Preparati a Chiamare un Garden Designer
Tempi, costi, maestranze coinvolte e manutenzione: come prende forma il progetto per il verde, in giardino o terrazzo
Che si tratti di un giardino di grandi dimensioni o di un terrazzo in città, la professionalità di un architetto del paesaggio saprà trasformarli in spazi verdi non solo di grande impatto, ma anche razionali e semplici da mantenere. Ma cosa aspettarsi, in termini di tempi, costi e maestranze coinvolte, quando si comincia il percorso? Le risposte di tre Pro presenti su Houzz.
I consigli professionali di:
Andrea Castagnaro, architetto del paesaggio di AC Green Design, Genova
Manuele Protti e Laura Valenza, di Trame Verdi & Paola Valenza architetto, Milano
Laura Rodolfi, architetto del paesaggio, Varese
I consigli professionali di:
Andrea Castagnaro, architetto del paesaggio di AC Green Design, Genova
Manuele Protti e Laura Valenza, di Trame Verdi & Paola Valenza architetto, Milano
Laura Rodolfi, architetto del paesaggio, Varese
La conoscenza non deve limitarsi alla metratura del giardino, ma considerare anche il contesto, «ll sopralluogo da parte del professionista è sempre consigliato, se non addirittura indispensabile quando si tratta di superfici più importanti come un terrazzo o un giardino. Oltre a permettere una verifica delle dimensioni rappresentate su carta, il sopralluogo consente al progettista di apprezzare i valori del luogo: le viste migliori dall’interno e verso l’esterno della proprietà, l’esposizione, il rapporto con la casa e lo spazio abitato a cui si deve relazionare; ma anche e soprattutto, le criticità su cui si andrà a lavorare nel progetto: ‘intrusioni visive’ dalle proprietà vicine, edifici o altri elementi impattanti da schermare ma anche irraggiamento eccessivo, la presenza di fonti di rumori da mitigare», confermano Manuele Protti e Paola Valenza.
Una volta approfondita la conoscenza del giardino o del terrazzo oggetto dell’intervento, il secondo passo, rispondono i Pro all’unisono, è sviluppare un dialogo aperto con i committenti, per definire un campo comune e sviluppare un progetto coerente con gli obiettivi (e il budget) del proprietario.
Una volta approfondita la conoscenza del giardino o del terrazzo oggetto dell’intervento, il secondo passo, rispondono i Pro all’unisono, è sviluppare un dialogo aperto con i committenti, per definire un campo comune e sviluppare un progetto coerente con gli obiettivi (e il budget) del proprietario.
Quali permessi richiedere
In linea di massima non sono richiesti permessi specifici, tranquillizza Andrea Castagnaro, a meno che – però – non ci siano vincoli paesaggistici particolari o si tratti di verde pensile.
Entra nel dettaglio Laura Rodolfi: «Se il progetto di sistemazione del giardino include opere edilizie, come per esempio la realizzazione di muri di sostegno, piscine, fabbricati accessori, movimenti di terra importanti, o l’installazione di strutture fisse (pergolati, tettoie, serre ecc.), sarà probabilmente necessario presentare una pratica edilizia presso l’Ufficio Tecnico comunale. Altre verifiche da fare riguardano il Regolamento Comunale del Verde, se presente, e il Regolamento Condominiale, che potrebbero prevedere limitazioni o prescrizioni, sia per le piante da utilizzare, sia per eventuali strutture fisse».
Talvolta, sottolinea Manuele Protti, anche per la realizzazione della pavimentazione potrebbe essere richiesta una valutazione, in relazione alla necessità di mantenere invariata l’idraulica del terreno. Nei casi più complessi, continuano da AC Green Design, «Valutiamo la situazione anche avvalendoci di specialisti, facendo riferimento alla normativa sia nazionale che locale, per dare al cliente un quadro il più completo ed esaustivo possibile».
In linea di massima non sono richiesti permessi specifici, tranquillizza Andrea Castagnaro, a meno che – però – non ci siano vincoli paesaggistici particolari o si tratti di verde pensile.
Entra nel dettaglio Laura Rodolfi: «Se il progetto di sistemazione del giardino include opere edilizie, come per esempio la realizzazione di muri di sostegno, piscine, fabbricati accessori, movimenti di terra importanti, o l’installazione di strutture fisse (pergolati, tettoie, serre ecc.), sarà probabilmente necessario presentare una pratica edilizia presso l’Ufficio Tecnico comunale. Altre verifiche da fare riguardano il Regolamento Comunale del Verde, se presente, e il Regolamento Condominiale, che potrebbero prevedere limitazioni o prescrizioni, sia per le piante da utilizzare, sia per eventuali strutture fisse».
