Ristrutturare
Come Scegliere il Tipo di Resina Giusto?
Quale resina scegliere in base a estetica, costo, resistenza, stato del fondo di posa
La resina trova oggi ampio utilizzo nei progetti residenziali di interior design grazie alle sue particolari doti di versatilità di applicazione, all’ampia varietà di colori e texture, alla facilità di pulizia, all’effetto di continuità di superficie.
Per scegliere il prodotto e la finitura giusta, è però importante chiedere il consiglio di artigiani esperti perché non tutti le mescole di resina sono uguali. Abbiamo quindi chiesto il parere dei PRO di Houzz sul tema, ecco i loro consigli sul come scegliere il tipo di resina.
Con i consigli professionali di:
Per scegliere il prodotto e la finitura giusta, è però importante chiedere il consiglio di artigiani esperti perché non tutti le mescole di resina sono uguali. Abbiamo quindi chiesto il parere dei PRO di Houzz sul tema, ecco i loro consigli sul come scegliere il tipo di resina.
Con i consigli professionali di:
- Massimiliano Orfei, titolare della Tecnofloor, Roma
- Alice Terzi, responsabile marketing e comunicazione della Resin srl, Brescia
L’estetica
Alice Terzi dice che “il bello delle resine è che ci sono infinti colori che si possono scegliere su misura, eventualmente anche in base anche alla palette colori dell’arredamento di casa già presente”.
Massimo Orfei, ci racconta di utilizzare in ambito residenziale “il microcemento, per interni dalla stile industriale e rustico, e le resine acriliche per interni dall’aspetto più elegante”.
Dal punto di vista estetico, quindi, le diverse tipologie di resine ed il microcemento, consentono un’ampia personalizzazione di colori, che si possono scegliere sulla cartella Ral o NCS. Personalizzabile anche la texture e l’eventuale finitura materica.
Leggi anche: 7 Motivi per Scegliere un Pavimento in Resina
Alice Terzi dice che “il bello delle resine è che ci sono infinti colori che si possono scegliere su misura, eventualmente anche in base anche alla palette colori dell’arredamento di casa già presente”.
Massimo Orfei, ci racconta di utilizzare in ambito residenziale “il microcemento, per interni dalla stile industriale e rustico, e le resine acriliche per interni dall’aspetto più elegante”.
Dal punto di vista estetico, quindi, le diverse tipologie di resine ed il microcemento, consentono un’ampia personalizzazione di colori, che si possono scegliere sulla cartella Ral o NCS. Personalizzabile anche la texture e l’eventuale finitura materica.
Leggi anche: 7 Motivi per Scegliere un Pavimento in Resina
La resistenza meccanica
La distinzione tra prodotto monocomponente e bicomponente, è fondamentale per le modalità di asciugatura ed indurimento del prodotto e, di conseguenza, per le prestazioni meccaniche.
Ci spiega Alice Terzi come “le resine monocomponenti asciugano per contatto con l’aria, mentre le resine bicomponenti induriscono solo a seguito dell’aggiunta di un catalizzatore e sono quindi più performanti dal punto di vista della resistenza meccanica, tanto che sono applicabili anche in ambito industriale oltre che nel residenziale”.
La distinzione tra prodotto monocomponente e bicomponente, è fondamentale per le modalità di asciugatura ed indurimento del prodotto e, di conseguenza, per le prestazioni meccaniche.
Ci spiega Alice Terzi come “le resine monocomponenti asciugano per contatto con l’aria, mentre le resine bicomponenti induriscono solo a seguito dell’aggiunta di un catalizzatore e sono quindi più performanti dal punto di vista della resistenza meccanica, tanto che sono applicabili anche in ambito industriale oltre che nel residenziale”.
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Secondo Massimo Orfei un pavimento in microcemento o in resina acrilica “non è resistente come un gres ma più vulnerabile, ed è soggetto a danneggiarsi a seguito di cadute di oggetti pesanti o trascinamento di mobili”. Sconsigliata quindi l’applicazione del microcemento e di resine acriliche, in caso di superficie ad alto calpestio.
