Progetti: Il Casale Tecnologico che Dialoga col Passato di Urbino
Tre edifici per una nuova abitazione sulla sommità di una delle colline più belle delle Marche
Sabrina Sciama
14 aprile 2018
Houzz Italia Contributor. Sempre alla ricerca di cose non scontate, scrivo di design e interior da oltre vent'anni, curo i contenuti di portali di architettura, design, blog aziendali, collaboro con magazine di settore
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Sorge su una collina nei pressi di Urbino questo insieme di nuove case progettato da GGA Gardini Gibertini Architetti con l’intento di “ristabilire un dialogo diretto ed empatico tra le nuove costruzioni e la stratificazione storica del paesaggio”. La zona, infatti, è Patrimonio dell’Unesco ed è ricca di passato e di antichi borghi medioevali.
Collegati fra loro nel piano interrato, i primi due edifici formano un’unica unità abitativa e poggiano su una piattaforma di cemento rosso delle dimensioni di 38 x 20 metri. Un terzo edificio, di servizio al giardino, è posto sulla sommità di una piccola collina artificiale. L’ulivo centenario è stato scelto come «scultura italiana del paesaggio» interrompe il rigore geometrico degli spazi esterni.
Un progetto ambizioso che esplora l’architettura tra passato e presente, la natura del luogo e il gusto personale dei committenti, qui raccontato con un servizio fotografico scattato subito dopo la conclusione dei lavori, quando la casa era appena stata completata negli interni e esterni.
Collegati fra loro nel piano interrato, i primi due edifici formano un’unica unità abitativa e poggiano su una piattaforma di cemento rosso delle dimensioni di 38 x 20 metri. Un terzo edificio, di servizio al giardino, è posto sulla sommità di una piccola collina artificiale. L’ulivo centenario è stato scelto come «scultura italiana del paesaggio» interrompe il rigore geometrico degli spazi esterni.
Un progetto ambizioso che esplora l’architettura tra passato e presente, la natura del luogo e il gusto personale dei committenti, qui raccontato con un servizio fotografico scattato subito dopo la conclusione dei lavori, quando la casa era appena stata completata negli interni e esterni.
Foto di Ezio Manciucca
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un uomo d’affari straniero, innamorato di questo territorio, trascorre le vacanze con la famiglia e gli amici
Dove: frazione di Urbino
Anno di costruzione: 2014/2017
Architetto: GGA gardini gibertini architetti
Progetto elettrico e domotica
Studio Silvagni & Zaccagni -
IET Impianti
Superficie della proprietà: 13 ettari
Superficie complessiva: 1.080 m² distribuiti in tre corpi di fabbrica. La casa padronale di 300 m² è composta da due edifici collegati fra loro al livello interrato. L’edificio più alto è composto da soggiorno con studio e cucina al piano terra, tre camere e rispettivi bagni al primo piano. In quello più basso, rivestito da scuri, c’è un’altra camera matrimoniale con bagno.
La casa di vacanza, costituita da tre corpi apparentemente indipendenti, reinterpreta in chiave contemporanea l’antico impianto di case coloniche costituite da pochi edifici isolati.
Il nuovo nucleo abitativo si mostra al paesaggio con il suo rigoroso e discreto guscio di pietra: un atto di sensibilità e attenzione verso il recupero dell’identità e appartenenza culturale alla matrice rurale del luogo.
Pavimentazioni esterne: Tecnoconcrete
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un uomo d’affari straniero, innamorato di questo territorio, trascorre le vacanze con la famiglia e gli amici
Dove: frazione di Urbino
Anno di costruzione: 2014/2017
Architetto: GGA gardini gibertini architetti
Progetto elettrico e domotica
Studio Silvagni & Zaccagni -
IET Impianti
Superficie della proprietà: 13 ettari
Superficie complessiva: 1.080 m² distribuiti in tre corpi di fabbrica. La casa padronale di 300 m² è composta da due edifici collegati fra loro al livello interrato. L’edificio più alto è composto da soggiorno con studio e cucina al piano terra, tre camere e rispettivi bagni al primo piano. In quello più basso, rivestito da scuri, c’è un’altra camera matrimoniale con bagno.
La casa di vacanza, costituita da tre corpi apparentemente indipendenti, reinterpreta in chiave contemporanea l’antico impianto di case coloniche costituite da pochi edifici isolati.
Il nuovo nucleo abitativo si mostra al paesaggio con il suo rigoroso e discreto guscio di pietra: un atto di sensibilità e attenzione verso il recupero dell’identità e appartenenza culturale alla matrice rurale del luogo.