Talvolta, sottolinea Manuele Protti, anche per la realizzazione della pavimentazione potrebbe essere richiesta una valutazione, in relazione alla necessità di mantenere invariata l’idraulica del terreno. Nei casi più complessi, continuano da AC Green Design, «Valutiamo la situazione anche avvalendoci di specialisti, facendo riferimento alla normativa sia nazionale che locale, per dare al cliente un quadro il più completo ed esaustivo possibile».
Il preventivo
Una prima, fondamentale, distinzione: quando si inaugura il rapporto fra il professionista per la progettazione del giardino e il committente, è bene distinguere la questione fra i costi del progetto e i costi di realizzazione del giardino, che non devono essere confusi. «Mentre i secondi – specifica Laura Rodolfi – vengono quantificati in modo compiuto solo in un secondo momento, durante la fase esecutiva, per i primi ci si basa sul preventivo iniziale, che dovrà definire, oltre alle dimensioni e caratteristiche dell’area, anche altre esigenze: che tipo di opere si intendono realizzare, le aspettative e le tempistiche previste. Inoltre dovrà essere chiaro quale livello di definizione dovrà raggiungere il progetto: se, cioè, si desidera solo uno schema di massima che individui le zone e la struttura del giardino, o se si avrà poi bisogno anche del progetto dettagliato da sottoporre al giardiniere per la realizzazione».
Per quanto riguarda i tempi per ottenere un preventivo di massima, solitamente non si allungano e dopo il primo incontro saranno sufficienti alcuni giorni per fare una prima proposta al cliente, la maggior parte delle volte gratuita.
Una prima, fondamentale, distinzione: quando si inaugura il rapporto fra il professionista per la progettazione del giardino e il committente, è bene distinguere la questione fra i costi del progetto e i costi di realizzazione del giardino, che non devono essere confusi. «Mentre i secondi – specifica Laura Rodolfi – vengono quantificati in modo compiuto solo in un secondo momento, durante la fase esecutiva, per i primi ci si basa sul preventivo iniziale, che dovrà definire, oltre alle dimensioni e caratteristiche dell’area, anche altre esigenze: che tipo di opere si intendono realizzare, le aspettative e le tempistiche previste. Inoltre dovrà essere chiaro quale livello di definizione dovrà raggiungere il progetto: se, cioè, si desidera solo uno schema di massima che individui le zone e la struttura del giardino, o se si avrà poi bisogno anche del progetto dettagliato da sottoporre al giardiniere per la realizzazione».
Per quanto riguarda i tempi per ottenere un preventivo di massima, solitamente non si allungano e dopo il primo incontro saranno sufficienti alcuni giorni per fare una prima proposta al cliente, la maggior parte delle volte gratuita.
I tempi del progetto
È sempre difficile dare parametri certi quando si tratta di un lavoro creativo da sviluppare in contesti che potenzialmente possono essere diversissimi fra loro. I Pro, in questo caso, provano a dare dei parametri basati sulla loro esperienza. È specifica Laura Rodolfi: «Una volta accettato il preventivo, bisogna prevedere almeno 3-4 settimane per lo sviluppo di una prima bozza del progetto di massima, che sarà poi man mano affinata e messa a punto con successivi momenti di confronto col cliente, in modo da arrivare ad una soluzione che lo soddisfi pienamente».
È sempre difficile dare parametri certi quando si tratta di un lavoro creativo da sviluppare in contesti che potenzialmente possono essere diversissimi fra loro. I Pro, in questo caso, provano a dare dei parametri basati sulla loro esperienza. È specifica Laura Rodolfi: «Una volta accettato il preventivo, bisogna prevedere almeno 3-4 settimane per lo sviluppo di una prima bozza del progetto di massima, che sarà poi man mano affinata e messa a punto con successivi momenti di confronto col cliente, in modo da arrivare ad una soluzione che lo soddisfi pienamente».
Andrea Castagnaro apre alle varie situazioni che si possono incontrare: «Per l’elaborazione del progetto è complicato dare una risposta, ogni situazione può essere molto diversa, faccio un esempio: per un terrazzo di piccole dimensioni, da 10-50 mq, la progettazione potrebbe anche essere più complicata rispetto ad un grosso giardino, dipendendo molto dalle scelte progettuali; in un piccolo giardino potrebbero esserci 20 specie di piante diverse, molti arredi, impianti di irrigazione, illuminazione, problematiche di varia natura che magari non si manifestano in un grande spazio verde. La tempistica per la realizzazione dipende ovviamente dalla dimensione ma è comunque strettamente collegata con la complessità del progetto, ci sono piccoli terrazzi che si allestiscono in 1/2 giorni e grossi giardini che richiedono un paio di mesi per essere completati».
