Cosa Devi Sapere Prima di Chiamare un'Impresa Edile
Abbiamo chiesto a 4 Pro di Houzz cosa sapere prima di iniziare i lavori, come tutelarsi da costi inaspettati e sorprese
Cos’è necessario sapere prima di iniziare dei lavori e chiamare un’impresa edile? Come leggere un preventivo e confrontarlo con altri? Come tutelarsi ed evitare costi inaspettati o brutte sorprese? L’abbiamo chiesto a quattro professionisti di Houzz: dall’importanza di conoscere la terminologia di base, ai documenti da richiedere, da cosa aspettarsi al primo incontro fino alle voci che un preventivo dovrebbe presentare, dai consigli per capire se i prezzi sono fuori mercato ai suggerimenti perché la ristrutturazione della nostra casa non sia, per quanto possibile, fonte di stress. Leggere le recensioni, valutare le garanzie e i servizi che vengono offerti sono parametri importanti, che possono supportare nelle fasi di scelta e rendere il percorso più fluido.
I pareri professionali di:
Luca Quargnal, responsabile commerciale Perone Building Group, Milano
Isabella Maruti e Paola Bonfante, architette, Milano
Daniele Roticiani, Founding Partner di Fare Casa Ristrutturazioni Roma
Sullaj Jurgen, ingegnere di EDIL LEKA SRL, provincia di Savona
I pareri professionali di:
Luca Quargnal, responsabile commerciale Perone Building Group, Milano
Isabella Maruti e Paola Bonfante, architette, Milano
Daniele Roticiani, Founding Partner di Fare Casa Ristrutturazioni Roma
Sullaj Jurgen, ingegnere di EDIL LEKA SRL, provincia di Savona
Cosa aspettarsi al primo incontro
Un’impresa seria non può prescindere da un primo incontro in loco, con tecnici che prendono le misure dell’immobile e si riservano il tempo necessario per presentare una quotazione. «Consiglio di diffidare da proposte economiche presentate online o realizzate “al chilo”. Il preventivo, che andrà firmato, se strutturato nel modo corretto è la prima tutela per il committente», afferma Luca Quargnal.
Qual è l’iter? «Appena contattata un’azienda, viene organizzato un sopralluogo sul posto per prendere visione dei lavori da preventivare. L’impresa fornisce indicazioni e garanzie rispetto alla sua struttura, il suo organigramma e le risorse interne e le eventuali lavorazioni che andrà a subappaltare. E redige un preventivo dei costi in base a un capitolato delle opere e a un computo metrico forniti da un professionista», puntualizzano Maruti e Bonfante.
Un’impresa seria non può prescindere da un primo incontro in loco, con tecnici che prendono le misure dell’immobile e si riservano il tempo necessario per presentare una quotazione. «Consiglio di diffidare da proposte economiche presentate online o realizzate “al chilo”. Il preventivo, che andrà firmato, se strutturato nel modo corretto è la prima tutela per il committente», afferma Luca Quargnal.
Qual è l’iter? «Appena contattata un’azienda, viene organizzato un sopralluogo sul posto per prendere visione dei lavori da preventivare. L’impresa fornisce indicazioni e garanzie rispetto alla sua struttura, il suo organigramma e le risorse interne e le eventuali lavorazioni che andrà a subappaltare. E redige un preventivo dei costi in base a un capitolato delle opere e a un computo metrico forniti da un professionista», puntualizzano Maruti e Bonfante.
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NUOVE COSTRUZIONI
I documenti da richiedere
Prima dell’inizio dei lavori, spiegano i Pro, i documenti da richiedere all’impresa sono il documento unico regolarità contributiva (DURC), il numero registro impresa (REA), la partita Iva e la tipologia di società, soprattutto se si vuole accedere alle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni.
«La burocrazia per attivare le pratiche edilizie è molto complessa, è richiesto che le imprese dimostrino di essere in regola per assumere un appalto. Oltre alle regolari iscrizioni alle Casse di pertinenza e ai documenti di regolarità contributiva, è bene che l’impresa fornisca sempre gli estremi della sua posizione assicurativa che la protegge in caso di imprevisti sul cantiere a oggetti o persone», affermano le architette.
