Architettura e design
Houzz per i Pro
Curiosità Dietro a 5 Prestigiosi Premi Internazionali di Design
Cinque premi al design e i loro dettagli: protocolli, musei, criteri di selezione, pro e contro
L’obiettivo principale di questi premi è la certificazione di un’eccellenza, l’individuazione di un prodotto unico e innovativo e la valorizzazione del progettista che l’ha ideato.
Fra i numerosi premi esistenti, Houzz ha deciso di confrontare i più celebri e longevi, Il Compasso d’Oro, il Red Dot Design Award, il Good Design Award, l’iF International Forum Design e il G-Mark.
Fra i numerosi premi esistenti, Houzz ha deciso di confrontare i più celebri e longevi, Il Compasso d’Oro, il Red Dot Design Award, il Good Design Award, l’iF International Forum Design e il G-Mark.
Allestimento Museo ADI, Milano
Spun, Thomas Heatherwick, Magis, 2010
1. Il Compasso d’Oro
Questo storico premio è nato nel 1954 da un’idea dell’architetto Gio Ponti, con il sostegno dei grandi magazzini milanesi La Rinascente. È stato il primo premio in Europa del settore e ad oggi rimane fra i più autorevoli riconoscimenti al progetto e alla realizzazione di prodotti industriali di design; nonostante la grande concorrenza con altri premi internazionali nati negli anni a seguire, è indubbio che il Compasso d’Oro continui a mantenere il suo prestigio di grande premio istituzionale ambito dai professionisti del settore.
Dal 1958 è stato affidato a ADI (Associazione per il Disegno industriale), che da allora ne cura l’organizzazione e gestisce la collezione storica tramite la propria Fondazione.
Il premio viene assegnato ogni due anni da una giuria internazionale qualificata di esperti di design e del mondo della cultura in generale.
Spun, Thomas Heatherwick, Magis, 2010
1. Il Compasso d’Oro
Questo storico premio è nato nel 1954 da un’idea dell’architetto Gio Ponti, con il sostegno dei grandi magazzini milanesi La Rinascente. È stato il primo premio in Europa del settore e ad oggi rimane fra i più autorevoli riconoscimenti al progetto e alla realizzazione di prodotti industriali di design; nonostante la grande concorrenza con altri premi internazionali nati negli anni a seguire, è indubbio che il Compasso d’Oro continui a mantenere il suo prestigio di grande premio istituzionale ambito dai professionisti del settore.
Dal 1958 è stato affidato a ADI (Associazione per il Disegno industriale), che da allora ne cura l’organizzazione e gestisce la collezione storica tramite la propria Fondazione.
Il premio viene assegnato ogni due anni da una giuria internazionale qualificata di esperti di design e del mondo della cultura in generale.
Radio cubo, Brionvega, Richard Sapper e Marco Zanuso, 1964, Compasso d’Oro 1970
I capisaldi del premio dopo quasi settant’anni sono rimasti invariati:
“Il Premio è destinato a beni prodotti o ingegnerizzati da imprese italiane, anche se il progettista è straniero, oppure elaborati da progettisti o studiosi italiani o residenti in Italia anche se di produzione straniera, gli oggetti possono essere presentati dalle imprese e/o dai progettisti.
Il Premio è destinato a beni caratterizzati da una progettualità avanzata e culturalmente
consapevole, eticamente responsabile verso l’individuo la società e l’ambiente, propulsiva di nuove qualità materiali e immateriali”, dichiara ADI.
Viene dunque consegnato a progettisti e produttori individuati tra quelli preselezionati nelle rassegne ADI Design Index del biennio precedente.
I capisaldi del premio dopo quasi settant’anni sono rimasti invariati:
“Il Premio è destinato a beni prodotti o ingegnerizzati da imprese italiane, anche se il progettista è straniero, oppure elaborati da progettisti o studiosi italiani o residenti in Italia anche se di produzione straniera, gli oggetti possono essere presentati dalle imprese e/o dai progettisti.
Il Premio è destinato a beni caratterizzati da una progettualità avanzata e culturalmente
consapevole, eticamente responsabile verso l’individuo la società e l’ambiente, propulsiva di nuove qualità materiali e immateriali”, dichiara ADI.
Viene dunque consegnato a progettisti e produttori individuati tra quelli preselezionati nelle rassegne ADI Design Index del biennio precedente.
Il logo
Il famoso logo del Compasso d’Oro è stato disegnato nel 1953 da Albe Steiner, art director e grafico dei grandi magazzini La Rinascente; la sua immagine doveva unire in un unico progetto architetti e designer, artigiani e produttori.
