12 Idee di Fioriture in Vaso per la Bella Stagione
Stagionali o perenni, le composizioni in vaso hanno un fascino del tutto speciale
Chi ha un balcone o un terrazzo lo sa bene: coltivare le piante in vaso è un mondo a parte, con le sue limitazioni e i suoi vantaggi. Alcune piante non tollerano molto bene il vaso (le rose, ad esempio), ma altre è come se fossero create apposta per i contenitori.
La coltivazione in vaso presenta tre vantaggi che quella in piena terra non ha: la posizione soprelevata; il controllo delle infestanti, del terriccio e delle concimazioni; la ricchezza del contenitore.
Un bel contenitore può rimanere vuoto, e anche uno ordinario, con i giusti accorgimenti, può trasformarsi in qualcosa di davvero speciale. Ad ogni vaso va abbinata la giusta pianta o combinazione. La regola è contrastare sempre forme e colori: piante longilinee in vasi panciuti e decombenti in vasi slanciati.
Se li scegliete colorati o smaltati, fate in modo che ci sia un forte risalto (fiori rossi con vasi azzurri, fiori celesti in vasi gialli, ecc.). I colori naturali si abbinano un po’ con tutto, anche con composizioni di solo verde.
I vasi di recupero, come scatole, cesti, bicchieri, barattoli o vasche d’alluminio, stanno vivendo un momento di vero gradimento dettato dalla moda del vintage e dello shabby.
La regola d’oro di ogni composizione in vaso è usare un ottimo drenaggio e un eccellente terriccio, che deve essere mescolato secondo le esigenze delle piante. È una regola valida per tutto, dalle composizioni di piante perenni che si intendono lasciare nel vaso, a quelle più impermanenti, stagionali, create con piante annuali, biennali o perenni poco longeve o delicate.
La coltivazione in vaso presenta tre vantaggi che quella in piena terra non ha: la posizione soprelevata; il controllo delle infestanti, del terriccio e delle concimazioni; la ricchezza del contenitore.
Un bel contenitore può rimanere vuoto, e anche uno ordinario, con i giusti accorgimenti, può trasformarsi in qualcosa di davvero speciale. Ad ogni vaso va abbinata la giusta pianta o combinazione. La regola è contrastare sempre forme e colori: piante longilinee in vasi panciuti e decombenti in vasi slanciati.
Se li scegliete colorati o smaltati, fate in modo che ci sia un forte risalto (fiori rossi con vasi azzurri, fiori celesti in vasi gialli, ecc.). I colori naturali si abbinano un po’ con tutto, anche con composizioni di solo verde.
I vasi di recupero, come scatole, cesti, bicchieri, barattoli o vasche d’alluminio, stanno vivendo un momento di vero gradimento dettato dalla moda del vintage e dello shabby.
La regola d’oro di ogni composizione in vaso è usare un ottimo drenaggio e un eccellente terriccio, che deve essere mescolato secondo le esigenze delle piante. È una regola valida per tutto, dalle composizioni di piante perenni che si intendono lasciare nel vaso, a quelle più impermanenti, stagionali, create con piante annuali, biennali o perenni poco longeve o delicate.
2. Viola tricolor
Un grosso vaso panciuto contiene molto terriccio ma ha un’imboccatura stretta. Ovvio che vi si possono inserire poche piante con apparati radicali profondi e non superficiali (da evitare le azalee).
Le Viola tricolor inserite come riempitivo, hanno sparso i loro semi attorno alla base del vaso, colonizzando la bordura e dando un senso di continuità tra vaso e aiuola.
Consigliabile imitare la natura e comprare più piantine, da inserire dentro e fuori dal vaso. Assicuratevi che siano la medesima varietà, altrimenti l’effetto sarà artificioso e innaturale.
Un grosso vaso panciuto contiene molto terriccio ma ha un’imboccatura stretta. Ovvio che vi si possono inserire poche piante con apparati radicali profondi e non superficiali (da evitare le azalee).
Le Viola tricolor inserite come riempitivo, hanno sparso i loro semi attorno alla base del vaso, colonizzando la bordura e dando un senso di continuità tra vaso e aiuola.
Consigliabile imitare la natura e comprare più piantine, da inserire dentro e fuori dal vaso. Assicuratevi che siano la medesima varietà, altrimenti l’effetto sarà artificioso e innaturale.
