My Houzz: Una Famiglia Unita per Ristrutturare una Casa del Mille
Un'allegra famiglia toscana e la loro avventurosa ristrutturazione di una casa abbandonata da anni
Elisabetta Gazziero
11 marzo 2018
Collaboratore Houzz Magazine. Fotografa di interni, realizzazione di cataloghi per location storiche, agriturismi e alberghi
Collaboratore Houzz Magazine. Fotografa di interni, realizzazione di cataloghi per... Altro
A Valiano, un piccolo borgo nel comune di Montepulciano, la ristrutturazione di una casa è stata per diversi anni l’attività del fine settimana e delle ore libere di un’intera famiglia che si è destreggiata tra calcinacci e polvere. Con la complicità di marito e moglie, Davide ed Emanuela, ma anche di Anchise e Viviana, genitori di Davide. Tutti insieme, “toscanamente”, con la caparbietà allegra e a volte irriverente e l’ironia genuina che da sempre accompagna la gente di questa terra.
Una ristrutturazione che è voluta essere una riscoperta della forma originale dell’abitazione e dei suoi materiali autentici: la pavimentazione in cotto consumato da secoli di calpestio e il solaio in travi di quercia segate a mano. Ma sono stati realizzati anche nuovi elementi strutturali che si integrassero allo stile, prodotti rigorosamente in modo artigianale. Ogni angolo, dal soffitto ai pavimenti, alle scale, è il frutto di un paziente recupero e creativo riutilizzo dei materiali trovati all’interno della struttura, acquistata in stato di abbandono, e di quelli trovati da artigiani della zona.
Una ristrutturazione che è voluta essere una riscoperta della forma originale dell’abitazione e dei suoi materiali autentici: la pavimentazione in cotto consumato da secoli di calpestio e il solaio in travi di quercia segate a mano. Ma sono stati realizzati anche nuovi elementi strutturali che si integrassero allo stile, prodotti rigorosamente in modo artigianale. Ogni angolo, dal soffitto ai pavimenti, alle scale, è il frutto di un paziente recupero e creativo riutilizzo dei materiali trovati all’interno della struttura, acquistata in stato di abbandono, e di quelli trovati da artigiani della zona.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Davide ed Emanuela Guastini, ristoratori, i figli Dante e Dario (di 13 e 7 anni) e il gatto Winny
Dove: Valiano di Montepulciano, Siena, Toscana
Superficie: 185 m² distribuiti in due porzioni, acquistate a 10 anni di distanza l’una dall’altra e così organizzati su sei livelli: soggiorno, cucina e bagno; bagno e camera padronale; salone grande; camera dei bambini; stanza in ristrutturazione (non presente nelle foto); grotta con i vini
Anno di costruzione: intorno all’anno Mille
Anno di ristrutturazione: dal 2000 al 2013
Costi di ristrutturazione e arredamento: € 80.000 circa
Chi ci abita: Davide ed Emanuela Guastini, ristoratori, i figli Dante e Dario (di 13 e 7 anni) e il gatto Winny
Dove: Valiano di Montepulciano, Siena, Toscana
Superficie: 185 m² distribuiti in due porzioni, acquistate a 10 anni di distanza l’una dall’altra e così organizzati su sei livelli: soggiorno, cucina e bagno; bagno e camera padronale; salone grande; camera dei bambini; stanza in ristrutturazione (non presente nelle foto); grotta con i vini
Anno di costruzione: intorno all’anno Mille
Anno di ristrutturazione: dal 2000 al 2013
Costi di ristrutturazione e arredamento: € 80.000 circa
Quando Davide ha cominciato a cercare una casa da acquistare, nel 1999, viveva in affitto in un casale nelle campagne vicine a Montepulciano. Accantonato il sogno di poterne avere uno di sua proprietà, visto che sarebbe stato un investimento troppo oneroso, si è rivolto alla ricerca di una casa che avesse una sua storia.
«È stata mia mamma Viviana a consigliarmi di cercare la casa a Valiano, un paesino così piccolo che non sapevo nemmeno possedesse un centro storico», spiega Davide. «Ho scoperto che i primi documenti attestanti la fortificazione del Castello di Valiano risalgono all’anno Mille».