Il progetto grafico si ispira al compasso inventato dal fisico e pittore Adalbert Goeringer per misurare il ‘numero d’oro’ (1,618) ovvero la proporzione aurea, noto numero irrazionale applicato fin dall’antichità e diffusamente presente nella storia dell’arte e in filosofia.
Il premio, invece, è stato progettato dagli architetti Marco Zanuso e Alberto Rosselli.
Il famoso logo del Compasso d’Oro è stato disegnato nel 1953 da Albe Steiner, art director e grafico dei grandi magazzini La Rinascente; la sua immagine doveva unire in un unico progetto architetti e designer, artigiani e produttori.
Il progetto grafico si ispira al compasso inventato dal fisico e pittore Adalbert Goeringer per misurare il ‘numero d’oro’ (1,618) ovvero la proporzione aurea, noto numero irrazionale applicato fin dall’antichità e diffusamente presente nella storia dell’arte e in filosofia.
Il premio, invece, è stato progettato dagli architetti Marco Zanuso e Alberto Rosselli.
Toio, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Flos, 1962; Achille Castiglioni ha ricevuto il Premio alla Carriera nel 1989 e Flos nel 1994
Criteri di giudizio e selezione
Dal documento ufficiale del regolamento possiamo leggere che i criteri di selezione per partecipare al premio si devono distinguere per varie caratteristiche di originalità e innovazione:
• le prestazioni del bene (usabilità, versatilità per la diversità umana) e il suo carattere progettuale e socialmente responsabile (estetico-formale, tipologico, funzionale, percettivo,
esperienziale, cognitivo).
• La riduzione dell’impatto sull’ambiente fisico
produzione al consumo per favorire il disassemblaggio, il riciclo o recupero di parti, il
risparmio energetico, l’ottimizzazione delle risorse.
• L’uso appropriato e innovativo delle tecnologie, dei materiali, dei componenti e dei processi.
• La coerenza formale.
Criteri di giudizio e selezione
Dal documento ufficiale del regolamento possiamo leggere che i criteri di selezione per partecipare al premio si devono distinguere per varie caratteristiche di originalità e innovazione:
• le prestazioni del bene (usabilità, versatilità per la diversità umana) e il suo carattere progettuale e socialmente responsabile (estetico-formale, tipologico, funzionale, percettivo,
esperienziale, cognitivo).
• La riduzione dell’impatto sull’ambiente fisico
produzione al consumo per favorire il disassemblaggio, il riciclo o recupero di parti, il
risparmio energetico, l’ottimizzazione delle risorse.
• L’uso appropriato e innovativo delle tecnologie, dei materiali, dei componenti e dei processi.
• La coerenza formale.
Allestimento Museo ADI, Milano
Il museo
La sede dedicata al premio del Compasso d’Oro si trova all’interno ADI Design Museum a Milano, inaugurato nel 2021 a seguito del processo di conversione di un involucro di archeologia industriale nel centro della città. Il museo ospita tre esposizioni permanenti e quattro temporanee; all’interno si può trovare la collezione storica del Compasso d’Oro con i 350 prodotti premiati e 140 segnalati con la menzione d’onore.
Le opere appartengono a varie categorie, dal design per l’abitare, ai più innovativi oggetti tecnologici fino al food-design:
I nomi dei vincitori sono i “maestri” che hanno reso celebre il design italiano nel mondo; da Bruno Munari a Vico Magistretti, Enzo Mari e molti alti, fra cui, da segnalare, anche Renata Bonfanti, la prima donna a conquistare il premio nel 1962.
Il museo
La sede dedicata al premio del Compasso d’Oro si trova all’interno ADI Design Museum a Milano, inaugurato nel 2021 a seguito del processo di conversione di un involucro di archeologia industriale nel centro della città. Il museo ospita tre esposizioni permanenti e quattro temporanee; all’interno si può trovare la collezione storica del Compasso d’Oro con i 350 prodotti premiati e 140 segnalati con la menzione d’onore.
Le opere appartengono a varie categorie, dal design per l’abitare, ai più innovativi oggetti tecnologici fino al food-design:
I nomi dei vincitori sono i “maestri” che hanno reso celebre il design italiano nel mondo; da Bruno Munari a Vico Magistretti, Enzo Mari e molti alti, fra cui, da segnalare, anche Renata Bonfanti, la prima donna a conquistare il premio nel 1962.
