Le Case di Houzz: Un’Elegante Casa di Campagna in Hokkaido
Nella casa d’ispirazione internazionale dell’attrice e doppiatrice giapponese Chieko Higuchi, il dettaglio è tutto
Al centro dell’isola di Hokkaido, in cima a una piccola collina che si affaccia sul mare, si trova la casa di proprietà dell’attrice Chieko Higuchi. È un delizioso rifugio in cui la sua famiglia e gli amici possono trascorrere alcune settimane all’anno e cimentarsi nella coltivazione.
«Mio padre, che comprò il terreno agricolo, mi disse di costruire quello che volevo, e ne fui entusiasta», racconta Higuchi. Collaborando con lo studio Atelier O2, con sede in Hokkaido, ha scelto con cura ogni dettaglio della casa, dalle cerniere delle porte agli interruttori delle luci. Traendo ispirazione da tutto il mondo, ha creato un’abitazione che rispecchia la sua passione per il design internazionale.
«Mio padre, che comprò il terreno agricolo, mi disse di costruire quello che volevo, e ne fui entusiasta», racconta Higuchi. Collaborando con lo studio Atelier O2, con sede in Hokkaido, ha scelto con cura ogni dettaglio della casa, dalle cerniere delle porte agli interruttori delle luci. Traendo ispirazione da tutto il mondo, ha creato un’abitazione che rispecchia la sua passione per il design internazionale.
Per raggiungere questo obiettivo e realizzare anche altre idee, Higuchi ha scelto di rivolgersi allo studio di architettura Atelier O2. «Ho guardato il profilo dello studio e ho visto che aveva molta esperienza nel campo dell’isolamento. Inoltre, avevo un’idea ben precisa della casa che volevo costruire ed ero convinta che l’architetto Osugi sarebbe stato in grado di realizzarla con successo».
L’attrice vive soprattutto a Tokyo, mentre lo studio di Osugi ha sede nell’isola di Hokkaido. Hanno quindi avuto molte conversazioni su Skype. «Per prima cosa, gli ho mandato molte immagini e materiali di riferimento con indicati i negozi, i marchi, i colori e le texture che mi piacciono, in modo che potesse farsi un’idea dei miei gusti e delle mie preferenze. Questo passaggio era necessario anche perché dovevamo capire se questi materiali erano disponibili in Giappone».
Le comunicazioni sono state frequenti anche durante la fase di costruzione: «Ad esempio, pure nel caso di una singola placchetta per interruttori facevo richieste specifiche sulla marca e sul modello da usare. La conversazione a volte è diventata un po’ animata. Mi sono anche trovata a realizzare degli schizzi e a metterli davanti alla webcam», racconta ridendo.
L’attrice vive soprattutto a Tokyo, mentre lo studio di Osugi ha sede nell’isola di Hokkaido. Hanno quindi avuto molte conversazioni su Skype. «Per prima cosa, gli ho mandato molte immagini e materiali di riferimento con indicati i negozi, i marchi, i colori e le texture che mi piacciono, in modo che potesse farsi un’idea dei miei gusti e delle mie preferenze. Questo passaggio era necessario anche perché dovevamo capire se questi materiali erano disponibili in Giappone».
Le comunicazioni sono state frequenti anche durante la fase di costruzione: «Ad esempio, pure nel caso di una singola placchetta per interruttori facevo richieste specifiche sulla marca e sul modello da usare. La conversazione a volte è diventata un po’ animata. Mi sono anche trovata a realizzare degli schizzi e a metterli davanti alla webcam», racconta ridendo.
Higuchi ha deciso tutti i dettagli dell’arredamento, dal colore delle pareti alle luci, ai tavoli, agli ornamenti, agli interruttori, alle maniglie e alle cerniere delle porte. Di conseguenza, può rispondere, senza esitazione, su che cosa è stato acquistato, dove e perché – anche per il più piccolo elemento.
Per le idee ha tratto ispirazione da negozi d’arredamento e hotel ristrutturati di Parigi o piccoli paesi nel Sud della Francia, così come da Zetas Trädgård e Leva Kungslador in Svezia.
Per le idee ha tratto ispirazione da negozi d’arredamento e hotel ristrutturati di Parigi o piccoli paesi nel Sud della Francia, così come da Zetas Trädgård e Leva Kungslador in Svezia.