Prima dell’inizio dei lavori, spiegano i Pro, i documenti da richiedere all’impresa sono il documento unico regolarità contributiva (DURC), il numero registro impresa (REA), la partita Iva e la tipologia di società, soprattutto se si vuole accedere alle detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni.
«La burocrazia per attivare le pratiche edilizie è molto complessa, è richiesto che le imprese dimostrino di essere in regola per assumere un appalto. Oltre alle regolari iscrizioni alle Casse di pertinenza e ai documenti di regolarità contributiva, è bene che l’impresa fornisca sempre gli estremi della sua posizione assicurativa che la protegge in caso di imprevisti sul cantiere a oggetti o persone», affermano le architette.
«Tra la documentazione da fornire all’impresa, e pertanto da richiedere ai fornitori, vi sono le schede tecniche relative ai materiali acquistati, utili quando verranno segnati gli impianti. Se il cliente è già in possesso della documentazione quale computo metrico, capitolato, … è necessario condividerli con l’impresa per una redazione più dettagliata del preventivo, sempre prima del sopralluogo. Qualora il cliente abbia un proprio tecnico di riferimento, potrà redigere lui la documentazione necessaria da presentare in Comune per iniziare i lavori (CILA, SCIA, permesso di costruire e redazione del PSC, piano di sicurezza e coordinamento). Questi documenti sono da condividere anche con l’impresa che provvederà alla redazione del proprio POS (piano operativo di sicurezza)», precisa Sullaj Jurgen.
Trova un’impresa edile nella tua zona
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Come leggere un preventivo
Per leggere un preventivo sono necessari calma, concentrazione e tempo. La prima volta non sarà semplice, ma man mano che verrà riletto, risulterà più chiaro. «È importante soffermarsi sulle parole fornitura e posa poiché molte volte la fornitura non è prevista e questo potrebbe portare a sorprese poco gradite. Attenzione anche ai modelli dei prodotti forniti, se presenti e, altrettanto importante, non trascurare eventuali note», dichiara Quargnal. Da non sottovalutare la lunghezza: più è lungo e specifico, meglio è perché, spiegano i Pro, i dettagli tutelano il committente.
«Una seconda lettura – precisa Daniele Roticiani – consente di verificare la corrispondenza tra le richieste del cliente e le lavorazioni descritte. Se il preventivo evidenzia esclusivamente le richieste del cliente, forse vengono taciute ulteriori lavorazioni propedeutiche alla finalizzazione dei lavori che usciranno in fase di esecuzione e implicheranno costi ulteriori».
L’architetta Maruti ricorda che i prezzi sono in genere unitari e, pertanto, vengono moltiplicati per le quantità inerenti al progetto per avere un costo finale. Alcune voci potrebbero essere valutate a corpo, per cui viene fornito un prezzo al manufatto finito o in relazione al tempo impiegato per realizzarle. La modalità è bene che sia sempre indicata.
Da Edil Leka evidenziano la necessità di far indicare nel preventivo anche un riferimento temporale, così da avere un’idea dello stato d’avanzamento dei lavori.
Per leggere un preventivo sono necessari calma, concentrazione e tempo. La prima volta non sarà semplice, ma man mano che verrà riletto, risulterà più chiaro. «È importante soffermarsi sulle parole fornitura e posa poiché molte volte la fornitura non è prevista e questo potrebbe portare a sorprese poco gradite. Attenzione anche ai modelli dei prodotti forniti, se presenti e, altrettanto importante, non trascurare eventuali note», dichiara Quargnal. Da non sottovalutare la lunghezza: più è lungo e specifico, meglio è perché, spiegano i Pro, i dettagli tutelano il committente.
