Esistono Piante Grasse Resistenti al Freddo?
Le succulente non sono campionesse di rusticità, ma alcune hanno una buona tolleranza al freddo, vediamo quali
Come è noto, il nemico numero uno delle piante grasse sono le basse temperature. In inverno occorre quindi portarle in casa, ripararle o coprirle, rendendo la coltivazione scomoda e complessa; ma volendo coltivarle lo stesso, quali sono le piante grasse resistenti al freddo?
Ahimè, non moltissime, poiché la maggior parte di questo tipo di piante ama estati calde e inverni miti. Ma non disperiamo: qualcuna c’è e la suggeriamo a tutti coloro che amano le succulente e le cactacee ma vivono in zone a inverni freddi.
La premessa importante? Avere un’estrema cura nella preparazione del terriccio che deve essere leggero e drenato, che impedisca anche il minimo ristagno (in questo senso assolutamente da evitare i sottovasi).
Ahimè, non moltissime, poiché la maggior parte di questo tipo di piante ama estati calde e inverni miti. Ma non disperiamo: qualcuna c’è e la suggeriamo a tutti coloro che amano le succulente e le cactacee ma vivono in zone a inverni freddi.
La premessa importante? Avere un’estrema cura nella preparazione del terriccio che deve essere leggero e drenato, che impedisca anche il minimo ristagno (in questo senso assolutamente da evitare i sottovasi).
Sedum
Vero campione di rusticità tra le succulente, con un incredibile numero di specie e varietà, tale che si potrebbero fare interi giardini solo di Sedum.
Ve ne sono a portamento a rosetta, molto simile alle classiche crassulacee, espanso e cespuglioso (come il noto e diffuso S. spectabile), basso e prostrato, coprisuolo. Possono vivere benissimo sia in vaso che in piena terra, rendono moltissimo come piante da muro a secco e come “verde verticale” per la tolleranza a sbalzi di temperature e stress idrici.
Vero campione di rusticità tra le succulente, con un incredibile numero di specie e varietà, tale che si potrebbero fare interi giardini solo di Sedum.
Ve ne sono a portamento a rosetta, molto simile alle classiche crassulacee, espanso e cespuglioso (come il noto e diffuso S. spectabile), basso e prostrato, coprisuolo. Possono vivere benissimo sia in vaso che in piena terra, rendono moltissimo come piante da muro a secco e come “verde verticale” per la tolleranza a sbalzi di temperature e stress idrici.
Foto di Marco Cassetta
Echinopsis
Ebbene sì, il comune cactino tondetto, mille volte visto sugli scaffali del garden center, o anche all’ortofrutta del supermercato, ha qualche jolly da giocare quando si parla di resistenza al freddo.
Sempre a patto che il terriccio sia drenatissimo e asciutto in inverno, l’Echinopsis (in foto nella versione multiplex) resiste anche sotto la neve.
Questi in foto “abitano” a Bologna già da molti anni!
Alcune specie da provare sono l’E.eyriesii e oxygona.
Echinopsis
Ebbene sì, il comune cactino tondetto, mille volte visto sugli scaffali del garden center, o anche all’ortofrutta del supermercato, ha qualche jolly da giocare quando si parla di resistenza al freddo.
Sempre a patto che il terriccio sia drenatissimo e asciutto in inverno, l’Echinopsis (in foto nella versione multiplex) resiste anche sotto la neve.
Questi in foto “abitano” a Bologna già da molti anni!
Alcune specie da provare sono l’E.eyriesii e oxygona.
Foto di Marco Cassetta
Alcuni Cereus
Tra i cactus veri e propri iniziate dal Cereus (in foto un Cereus peruvianus monstruosus). Procuratevi delle piante di dimensioni non troppo grandi e fatele acclimatare anno dopo anno, proteggendole sempre di meno. In terreni davvero drenati possono diventare grandi e forti, grazie anche ai rinvasi periodici che garantiscono una buona salute all’apparato radicale, anche se qualche sbruciacchiatura dovuta al gelo non mancherà.
È comunque bene porli in punti riparati o proteggerli dal freddo con frangivento o pannelli di policarbonato rimovibili. Il vento gelido può essere un problema non solo per il freddo, ma anche perché tende a destabilizzare la pianta, specie se è alta, a spezzarla o danneggiarla.
Alcuni Cereus
Tra i cactus veri e propri iniziate dal Cereus (in foto un Cereus peruvianus monstruosus). Procuratevi delle piante di dimensioni non troppo grandi e fatele acclimatare anno dopo anno, proteggendole sempre di meno. In terreni davvero drenati possono diventare grandi e forti, grazie anche ai rinvasi periodici che garantiscono una buona salute all’apparato radicale, anche se qualche sbruciacchiatura dovuta al gelo non mancherà.
È comunque bene porli in punti riparati o proteggerli dal freddo con frangivento o pannelli di policarbonato rimovibili. Il vento gelido può essere un problema non solo per il freddo, ma anche perché tende a destabilizzare la pianta, specie se è alta, a spezzarla o danneggiarla.