Abbiamo iniziato il nostro tour della casa dal salotto. Questa poltrona del famoso designer danese Juhl accentua il fascino della stanza con il suo tessuto di colore azzurro. Higuchi ha acquistato una poltrona e un poggiapiedi di Ercol da Transista (non mostrati in fotografia), nel quartiere Kichijoji di Tokyo. Il tavolo da pranzo in ciliegio massello è di Brunch, altro negozio di Tokyo. Higuchi è andata fino ad Ashiya, distante 1600 chilometri da Hokkaido e 522 chilometri da Tokyo, per scegliere le luci, che sono di Flame. Si è anche servita di negozi di mobili e accessori come Actus, a Tokyo.
Il motivo a lisca di pesce è bene in vista nel progetto di Osugi, come ad esempio nelle travi a vista del soffitto. Il colore bianco enfatizza le ombre che proiettano, creando un senso di profondità e facendo apparire più grande lo spazio.
Anche il pavimento in rovere presenta un motivo a spina di pesce. È stato verniciato solo con un mano per un aspetto più naturale: con più passate sarebbe diventato lucido, in questo modo invece le venature sono bene in risalto. In tutta la casa, ad eccezione della dispensa e dell’ingresso, è presente il riscaldamento a pavimento.
Anche la collezione di fotografie e immagini di cavalli (non mostrata) è esposta con grande attenzione. Fonte d’ispirazione è stato il padre di Higuchi, il quale possiede cavalli da corsa in Giappone e Francia.
La zona in cui si trova la casa riceve meno neve rispetto al resto di Hokkaido; ciononostante gli inverni sono freddi. Il riscaldamento a pavimento e le finestre con doppi vetri forniscono un eccellente isolamento termico e danno l’impressione alla famiglia che «all’interno della casa faccia più caldo che a Tokyo». Gli impianti elettrici montati a parete non sono mai stati necessari per ottenere maggiore calore.
«Volevo che il salotto fosse una stanza calda e soleggiata orientata a sud-ovest, da dove poter vedere l’oceano in lontananza… e in cui la mia famiglia e gli amici potessero riunirsi», afferma, ribadendo quella che per lei è l’esatta definizione di salotto; è stato proprio questo aspetto sociale ad aver guidato la progettazione dello spazio. L’attrice ama particolarmente trovarsi qui al tramonto, per poter osservare lo spettacolo attraverso le ampie finestre.
«Volevo che il salotto fosse una stanza calda e soleggiata orientata a sud-ovest, da dove poter vedere l’oceano in lontananza… e in cui la mia famiglia e gli amici potessero riunirsi», afferma, ribadendo quella che per lei è l’esatta definizione di salotto; è stato proprio questo aspetto sociale ad aver guidato la progettazione dello spazio. L’attrice ama particolarmente trovarsi qui al tramonto, per poter osservare lo spettacolo attraverso le ampie finestre.
La casa è piena di tocchi speciali. I lampadari realizzati su misura dall’artista del vetro Naho Lino illuminano l’atrio e accolgono gli ospiti.
Le stoviglie in cucina sono di Astier de Villatte (Francia) e della collezione Kyoko Hitotsuyanagi, ordinata appositamente da Outbound, nel quartiere Kichijoji di Tokyo. Il piano cottura a gas è dell’azienda tedesca AEG. I tegami Staub sono i suoi preferiti.
Dietro alla porta in fondo alla stanza si trova la dispensa, che è collegata all’ingresso; non è perciò necessario attraversare il salotto con la spesa. È un enorme vantaggio, dal momento che Higuchi usa la casa solo di tanto in tanto e quindi tende a comprare prodotti non deperibili in confezioni grandi e pesanti.
Dietro alla porta in fondo alla stanza si trova la dispensa, che è collegata all’ingresso; non è perciò necessario attraversare il salotto con la spesa. È un enorme vantaggio, dal momento che Higuchi usa la casa solo di tanto in tanto e quindi tende a comprare prodotti non deperibili in confezioni grandi e pesanti.
Quello che a Higuchi piace dei lampadari acquistati da Orne de Feuilles, che sono appesi sopra al tavolo da pranzo, è la possibilità di regolarne l’altezza.
Oltre che come fonte di riscaldamento, la stufa di fronte al tavolo da pranzo in ciliegio (sulla sinistra nella foto) è usata per cucinare a cottura lenta nelle fredde giornate invernali.
Oltre che come fonte di riscaldamento, la stufa di fronte al tavolo da pranzo in ciliegio (sulla sinistra nella foto) è usata per cucinare a cottura lenta nelle fredde giornate invernali.
Higuchi è un’attrice di teatro fin dalla tenera età. Questa influenza è evidente nel bagno, il quale assomiglia a un camerino con tanto di specchio. «La luce calda mi fa venire in mente la zona dietro le quinte che mi è molto familiare e, stranamente, mi rilasso quando mi trucco in questa stanza».