Confluences Sofa, Philippe Nigro, Ligne Roset, 2009, Red Dot Design Award 2009
2. Il Red Dot Design Award
Il Premio nasce in Germania, a Essen, nel 1955, per identificare il migliore prodotto di design dell’anno, per volontà dell’Associazione Industriale “Verein Industrieform”, e, al tempo, viene assegnato su iniziativa del capo del dipartimento di pubbliche relazioni e pubblicità e sponsorizzata dal produttore di acciaio industriale Friedrich Krupp.
Nel 1990 “Verein Industrieform” diventa “Design Zentrum Nordrhein Westfalen” (DZNRW) e solo nel 1993, sotto la direzione del professor Peter Zec, avviene la trasformazione da concorso nazionale a piattaforma internazionale per la valutazione del disegno industriale.
Il Premio tedesco del “Roter Punkt” (Punto rosso) viene ribattezzato in inglese “Red Dot Award” e viene fondata l’attuale Red Dot GmbH & Co.
2. Il Red Dot Design Award
Il Premio nasce in Germania, a Essen, nel 1955, per identificare il migliore prodotto di design dell’anno, per volontà dell’Associazione Industriale “Verein Industrieform”, e, al tempo, viene assegnato su iniziativa del capo del dipartimento di pubbliche relazioni e pubblicità e sponsorizzata dal produttore di acciaio industriale Friedrich Krupp.
Nel 1990 “Verein Industrieform” diventa “Design Zentrum Nordrhein Westfalen” (DZNRW) e solo nel 1993, sotto la direzione del professor Peter Zec, avviene la trasformazione da concorso nazionale a piattaforma internazionale per la valutazione del disegno industriale.
Il Premio tedesco del “Roter Punkt” (Punto rosso) viene ribattezzato in inglese “Red Dot Award” e viene fondata l’attuale Red Dot GmbH & Co.
Il logo
Subito dopo viene creato il logo dall’artista anglo-tedesco Peter Schmidt, rimasto nella sua forma attuale.
Il Red Dot Design Award è ora uno dei concorsi di design più grandi e rinomati al mondo. Considerato un riferimento sia per l’industria del design che per i consumatori, la sua fama è cresciuta nel tempo fino ad attirare l’attenzione globale.
Ad oggi il premio comprende tre differenti competizioni in altrettante categorie:
• Product Design (prodotti industriali);
• Brands & Communication Design (comunicazione del design);
• Design Concept (disegno di prototipi e concetti).
Subito dopo viene creato il logo dall’artista anglo-tedesco Peter Schmidt, rimasto nella sua forma attuale.
Il Red Dot Design Award è ora uno dei concorsi di design più grandi e rinomati al mondo. Considerato un riferimento sia per l’industria del design che per i consumatori, la sua fama è cresciuta nel tempo fino ad attirare l’attenzione globale.
Ad oggi il premio comprende tre differenti competizioni in altrettante categorie:
• Product Design (prodotti industriali);
• Brands & Communication Design (comunicazione del design);
• Design Concept (disegno di prototipi e concetti).
Ruché, Inga Sempè, Ligne Roset 2010, Red Dot Design Award 2010
Criteri di giudizio e selezione
Con oltre 18mila iscrizioni all’anno da parte di professionisti del design, aziende e organizzazioni di oltre 70 paesi, il Red Dot Award è ora uno dei concorsi di design più importanti e influenti del settore.
I prodotti, i progetti di comunicazione, nonché i concetti di design e i prototipi iscritti al concorso sono valutati da una giuria che si riunisce una volta all’anno, per ogni concorso in base alle singole aree specialistiche dei membri: artisti indipendenti, professori di design e giornalisti specializzati.
Per essere selezionato, il progetto deve dimostrare di essere esteticamente innovativo e funzionale; come “codice d’onore” è richiesto che la giuria sia estranea alle aziende e ai progettisti partecipanti al concorso.
La valutazione dei concorrenti si basa su un ventaglio di criteri variabili, costantemente adattati agli standard dell’attualità.
Il “best of the best award” è riservato solo ai migliori design di una categoria.
Criteri di giudizio e selezione
Con oltre 18mila iscrizioni all’anno da parte di professionisti del design, aziende e organizzazioni di oltre 70 paesi, il Red Dot Award è ora uno dei concorsi di design più importanti e influenti del settore.
I prodotti, i progetti di comunicazione, nonché i concetti di design e i prototipi iscritti al concorso sono valutati da una giuria che si riunisce una volta all’anno, per ogni concorso in base alle singole aree specialistiche dei membri: artisti indipendenti, professori di design e giornalisti specializzati.