I costi del progetto
Anche in termini di costi la forbice è ampia ed è molto difficile dare informazioni valide per ogni situazione. Dalla professionalità dei garden designer coinvolti, ecco alcuni parametri, cominciando dall’esperienza di Andrea Castagnaro: «In linea di massima ci sono due parametri per determinare i costi; il primo è una percentuale sull’importo delle opere, circa 15/20%, il secondo invece è un forfait in base alla metratura del giardino».
Laura Rodolfi descrive i criteri che muovono che il costo del progetto: «Per un giardino di medie dimensioni (400-1000 mq) il costo del progetto di massima può andare da 1.000 a 1.800 €. Analoghi tempi e analoghi costi sono da mettere in conto anche per la seconda fase progettuale, quella esecutiva, che approfondisce il livello di dettaglio degli elaborati grafici e comprende il computo metrico delle opere di giardinaggio; con questa documentazione, il cliente è già in grado di richiedere al giardiniere un preventivo dettagliato per la realizzazione del giardino».
Anche in termini di costi la forbice è ampia ed è molto difficile dare informazioni valide per ogni situazione. Dalla professionalità dei garden designer coinvolti, ecco alcuni parametri, cominciando dall’esperienza di Andrea Castagnaro: «In linea di massima ci sono due parametri per determinare i costi; il primo è una percentuale sull’importo delle opere, circa 15/20%, il secondo invece è un forfait in base alla metratura del giardino».
Laura Rodolfi descrive i criteri che muovono che il costo del progetto: «Per un giardino di medie dimensioni (400-1000 mq) il costo del progetto di massima può andare da 1.000 a 1.800 €. Analoghi tempi e analoghi costi sono da mettere in conto anche per la seconda fase progettuale, quella esecutiva, che approfondisce il livello di dettaglio degli elaborati grafici e comprende il computo metrico delle opere di giardinaggio; con questa documentazione, il cliente è già in grado di richiedere al giardiniere un preventivo dettagliato per la realizzazione del giardino».
La terza esperienza, utile per cercare di tracciare uno scenario completo, è quella di Manuele Protti e Paola Valenza: «Facciamo riferimento a un intervento di dimensioni ‘standard’: per l’acquisto e la messa a dimora delle piante, le fioriere, la progettazione e realizzazione di un impianto di irrigazione, un costo equo varia tra 70 e 150 euro/mq. I costi per la progettazione e la direzione lavori, incidono generalmente tra il 10 e il 15% dell’importo.
Questi costi escludono le opere murarie, gli interventi sugli impianti idrico ed elettrico e l’acquisto di arredi o attrezzature per la protezione solare. Anche il trasporto delle piante e dei materiali è da considerarsi escluso perché potrà variare caso per caso. Attenzione inoltre, ad applicare questo parametro tout court! Anche le aspettative del cliente possono essere determinanti nell’oscillazione dei costi: se i desiderata vanno nella direzione di cultivar speciali o verso il ‘pronto effetto’ o i tempi di esecuzione sono eccessivamente brevi, i costi possono essere sensibilmente maggiori».
Questi costi escludono le opere murarie, gli interventi sugli impianti idrico ed elettrico e l’acquisto di arredi o attrezzature per la protezione solare. Anche il trasporto delle piante e dei materiali è da considerarsi escluso perché potrà variare caso per caso. Attenzione inoltre, ad applicare questo parametro tout court! Anche le aspettative del cliente possono essere determinanti nell’oscillazione dei costi: se i desiderata vanno nella direzione di cultivar speciali o verso il ‘pronto effetto’ o i tempi di esecuzione sono eccessivamente brevi, i costi possono essere sensibilmente maggiori».
I costi di realizzazione
Il secondo capitolo di spesa riguarda la fase esecutiva del progetto, a cui si aggiungono ulteriori variabili: le condizioni meteorologiche e la stagionalità, fattori fondamentali per questo tipo di progetti.