Un luogo molto particolare della casa è la nicchia di fronte alla finestra: «Mi sono sempre piaciuti i posti piccoli e ho pensato che ne avrei avuto bisogno uno per lavorare e leggere. Non credevo di potermi concentrare in uno spazio aperto». Questo angolo lettura è talmente comodo che molti suoi amici si addormentano.
Sotto la seduta e nelle pareti c’è molto spazio per riporre le cose.
Sotto la seduta e nelle pareti c’è molto spazio per riporre le cose.
Un altro ambiente molto amato da Higuchi è la camera da letto del padre, una stanza ad angolo piena di luce. Viene usata come stanza degli ospiti quando gli amici la vengono a trovare. La betulla bianca, non lontana dalla finestra, era già lì prima che la casa fosse costruita e dona alla vista un tocco decisamente locale.
Ogni tanto Higuchi ha dovuto fare dei compromessi per poter restare nel budget che aveva a disposizione. Uno di questi riguarda le dimensioni delle camere da letto: «All’inizio, ho detto all’architetto che non era necessario che le camere fossero grandi». Quello che manca in termini di grandezza è compensato da un’attenta selezione dell’arredamento. Le lampade presenti in ogni camera da letto sono ad esempio il frutto della collaborazione tra il marchio tessile Minä Perhonen e gli specialisti dell’illuminazione di Flame.
Foto fornita da Chieko Higuchi
Foto fornita da Chieko Higuchi
Sul terreno della proprietà Higuchi coltiva, tra l’altro, verdure di stagione, bacche e fiori commestibili. La giovane nipote l’aiuta con il raccolto. L’attrice realizza molti progetti fai da te e ha addirittura creato un chioschetto del gelato per la nipote.
Quando le abbiamo chiesto quali fossero i suoi progetti per la casa, dopo averci pensato su ha risposto: «Voglio prendermene cura, così come mi prendo cura del mio volto. Spero che la casa invecchi con me».
Sul terreno della proprietà Higuchi coltiva, tra l’altro, verdure di stagione, bacche e fiori commestibili. La giovane nipote l’aiuta con il raccolto. L’attrice realizza molti progetti fai da te e ha addirittura creato un chioschetto del gelato per la nipote.
Quando le abbiamo chiesto quali fossero i suoi progetti per la casa, dopo averci pensato su ha risposto: «Voglio prendermene cura, così come mi prendo cura del mio volto. Spero che la casa invecchi con me».
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Hai usato Houzz per ristrutturare casa? Manda il link del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Chieko Higuchi e la sua famiglia, durante le vacanze
Dove: al centro di Hokkaido, Giappone
Struttura: costruzione in legno
Superficie della proprietà: circa 248.000 m²
Superficie interni: circa 175 m²; quattro camere da letto, una zona living con cucina e una nicchia
Anno di costruzione: 2012
Architetto: Takashi Osugi di Atelier O2
Higuchi ha cercato di costruire l’essenza di una casa di campagna. La forma pentagonale dell’abitazione, che non passa inosservata, è ispirata alle tradizionali costruzioni di campagna del Belgio. Rifacendosi anche allo stile svedese e a quello danese, l’attrice desiderava una combinazione di semplici superfici quadrate e un tetto triangolare.
Visti da lontano, i muri esterni sembrano essere coperti da mattoni o piastrelle, ma sono in realtà rivestiti da scandole in cedro rosso. Normalmente le pareti in legno devono essere protette dalle grondaie, ma il cedro rosso è resistente alle intemperie e non ne ha bisogno.
Higuchi racconta che una visita da ABC Carpet and Home, a Manhattan, ha dato il via alla sua passione per gli interni. A dire il vero, tutti i viaggi all’estero l’hanno fatta innamorare delle case. Fin dall’infanzia, ha viaggiato di frequente e ha avuto l’opportunità di vedere molti stili architettonici differenti.
«Anche quando visito un museo d’arte in Francia, l’architettura cattura la mia attenzione più di quanto facciano i disegni. Passerei metà della giornata ad ammirare i pavimenti e i corrimani per vedere i segni lasciati dal tempo o a guardare gli addetti ai lavori mentre sistemano l’arredamento. Mi sono chiesta: “Cosa cattura così tanto il mio cuore?” e alla fine ho capito di amare il modo in cui le cose invecchiano, come i colori cambiano e diventano più intensi. Perciò, quando ho deciso di costruire questa casa, ho voluto che potesse crescere e invecchiare con me». L’attrice ha pertanto cercato di usare quei materiali che con il tempo sarebbero invecchiati con eleganza.