Le Soluzioni dei Pro: Un Pilastro Diventa il Centro del Soggiorno
Il grande soggiorno con zona pranzo su cui si affaccia anche la cucina è stato organizzato attorno al pilastro esistente
Un grande soggiorno completo di zona pranzo che potesse fungere da centro nevralgico e conviviale per tutta casa. Questa l’esigenza principale da cui ha preso le mosse il progetto di ristrutturazione di un appartamento di circa 180 metri quadri risalente agli anni ‘50, affidato a Patrizia Burato che, sul soggiorno, ha fatto affacciare la grande cucina. Il pilastro strutturale esistente, da ostacolo è stato trasformato in soluzione compositiva: divide, infatti, la zona living dall’area pranzo.
Pavimento: gres porcellanato effetto legno L’Antic Colonial – Nairobi Honey, di Porcelanosa; radiatori: Charleston di Zehnder
«Il committente desiderava una casa che potesse contenere la sua grande famiglia ‘allargata’ e che fosse comoda e confortevole», racconta l’architetto. Alla richiesta esplicita di una grande cucina affacciata sul soggiorno, Patrizia Burato ha risposto con un unico ambiente separato solo da grandi vetrate, trasformando il grande soggiorno nel centro della convivialità, punto di incontro di tutta la famiglia.
«Il committente desiderava una casa che potesse contenere la sua grande famiglia ‘allargata’ e che fosse comoda e confortevole», racconta l’architetto. Alla richiesta esplicita di una grande cucina affacciata sul soggiorno, Patrizia Burato ha risposto con un unico ambiente separato solo da grandi vetrate, trasformando il grande soggiorno nel centro della convivialità, punto di incontro di tutta la famiglia.
Vetrata cucina: realizzata su disegno da CSM di Celi Diego; tavolo: XLab Design; lampade a sospensione Romeo Moon, design Philippe Starck per Flos
Il pilastro, spesso critico nei progetti di ristrutturazione – non si può abbattere perché strutturale, né tanto meno spostare – è stato considerato come elemento libero nel soggiorno e si è trasformato nel fulcro dell’ambiente. La boiserie in legno scuro che lo rivestiva in origine è stata rimossa per alleggerirne l’impatto visivo. Una volta intonacato e pitturato di bianco si è integrato nella distribuzione dell’ambiente, tracciando l’ideale confine fra zona living e zona pranzo.
Il bianco di pareti e soffitti è intervallato dal verde salvia dei controsoffitti, colore ripreso anche nelle ante di parte della cucina.
Il pilastro, spesso critico nei progetti di ristrutturazione – non si può abbattere perché strutturale, né tanto meno spostare – è stato considerato come elemento libero nel soggiorno e si è trasformato nel fulcro dell’ambiente. La boiserie in legno scuro che lo rivestiva in origine è stata rimossa per alleggerirne l’impatto visivo. Una volta intonacato e pitturato di bianco si è integrato nella distribuzione dell’ambiente, tracciando l’ideale confine fra zona living e zona pranzo.
Il bianco di pareti e soffitti è intervallato dal verde salvia dei controsoffitti, colore ripreso anche nelle ante di parte della cucina.
Divani: Pixel, design Sergio Bicego per Saba
L’appartamento risalente agli anni ’50 aveva subito una ristrutturazione parziale dai proprietari precedenti. È stato comunque necessario il rifacimento totale degli impianti e delle finiture.
«Rispetto alla configurazione di partenza – specifica la progettista – è stata completamente modificata la zona cucina-lavanderia e un grande bagno della zona notte è stato diviso in due bagni più piccoli».
La configurazione attuale prevede una netta suddivisione fra zona giorno, con lavanderia e guardaroba, e zona notte con le tre camere da letto e i tre bagni.
L’appartamento risalente agli anni ’50 aveva subito una ristrutturazione parziale dai proprietari precedenti. È stato comunque necessario il rifacimento totale degli impianti e delle finiture.
«Rispetto alla configurazione di partenza – specifica la progettista – è stata completamente modificata la zona cucina-lavanderia e un grande bagno della zona notte è stato diviso in due bagni più piccoli».
La configurazione attuale prevede una netta suddivisione fra zona giorno, con lavanderia e guardaroba, e zona notte con le tre camere da letto e i tre bagni.
Il progetto di questa grande casa (vedi gli altri ambienti) prevede già la possibilità che, in un secondo tempo, possa essere suddivisa in due appartamenti.
L’ipotesi sarebbe quella di ripristinare il vecchio ingresso, che si trova sulla parete accanto a quello attuale, dove si trova il ripostiglio/guardaroba, lato cucina. Su richiesta del committente sono infatti previste, dal punto di vista impiantistico, due porzioni, ovvero: doppio quadro elettrico e doppia caldaia.
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L’ipotesi sarebbe quella di ripristinare il vecchio ingresso, che si trova sulla parete accanto a quello attuale, dove si trova il ripostiglio/guardaroba, lato cucina. Su richiesta del committente sono infatti previste, dal punto di vista impiantistico, due porzioni, ovvero: doppio quadro elettrico e doppia caldaia.
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Chi ci abita: Pamela e Pietro, oltre a quattro ragazzi fra i 13 e i 25 anni che vanno e vengono!
Dove: Roma, quartiere Portuense
Anno di ristrutturazione: 2019
Superficie: 180 m² totali, composti da ingresso, soggiorno (35 m²), cucina (15 m² ), 3 camere da letto, 3 bagni, cabina armadio, guardaroba, lavanderia
Architetto: Patrizia Burato
Costo della ristrutturazione: 120.000 € (per tutta la casa, escluse le parcelle dei professionisti coinvolti e il costo degli arredi)