Progettare a Distanza e Smart Working: Idee per Proprietari e Pro
Molti progetti sono fermi, ma la progettazione può proseguire per essere pronti a ripartire. Come? Leggi i consigli
La progettazione a distanza è un fenomeno in crescita e lo era già prima delle restrizioni imposte dalla diffusione del Covid-19. Spesso, infatti, l’architetto scelto per seguire il nostro progetto di ristrutturazione deve confrontarsi con una distanza geografica importante e dunque gestirla ottimizzando i passaggi che possono essere seguiti rinunciando alla presenza fisica. Abbiamo chiesto a tre professionisti di Houzz che già da tempo sperimentano questa modalità di lavoro come renderla davvero efficace e quali siano, in particolare, i passaggi da svolgere a distanza, avendo a disposizione una planimetria.
I consigli professionali di:
Angela Baghino, architetto, Trieste
Alessia Bettazzi, architetto dello studio Bettazzi + Percoco, Prato
Nino Filotico, architetto di Filotico & Partners Architetti, Milano
Mariana Martini, architetto, Milano
I consigli professionali di:
Angela Baghino, architetto, Trieste
Alessia Bettazzi, architetto dello studio Bettazzi + Percoco, Prato
Nino Filotico, architetto di Filotico & Partners Architetti, Milano
Mariana Martini, architetto, Milano
1. Raccogliere desideri ed esigenze del committente
Il primo passo di ogni ristrutturazione consiste nel condividere con il progettista le nostre esigenze e i nostri desideri. Questo può avvenire attraverso lo scambio di immagini ma soprattutto con il dialogo.
Il progettista: sa quali domande fare al committente per mettere a fuoco quale sia l’obiettivo reale della ristrutturazione.
Il cliente: prima di interloquire con il progettista può mettere su carta i propri desideri, per renderli più chiari innanzitutto a se stesso.
Il consiglio del Pro:
«Consiglio ai clienti di preparare una bella lista con le richieste specifiche», spiega Mariana Martini. E Angela Baghino aggiunge: «Il primo contatto potrebbe essere paragonato ad una sessione di coaching nella quale, piuttosto che dare soluzioni, si cerca di capire quale sia la ragione per la quale il proprietario di casa si sta proiettando verso il cambiamento».
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto di progettazione architettonica della tua zona
Il primo passo di ogni ristrutturazione consiste nel condividere con il progettista le nostre esigenze e i nostri desideri. Questo può avvenire attraverso lo scambio di immagini ma soprattutto con il dialogo.
Il progettista: sa quali domande fare al committente per mettere a fuoco quale sia l’obiettivo reale della ristrutturazione.
Il cliente: prima di interloquire con il progettista può mettere su carta i propri desideri, per renderli più chiari innanzitutto a se stesso.
Il consiglio del Pro:
«Consiglio ai clienti di preparare una bella lista con le richieste specifiche», spiega Mariana Martini. E Angela Baghino aggiunge: «Il primo contatto potrebbe essere paragonato ad una sessione di coaching nella quale, piuttosto che dare soluzioni, si cerca di capire quale sia la ragione per la quale il proprietario di casa si sta proiettando verso il cambiamento».
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2. Condividere immagini ispirazionali per individuare lo stile preferito
Una volta intercettate le esigenze specifiche del cliente e dunque l’indirizzo “tecnico” dell’intervento, con le eventuali modifiche strutturali, occorre mettere a fuoco anche quale stile dare agli ambienti interessati dalla ristrutturazione.
Il progettista: attraverso i social network o piattaforme professionali come Houzz ad esempio condivide con il committente alcune ipotesi, mostrandogli soluzioni di stile ben definite per aiutarlo a individuare quello più adatto a lui. «Ma anche immagini rappresentative di un “mood” che facciano intuire la consistenza dei materiali, i colori e le sensazioni anziché mostrare ambienti già pronti, come nell’esempio nell’immagine», suggerisce Mariana Martini.
Il cliente: analogamente raccoglie e condivide immagini di progetti già realizzati per sottoporli al progettista.
Una volta intercettate le esigenze specifiche del cliente e dunque l’indirizzo “tecnico” dell’intervento, con le eventuali modifiche strutturali, occorre mettere a fuoco anche quale stile dare agli ambienti interessati dalla ristrutturazione.