Nell’estate del 1999 un’amica della madre accompagna Davide a visitare quella che sarebbe diventata la sua casa. Al tempo era composta da un appartamento al primo piano, di circa 50 m² e da una soffitta, abitata dall’ultimo affittuario circa trent’anni prima. L’appartamento era composto da quattro stanze collegate da un corridoio centrale.
Nessun impianto di riscaldamento, se non l’imbocco di una stufa a legna nel soffitto in una sola stanza. La cucina altro non era che un lavandino in graniglia con rubinetto di sola acqua fredda e il bagno, spiega sorridendo Davide, «composto dal water, nessuna vasca o doccia, né tantomeno bidet, era situato nello scomodo rialzo di un passaggio che attraverso una vertiginosa scala portava alla soffitta. Tegole e coppi erano accavallati sul soffitto in modo da intravedere il cielo. Eppure non c’era nessuna infiltrazione d’acqua!».
«È stata mia mamma Viviana a consigliarmi di cercare la casa a Valiano, un paesino così piccolo che non sapevo nemmeno possedesse un centro storico», spiega Davide. «Ho scoperto che i primi documenti attestanti la fortificazione del Castello di Valiano risalgono all’anno Mille».
Nell’estate del 1999 un’amica della madre accompagna Davide a visitare quella che sarebbe diventata la sua casa. Al tempo era composta da un appartamento al primo piano, di circa 50 m² e da una soffitta, abitata dall’ultimo affittuario circa trent’anni prima. L’appartamento era composto da quattro stanze collegate da un corridoio centrale.
Nessun impianto di riscaldamento, se non l’imbocco di una stufa a legna nel soffitto in una sola stanza. La cucina altro non era che un lavandino in graniglia con rubinetto di sola acqua fredda e il bagno, spiega sorridendo Davide, «composto dal water, nessuna vasca o doccia, né tantomeno bidet, era situato nello scomodo rialzo di un passaggio che attraverso una vertiginosa scala portava alla soffitta. Tegole e coppi erano accavallati sul soffitto in modo da intravedere il cielo. Eppure non c’era nessuna infiltrazione d’acqua!».
«Dobbiamo ringraziare babbo Anchise. Per tutto. E di tutto», spiegano emozionati Davide ed Emanuela. «È lui l’artefice e il realizzatore di questo progetto. Noi abbiamo avuto delle idee, certo, ma non avremmo potuto realizzarle senza la sua inventiva, il suo entusiasmo e il suo impegno».
Per questa impresa babbo Anchise ha comprato una vecchia combinata, un macchinario per lavorare il legno degli anni Venti; nel garage aveva già un tornio che gli ha consentito di seguire le lavorazioni in ferro: le armature delle finestre, i cardini e le serrature delle porte.
Davide e suo padre Anchise hanno trovato in una segheria di Montepulciano Stazione una catasta di tavole grezze in legno di rovere.
Da questa hanno ricavato, realizzandoli, tutti gli infissi della casa, la scala per salire nell’ex soffitta che sarebbe diventata la camera da letto, un armadio, la panca in muratura accanto al camino, il portone di entrata.
Con gli scarti delle lavorazioni hanno inoltre realizzato tutto il parquet della camera da letto, ben 30 m².
Per questa impresa babbo Anchise ha comprato una vecchia combinata, un macchinario per lavorare il legno degli anni Venti; nel garage aveva già un tornio che gli ha consentito di seguire le lavorazioni in ferro: le armature delle finestre, i cardini e le serrature delle porte.
Davide e suo padre Anchise hanno trovato in una segheria di Montepulciano Stazione una catasta di tavole grezze in legno di rovere.
Da questa hanno ricavato, realizzandoli, tutti gli infissi della casa, la scala per salire nell’ex soffitta che sarebbe diventata la camera da letto, un armadio, la panca in muratura accanto al camino, il portone di entrata.
Con gli scarti delle lavorazioni hanno inoltre realizzato tutto il parquet della camera da letto, ben 30 m².
«Fatta eccezione per le mura portanti, la casa è stata completamente smontata. Abbiamo acquistato un vecchio Ape 50 con il quale io, Emanuela e mia mamma Viviana portavamo via i detriti e caricavamo laterizi, sabbia, ghiaia, cemento e ferro per le armature dei solai da ricostruire. Ogni pianella del pavimento, mattone dei solai, trave e murale, è stato pulito, accatastato e riutilizzato per la costruzione. Uno per uno», spiega Davide con nella voce un’emozione che forse solo chi costruisce la propria casa con le proprie mani può provare.
