E se Poi Mi Stanco? Come Arredare il Soggiorno Perché Duri
Ristrutturare una zona living senza pentirsi del risultato? Ne abbiamo parlato con due Pro
É uno degli ambienti della casa più vissuti e “frequentati” ed è spesso oggetto di cambiamenti (piccoli e grandi). Stiamo parlando della zona giorno, fulcro della casa e luogo progettuale di sperimentazione per architetti e interior design. Per comprendere meglio quali potrebbero essere le scelte migliori da fare nella ristrutturazione del living così da far durare la realizzazione nel tempo (e senza stancarsi troppo presto del risultato) abbiamo parlato con due professionisti: l’architetto Caterina Martini e l’architetto Paola Traversa di Eugadesign Studio.
Se si desidera evitare questo rischio è opportuno evitare arredi, forme e cose particolarmente eccentriche. Meglio puntare su una progettazione che sia efficace, ma lineare».

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Per Paola Traversa la stategia da adottare è sicuramente legata alla qualità, ma anche per lei è preferibile evitare una composizioni troppo legate alle mode passeggere. «In generale il parametro per far sì che una realizzazione sia durevole è sempre la qualità, questo coinvolge tutto, dalla scelta del professionista ai materiali scelti. Per esempio, se il budget è limitato, meglio dare priorità ai lavori e risparmiare sui complementi d’arredo. Questi si potranno inserire e/o migliorare anche in un secondo momento.
Dal punto di vista estetico invece il punto fermo è lavorare su una progettazione che sia il meno possibile influenzata dalle mode. Non solo nella scelta di colori, finiture e arredi, ma anche delle forme. In questo momento, per esempio, c’è la tendenza anche nel living a osare molto con il colore e poi si vedono archi, banconi tondeggianti, persino divani dalle forme stravaganti che probabilmente stancheranno presto».
Guardare alle tendenze, ma nella giusta ottica
Puntare su elementi particolari può quindi, nel tempo, essere un limite: «spesso gli elementi di tendenza sono per loro natura particolari, inusuali e talvolta vistosi, chiarisce l’architetto Martini, per questo motivo sono soggetti al gusto del momento e possono stancare o risultare fastidiosi e fuori moda quando la tendenza passa. Io consiglio di osare con elementi d’arredo o con decorazioni non strutturali (carte da parati, arredi, complementi…), questo permetterà nel tempo, qualora stancassero, di sostituirli con estrema facilità e senza spese eccessive.
Puntare su elementi particolari può quindi, nel tempo, essere un limite: «spesso gli elementi di tendenza sono per loro natura particolari, inusuali e talvolta vistosi, chiarisce l’architetto Martini, per questo motivo sono soggetti al gusto del momento e possono stancare o risultare fastidiosi e fuori moda quando la tendenza passa. Io consiglio di osare con elementi d’arredo o con decorazioni non strutturali (carte da parati, arredi, complementi…), questo permetterà nel tempo, qualora stancassero, di sostituirli con estrema facilità e senza spese eccessive.
Per gli elementi strutturali meglio fare scelte razionali e sobrie considerando che questi (si pensi ai materiali di rivestimento e alle pavimentazioni, per esempio) non saranno modificabili facilmente senza spese importanti».
Qualche consiglio a cui attenersi
Spesso chi ristruttura ha delle richieste che alla lunga potrebbero far pentire, sottolinea Paola Traversa: «negli appartamenti medio piccoli la richiesta di ‘contenimento’ è una costante ed è una cosa legittima, tuttavia sfruttare al massimo gli spazi con armadiature e mobili contenitore (spesso su misura) può andare a scapito della vivibilità degli spazi. Un altro esempio è (nelle zone giorno open space) la richiesta di inserire un bancone cucina, ma se l’ambiente è troppo piccolo la zona living diventa sacrificata ingiustamente e lo spazio sbilanciato».
Spesso chi ristruttura ha delle richieste che alla lunga potrebbero far pentire, sottolinea Paola Traversa: «negli appartamenti medio piccoli la richiesta di ‘contenimento’ è una costante ed è una cosa legittima, tuttavia sfruttare al massimo gli spazi con armadiature e mobili contenitore (spesso su misura) può andare a scapito della vivibilità degli spazi. Un altro esempio è (nelle zone giorno open space) la richiesta di inserire un bancone cucina, ma se l’ambiente è troppo piccolo la zona living diventa sacrificata ingiustamente e lo spazio sbilanciato».
«Il consiglio più importante è quello di fare scelte che rispondano al proprio gusto e alla propria personalità, chiarisce Caterina Martini. Una delle fasi più importanti della progettazione di una casa per me è la fase di conoscenza del cliente: è necessario capire i gusti e le abitudini del committente per poterlo consigliare in modo corretto e guidare verso scelte longeve e durature».
Un ambiente può stancare nel tempo per diversi motivi, spiega l’architetto Martini: «uno dei principali motivi è l’uso di colori o materiali molto particolari (tinte forti, carte da parati con disegni “importanti” ecc…) ma può stancare anche per l’utilizzo di arredi o elementi soggetti a mode che nel tempo potrebbero passare.