3. Succulente e piccoli fiori (Calibrachoa e Sagina subulata)
Un grosso vaso può essere usato anche come decorazione di un tavolo da esterno, purché non abbia i fori per l’acqua. In quel caso l’irrigazione deve essere minima e limitata ai mesi estivi.
Altrimenti usate un cachepot, ma ricordate di svuotarlo periodicamente in inverno, o di rimuoverlo completamente.
Quando si usano vasi di dimensioni contenute, occorre usare piantine che non siano solo di piccola taglia, ma anche giovani. Una composizione così deve essere rimpiazzata annualmente o biennalmente con piante meno cresciute.
Le crassulacee vanno invece divise, mantenendo solo quelle giovani.
I fiori sono un arricchimento tipicamente estivo (la Calibrachoa infatti muore con gli inverni italiani, anche i più miti) e possono essere sostituiti a piacere. Se non trovate piantine piccole, abbiate la previdenza di seminarle in primavera, oppure dividete in più parti il pane di terra, scrollando il terriccio in eccesso.
Un grosso vaso può essere usato anche come decorazione di un tavolo da esterno, purché non abbia i fori per l’acqua. In quel caso l’irrigazione deve essere minima e limitata ai mesi estivi.
Altrimenti usate un cachepot, ma ricordate di svuotarlo periodicamente in inverno, o di rimuoverlo completamente.
Quando si usano vasi di dimensioni contenute, occorre usare piantine che non siano solo di piccola taglia, ma anche giovani. Una composizione così deve essere rimpiazzata annualmente o biennalmente con piante meno cresciute.
Le crassulacee vanno invece divise, mantenendo solo quelle giovani.
I fiori sono un arricchimento tipicamente estivo (la Calibrachoa infatti muore con gli inverni italiani, anche i più miti) e possono essere sostituiti a piacere. Se non trovate piantine piccole, abbiate la previdenza di seminarle in primavera, oppure dividete in più parti il pane di terra, scrollando il terriccio in eccesso.
4. Vasi a muro
I vasi a parete o i contenitori da muro sono una ricchezza aggiunta, poiché occupano pochissimo spazio e donano grazia e bellezza a qualsiasi superficie verticale.
Le difficoltà sono legate essenzialmente all’irrigazione: se il vaso è troppo in alto, raggiungerlo con la canna sarà un po’ difficile e si corre il rischio di bagnare tutto intorno. Inoltre i vasi da appendere al muro non sempre hanno i fori di scolo, ma una riserva d’acqua, per evitare che il deflusso dell’acqua macchi e bagni il muro, causandone il deterioramento.
Se usate vasi in plastica, assicuratevi che la riserva d’acqua sia veramente capace e a tenuta. Quelli in terracotta di solito non hanno i fori in basso, quindi si può inserire un vaso di plastica all’interno del contenitore di terracotta, annaffiarlo, lasciarlo scolare fino a che non gocciola, e rimetterlo in posizione.
Alcuni vasi su misura o decorazioni create dagli artigiani, hanno invece dei fori ben evidenti sui lati, in modo che l’acqua goccioli a pavimento e non sul muro.
I fiori nella foto sono di Begonia sutherlandii.
Arricchite la base della composizione con piante a portamento pulvinato, come Campanula, Laurentia o Vinca.
I vasi a parete o i contenitori da muro sono una ricchezza aggiunta, poiché occupano pochissimo spazio e donano grazia e bellezza a qualsiasi superficie verticale.
Le difficoltà sono legate essenzialmente all’irrigazione: se il vaso è troppo in alto, raggiungerlo con la canna sarà un po’ difficile e si corre il rischio di bagnare tutto intorno. Inoltre i vasi da appendere al muro non sempre hanno i fori di scolo, ma una riserva d’acqua, per evitare che il deflusso dell’acqua macchi e bagni il muro, causandone il deterioramento.
Se usate vasi in plastica, assicuratevi che la riserva d’acqua sia veramente capace e a tenuta. Quelli in terracotta di solito non hanno i fori in basso, quindi si può inserire un vaso di plastica all’interno del contenitore di terracotta, annaffiarlo, lasciarlo scolare fino a che non gocciola, e rimetterlo in posizione.
Alcuni vasi su misura o decorazioni create dagli artigiani, hanno invece dei fori ben evidenti sui lati, in modo che l’acqua goccioli a pavimento e non sul muro.
I fiori nella foto sono di Begonia sutherlandii.