In fase di demolizione, dietro una parete portante che suonava a vuoto, Davide e Anchise hanno trovato la vecchia cornice in pietra serena di un camino nobiliare murato e parzialmente smontato, da loro poi portato alla luce e risanato: evidentemente, questo posto aveva avuto nel corso dei secoli un vissuto importante. Il camino è oggi il punto di ritrovo di tutta la famiglia, una presenza scoppiettante da settembre fino a primavera inoltrata. Fin dalle prime ore della mattina nel camino brucia la legna di Nico, il boscaiolo di fiducia della famiglia. È con il suo suono e il suo calore che i bimbi si svegliano la mattina: «pensiamo che per loro sarà un ricordo indelebile».
La cucina è stata costruita in muratura ed è aperta sulla sala da pranzo con camino. Il lavandino antico e lo sgocciolatoio in marmo di Carrara non saranno costati più di 300 euro. La cucina è un luogo importante per questa famiglia, è qui che si ritrovano tutti i familiari Giustini ed è qui che è nata e si è sviluppata la passione di Emanuela e Davide, sfociata poi nell’inaugurazione di una vera e propria trattoria.
La Piccola Trattoria Guastini è oggi parte di numerose guide culinarie; anima della cucina del ristorante è Emanuela, dove tutto è fatto a mano, dal pane, alle paste fresche e ripiene, ai sughi. In sala, invece, il lavoro tocca a Davide.
Cucina 4 fuochi: Ilve
La Piccola Trattoria Guastini è oggi parte di numerose guide culinarie; anima della cucina del ristorante è Emanuela, dove tutto è fatto a mano, dal pane, alle paste fresche e ripiene, ai sughi. In sala, invece, il lavoro tocca a Davide.
Cucina 4 fuochi: Ilve
Passando dalla cucina al bagno che si trova accanto alle scale che portano al piano di sopra, si incontra un’altra storia curiosa. Il pavimento, infatti, è stato realizzato con ciottoli di marmo del fiume Magra, affogati in una resina cementizia a quarzo e poi levigati a mano. L’idea è venuta ad Anchise ricordandosi una sua visita a Tellaro, a casa del poeta Mario Soldati, dove aveva visto una sala con un pavimento simile.
I rivestimenti invece, in marmo rosa del Portogallo, provengono da una vecchia giacenza, regalata a Davide, di lastre allo stato grezzo. Padre e figlio le hanno lavorate, levigate e lucidate.
Sanitari: Ideal Standard
I rivestimenti invece, in marmo rosa del Portogallo, provengono da una vecchia giacenza, regalata a Davide, di lastre allo stato grezzo. Padre e figlio le hanno lavorate, levigate e lucidate.
Sanitari: Ideal Standard
Dalla scala ricavata usando la preziosa catasta di Rovere grezzo si accede al piano superiore, dove si trovano la camera da letto e il bagno padronali.
Questi due ambienti trovano oggi sede nell’antica soffitta.
Letto: Ikea
Letto: Ikea
Il pavimento del bagno è stato realizzato da Anchise con quadrati di marmo di Carrara Calacatta incorniciati in liste di Noce nazionale, per creare un effetto di tappeto a intarsio. Le liste sono state ricavate da una tavola in legno e il marmo è stato interamente levigato e lucidato da loro.
Sopra la vasca, nella fascia fucsia, più in alto rispetto al rivestimento in mattonelle bianche di forma quadrata, un ricordo acquistato in un bazar in Turchia.
Sanitari: Althea
Sopra la vasca, nella fascia fucsia, più in alto rispetto al rivestimento in mattonelle bianche di forma quadrata, un ricordo acquistato in un bazar in Turchia.
Sanitari: Althea
La finestra ovale incastonata nella lastra di travertino è stata realizzata da Anchise per ricordare l’oblò di una nave.
L’intervento di ristrutturazione della prima parte della casa, sviluppato di pari passo con l’avviamento del ristorante, è stato ultimato nel 2007.
Con la nascita di Dario nel 2010, il secondogenito, l’appartamento era diventato troppo piccolo per la famiglia.