«Per la fase realizzativa – conferma Laura Rodolfi –, va tenuto conto che l’esecuzione delle opere di giardinaggio è strettamente legata all’andamento climatico e stagionale: se le opere preparatorie possono essere eseguite quasi in ogni momento dell’anno, la piantumazione delle specie arboree, se in zolla, è vincolata al periodo di riposo vegetativo, tra novembre e inizio marzo. Più flessibile è la piantumazione delle piante in vaso (arbustive ed erbacee), anche se i periodi più favorevoli vanno da marzo a tutto maggio o da settembre a novembre.
Il costo di realizzazione di un giardino ben strutturato, che presenti qualche area pavimentata a secco (cioè non cementata), un’alternanza di superfici a prato, aiuole arbustive e di erbacee perenni, e qualche esemplare arboreo, secondo la mia esperienza può variare tra i 50 e gli 80 €/mq, arredi esclusi. Di questi costi, una parte consistente riguarda le essenziali operazioni di preparazione del terreno e gli accorgimenti tecnici che consentiranno, a giardino avviato, un corretto sviluppo delle piante e una manutenzione agevole: risparmiare su queste voci di spesa potrebbe compromettere definitivamente la buona riuscita del giardino.
Anche se il giardiniere può – in teoria – realizzare il giardino sulla sola base del progetto, è consigliabile affidare al professionista la supervisione dei lavori, quantomeno nelle fasi cruciali di tracciamento delle aiuole e di posizionamento delle piante: il suo compenso in questa fase può variare secondo il tipo di opere e l’impegno richiesto. La mia opinione è che sia più trasparente esporre il compenso in base al tempo impiegato e alle spese logistiche effettivamente sostenute».
Il secondo capitolo di spesa riguarda la fase esecutiva del progetto, a cui si aggiungono ulteriori variabili: le condizioni meteorologiche e la stagionalità, fattori fondamentali per questo tipo di progetti.
«Per la fase realizzativa – conferma Laura Rodolfi –, va tenuto conto che l’esecuzione delle opere di giardinaggio è strettamente legata all’andamento climatico e stagionale: se le opere preparatorie possono essere eseguite quasi in ogni momento dell’anno, la piantumazione delle specie arboree, se in zolla, è vincolata al periodo di riposo vegetativo, tra novembre e inizio marzo. Più flessibile è la piantumazione delle piante in vaso (arbustive ed erbacee), anche se i periodi più favorevoli vanno da marzo a tutto maggio o da settembre a novembre.
Il costo di realizzazione di un giardino ben strutturato, che presenti qualche area pavimentata a secco (cioè non cementata), un’alternanza di superfici a prato, aiuole arbustive e di erbacee perenni, e qualche esemplare arboreo, secondo la mia esperienza può variare tra i 50 e gli 80 €/mq, arredi esclusi. Di questi costi, una parte consistente riguarda le essenziali operazioni di preparazione del terreno e gli accorgimenti tecnici che consentiranno, a giardino avviato, un corretto sviluppo delle piante e una manutenzione agevole: risparmiare su queste voci di spesa potrebbe compromettere definitivamente la buona riuscita del giardino.
Anche se il giardiniere può – in teoria – realizzare il giardino sulla sola base del progetto, è consigliabile affidare al professionista la supervisione dei lavori, quantomeno nelle fasi cruciali di tracciamento delle aiuole e di posizionamento delle piante: il suo compenso in questa fase può variare secondo il tipo di opere e l’impegno richiesto. La mia opinione è che sia più trasparente esporre il compenso in base al tempo impiegato e alle spese logistiche effettivamente sostenute».
Come limitare le spese
I potenziali costi possono essere molto variabili, come appena confermato, ma ci sono alcuni punti fissi e consigli progettuali che possono aiutare il committente a limitare l’esborso. Eccone alcuni:
• Dedicarsi al progetto per il giardino fin dall’inizio – quando si tratta di un intervento che riguarda l’intera casa – quando sono ancora da realizzare le pavimentazioni e le opere esterne, in modo da non dover modificare opere appena completate o accontentarsi del risultato;
• Se il budget è limitato, meglio investire sul progetto complessivo e studiare una realizzazione a tappe, seguendo un’area alla volta;
• evitare l’inserimento di piante eccessivamente costose, perché di specie particolari o già molto vecchie; i Pro, all’unisono, garantiscono che attraverso un progetto accorto, anche le piante giovani daranno risultati eccezionali;
• scegliere materiali per la pavimentazione a costi contenuti.