«Una seconda lettura – precisa Daniele Roticiani – consente di verificare la corrispondenza tra le richieste del cliente e le lavorazioni descritte. Se il preventivo evidenzia esclusivamente le richieste del cliente, forse vengono taciute ulteriori lavorazioni propedeutiche alla finalizzazione dei lavori che usciranno in fase di esecuzione e implicheranno costi ulteriori».
L’architetta Maruti ricorda che i prezzi sono in genere unitari e, pertanto, vengono moltiplicati per le quantità inerenti al progetto per avere un costo finale. Alcune voci potrebbero essere valutate a corpo, per cui viene fornito un prezzo al manufatto finito o in relazione al tempo impiegato per realizzarle. La modalità è bene che sia sempre indicata.
Da Edil Leka evidenziano la necessità di far indicare nel preventivo anche un riferimento temporale, così da avere un’idea dello stato d’avanzamento dei lavori.
Suggerimenti per confrontare diversi preventivi
«Il mercato delle ristrutturazioni è ampio e variegato. La domanda da porsi è: desideriamo più artigiani da coordinare o un progetto chiavi in mano? E ancora: vogliamo seguire i diversi professionisti – questo implicherà per il cliente un doppio lavoro per diversi mesi – o preferiamo un supervisore che seguirà le fasi di costruzione o progettazione fino a lavori conclusi?» domanda Quargnal. In funzione della risposta, è opportuno chiedere un preventivo solo a una delle diverse tipologie di fornitori e compararli fra loro, non guardando esclusivamente la voce finale di costo. «Sarebbe un grave errore, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo. Prezzi più bassi, dalla mia esperienza, indicano più approssimazione, meno qualità e incertezza sulla conclusione dei lavori».
«È opportuno individuare nei diversi preventivi le varie voci di costo: a ciascuna, vengono associati i prezzi delle imprese così che, anche a fronte di totali simili, è possibile valutare il costo delle singole opere e raffrontarli», precisa l’architetta Bonfante.
«Il mercato delle ristrutturazioni è ampio e variegato. La domanda da porsi è: desideriamo più artigiani da coordinare o un progetto chiavi in mano? E ancora: vogliamo seguire i diversi professionisti – questo implicherà per il cliente un doppio lavoro per diversi mesi – o preferiamo un supervisore che seguirà le fasi di costruzione o progettazione fino a lavori conclusi?» domanda Quargnal. In funzione della risposta, è opportuno chiedere un preventivo solo a una delle diverse tipologie di fornitori e compararli fra loro, non guardando esclusivamente la voce finale di costo. «Sarebbe un grave errore, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo. Prezzi più bassi, dalla mia esperienza, indicano più approssimazione, meno qualità e incertezza sulla conclusione dei lavori».
«È opportuno individuare nei diversi preventivi le varie voci di costo: a ciascuna, vengono associati i prezzi delle imprese così che, anche a fronte di totali simili, è possibile valutare il costo delle singole opere e raffrontarli», precisa l’architetta Bonfante.
Riconoscere prezzi fuori mercato
È importante avere o costruirsi dei riferimenti validi prima di approcciare un preventivo.
«Le differenze sono diverse. Pensiamo a un appartamento di 80 m² e a due tipologie d’intervento: la prima prevede l’abbattimento di vecchie pareti e la nuova distribuzione degli spazi su progetto di un architetto, con rifacimento di tutti gli impianti, per cui una ristrutturazione totale. Il secondo, invece, solo una nuova pavimentazione e tinteggiatura della casa, una ristrutturazione parziale. La differenza economica tra le tipologie è alta; i budget previsti potrebbero quasi essere l’uno il doppio dell’altro», spiega Roticiani.
E puntualizza: «Confrontiamo budget e progetti differenti. Con un budget tra 20 e 30mila euro, in un appartamento di 80 m², in genere, riesco a ristrutturare due bagni, sostituire i pavimenti, rifare la cucina e tinteggiare la casa. Se il range sale tra 30 e 40, potrò creare un secondo bagno, ristrutturare il primo, sostituire i pavimenti, rifare la cucina, l’impianto elettrico e gas, la climatizzazione, l’impianto idraulico, tinteggiare pareti e soffitti. Se arrivo a spendere fino a 50mila euro, potrei demolire tutti i muri, ricostruire nuove tramezzature, rifare gli impianti – elettrico, gas, clima, termico – controsoffittare la casa, spostare due bagni in una nuova posizione, rasare e tinteggiare pareti e soffitti».
