Architettura e design
Ristrutturare
Le Tecnologie per Risparmiare Acqua e Combattere la Siccità
Tecnologie per la casa resiliente che risparmia acqua e combatte la siccità
In tema di clima la parola d’ordine di quest’anno è sicuramente resilienza. Per l’architettura significa che nel breve e medio periodo dovremmo adattare le nostre abitazioni al caldo estremo e al razionamento dell’acqua potabile, come in molti Comuni si sta già, purtroppo, sperimentando.
Per risparmiare acqua e combattere la siccità, sono già disponibili tecnologie che funzionano e hanno prezzi accessibili, specialmente se integrate sin da subito nel progetto di ristrutturazione o nuova costruzione della casa. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e come funzionano.
Per risparmiare acqua e combattere la siccità, sono già disponibili tecnologie che funzionano e hanno prezzi accessibili, specialmente se integrate sin da subito nel progetto di ristrutturazione o nuova costruzione della casa. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e come funzionano.
2. Filtraggio acque piovane
I sistemi di trattamento della pioggia più semplici e intuitivi sono composti da un filtro all’uscita dei canali della gronda del tetto o da un pozzetto di filtraggio ai piedi del pluviale. Questi filtri trattengono le foglie o le impurità più grossolane prima dello stoccaggio dell’acqua in cisterne interrate o semplicemente appoggiate al suolo. L’acqua così filtrata è idonea per essere riutilizzata, senza ulteriori trattamenti, per operazioni semplici, come l’irrigazione o per il lavaggio dell’auto.
I sistemi di trattamento della pioggia più semplici e intuitivi sono composti da un filtro all’uscita dei canali della gronda del tetto o da un pozzetto di filtraggio ai piedi del pluviale. Questi filtri trattengono le foglie o le impurità più grossolane prima dello stoccaggio dell’acqua in cisterne interrate o semplicemente appoggiate al suolo. L’acqua così filtrata è idonea per essere riutilizzata, senza ulteriori trattamenti, per operazioni semplici, come l’irrigazione o per il lavaggio dell’auto.
3. Pre-trattamento acque meteoriche sporche
Per il recupero di acque meteoriche di piazzali impermeabilizzati, ad esempio di parcheggi condominiali o piazzali di aree artigianali, il sistema di trattamento sarà più complesso perché dovrà prevedere, prima di tutto, di convogliare l’acqua in griglie ed eliminare automaticamente le acque di prima pioggia, solitamente i primi 20-30 minuti di pioggia, perché troppo sporche per il reimpiego mediante semplice filtraggio. Anche in questo caso il riutilizzo dell’acqua trattata potrà avvenire per irrigazione o lavaggio auto.
Per il recupero di acque meteoriche di piazzali impermeabilizzati, ad esempio di parcheggi condominiali o piazzali di aree artigianali, il sistema di trattamento sarà più complesso perché dovrà prevedere, prima di tutto, di convogliare l’acqua in griglie ed eliminare automaticamente le acque di prima pioggia, solitamente i primi 20-30 minuti di pioggia, perché troppo sporche per il reimpiego mediante semplice filtraggio. Anche in questo caso il riutilizzo dell’acqua trattata potrà avvenire per irrigazione o lavaggio auto.

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4. Impianto di trattamento acqua piovana
Con un impianto vero e proprio di trattamento dell’acqua piovana e di eventuale acqua di condensa dei climatizzatori, è possibile reimpiegare le acque bianche anche per usi interni all’abitazione, come l’adduzione di acqua per la lavatrice e lo scarico del wc.
In questo caso l’impianto dovrà essere attentamente dimensionato in base alle caratteristiche pluviometriche della regione italiana di riferimento e in base al fabbisogno di acqua di servizio della famiglia. Le linee guida per la corretta progettazione sono contenute nella UNI/TS 11445:2012, manca invece completamente una normativa specifica per il riutilizzo dell’acqua piovana.
Con un impianto vero e proprio di trattamento dell’acqua piovana e di eventuale acqua di condensa dei climatizzatori, è possibile reimpiegare le acque bianche anche per usi interni all’abitazione, come l’adduzione di acqua per la lavatrice e lo scarico del wc.