Pavimentazioni esterne: Tecnoconcrete
«Il disegno della piscina a sfioro – spiega l’architetto Nicola Gibertini dello Studio GGA – è nato insieme al progetto della casa. Un posto che non voleva sembrare una piscina ma una pozzanghera dopo un acquazzone. Infatti d’estate, verso l’ora del tramonto, soprattutto quando fa molto caldo, le rondini e molti altri uccelli passano ad abbeverarsi».
L’acqua della piscina è salata e calda, per un maggior comfort ambientale e per i vantaggi in termini di manutenzione, minore rispetto ai sistemi convenzionali al cloro (anche se i costi di installazione sono maggiori). La superficie interna si caratterizza per il rivestimento in pasta di cemento e polvere di marmo, morbida al tatto. Il risultato è un colore, il french grey, molto scuro, quasi nero, che vira al verde.
Piscina a sfioro: Onda Blu Piscine
L’acqua della piscina è salata e calda, per un maggior comfort ambientale e per i vantaggi in termini di manutenzione, minore rispetto ai sistemi convenzionali al cloro (anche se i costi di installazione sono maggiori). La superficie interna si caratterizza per il rivestimento in pasta di cemento e polvere di marmo, morbida al tatto. Il risultato è un colore, il french grey, molto scuro, quasi nero, che vira al verde.
Piscina a sfioro: Onda Blu Piscine
L’ulivo non appartiene alla zona, vi è stato portato perché, spiega l’architetto, «fa da scultura italiana del paesaggio, caratterizza e ammorbidisce lo spazio». Si tratta di un ulivo secolare che, integrato nella piattaforma di cemento rosso, necessita della poca manutenzione data dall’impianto di irrigazione automatica.
La struttura degli edifici è realizzata in cemento armato, senza elementi portanti interni. I rivestimenti sono realizzati con pietre rinvenute sul luogo durante gli scavi, tagliate, regolarizzate e selezionate.
La struttura degli edifici è realizzata in cemento armato, senza elementi portanti interni. I rivestimenti sono realizzati con pietre rinvenute sul luogo durante gli scavi, tagliate, regolarizzate e selezionate.
Gronde, pluviali e prese d’aria sono quasi invisibili per non impattare sulla purezza dei volumi. In particolare, le prese d’aria si nascondono nei quattro camini e in alcune pietre predisposte per il passaggio dell’aria. Un sistema di aerazione che, come per le case di campagna di 100 anni fa, integra tutto nell’involucro dell’edificio.
Unica concessione decorativa, la struttura in legno di castagno che circonda la zona notte e si comporta come sistema oscurante regolabile.
«La casa ha una “pelle” di scuroni che ne chiudono l’interno», specifica Nicola Gibertini. Gli scuri sono realizzati in pannelli di legno pieno che in posizione perpendicolare lasciano passare la luce e che si chiudono per oscurare, ma anche per garantire la sicurezza, nel caso di “visite” inaspettate da parte di animali selvatici.
Unica concessione decorativa, la struttura in legno di castagno che circonda la zona notte e si comporta come sistema oscurante regolabile.
«La casa ha una “pelle” di scuroni che ne chiudono l’interno», specifica Nicola Gibertini. Gli scuri sono realizzati in pannelli di legno pieno che in posizione perpendicolare lasciano passare la luce e che si chiudono per oscurare, ma anche per garantire la sicurezza, nel caso di “visite” inaspettate da parte di animali selvatici.
La planimetria mostra la disposizione dei tre edifici. I due principali sono collegati a livello ipogeo, il terzo è posto sulla sommità di una piccola collina artificiale. Quest’ultimo funge da deposito ed è attrezzato con una cucina.
Pianta del piano interrato: si evidenzia il collegamento fra i due corpi di fabbrica principali.
All’edificio principale si accede dal piano interrato dove si trova il grande garage. In questo modo si evitano la sosta e la vista di mezzi di trasporto al piano del giardino. Dal livello inferiore, le scale conducono direttamente al cuore dell’edificio principale ove si apre la vista sulla collina e sull’area esterna della piscina.
Serramenti: Face
Serramenti: Face
Il modellino mostra la disposizione delle tre costruzioni e l’ingresso al garage dal piano interrato
Il piano terra si apre completamente verso l’esterno, in continuità con il giardino.
Nel soggiorno convivono la zona pranzo, lo studio e la cucina.