È importante avere o costruirsi dei riferimenti validi prima di approcciare un preventivo.
«Le differenze sono diverse. Pensiamo a un appartamento di 80 m² e a due tipologie d’intervento: la prima prevede l’abbattimento di vecchie pareti e la nuova distribuzione degli spazi su progetto di un architetto, con rifacimento di tutti gli impianti, per cui una ristrutturazione totale. Il secondo, invece, solo una nuova pavimentazione e tinteggiatura della casa, una ristrutturazione parziale. La differenza economica tra le tipologie è alta; i budget previsti potrebbero quasi essere l’uno il doppio dell’altro», spiega Roticiani.
E puntualizza: «Confrontiamo budget e progetti differenti. Con un budget tra 20 e 30mila euro, in un appartamento di 80 m², in genere, riesco a ristrutturare due bagni, sostituire i pavimenti, rifare la cucina e tinteggiare la casa. Se il range sale tra 30 e 40, potrò creare un secondo bagno, ristrutturare il primo, sostituire i pavimenti, rifare la cucina, l’impianto elettrico e gas, la climatizzazione, l’impianto idraulico, tinteggiare pareti e soffitti. Se arrivo a spendere fino a 50mila euro, potrei demolire tutti i muri, ricostruire nuove tramezzature, rifare gli impianti – elettrico, gas, clima, termico – controsoffittare la casa, spostare due bagni in una nuova posizione, rasare e tinteggiare pareti e soffitti».
«Non è consigliabile avvalersi soltanto dei prezziari pubblicati dagli Enti regionali e nazionali perché spesso non sono aggiornati e non tengono conto delle differenze territoriali, del rincaro dei prezzi per l’aumento della domanda o dell’inflazione. La comparazione tra più imprese aiuta ad avere un’idea più realistica del mercato e a capire quali costi si discostino maggiormente. A Milano, per esempio, il costo di una ristrutturazione completa varia tra i 1.200 euro ai 2000 euro al m², in funzione delle diverse finiture scelte», affermano le architette.
O ancora: «Rifare il tetto di una superficie di 100 m² ha un costo indicativo di 50mila euro; se pensiamo a una facciata di 300 m², spenderemmo circa 45mila euro», puntualizza Sullaj Jurgen.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
O ancora: «Rifare il tetto di una superficie di 100 m² ha un costo indicativo di 50mila euro; se pensiamo a una facciata di 300 m², spenderemmo circa 45mila euro», puntualizza Sullaj Jurgen.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Come tutelarsi e avere garanzie
Tempistiche e sicurezza sul budget sono aspetti fondamentali nel scegliere un’impresa piuttosto che un’altra. In sede di contrattazione, le tempistiche sono una variabile importante. Il miglior modo per documentarsi è cercare delle recensioni nelle quali si faccia rifermento ai tempi di lavoro. Le tempistiche ultra rapide sono il più delle volte un inganno: promesse che è difficile che vengano rispettate.
«Per un appartamento di piccolo taglio, per esempio un bilocale di 50/60 metri, una ristrutturazione totale non richiede meno di 70/80 giorni. Se la casa è più grande, i tempi aumentano e così se le rifiniture sono di pregio. Consiglio di lasciare all’impresa il giusto tempo, di pianificare insieme il giorno della consegna. Accettate un eventuale ritardo di 10/20 giorni purché il lavoro sia stato eseguito alla perfezione», continua Luca Quargnal.
Se parliamo di budget, un ruolo fondamentale è giocato dal computo metrico. «Scelta la soluzione progettuale definitiva e le lavorazioni da effettuare, se non avverranno modifiche in corsa, il costo finale sarà il prezzo sottoscritto», conclude Luca Quargnal.
