Houzz in Spagna: Una Casa di Paese Tra Tradizione e Futuro
Un intervento intelligente ha permesso di modernizzare una casa senza stravolgerne il rapporto con le altre costruzioni
Questa casa di Salduero, un paesino della provincia di Soria, nel nord della Spagna, esprime un equilibrio perfetto tra il rispetto della tradizione e l’audacia della modernizzazione, in un progetto che valorizza viste panoramiche e spazi nel nome dell’integrazione con il paesaggio circostante. «Questo è stato il nostro primo progetto: lo abbiamo portato a termine alla fine del 2016», racconta Ana Andrés, dello studio La Reina Obrera, che in occasione di questo lavoro ha collaborato con la collega Helena Agurruza. «Siamo state fortunate, e abbiamo potuto contare sulla fiducia dei nostri clienti».
Le due professioniste hanno mantenuto i volumi originari della costruzione, prestando la massima attenzione ai materiali, selezionati rispettando scrupolosamente la normativa urbanistica del luogo. Il risultato del lavoro è una casa di paese ma di gusto contemporaneo, dal carattere semplice e sobrio.
Le due professioniste hanno mantenuto i volumi originari della costruzione, prestando la massima attenzione ai materiali, selezionati rispettando scrupolosamente la normativa urbanistica del luogo. Il risultato del lavoro è una casa di paese ma di gusto contemporaneo, dal carattere semplice e sobrio.
Prima. I muri in pietra e il piccolo ma originale tetto, rivestito di tegole tipiche della regione, erano molto danneggiati.
Le progettiste hanno evitato di alzare troppo la facciata della casa, che affaccia su una piazzetta: l’ingresso è su questo lato del palazzo e le costruzioni intorno sono tutte più basse. La facciata sul lato opposto, tuttavia, è crollata in fase di rilievo, e ha dovuto essere sostituita. Qui le due professioniste hanno ritenuto opportuno aumentarne l’altezza.
Abbiamo chiesto ad Ana Andrés di raccontarci esattamente quali sono state le richieste dei clienti. «I due avevano comprato una casa piccola e bassa, e intendevano abbatterla. Desideravano una casa indipendente, dove potersi magari trasferire una volta in pensione». Per ora si tratta di una casa di vacanza: «Sapevano per certo di volere spazi aperti, interconnessi e distribuiti in modo funzionale. Il piano terra, quindi, è dedicato agli ospiti, mentre il primo piano è tutto per loro».
Le progettiste hanno evitato di alzare troppo la facciata della casa, che affaccia su una piazzetta: l’ingresso è su questo lato del palazzo e le costruzioni intorno sono tutte più basse. La facciata sul lato opposto, tuttavia, è crollata in fase di rilievo, e ha dovuto essere sostituita. Qui le due professioniste hanno ritenuto opportuno aumentarne l’altezza.
Abbiamo chiesto ad Ana Andrés di raccontarci esattamente quali sono state le richieste dei clienti. «I due avevano comprato una casa piccola e bassa, e intendevano abbatterla. Desideravano una casa indipendente, dove potersi magari trasferire una volta in pensione». Per ora si tratta di una casa di vacanza: «Sapevano per certo di volere spazi aperti, interconnessi e distribuiti in modo funzionale. Il piano terra, quindi, è dedicato agli ospiti, mentre il primo piano è tutto per loro».
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Dopo. La casa doveva conservare la tipologia e le caratteristiche dell’architettura locale, e molte pietre della facciata crollata sono state riutilizzate.
D’altra parte, era necessario apportare delle migliorie fondamentali all’edificio. Per integrare il paesaggio circostante, le progettiste hanno voluto valorizzare la relazione tra esterni e interni. A questo scopo, hanno ideato una grata fatta di listoni in legno di pino trattato, uniti solidamente tra loro con telai in ferro: «Una specie di seconda pelle», spiega Andrés. Questa facciata gioca sicuramente un ruolo importante nell’economia della casa: «Si apre e chiude in base alle esigenze di ogni singola stanza».
Un altro importante elemento del progetto è la luce e, di conseguenza, il paesaggio. «Abbiamo cercato di far entrare all’interno più luce naturale possibile, aprendo la casa sia Nord sia a Sud, e creando, quindi, viste su entrambi i lati della casa».