L’umidità di risalita
Se il pavimento dove si desidera applicare la resina presenta umidità di risalita, Massimo Orfei “sconsiglia l’uso di resine acriliche o di microcemento, perché assorbono umidità e in breve tempo si danneggiano”.
In caso di umidità, la scelta ideale è quella della resina bicomponente, perché impermeabile su tutti gli strati. Alice Terzi consiglia, nel dettaglio, di “applicare un fondo di resina bicomponente alto almeno 1 centimetro, oppure, in alternativa e per contenere i costi, appore un tappetino impermeabile sotto al normale strato di resina bicomponente, pari a 3-5 mm”.
Leggi anche: Le Vostre Domande Sui Bagni in Resina e le Risposte di Houzz
Se il pavimento dove si desidera applicare la resina presenta umidità di risalita, Massimo Orfei “sconsiglia l’uso di resine acriliche o di microcemento, perché assorbono umidità e in breve tempo si danneggiano”.
In caso di umidità, la scelta ideale è quella della resina bicomponente, perché impermeabile su tutti gli strati. Alice Terzi consiglia, nel dettaglio, di “applicare un fondo di resina bicomponente alto almeno 1 centimetro, oppure, in alternativa e per contenere i costi, appore un tappetino impermeabile sotto al normale strato di resina bicomponente, pari a 3-5 mm”.
Leggi anche: Le Vostre Domande Sui Bagni in Resina e le Risposte di Houzz
I costi di posa
I prodotti bicomponenti sono in genere più costosi rispetto alle resine acriliche ad al microcemento, sia perché è maggiore il costo della fornitura base sia perché richiedono manodopera più specializzata per la posa.
Per finiture speciali ed artistiche, il costo dipende, invece, più dall’effetto artistico desiderato che dal tipo di resina.
I prodotti bicomponenti sono in genere più costosi rispetto alle resine acriliche ad al microcemento, sia perché è maggiore il costo della fornitura base sia perché richiedono manodopera più specializzata per la posa.
Per finiture speciali ed artistiche, il costo dipende, invece, più dall’effetto artistico desiderato che dal tipo di resina.
Massimo Orfei indica in “circa 100 euro al mq oltre ad Iva, il costo di un pavimento in resina acrilica o in microcemento, entrambi prodotti mono-componenti”. Alice Terzi ci spiega come “la resina bicomponente, diventa vantaggiosa per metrature importanti, infatti, per superfici pari o superiori a 50-100 mq, la resina bicomponente ha un costo di circa 100-120 euro al mq oltre Iva mentre per piccole superfici, come un bagno di 3 mq, o per decorazioni artistiche, il prezzo è invece preventivato a corpo”.
Leggi anche: Quanto Costa Posare la Resina a Pavimento? Lo spiegano i Pro
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La durata nel tempo
Secondo Massimo Orfei “il pavimento in microcemento o resina acrilica, se pulito con detergenti appositi e bene utilizzato, può durare una vita”.
A detta di Alice Terzi, “il pavimento in resina bicomponente, dura che oltre 10 anni, ed in caso di danneggiamenti localizzati, è possibile ripararlo mediante asportazione della velatura superficiale e sui ripristino”.
A casa tua come hai scelto il tipo di resina ? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
Leggi anche: Guida Houzz: La Resina, una Scelta Tecnica dai Risvolti Artistici
Secondo Massimo Orfei “il pavimento in microcemento o resina acrilica, se pulito con detergenti appositi e bene utilizzato, può durare una vita”.
A detta di Alice Terzi, “il pavimento in resina bicomponente, dura che oltre 10 anni, ed in caso di danneggiamenti localizzati, è possibile ripararlo mediante asportazione della velatura superficiale e sui ripristino”.
A casa tua come hai scelto il tipo di resina ? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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In ambito residenziale si utilizzano principalmente:
- le resine epossidiche, formate da un prodotto bicomponente con l’aggiunta di inerti,
- il microcemento, prodotto monocomponente a base cementizia
- le eco malte, resine acriliche monocomponenti,
- le resine poliuretaniche, che possono essere mono o bicomponenti.
Ma quale resina è meglio scegliere? Estetica, resistenza, costi e stato del fondo di posa sono i fattori principali che orientano la scelta del prodotto, cerchiamo di analizzarli uno ad uno.