utilizzato un botticino [un tipo di pietra naturale, ndr] molto impiegato in queste zone. Spaccato a mano, regala un effetto ruvido che visivamente rimanda al cemento.
Per i pavimenti della zona giorno è stato utilizzato un botticino [un tipo di pietra naturale, ndr] molto impiegato in queste zone. Spaccato a mano, regala un effetto ruvido che visivamente rimanda al cemento.
Durante la ristrutturazione si è cercato di ottimizzare lo spazio al massimo sfruttando ogni centimetro. Un vecchio sottotetto è così diventato una piccola zona notte con bagno. Una dependance creata per i due figli della coppia, a cui si accede attraverso una stretta scala che parte dal soggiorno.
Tutto il sistema di illuminazione della casa è stato meticolosamente studiato per essere funzionale, ma anche il meno invasivo possibile. Nella zona giorno, per esempio, è stato tutto realizzato sotto trave così da creare un effetto quasi invisibile, ma accogliente e caldo.
Tutto il sistema di illuminazione della casa è stato meticolosamente studiato per essere funzionale, ma anche il meno invasivo possibile. Nella zona giorno, per esempio, è stato tutto realizzato sotto trave così da creare un effetto quasi invisibile, ma accogliente e caldo.
Tutti gli arredi sono stati realizzati su disegno. Di pregevole fattura e realizzato da un artigiano locale è il grande mobile in ferro cerato dell’ingresso.
Composto con lastre di 5 cm d’acciaio sovrapposte e ribattute, risalenti alla Seconda guerra mondiale è una vera e propria opera d’arte (ogni porta pesa circa 2 quintali!).
«Bello come un Burri», racconta l’architetto, è pensato per contenere la cristalleria, ma soprattutto per donare all’ingresso la bellezza di un pezzo unico.
Composto con lastre di 5 cm d’acciaio sovrapposte e ribattute, risalenti alla Seconda guerra mondiale è una vera e propria opera d’arte (ogni porta pesa circa 2 quintali!).
«Bello come un Burri», racconta l’architetto, è pensato per contenere la cristalleria, ma soprattutto per donare all’ingresso la bellezza di un pezzo unico.
Interamente rivestito in pelle all’interno, il mobile da una parte funge da contenitore, dall’altra fa da schienale a una panca, a uso del tavolo, rivestita di lana cotta.
Sotto la panca è stato creato un cassettone lungo come il tavolo concepito per conservare le tovaglie arrotolate (ed evitare così che queste prendano la piega).
Le due sculture che abitano la zona giorno sono dei pali da recinzione scolpiti nel Settecento e provenienti dalla Francia, dalla campagna bretone per la precisione.
Sotto la panca è stato creato un cassettone lungo come il tavolo concepito per conservare le tovaglie arrotolate (ed evitare così che queste prendano la piega).
Le due sculture che abitano la zona giorno sono dei pali da recinzione scolpiti nel Settecento e provenienti dalla Francia, dalla campagna bretone per la precisione.
Anche nella piccola cucina, dove lo sfruttamento dello spazio è stato ottimizzato al millimetro, tutti gli arredi sono realizzati su disegno.
Sembra quasi un alcova scavata nel legno la camera da letto padronale. Un ambiente, non molto ampio, ma caldo e accogliente.
Per questo ambiente l’architetto Mazzer ha deciso di usare il legno anche per i pavimenti.
Per questo ambiente l’architetto Mazzer ha deciso di usare il legno anche per i pavimenti.
A uso esclusivo della camera padronale c’è un bagno, anch’esso con le pareti realizzate in legno, ha dei meravigliosi lavabi in marmo pieno di botticino scavato.
La casa ha in totale quattro bagni. Quello a uso della zona giorno si caratterizza per il lavabo creato scavando delle assi antiche di legno. Un lavoro di grande pregio stilistico.
La casa, all’ultimo piano di un palazzo di quattro, gode della bellezza di un terrazzo a cui si accede dal soggiorno. Si tratta di un taglio sul tetto che apre sullo spettacolo delle Tofane, il gruppo di montagne facente parte delle Dolomiti orientali.
Nella rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
Nella rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo progetto, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: è la casa di montagna di un imprenditore e della sua famiglia
Dove: nella parte nord di Cortina d’Ampezzo, a pochi metri da Corso Italia
Anno di costruzione: l’edificio è degli anni 60
Anno di ristrutturazione: 2001
Architetto: Mario Mazzer
Superficie: 120 m²
Il particolare interessante: l’interno dell’appartamento è stato letteralmente foderato di legno. Non si tratta di legno nuovo, ma di tavole antiche recuperate da un vecchio maso di montagna e trattate per renderle idonee all’uso.