I potenziali costi possono essere molto variabili, come appena confermato, ma ci sono alcuni punti fissi e consigli progettuali che possono aiutare il committente a limitare l’esborso. Eccone alcuni:
• Dedicarsi al progetto per il giardino fin dall’inizio – quando si tratta di un intervento che riguarda l’intera casa – quando sono ancora da realizzare le pavimentazioni e le opere esterne, in modo da non dover modificare opere appena completate o accontentarsi del risultato;
• Se il budget è limitato, meglio investire sul progetto complessivo e studiare una realizzazione a tappe, seguendo un’area alla volta;
• evitare l’inserimento di piante eccessivamente costose, perché di specie particolari o già molto vecchie; i Pro, all’unisono, garantiscono che attraverso un progetto accorto, anche le piante giovani daranno risultati eccezionali;
• scegliere materiali per la pavimentazione a costi contenuti.
Le maestranze coinvolte
Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il contributo – spesso necessario – di altre maestranze e professionalità. Se, spesso, i giardinieri più attrezzati possono occuparsi, oltre alla piantumazione e alla lavorazione del terreno, anche dell’impianto di irrigazione, di semplici pavimentazioni e opere di sostegno per piccoli dislivelli, ci sono altri casi in cui è necessario ricorrere a collaboratori esterni. Secondo Laura Rodolfi, ad esempio, per pavimentazioni impegnative e opere murarie – da realizzare sempre prima delle opere a verde – è consigliabile rivolgersi a un’impresa edile; mentre l’impianto di illuminazione degli spazi esterni dovrà essere realizzato da un elettricista.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della progettazione di giardini della tua zona
Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il contributo – spesso necessario – di altre maestranze e professionalità. Se, spesso, i giardinieri più attrezzati possono occuparsi, oltre alla piantumazione e alla lavorazione del terreno, anche dell’impianto di irrigazione, di semplici pavimentazioni e opere di sostegno per piccoli dislivelli, ci sono altri casi in cui è necessario ricorrere a collaboratori esterni. Secondo Laura Rodolfi, ad esempio, per pavimentazioni impegnative e opere murarie – da realizzare sempre prima delle opere a verde – è consigliabile rivolgersi a un’impresa edile; mentre l’impianto di illuminazione degli spazi esterni dovrà essere realizzato da un elettricista.
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Manuele Protti e Laura Valenza raccontano la loro realtà: «Non solo la collaborazione con altre maestranze è spesso richiesta, ma in molti interventi diventa necessaria! La stessa Trame Verdi è uno studio multidisciplinare fondato da un biologo-giardiniere e da un architetto che insieme completano le proprie competenze e puntano a dare alla loro committenza un servizio integrato e completo.
Per i progetti più articolati e complessi che richiedono specifiche competenze tecniche, ci avvaliamo della consulenza di agronomi, ingegneri, geologi e specialisti.
Per finire, il confronto con i fornitori è un altro elemento che arricchisce la nostra offerta».
Per i progetti più articolati e complessi che richiedono specifiche competenze tecniche, ci avvaliamo della consulenza di agronomi, ingegneri, geologi e specialisti.
Per finire, il confronto con i fornitori è un altro elemento che arricchisce la nostra offerta».
La manutenzione
Solitamente la manutenzione viene delegata al giardiniere che ha realizzato il progetto, anche se – in funzione del rapporto instaurato con il committente o della complessità dell’intervento – il progettista segue l’andamento del percorso e visita il sito per garantire il corretto andamento del giardino, oppure rientra nel processo progettuale, spesso dopo anni, per ulteriori sviluppi dello spazio.
Sei stato seguito da un Pro per la realizzazione del tuo giardino? Raccontaci nei Commenti la tua esperienza.
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Cura e Manutenzione del Giardino: Chi Chiamare, Quando e Perché
Solitamente la manutenzione viene delegata al giardiniere che ha realizzato il progetto, anche se – in funzione del rapporto instaurato con il committente o della complessità dell’intervento – il progettista segue l’andamento del percorso e visita il sito per garantire il corretto andamento del giardino, oppure rientra nel processo progettuale, spesso dopo anni, per ulteriori sviluppi dello spazio.
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Ci sono due punti fondamentali per partire con il piede giusto, il primo riguarda la conoscenza del luogo, il secondo il rapporto con il committente, che dovrà basarsi sulla ricerca di una lunghezza d’onda comune.
«Per redigere il progetto di uno spazio verde occorre sempre partire dalla conoscenza dettagliata della situazione preesistente. È quindi necessario disporre della planimetria del giardino, o del terrazzo, quanto più possibile precisa e aderente alla realtà. In caso non sia reperibile una planimetria adeguata, il professionista dovrà procedere al rilievo degli spazi, delle piante, delle pavimentazioni, dei manufatti e degli impianti esistenti», spiega Laura Rodolfi.