Tempistiche e sicurezza sul budget sono aspetti fondamentali nel scegliere un’impresa piuttosto che un’altra. In sede di contrattazione, le tempistiche sono una variabile importante. Il miglior modo per documentarsi è cercare delle recensioni nelle quali si faccia rifermento ai tempi di lavoro. Le tempistiche ultra rapide sono il più delle volte un inganno: promesse che è difficile che vengano rispettate.
«Per un appartamento di piccolo taglio, per esempio un bilocale di 50/60 metri, una ristrutturazione totale non richiede meno di 70/80 giorni. Se la casa è più grande, i tempi aumentano e così se le rifiniture sono di pregio. Consiglio di lasciare all’impresa il giusto tempo, di pianificare insieme il giorno della consegna. Accettate un eventuale ritardo di 10/20 giorni purché il lavoro sia stato eseguito alla perfezione», continua Luca Quargnal.
Se parliamo di budget, un ruolo fondamentale è giocato dal computo metrico. «Scelta la soluzione progettuale definitiva e le lavorazioni da effettuare, se non avverranno modifiche in corsa, il costo finale sarà il prezzo sottoscritto», conclude Luca Quargnal.
Le garanzie per il cliente vengono espresse in un contratto d’appalto che dovrà indicare i tempi di esecuzione, le penali sulla ritardata consegna del cantiere, l’assicurazione con massimali oltre il milione di euro e la modalità di pagamento tipo SAL (Stato di avanzamento lavori). L’impresa dovrà rilasciare a fine lavori il certificato impiantistico, la Dichiarazione di Conformità, una tutela per il cliente dal punto di vista della sicurezza impiantistica presente nella casa. «Consiglio di nominare un tecnico di riferimento abilitato, Direttore lavori, in grado di seguire l’andamento del cantiere e l’operato della ditta», afferma Luca Quargnal.
Altri consigli e suggerimenti
Il percorso che porta alla completa ristrutturazione di una casa è un’interazione fra più persone. Alla base non può mancare il rispetto reciproco, la stima che si creerà con il tempo e l’empatia iniziale che farà propendere più verso un appaltatore piuttosto che un altro. Scegliere sulla base di qualche migliaio di euro in più o in meno, affermano i Pro intervistati, non è mai la soluzione migliore. Leggere le recensioni, valutare le garanzie e i servizi che vengono offerte sono dei parametri importanti, che possono supportare nella fase della scelta.
Il percorso che porta alla completa ristrutturazione di una casa è un’interazione fra più persone. Alla base non può mancare il rispetto reciproco, la stima che si creerà con il tempo e l’empatia iniziale che farà propendere più verso un appaltatore piuttosto che un altro. Scegliere sulla base di qualche migliaio di euro in più o in meno, affermano i Pro intervistati, non è mai la soluzione migliore. Leggere le recensioni, valutare le garanzie e i servizi che vengono offerte sono dei parametri importanti, che possono supportare nella fase della scelta.
Tocca te! Hai domande per i Pro di Houzz? Scrivile nei Commenti qui sotto!
Il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni ha diversi termini specifici, un tecnico ha la conoscenza per padroneggiarli correttamente.
Per avviare un dialogo con un’impresa, è opportuno documentarsi sulla terminologia base, sapere quali sono gli elementi che compongono la struttura e la rifinitura di una casa e qual è il loro nome. «Nel nostro settore vi sono dei termini ricorrenti, quali per esempio sopralluogo, tempi di cantiere, progetto ante e post operam, layout impiantistico, demolizione e ricostruzione, tramezzature, muri portanti, porte a scomparsa, telaio e controtelaio, massetto o sottofondo… sarebbe opportuno arrivare all’appuntamento con una prima infarinatura», spiega Daniele Roticiani.
Gli fanno eco le architette Isabella Maruti e Paola Bonfante: «È importante capire la terminologia legata all’edilizia e alle diverse lavorazioni. Un tecnico può aiutare a valutare, oltre ai termini, anche se le lavorazioni proposte sono corrette».