Arricchite la base della composizione con piante a portamento pulvinato, come Campanula, Laurentia o Vinca.
5. Contenitori riutilizzati
Un raggruppamento di recipienti recuperati è di certo originale e fantasioso, poiché ogni contenitore reca le tracce della sua vita, dando un aspetto fortemente antropizzato alla composizione.
In questo caso i contenitori sono stati usati per dare risalto non tanto alle piante quanto ad una congerie di piccoli oggetti e miniature.
Una composizione di piccoli oggetti o dei veri e propri diorami risaltano meglio in terrazzo o sul balcone che in giardino.
Un raggruppamento di recipienti recuperati è di certo originale e fantasioso, poiché ogni contenitore reca le tracce della sua vita, dando un aspetto fortemente antropizzato alla composizione.
In questo caso i contenitori sono stati usati per dare risalto non tanto alle piante quanto ad una congerie di piccoli oggetti e miniature.
Una composizione di piccoli oggetti o dei veri e propri diorami risaltano meglio in terrazzo o sul balcone che in giardino.
6. Piante decombenti
Vasi alti, oppure posti su colonne, appesi al muro o comunque in posizione rialzata, ospitano volentieri cascate di fiori o di fogliame.
Le piante a portamento strisciante sono utilissime per creare delle cortine di verde o fiori, per dare verticalità alla composizione.
Collocatele sempre di lato e mai centrali, specie se il vaso è di notevoli dimensioni, oppure se è una ciotola larga e bassa. Se posizionata al centro, una pianta decombente può infatti sommergere le altre piante, con effetti del tutto sgradevoli.
Una delle piante più usate a questo scopo è l’edera a foglie minute, con qualsiasi variegatura. Ma tenete conto che dopo qualche anno dovrà essere sostituita perché invadente. Piante decisamente meno aggressive sono la Vinca major ‘Variegata’ o la Vinca minor, un po’ più compatta.
La Dichondra argentea (parente della D. repens dei prati) è un po’ più difficile da trovare ma di grande fascino.
Assai gradevoli anche Aubrieta, Lobelia, Pelargonium peltatum, Convolvolus sabatius, C. cneourum, Evolvolus convolvuloides, Sagina subulata, Chaenostoma Cordatum, Tradescantia, Delosperma, Geranium, campanula, e molte altre.
Vasi alti, oppure posti su colonne, appesi al muro o comunque in posizione rialzata, ospitano volentieri cascate di fiori o di fogliame.
Le piante a portamento strisciante sono utilissime per creare delle cortine di verde o fiori, per dare verticalità alla composizione.
Collocatele sempre di lato e mai centrali, specie se il vaso è di notevoli dimensioni, oppure se è una ciotola larga e bassa. Se posizionata al centro, una pianta decombente può infatti sommergere le altre piante, con effetti del tutto sgradevoli.
Una delle piante più usate a questo scopo è l’edera a foglie minute, con qualsiasi variegatura. Ma tenete conto che dopo qualche anno dovrà essere sostituita perché invadente. Piante decisamente meno aggressive sono la Vinca major ‘Variegata’ o la Vinca minor, un po’ più compatta.
La Dichondra argentea (parente della D. repens dei prati) è un po’ più difficile da trovare ma di grande fascino.
Assai gradevoli anche Aubrieta, Lobelia, Pelargonium peltatum, Convolvolus sabatius, C. cneourum, Evolvolus convolvuloides, Sagina subulata, Chaenostoma Cordatum, Tradescantia, Delosperma, Geranium, campanula, e molte altre.
7. Moltiplicare le altezze
I vasi hanno un enorme pregio: essere sopraelevati rispetto al livello del terreno.
Un gioco di vasi crea una varietà di altezze che attira lo sguardo e lo porta a correre da un vaso all’altro. Crea cioè un punto focale su cui l’occhio insiste.
Un vaso alto può essere lasciato anche vuoto, ed è bene evitare di accompagnarlo a piante che lo coprano interamente, altrimenti si perderebbe il fascino del cambiamento di altezza.
Questo insieme gioca su piante compatte come il Coleus, che danno colore senza rubare la scena ai vasi.
I vasi hanno un enorme pregio: essere sopraelevati rispetto al livello del terreno.
Un gioco di vasi crea una varietà di altezze che attira lo sguardo e lo porta a correre da un vaso all’altro. Crea cioè un punto focale su cui l’occhio insiste.