Per questo, nel 2012 Davide ed Emanuela hanno acquistato l’appartamento adiacente, di proprietà della Curia e che componeva la base di una delle quattro torri del Castello di Valiano. Di queste solo una è rimasta integra, le altre tre, compresa questa, sono diventate abitazioni. Solo il tetto era stato sostituito nel 1998, mentre il resto della struttura era in stato di abbandono.
La lampada vicino alla finestra è stata acquistata in Marocco da Emanuela.
Con la nascita di Dario nel 2010, il secondogenito, l’appartamento era diventato troppo piccolo per la famiglia.
Per questo, nel 2012 Davide ed Emanuela hanno acquistato l’appartamento adiacente, di proprietà della Curia e che componeva la base di una delle quattro torri del Castello di Valiano. Di queste solo una è rimasta integra, le altre tre, compresa questa, sono diventate abitazioni. Solo il tetto era stato sostituito nel 1998, mentre il resto della struttura era in stato di abbandono.
La lampada vicino alla finestra è stata acquistata in Marocco da Emanuela.
Per collegare i due appartamenti è stata sufficiente l’apertura di una porta sul muro portante e l’affiancamento di una piccola scala per accedervi.
Nonostante il tempo da investire in questa nuova avventura era inferiore rispetto agli anni precedenti, Davide ed Anchise non si sono scoraggiati.
Hanno infatti realizzato il parquet del soggiorno usando una rimanenza di legno di castagno ceduta loro a poco prezzo da una ditta nelle vicinanze (Essentia Parquet di Torrita di Siena), che si è occupata anche di sottoporre le assi a un processo di tostatura, donandogli le tonalità calde senza doverlo dipingere.
La stufa che campeggia al centro, in terracotta, è stata recuperata da un rigattiere del paese. Era la stufa che scaldava l’unica classe della scuola elementare del paese agli inizi del ‘900.
Divano: Divanidea
Nonostante il tempo da investire in questa nuova avventura era inferiore rispetto agli anni precedenti, Davide ed Anchise non si sono scoraggiati.
Hanno infatti realizzato il parquet del soggiorno usando una rimanenza di legno di castagno ceduta loro a poco prezzo da una ditta nelle vicinanze (Essentia Parquet di Torrita di Siena), che si è occupata anche di sottoporre le assi a un processo di tostatura, donandogli le tonalità calde senza doverlo dipingere.
La stufa che campeggia al centro, in terracotta, è stata recuperata da un rigattiere del paese. Era la stufa che scaldava l’unica classe della scuola elementare del paese agli inizi del ‘900.
Divano: Divanidea
Il soggiorno è uno dei luoghi di ritrovo della famiglia ma, considerando gli orari del ristorante, purtroppo non è molto vissuto. La trattoria è diventata per i bambini come una seconda casa, in cui trascorrere il tempo mentre i genitori lavorano.
Una scala a chiocciola porta al piano inferiore, dove si trova la camera dei bambini. Appassionato di questo tipo di scale, Davide ne ha trovata una antica, in ghisa, in vendita a Milano, in un appartamento sui Navigli. Padre e figlio, affittato un furgone, se la sono aggiudicata e portata a casa in una sola notte. Il nonno l’ha poi lavorata e adattata allo spazio disponibile, modificando il passamano e allungando il palo centrale.
Si arriva così alla camera dei bambini, arredata all’insegna della semplicità e della funzionalità: un letto a castello, un grande armadio, fasciatoio e piani di appoggio per i più piccoli di casa. A terra, sempre il parquet di recupero in castagno.
Cameretta: Ikea
Cameretta: Ikea
La cantina è stata svuotata dei detriti accumulatisi negli anni con grande fatica: infatti, poiché era impossibile far accedere un mini escavatore, l’unico modo per trasferire i metri cubi di terra e sabbia si è rivelato essere il trasporto a mano, secchio dopo secchio.
Tanta fatica è stata ampiamente ripagata da una scoperta che fa ancora illuminare gli occhi a Davide: «Avevamo già scavato abbastanza per cominciare a ristrutturare l’ambiente per ridargli stabilità, quando abbiamo intravisto nell’angolo della cantina un piccolo arco di mattoni. Ebbene: scoprimmo che era l’ingresso di una grotta. Il lavoro di svuotamento a mano di terra e sabbia si è raddoppiato, perché si trattava di almeno altri 5 metri cubi di materiale, ma l’emozione di aver scoperto nella nostra casa una grotta in tufo ricavata chissà quanti secoli fa ci ha fatto vivere la fatica con allegria e leggerezza. Oggi è diventata la cantina dei vini e vi si accede attraverso una scala di legno in quercia».