Le pareti in cemento armato sono realizzate a partire da casseforme (ovvero l’involucro nel quale viene gettato il calcestruzzo in stato liquido e che ne acquisisce la texture una volta indurito) in legno di abete di prima scelta, piallato per garantire una superficie liscia. «La scelta di ogni singola tavola di legno è importante – spiega l’architetto – anche per evitare che la presenza di resina influisca sull’aspetto delle pareti in cemento armato». Ogni dettaglio è stato determinato in fase di progetto: nelle casseforme sono state predisposte, per sottrazione, le sedi delle lampade di Viabizzuno.
In tutta la casa i pavimenti sono realizzati in resina rosso scuro.
Corpo illuminante a incasso, specifico per cemento armato: Foro di Viabizzuno, design Peter Zumthor; divani: Riva 1920; pavimenti in resina: ManoloBagniOne; alle pareti opere di Alessandro Busci
Nel soggiorno convivono la zona pranzo, lo studio e la cucina.
Le pareti in cemento armato sono realizzate a partire da casseforme (ovvero l’involucro nel quale viene gettato il calcestruzzo in stato liquido e che ne acquisisce la texture una volta indurito) in legno di abete di prima scelta, piallato per garantire una superficie liscia. «La scelta di ogni singola tavola di legno è importante – spiega l’architetto – anche per evitare che la presenza di resina influisca sull’aspetto delle pareti in cemento armato». Ogni dettaglio è stato determinato in fase di progetto: nelle casseforme sono state predisposte, per sottrazione, le sedi delle lampade di Viabizzuno.
In tutta la casa i pavimenti sono realizzati in resina rosso scuro.
Corpo illuminante a incasso, specifico per cemento armato: Foro di Viabizzuno, design Peter Zumthor; divani: Riva 1920; pavimenti in resina: ManoloBagniOne; alle pareti opere di Alessandro Busci
L’approvvigionamento energetico della casa, solo elettrico, è garantito da un esteso impianto fotovoltaico integrato e nascosto nel giardino della proprietà, in una zona protetta alla vista. In cucina domina il bancone da 8 metri di lunghezza; gli impianti e gli elettrodomestici si celano dietro la boiserie, comprese le bocchette dell’aria condizionata posizionate in corrispondenza delle fughe.
I mobili e le boiserie della casa sono stati realizzati da Riva1920, in legno di noce su disegno degli architetti GGA. Il camino sul fondo si trova alla base di un grande mobile, alto 8 metri, che contiene gli impianti domotici.
Un progetto complesso dal punto di vista tecnologico, che integra aria condizionata, ventilazione meccanica controllata, riscaldamento, sensori antincendio, allarmi, collegamenti internet.
Un progetto complesso dal punto di vista tecnologico, che integra aria condizionata, ventilazione meccanica controllata, riscaldamento, sensori antincendio, allarmi, collegamenti internet.
Il piano primo, organizzato intorno ad un ampio ballatoio che si affaccia sul soggiorno, comprende la zona padronale e due camere matrimoniali con i rispettivi bagni.
Pianta del primo piano dove si trovano la camera padronale con vasca, bagno e guardaroba, e le due camere matrimoniali con bagno.
La vasca da bagno si trova nella camera da letto padronale, in parte celata dall’armadio guardaroba. Anche in questo caso la fuga in cima alla boiserie-armadio contiene le bocchette di mandata dell’aria.
La resina utilizzata per i pavimenti di tutta la casa è stata colata senza soluzione di continuità. Spiega Nicola Gibertini: «con Photoshop abbiamo disegnato il campione in colore rosso e molto nero: la volevamo molto “sporca” e lucida». Si tratta dello stesso rosso della piattaforma di cemento esterna, me è trattato in maniera diversa.
Pavimenti in resina: ManoloBagniOne; lavabo e vasca: Agape
Pavimenti in resina: ManoloBagniOne; lavabo e vasca: Agape
Tutto è integrato: anche le luci che tagliano e definiscono l’andamento del tetto.
Se i progettisti hanno perseguito l’obiettivo di creare case «che parlassero dei loro materiali come le vere case rurali», il cliente era molto esigente dal punto di vista tecnologico. La soluzione che coniugasse al meglio queste due esigenze si è risolta in una pianta semplice ma dalle sofisticate complessità interne.
Guarda tutte le foto di questo progetto
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Progetto molto bello nel suo insieme...direi un particolare complimento per la realizzazione del Cemento Armato a vista, nel quale è sempre difficile ottenere un buon risultato, ma in questo caso veramente ben curato con un ottimo risultato, complimenti !
Bellissimi gli esterni, ma interni troppo freddi e impersonali con tutto su misura. Ni.
Sapreste gentilmente indicarmi la tipologia di pavimento in cemento esterno? Potrebbe essere microcemento? Grazie!