Un altro importante elemento del progetto è la luce e, di conseguenza, il paesaggio. «Abbiamo cercato di far entrare all’interno più luce naturale possibile, aprendo la casa sia Nord sia a Sud, e creando, quindi, viste su entrambi i lati della casa».
Gli spazi meno utilizzati dell’abitazione, la lavanderia e una camera supplementare, sono quelli a pian terreno, verso la strada. La camera degli ospiti e il bagno si trovano sul lato opposto dell’edificio e danno sulla piazza.
La scala ritratta in questa foto porta al primo piano.
La scala ritratta in questa foto porta al primo piano.
Planimetria del primo piano
Le progettiste hanno voluto dividere il primo piano in due zone lunghe e strette. «Le due aree hanno funzioni diverse e differiscono anche per le altezze e per i modi con cui si collegano tra loro», sintetizza Andrés.
Il pavimento che troviamo sul lato della casa rivestito esternamente con la grata è in rovere, mentre, sull’altro lato, è stato realizzato con cemento cerato impermeabilizzato con resina.
Le progettiste hanno voluto dividere il primo piano in due zone lunghe e strette. «Le due aree hanno funzioni diverse e differiscono anche per le altezze e per i modi con cui si collegano tra loro», sintetizza Andrés.
Il pavimento che troviamo sul lato della casa rivestito esternamente con la grata è in rovere, mentre, sull’altro lato, è stato realizzato con cemento cerato impermeabilizzato con resina.
Al piano superiore, ogni zona – la cucina, il soggiorno e la camera matrimoniale – è situata a un livello diverso, benché visivamente collegato agli altri. «L’alternanza di elementi di arredo a incasso e al centro delle stanze crea un gioco tra ciò che si vede e ciò che non si vede in ogni stanza. Sia all’interno sia all’esterno di questa casa, abbiamo sempre una percezione di “open space”», commenta Andrés.
La progettista spiega che la cucina è stata interamente realizzata su misura con MDF verniciato o dipinto di nero.
La progettista spiega che la cucina è stata interamente realizzata su misura con MDF verniciato o dipinto di nero.
La sala da pranzo è separata dalla cucina e dall’angolo prima colazione da pochi scalini. Vi si accede dalla scala principale.
Nella camera matrimoniale, le grandi protagoniste sono le travi: «Assieme alla grata esterna, hanno rappresentato gli aspetti più complicati del progetto», racconta Andrés. Entrambi gli elementi, infatti, sono stati creati da zero e hanno richiesto un lungo lavoro di progettazione.
Le due professioniste hanno cercato di sfruttare al massimo lo spazio a disposizione per ricavarne più contenitori possibili. «Tale necessità ci ha spinto a realizzare questo elemento a incasso, il cui piano in granito nero spicca e attira lo sguardo. La combinazione di bianco e nero, qui, è stata scelta per rendere essenziale al massimo la palette dei colori».
La doccia sotto il lucernario è spettacolare. Il policarbonato scelto per la parete sopra la panca (sulla destra nella foto) permette di far arrivare la luce naturale anche nella zona pranzo al di sotto.
La doccia sotto il lucernario è spettacolare. Il policarbonato scelto per la parete sopra la panca (sulla destra nella foto) permette di far arrivare la luce naturale anche nella zona pranzo al di sotto.
I proprietari adorano la loro nuova casa: «Amiamo il senso di ariosità che vi si respira, la luce da cui si è circondati anche in inverno e la possibilità di godere i panorami da tutte le stanze. E poi ci piace molto il fatto che una casa di gusto così moderno si integri così elegantemente con lo stile tradizionale degli edifici che la circondano».
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Colpo d’occhio
Chi ci abita? Una coppia sui 55 anni
Dove: Salduero, un paese della regione spagnola di Soria
Superficie: 225 m²
Progettazione: Studi di architettura La Reina Obrera (Ana Andrés) ed Estudio Hús (Helena Agurruza)
«La casa è situata in un bel paesino nella provincia di Soria», racconta Ana Andrés dello studio La Reina Obrera. «Quando ci siamo venute per la prima volta, ci siamo subito rese conto che il rispetto dell’ambiente circostante avrebbe dovuto essere un punto fermo del nostro intervento».