Tanta fatica è stata ampiamente ripagata da una scoperta che fa ancora illuminare gli occhi a Davide: «Avevamo già scavato abbastanza per cominciare a ristrutturare l’ambiente per ridargli stabilità, quando abbiamo intravisto nell’angolo della cantina un piccolo arco di mattoni. Ebbene: scoprimmo che era l’ingresso di una grotta. Il lavoro di svuotamento a mano di terra e sabbia si è raddoppiato, perché si trattava di almeno altri 5 metri cubi di materiale, ma l’emozione di aver scoperto nella nostra casa una grotta in tufo ricavata chissà quanti secoli fa ci ha fatto vivere la fatica con allegria e leggerezza. Oggi è diventata la cantina dei vini e vi si accede attraverso una scala di legno in quercia».
Al momento del servizio Anchise non era a casa. Mi sarebbe piaciuto conoscere il geniale realizzatore di tante idee e questo Ideabook su Houzz è un omaggio per lui. Davide, Emanuela e i nipoti glielo mostreranno per ringraziarlo ancora e per ricordargli quanto siano stati preziosi e indispensabili il suo aiuto e la sua dedizione.
Guarda tutte le foto di questa casa
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Guarda tutte le foto di questa casa
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Il gatto di casa, Winny
Articoli correlati
Le Case di Houzz
Lusso Toscano di Campagna in Vera Pietra
In questa sontuosa residenza familiare estiva le meraviglie italiane incontrano la raffinatezza dello stile francese
Leggi Tutto
Le Case di Houzz
Le Case di Houzz: Legno, Pietra e Ruggine per Ristrutturare un Fienile
Una ristrutturazione ispirata all’essenza della vita rurale, resa attuale dal comfort moderno: tre cucine, una Spa e arredi su misura
Leggi Tutto
Le Case di Houzz
Ristrutturare Un Vecchio Fienile con una Sala Alta 9 Metri
La ristrutturazione di un rustico ha dato vita a un’abitazione con ambienti differenziati per le diverse stagioni
Leggi Tutto
Architettura e design
L'Architettura Vernacolare Può Migliorare il Comfort Moderno?
Osserviamo la magia sostenibile che accade quando l'architettura tradizionale incontra la vita moderna
Leggi Tutto
Approfondimenti e dati
Cos'è l'Albergo Diffuso e Perché è una Formula in Crescita
Non solo in Italia: gli alberghi diffusi si moltiplicano, sempre rispettando la loro filosofia di base
Leggi Tutto
Ristrutturare
3 Modi di Ristrutturare un Casale: Tradizionale, Vintage, Moderno
Scopriamo lo stile rustico contemporaneo attraverso tre progetti, ciascuno con la sua atmosfera e il suo stile
Leggi Tutto
Ristrutturare
Come Ristrutturare un Fienile, i Consigli degli Esperti
Dal consolidamento agli interni: tre professionisti ci spiegano come trasformare i limiti del fienile in opportunità
Leggi Tutto
Norme e permessi
Casa in Campagna: Permessi per Cambiare Uso Agricolo in Abitativo
di Sara Pizzo
Cosa serve sapere per cambiare d’uso e trasformare un edificio agricolo in una casa di campagna da sogno
Leggi Tutto
Le Case di Houzz
Prima e Dopo a Confronto: 3 Rustici Diventano Contemporanei
Scopriamo come materiali tipicamente rurali, come legno e pietra a secco, si prestano a creare uno stile contemporaneo
Leggi Tutto
Stili e tendenze
Scopri lo Stile Cottagecore (Sì, Funziona Anche se Vivi in Città)
Cos'è il cottagecore? Ve lo raccontiamo attraverso 11 immagini e altrettante idee per portare la campagna dentro casa
Leggi Tutto
Bravissimi tutti quanti i componenti della famiglia e che fortuna aver trovato questa costruzione e averla resa così bella e funzionale, complimenti!!!
Spettacolare, non ci sono altre parole!