Il progettista: attraverso i social network o piattaforme professionali come Houzz ad esempio condivide con il committente alcune ipotesi, mostrandogli soluzioni di stile ben definite per aiutarlo a individuare quello più adatto a lui. «Ma anche immagini rappresentative di un “mood” che facciano intuire la consistenza dei materiali, i colori e le sensazioni anziché mostrare ambienti già pronti, come nell’esempio nell’immagine», suggerisce Mariana Martini.
Il cliente: analogamente raccoglie e condivide immagini di progetti già realizzati per sottoporli al progettista.
3. Formulare 2/3 ipotesi di progetto
A questo punto, il progettista ha a disposizione tutte le informazioni che occorrono per procedere all’elaborazione dell’intervento.
Il progettista: elabora e condivide con il committente 2/3 ipotesi di progetto, spiegandogli i dettagli in modo da renderle chiare. Nell’immagine, vediamo un esempio di Mariana Martini con quattro ipotesi di progetto per una camera con bagno.
Il cliente: valuta le ipotesi, chiedendo al progettista ogni chiarimento necessario per capirle, non essendo un tecnico a sua volta.
Il consiglio del Pro: «È importante che il cliente prenda dimestichezza con la funzione di “condivisione schermo” delle applicazioni di videochiamata in quanto una riunione a distanza rende necessaria sia la comunicazione face-to-face che la visione dal vivo dei modelli 3d e delle immagini», spiega Nino Filotico.
A questo punto, il progettista ha a disposizione tutte le informazioni che occorrono per procedere all’elaborazione dell’intervento.
Il progettista: elabora e condivide con il committente 2/3 ipotesi di progetto, spiegandogli i dettagli in modo da renderle chiare. Nell’immagine, vediamo un esempio di Mariana Martini con quattro ipotesi di progetto per una camera con bagno.
Il cliente: valuta le ipotesi, chiedendo al progettista ogni chiarimento necessario per capirle, non essendo un tecnico a sua volta.
Il consiglio del Pro: «È importante che il cliente prenda dimestichezza con la funzione di “condivisione schermo” delle applicazioni di videochiamata in quanto una riunione a distanza rende necessaria sia la comunicazione face-to-face che la visione dal vivo dei modelli 3d e delle immagini», spiega Nino Filotico.
4. Ipotizzare una rosa di palette di colori
Il committente ha scelto il progetto e lo stile consentendo al progettista di studiare la giusta combinazione di colori e materiali.
«In base agli input ricevuti dal cliente si riesce a formulare una tavola di ispirazione nella quale colori e materiali iniziano a definire un progetto che vedrà la sua realizzazione con disegni 3D e la progettazione vera e propria con dettagli e scelte di arredi», prosegue Angela Baghino.
Il progettista: anche in questo caso formula più di un’ipotesi, dopo aver ascoltato le idee e i desideri del proprietario di casa.
Il cliente: condivide con il progettista i suoi desideri relativi a materiali e colori.
Il committente ha scelto il progetto e lo stile consentendo al progettista di studiare la giusta combinazione di colori e materiali.
«In base agli input ricevuti dal cliente si riesce a formulare una tavola di ispirazione nella quale colori e materiali iniziano a definire un progetto che vedrà la sua realizzazione con disegni 3D e la progettazione vera e propria con dettagli e scelte di arredi», prosegue Angela Baghino.
Il progettista: anche in questo caso formula più di un’ipotesi, dopo aver ascoltato le idee e i desideri del proprietario di casa.
Il cliente: condivide con il progettista i suoi desideri relativi a materiali e colori.
5. Redigere il preventivo e stabilire i tempi di realizzazione di massima
Questa attività viene svolta dal progettista in autonomia.
Il progettista: fa una stima dei costi della mano d’opera e di materiali e arredi.
Il cliente: dopo aver letto il preventivo di massima dei lavori, lo confronta con il budget a disposizione e comunica al progettista eventuali scostamenti.
Questa attività viene svolta dal progettista in autonomia.
Il progettista: fa una stima dei costi della mano d’opera e di materiali e arredi.
Il cliente: dopo aver letto il preventivo di massima dei lavori, lo confronta con il budget a disposizione e comunica al progettista eventuali scostamenti.
6. Individuare i materiali e i fornitori
A partire dal budget si procede a individuare i possibili materiali adeguati al progetto e i fornitori degli stessi.
Il progettista: può iniziare a farsi un’idea dei rivestimenti se ha a disposizione dei campionari.