Per essere selezionato, il progetto deve dimostrare di essere esteticamente innovativo e funzionale; come “codice d’onore” è richiesto che la giuria sia estranea alle aziende e ai progettisti partecipanti al concorso.
La valutazione dei concorrenti si basa su un ventaglio di criteri variabili, costantemente adattati agli standard dell’attualità.
Il “best of the best award” è riservato solo ai migliori design di una categoria.
Red Dot Design Museum, Essen
Il museo
I prodotti vincitori sono presentati nelle tre principali sedi del Premio: il Red Dot Design Museum di Singapore, il Red Dot Design Museum di Xiamen, il Red Dot Design Museum di Essen.
La sede tedesca si trova nei locali dell’ex centrale termica del 1928 dello storico complesso industriale della miniera di carbone dello Zollverein, in un‘area “patrimonio mondiale dell’UNESCO” .
La grande ristrutturazione dell’edificio è state eseguita dall’architetto inglese Sir. Norman Foster e completata nel 1997. È stata mantenuta gran parte dell’architettura industriale del vecchio edificio così come alcuni dei suoi elementi originali, tra cui tubazioni, manometri e travi in acciaio.
Il museo
I prodotti vincitori sono presentati nelle tre principali sedi del Premio: il Red Dot Design Museum di Singapore, il Red Dot Design Museum di Xiamen, il Red Dot Design Museum di Essen.
La sede tedesca si trova nei locali dell’ex centrale termica del 1928 dello storico complesso industriale della miniera di carbone dello Zollverein, in un‘area “patrimonio mondiale dell’UNESCO” .
La grande ristrutturazione dell’edificio è state eseguita dall’architetto inglese Sir. Norman Foster e completata nel 1997. È stata mantenuta gran parte dell’architettura industriale del vecchio edificio così come alcuni dei suoi elementi originali, tra cui tubazioni, manometri e travi in acciaio.
Red Dot Design Museum, Essen
Il museo si sviluppa su una superficie di 4.000 m² di spazio espositivo, dove si possono vedere più di duemila oggetti esposti, dai pezzi storici ai prodotti più innovativi provenienti da circa 45 nazioni, con un’attenzione particolare a veicoli, illuminazione, comunicazione ed elettronica di consumo con sezioni speciali dedicate ai computer e ai prodotti di elettronica di consumo.
Il museo si sviluppa su una superficie di 4.000 m² di spazio espositivo, dove si possono vedere più di duemila oggetti esposti, dai pezzi storici ai prodotti più innovativi provenienti da circa 45 nazioni, con un’attenzione particolare a veicoli, illuminazione, comunicazione ed elettronica di consumo con sezioni speciali dedicate ai computer e ai prodotti di elettronica di consumo.
KLF05 Mini Kettle, Smeg 2020, Good Design Award 2021
3. The Good Design Award
È il premio internazionale di industrial design più antico del mondo, fondato a Chicago nel 1950 dall’ex curatore del MoMA Edgar Kaufmann insieme a Charles e Ray Eames, Russel Wright, George Nelson, ed Eero Saarinen. È assegnato ogni anno dal Museum of Architecture and Design di Chicago. Il riconoscimento viene conferito ai prodotti più innovativi dell’anno selezionati fra chi promuove gli ideali di un processo di progettazione di eccellenza e una forte identità del prodotto .
A questo si aggiungono la massima estetica in termini di design innovativo, forma, materiali, costruzione, concetto, funzione, utilizzo di nuove tecnologie, utilità ed efficienza energetica, sensibilità per l’ambiente.
3. The Good Design Award
È il premio internazionale di industrial design più antico del mondo, fondato a Chicago nel 1950 dall’ex curatore del MoMA Edgar Kaufmann insieme a Charles e Ray Eames, Russel Wright, George Nelson, ed Eero Saarinen. È assegnato ogni anno dal Museum of Architecture and Design di Chicago. Il riconoscimento viene conferito ai prodotti più innovativi dell’anno selezionati fra chi promuove gli ideali di un processo di progettazione di eccellenza e una forte identità del prodotto .
A questo si aggiungono la massima estetica in termini di design innovativo, forma, materiali, costruzione, concetto, funzione, utilizzo di nuove tecnologie, utilità ed efficienza energetica, sensibilità per l’ambiente.
Logo IF DESIGN AWARD
4. IF Design Award
L’ iF è una delle più autorevoli onorificenze internazionali di design del prodotto; è stato istituito nel 1953 e viene conferito annualmente dall’ “International Forum Design” durante la fiera di Hannover come “Die Gute Industrieform”.