Trichocereus schickendantzii
Cactus vero e proprio, piuttosto diffuso in tutta Italia, in genere tende ad avere un accrescimento verticale o diagonale nei primi anni, per poi “sdraiarsi” sempre più. La sua particolarità sono i bellissimi fiori, portati a profusione.
Cactus vero e proprio, piuttosto diffuso in tutta Italia, in genere tende ad avere un accrescimento verticale o diagonale nei primi anni, per poi “sdraiarsi” sempre più. La sua particolarità sono i bellissimi fiori, portati a profusione.
Opuntia e Notocactus
Ancora tra le cactacee, alcune Opuntia (in foto) hanno una buona resistenza senza alcuna protezione, in vasi posti all’esterno.
Le specie più indicate dai collezionisti sono la O. polyacantha, humifusa, imbricata, pheacantha, stenopetala.
Provate anche con il Notocactus.
Se ben tenuti, possono resistere sotto la neve e a diversi gradi sotto zero. Come sempre è fondamentale che non ci sia ristagno idrico e il terreno sia asciutto in inverno.
Ancora tra le cactacee, alcune Opuntia (in foto) hanno una buona resistenza senza alcuna protezione, in vasi posti all’esterno.
Le specie più indicate dai collezionisti sono la O. polyacantha, humifusa, imbricata, pheacantha, stenopetala.
Provate anche con il Notocactus.
Se ben tenuti, possono resistere sotto la neve e a diversi gradi sotto zero. Come sempre è fondamentale che non ci sia ristagno idrico e il terreno sia asciutto in inverno.
Delosperma cooperii
Pianta abbastanza rustica in Italia, anche se ad accrescimento piuttosto lento.
La particolarità di questa pianta è che richiede davvero poca acqua, anche in estate.
È una coprisuolo affidabile, che fiorisce alla luce piena, può efficacemente essere collocata in vaso anche in composizioni.
In giardino è meravigliosa ai lati di un sentiero ghiaioso o pietroso, come in foto.
Pianta abbastanza rustica in Italia, anche se ad accrescimento piuttosto lento.
La particolarità di questa pianta è che richiede davvero poca acqua, anche in estate.
È una coprisuolo affidabile, che fiorisce alla luce piena, può efficacemente essere collocata in vaso anche in composizioni.
In giardino è meravigliosa ai lati di un sentiero ghiaioso o pietroso, come in foto.
Orostachys (antecedentemente classificata come Sedum)
L’Orostachys ha una bellissima forma sferica, tipica di molte crassulacee, si presta bene alla coltivazione in vasi anche piccoli e a combinazioni di piante.
L’Orostachys ha una bellissima forma sferica, tipica di molte crassulacee, si presta bene alla coltivazione in vasi anche piccoli e a combinazioni di piante.
Piante alpine
C’è poi un gran numero di piante che non sono succulente o cactacee, ma hanno un fogliame cicciottello che le fa assomigliare a delle piante grasse. La Lewisia (in foto) e molte sassifraghe ad esempio.
C’è poi un gran numero di piante che non sono succulente o cactacee, ma hanno un fogliame cicciottello che le fa assomigliare a delle piante grasse. La Lewisia (in foto) e molte sassifraghe ad esempio.
Attenzione con queste ultime, la loro coltivazione non è elementare perché sono piante che richiedono condizioni di coltivazioni particolari, molte sono protette dal regolamento Cites, quindi se le acquistate richiedete una certificazione di provenienza.
In foto: Saxifraga umbrosa
Si ringraziano per la collaborazione Marco Cassetta e Angelo Porcelli.
Conoscevi queste piante? Se vuoi condividere le tue esperienze con la community di Houzz, lo spazio dei commenti è a tua disposizione.
Altro
Le Regole Base per Coltivare le Piante Grasse con Successo
Come Proteggere le Piante del Balcone dal Gelo
In foto: Saxifraga umbrosa
Si ringraziano per la collaborazione Marco Cassetta e Angelo Porcelli.
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Di comprovata affidabilità, il Sempervivum è tra le crassulacee non solo più belle, ma anche meglio resistenti al freddo.
Le notazioni botaniche sono interessanti: nonostante le specie conosciute non siano numerosissime (circa quaranta), le varietà coltivate sono davvero molte e variabili. Non sono tutte di facile reperibilità, così come molte specie sono piuttosto rare.
Il Sempervivum è diffuso più o meno in tutto il globo, in zone calde ma anche in zone molto fredde, come le Alpi.
Ciò lo rende una pianta in grado di tollerare un ventaglio di climi molto diversi, purché asciutti in inverno. Terreni zuppi non fanno al caso suo, tanto che è adattissimo come pianta da roccia. Neanche le estati calde e umide del Sud Italia sono ideali, meglio climi freschi, una buona coltivazione in vaso con terriccio molto drenato. Può tranquillamente resistere sotto la neve.