Un vaso alto può essere lasciato anche vuoto, ed è bene evitare di accompagnarlo a piante che lo coprano interamente, altrimenti si perderebbe il fascino del cambiamento di altezza.
Questo insieme gioca su piante compatte come il Coleus, che danno colore senza rubare la scena ai vasi.
8. Sistemazioni temporanee
Le composizioni da mettere all’esterno nella bella stagione sono uno dei lavori più graditi al giardiniere, quello in cui più facilmente si può riversare originalità e ingegno tecnico.
Regalano fiori e colori per molti mesi l’anno, ma richiedono una certa manutenzione, quantomeno con l’annaffiatura, che deve essere abbondante e regolare.
Ippolito Pizzetti scrisse che questo genere di composizioni va tenuto come “tacchini all’ingrasso”, quindi fertilizzate quanto più possibile, anche con concimazioni organiche o biologiche.
Nella foto Ipomoea batatas (’Black Heart’, Illusion® ‘Midnight Lace’, ‘Blackie’, ‘Margarita’, ‘tricolor’), Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’® e Mandevilla splendens.
Le composizioni da mettere all’esterno nella bella stagione sono uno dei lavori più graditi al giardiniere, quello in cui più facilmente si può riversare originalità e ingegno tecnico.
Regalano fiori e colori per molti mesi l’anno, ma richiedono una certa manutenzione, quantomeno con l’annaffiatura, che deve essere abbondante e regolare.
Ippolito Pizzetti scrisse che questo genere di composizioni va tenuto come “tacchini all’ingrasso”, quindi fertilizzate quanto più possibile, anche con concimazioni organiche o biologiche.
Nella foto Ipomoea batatas (’Black Heart’, Illusion® ‘Midnight Lace’, ‘Blackie’, ‘Margarita’, ‘tricolor’), Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’® e Mandevilla splendens.
9. Fiori a cascata
Quando si decide di realizzare una composizione in vaso bisogna scegliere prima il contenitore in base a dove andrà posizionato, e in un secondo momento le piante.
Un vaso largo e basso, di colore nero antracite, è riscaldato dalle tonalità fucsia di un Pelargonium peltatum e dall’azzurro violaceo della Nemesia.
I toni scuri sono ripresi da un’ipomea a foglie porpora (Ipomoea batatas ‘Blackie’). A fondere colori e forme sono le delicate infiorescenze bianche dell’Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’®, usata come “filler”, cioè elemento di continuità tra fioriture differenti.
Quando si decide di realizzare una composizione in vaso bisogna scegliere prima il contenitore in base a dove andrà posizionato, e in un secondo momento le piante.
Un vaso largo e basso, di colore nero antracite, è riscaldato dalle tonalità fucsia di un Pelargonium peltatum e dall’azzurro violaceo della Nemesia.
I toni scuri sono ripresi da un’ipomea a foglie porpora (Ipomoea batatas ‘Blackie’). A fondere colori e forme sono le delicate infiorescenze bianche dell’Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’®, usata come “filler”, cioè elemento di continuità tra fioriture differenti.
10. Esotico
Il vaso qui è totalmente sommerso dai colori vivaci della vegetazione lussureggiante.
Un vaso capiente si presta ad una composizione piuttosto complessa e ad alta manutenzione sia durante i mesi invernali che quelli estivi, poiché alcune piante necessitano riparo nella brutta stagione e irrigate quotidianamente in estate.
La composizione è divisa in tre altezze: Canna indica a foglia porpora e palme slanciate (in climi freddi si può usare la Trachycarpus fortunei o la Chamaerops humilis, un po’ meno resistente, altrimenti Howea e Rhapsis excelsa), un basso arbusto centrale (meglio usare sempreverdi non troppo espansi), e una serie di piante decombenti, come Lantana camara (la L. sellowiana ha una fioritura azzuro-violetto pressoché ininterrotta), Surfinia®, Ipomoea batatas e Coleus.
Il vaso qui è totalmente sommerso dai colori vivaci della vegetazione lussureggiante.
Un vaso capiente si presta ad una composizione piuttosto complessa e ad alta manutenzione sia durante i mesi invernali che quelli estivi, poiché alcune piante necessitano riparo nella brutta stagione e irrigate quotidianamente in estate.