I progetti selezionati ad oggi sono migliaia e provengono da più di 50 nazioni del mondo.
Esperti di fama internazionale sono chiamati per individuare l’eccellenza dei vari prodotti presentati.
4. IF Design Award
L’ iF è una delle più autorevoli onorificenze internazionali di design del prodotto; è stato istituito nel 1953 e viene conferito annualmente dall’ “International Forum Design” durante la fiera di Hannover come “Die Gute Industrieform”.
I progetti selezionati ad oggi sono migliaia e provengono da più di 50 nazioni del mondo.
Esperti di fama internazionale sono chiamati per individuare l’eccellenza dei vari prodotti presentati.
Mr Jones, Orlandini Design, Brado Contract, 2015, IF Design Award 2016
Dal 2000 lì iF è diventato IF Design Award e si articola in varie discipline:
Il più ambito è il “IF Design award gold”, simbolo di massima eccellenza e grande innovazione.
Dal 2000 lì iF è diventato IF Design Award e si articola in varie discipline:
- Product Design
- Packaging Design
- Communication Design
- Interior Architecture
- Professional Concept
- Service Design
- Architecture
Il più ambito è il “IF Design award gold”, simbolo di massima eccellenza e grande innovazione.
Logo GOOD DESIGN G-Mark
5. G-Mark
Il Good Design Award è un premio sponsorizzato dal “Japan Institute of Design Promotion”; nato nel 1957 viene assegnato ogni anno. Questo riconoscimento è l’unico sistema di valutazione e raccomandazione del design in Giappone e rappresenta un sistema per scoprire nuovi prodotti attraverso una giuria che fa “screening” tra i progetti presentati.
5. G-Mark
Il Good Design Award è un premio sponsorizzato dal “Japan Institute of Design Promotion”; nato nel 1957 viene assegnato ogni anno. Questo riconoscimento è l’unico sistema di valutazione e raccomandazione del design in Giappone e rappresenta un sistema per scoprire nuovi prodotti attraverso una giuria che fa “screening” tra i progetti presentati.
Poltroncina Lukis, Abie Abdillah, Cappellini, 2016, G-Mark 2018
Criteri di giudizio e selezione
Sono cinque i temi fondamentali scelti come linee guida per la scelta dei prodotti, gli “oggetti per la società”, a cui assegnare il riconoscimento annuale :
Criteri di giudizio e selezione
Sono cinque i temi fondamentali scelti come linee guida per la scelta dei prodotti, gli “oggetti per la società”, a cui assegnare il riconoscimento annuale :
- Umanità : la creatività che guida il fare delle cose.
- Onestà : la capacità di vedere la società moderna.
- Innovazione: la visione del futuro.
- Estetica : l’immaginazione che evoca una ricca cultura della vita
- Etica : l’attenzione per la società e l’ambiente.
Blom, Andreas Engesvik, FontanaArte, 2013, Red Dot Design Award 2014
I contro
I contro
- L’eccessivo proliferare di iniziative e riconoscimenti con la conseguente svalutazione del concetto di eccellenza del prodotto; non tutti i premi hanno attenzione nella selezione dei progetti e prediligono aspetti più commerciali rispetto alla reale ricerca di un’innovazione.
- Costi di iscrizione elevati, aspetto economico da rivedere in particolare per i designer nella fase iniziale della carriera, che non sono in grado di pagarsi tutto il processo di organizzazione e comunicazione dei prodotti selezionati.
Ottawa collection, Karim Rashid, BoConcept, 2011, Red Dot Design Award 2013
I pro
Cosa ne pensi? Segui i premi al design? Qual è il tuo riferimento?
I pro
- L’attestazione di alto valore di un prodotto contribuisce alla divulgazione della cultura del design ad un pubblico sempre più ampio.
- La crescente attenzione verso le nuove tematiche legate alla sostenibilità e al concetto di “design for all” incentivano l’utilizzo ridotto delle risorse e quindi un impatto ambientale responsabile.
- La promozione dei concorsi e dei relativi prodotti e autori sono un forte stimolo economico per le imprese del settore.
Cosa ne pensi? Segui i premi al design? Qual è il tuo riferimento?
Ad oggi è indubbio che ci sia un grande numero di premi a livello internazionale, in ampie categorie di prodotti, e i criteri di giudizio variano a seconda della tipologia e del Paese promotore.
Il fine ultimo è la premiazione e l’individuazione di un progetto originale e nuovo sia dal punto di vista dell’estetica che della tecnica produttiva.