Il cliente: grazie alle indicazioni del progettista impara a conoscere le caratteristiche e le differenze dei vari rivestimenti per prepararsi a scegliere con maggiore consapevolezza.
Il consiglio del Pro: questa fase può iniziare in modalità a distanza ma necessita di una fase successiva “da vicino”, «Perché è necessario toccare con mano i materiali, nonché stabilire un rapporto empatico coi fornitori e seguirli spesso presso la loro sede, soprattutto se si tratta di artigiani», spiega Nino Filotico.
A partire dal budget si procede a individuare i possibili materiali adeguati al progetto e i fornitori degli stessi.
Il progettista: può iniziare a farsi un’idea dei rivestimenti se ha a disposizione dei campionari.
Il cliente: grazie alle indicazioni del progettista impara a conoscere le caratteristiche e le differenze dei vari rivestimenti per prepararsi a scegliere con maggiore consapevolezza.
Il consiglio del Pro: questa fase può iniziare in modalità a distanza ma necessita di una fase successiva “da vicino”, «Perché è necessario toccare con mano i materiali, nonché stabilire un rapporto empatico coi fornitori e seguirli spesso presso la loro sede, soprattutto se si tratta di artigiani», spiega Nino Filotico.
7. Proporre una combinazione di arredi
Se il committente lo richiede, il progettista può elaborare anche una combinazione di arredi, individuando non solo la tipologia ma anche il modello specifico e naturalmente la collocazione, la cui rappresentazione, come spiega Nino Filotico: «È resa più facile dall’utilizzo di rendering di progetto».
Il progettista: a partire dal budget e dallo spazio a disposizione ipotizza una lista di arredi adatti al caso.
Il cliente: anche in questa fase può condividere con il progettista immagini di arredi che rispecchiano i suoi desideri; il professionista lo aiuterà a individuare il prodotto che più si avvicina alla sua idea.
Il consiglio del Pro: «Le fasi di confronto telefonico e condivisione di elaborati sono costanti sia per una condivisione delle scelte fatte ma anche per riuscire ad affrontare insieme i momenti di stress per le decisioni da prendere, e in seguito anche la fase più operativa dei lavori in casa», consiglia Angela Baghino.
Se il committente lo richiede, il progettista può elaborare anche una combinazione di arredi, individuando non solo la tipologia ma anche il modello specifico e naturalmente la collocazione, la cui rappresentazione, come spiega Nino Filotico: «È resa più facile dall’utilizzo di rendering di progetto».
Il progettista: a partire dal budget e dallo spazio a disposizione ipotizza una lista di arredi adatti al caso.
Il cliente: anche in questa fase può condividere con il progettista immagini di arredi che rispecchiano i suoi desideri; il professionista lo aiuterà a individuare il prodotto che più si avvicina alla sua idea.
Il consiglio del Pro: «Le fasi di confronto telefonico e condivisione di elaborati sono costanti sia per una condivisione delle scelte fatte ma anche per riuscire ad affrontare insieme i momenti di stress per le decisioni da prendere, e in seguito anche la fase più operativa dei lavori in casa», consiglia Angela Baghino.
8. Procedere con l’ordine dei materiali e degli arredi
Una volta definito il progetto, scelti i materiali e gli arredi, il professionista potrà procedere all’ordine di tutto. I rivenditori e le aziende coinvolte potranno dare una stima dei tempi di consegna che aiuteranno a individuare una possibile data di inizio dei lavori.
Il progettista: effettua l’ordine tramite mail oppure direttamente dal web.
Il cliente: prima che il progettista proceda con l’ordine, verifica che tutte le voci corrispondano a quanto deciso, per evitare modifiche post acquisto.
Raccontaci la tua esperienza! Pro e committenti, come state lavorando a distanza?
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Il progettista: effettua l’ordine tramite mail oppure direttamente dal web.
Il cliente: prima che il progettista proceda con l’ordine, verifica che tutte le voci corrispondano a quanto deciso, per evitare modifiche post acquisto.
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Ovviamente i sopralluoghi in cantiere sono parte fondamentale del nostro lavoro ma anche qui la tecnologia ci viene in aiuto: molte volte bastano un video o la foto di un eventuale problema sorto in cantiere per risolverlo anche a distanza». Vediamo dunque nel dettaglio i vari passaggi della progettazione a distanza, con i consigli dei professionisti per affrontarle al meglio.