In questo caso l’impianto dovrà essere attentamente dimensionato in base alle caratteristiche pluviometriche della regione italiana di riferimento e in base al fabbisogno di acqua di servizio della famiglia. Le linee guida per la corretta progettazione sono contenute nella UNI/TS 11445:2012, manca invece completamente una normativa specifica per il riutilizzo dell’acqua piovana.
5. Trattamento acque grigie non oleose
Un’altra risorsa idrica importante, a livello di quantità, è l’acqua di scarico di lavabo, bidet, doccia e vasca. Questo tipo di acqua è più impura rispetto all’acqua piovana, perché contiene saponi, ma meno contaminata rispetto agli scarichi del lavello o della lavastoviglie, che contengono anche oli. Le acque grigie non oleose, previo trattamento specifico di ultrafiltrazione e ossidazione, possono essere convogliate al sistema di filtrazione delle acque bianche e successivamente reimpiegate per lavatrice e cassetta wc.
Un’altra risorsa idrica importante, a livello di quantità, è l’acqua di scarico di lavabo, bidet, doccia e vasca. Questo tipo di acqua è più impura rispetto all’acqua piovana, perché contiene saponi, ma meno contaminata rispetto agli scarichi del lavello o della lavastoviglie, che contengono anche oli. Le acque grigie non oleose, previo trattamento specifico di ultrafiltrazione e ossidazione, possono essere convogliate al sistema di filtrazione delle acque bianche e successivamente reimpiegate per lavatrice e cassetta wc.
Con un impianto di trattamento delle acque bianche e delle acque grigie non oleose, si stima sia possibile un risparmio di acqua potabile del 50% del fabbisogno idrico pro-capite pari, in Italia secondo i dati Istat, a circa 215 litri al giorno per persona.
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6. Riuso acque grigie oleose e acque nere
Le acque di scarico provenienti dalla cucina, con sapone ed olio, e dalla lavatrice, con sapone, possono essere comunque riutilizzate per l’irrigazione, In questo caso l’impianto prevedrà un primo trattamento con degrassatore per eliminare il grasso, il sapone e i residui grossolani.
Le acque di scarico provenienti dalla cucina, con sapone ed olio, e dalla lavatrice, con sapone, possono essere comunque riutilizzate per l’irrigazione, In questo caso l’impianto prevedrà un primo trattamento con degrassatore per eliminare il grasso, il sapone e i residui grossolani.
Successivamente le acque grigie potranno essere indirizzate, insieme alle acque nere provenienti dallo scarico del wc, verso il trattamento di depurazione mediante sub-irrigazione o fitodepurazione. Naturalmente, per consentire questo tipo di riutilizzo, è necessario avere uno spazio esterno di idonee dimensioni adiacente all’abitazione.
7. Prototipi per estrarre acqua dalla nebbia e dalla rugiada
La ricerca, iniziata a partire dagli anni’60, è riuscita a realizzare oggi prototipi di sistemi tecnologici in grado di estrarre acqua dalla nebbia o dalla rugiada della notte.
Tra poco potremmo avere nelle nostre abitazioni sistemi sino adesso solo immaginati per creare acqua potabile dall’atmosfera.
Hai adottato tecnologie per il risparmio idrico? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
La ricerca, iniziata a partire dagli anni’60, è riuscita a realizzare oggi prototipi di sistemi tecnologici in grado di estrarre acqua dalla nebbia o dalla rugiada della notte.
Tra poco potremmo avere nelle nostre abitazioni sistemi sino adesso solo immaginati per creare acqua potabile dall’atmosfera.
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La raccolta della pioggia caduta dal tetto è un sistema storico per risparmiare acqua. Pensiamo ad esempio alle cisterne di raccolta dell’acqua meteorica sotto ai trulli pugliesi o al compluvium delle domus romane. E proprio la raccolta e il riuso dell’acqua piovana è il sistema più semplice per risparmiare acqua nelle nostre abitazioni.