La composizione è divisa in tre altezze: Canna indica a foglia porpora e palme slanciate (in climi freddi si può usare la Trachycarpus fortunei o la Chamaerops humilis, un po’ meno resistente, altrimenti Howea e Rhapsis excelsa), un basso arbusto centrale (meglio usare sempreverdi non troppo espansi), e una serie di piante decombenti, come Lantana camara (la L. sellowiana ha una fioritura azzuro-violetto pressoché ininterrotta), Surfinia®, Ipomoea batatas e Coleus.
11. Una sfera bianca
Un vaso di grosse dimensioni può prestarsi a formare un “boule”, cioè una sfera più o meno regolare, fiorita in un solo colore.
Il bianco è tra i colori più facili da abbinare tra i fiori anche per l’abbondanza di specie e varietà a fiore bianco. Composizioni monocolori in altre tinte sono un po’ più elaborate. Potete iniziare con il bianco e poi passare ad altri colori.
In una composizione di un unico colore è importante combinare tessiture del fogliame e forma dei fiori. Tra i grandi fiori del Pelargonium zonale, si mischiano quelli a cascata della Petunia (Surfinia®). Ad amalgamare tutto Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’® , con le sue minuscole infiorescenze lattiginose ad effetto nebbia. Grandi foglie di edera e quelle più piccole, ma molto vistose, del Lamium, completano un insieme raffinato e in tono con tutto.
Tra le varietà di Lamium maculatum scegliete quelle a foglia molto chiara e fiore bianco, come ‘White Nancy’.
Un vaso di grosse dimensioni può prestarsi a formare un “boule”, cioè una sfera più o meno regolare, fiorita in un solo colore.
Il bianco è tra i colori più facili da abbinare tra i fiori anche per l’abbondanza di specie e varietà a fiore bianco. Composizioni monocolori in altre tinte sono un po’ più elaborate. Potete iniziare con il bianco e poi passare ad altri colori.
In una composizione di un unico colore è importante combinare tessiture del fogliame e forma dei fiori. Tra i grandi fiori del Pelargonium zonale, si mischiano quelli a cascata della Petunia (Surfinia®). Ad amalgamare tutto Euphorbia hypericifolia ‘Diamond Frost’® , con le sue minuscole infiorescenze lattiginose ad effetto nebbia. Grandi foglie di edera e quelle più piccole, ma molto vistose, del Lamium, completano un insieme raffinato e in tono con tutto.
Tra le varietà di Lamium maculatum scegliete quelle a foglia molto chiara e fiore bianco, come ‘White Nancy’.
12. Scultoreo dal sapore messicano
Un vaso regolare, alto, rastremato verso il basso, impone una composizione con linee decise.
L’Agave attenuata dà un aspetto scultoreo alla composizione senza appesantirla, per via del delicato colore grigio azzurro. Il Lotus berthelotii crea una fiammante cascata arancione, esaltata dal colore scuro del vaso.
Poche piante per un effetto elegante e a modestissima manutenzione.
Irrigazione solo in estate, ma abbondante, dopo che il terreno si è seccato.
Un vaso regolare, alto, rastremato verso il basso, impone una composizione con linee decise.
L’Agave attenuata dà un aspetto scultoreo alla composizione senza appesantirla, per via del delicato colore grigio azzurro. Il Lotus berthelotii crea una fiammante cascata arancione, esaltata dal colore scuro del vaso.
Poche piante per un effetto elegante e a modestissima manutenzione.
Irrigazione solo in estate, ma abbondante, dopo che il terreno si è seccato.
Ha l’aspetto di un meravigioso gelato multicolore questa sontuosa composizione in un vaso classico, in cui rosa e verdi giallastri si completano in maniera armoniosa.
La Medinilla magnifica primeggia con le sue infiorescenze di un rosa ricco e morbido. Hosta, origano (ad esempio la cultivar ‘Barbara Tingey’ o ‘Kent Beauty’) e iris variegati danno quel tocco di verde limoncino che fa risaltare i toni rosati, mentre fiorellini rossi o azzurri (verbena e salvia, nella foto), punteggiano il vaso di colori squillanti.
L’Echeveria a foglie porporine, del tipo ‘Perle Von Nurnber’, con il suo portamento scultoreo, completa un insieme ricchissimo e un po’ complesso.
Attenzione: la Medinilla non è una pianta semplice da coltivare, occorre pazienza e molta dedizione, oltre che un riparo invernale (anche in climi caldi).