Diario di Lidia: un Anno dal Seme alla Pianta per Creare Privacy
Dalla primavera all'inverno: un ciclo di semina e fioritura. Senza dimenticare la raccolta dei semi
Segui passo passo il racconto di come ho seminato in giardino e seguito le piante per un anno. Per ogni momento trova anche i consigli giusto e le cose da evitare.
La semina è un’attività irrinunciabile in giardino, ma ancor di più in balcone, terrazzo e orto, dove solitamente la maggior parte delle specie sono annuali.
Con una fastidiosa tendinite non avrei neanche preso la palettina in mano, non fosse che un inatteso schianto di un albero ormai maturo di Erythina caffra ha lasciato visibile gran parte del giardino, causandomi oggettivi fastidi di privacy. In attesa della ricrescita (in corso) ho dovuto correre ai ripari con rampicanti dall’accrescimento velocissimo!
Ho quindi seminato molto a dimora, e comunque tutte piante semplici per evitare di sollevare pesi gravosi o eseguire scassi e buche con la zappa.
È sempre essenziale scandire bene annaffiature e concimazioni (less is more, con le semine) e avere cura di non far prendere alle plantule le spaventose bordate di vento che aprile spesso ci regala!
La semina è un’attività irrinunciabile in giardino, ma ancor di più in balcone, terrazzo e orto, dove solitamente la maggior parte delle specie sono annuali.
Con una fastidiosa tendinite non avrei neanche preso la palettina in mano, non fosse che un inatteso schianto di un albero ormai maturo di Erythina caffra ha lasciato visibile gran parte del giardino, causandomi oggettivi fastidi di privacy. In attesa della ricrescita (in corso) ho dovuto correre ai ripari con rampicanti dall’accrescimento velocissimo!
Ho quindi seminato molto a dimora, e comunque tutte piante semplici per evitare di sollevare pesi gravosi o eseguire scassi e buche con la zappa.
È sempre essenziale scandire bene annaffiature e concimazioni (less is more, con le semine) e avere cura di non far prendere alle plantule le spaventose bordate di vento che aprile spesso ci regala!
Semi “di riguardo”
Erano anni che desideravo l’Ipomoea alba, una rampicante subtropicale, delicata, che ha una fioritura piuttosto tarda e che ben si adatta ai climi con inverni miti.
I semi desiderano essere posti a bagno in acqua tiepida/calda e seminati indoor, alla luce.
Sì: meglio vasetti in cartone pressato (si trovano facilmente anche in grandi catene nel periodo primaverile) per evitare alle radichette lo stress del trapianto.
No: evitare di porre i contenitori sui radiatori.
Erano anni che desideravo l’Ipomoea alba, una rampicante subtropicale, delicata, che ha una fioritura piuttosto tarda e che ben si adatta ai climi con inverni miti.
I semi desiderano essere posti a bagno in acqua tiepida/calda e seminati indoor, alla luce.
Sì: meglio vasetti in cartone pressato (si trovano facilmente anche in grandi catene nel periodo primaverile) per evitare alle radichette lo stress del trapianto.
No: evitare di porre i contenitori sui radiatori.
Il primo rinvaso
Dopo la germinazione, quando le plantule erano ben avviate con due o tre palchi di foglie vere, ho rinvasato in vasi neri da vivaio. Sapendo di dover piantare in terra, ho strizzato i vasetti come aringhe.
Sì: se avete un balcone o una terrazza non abbiate paura di ravvicinare troppo le piante annuali o basse rampicanti, al massimo ne toglierete una qui e lì. Considerate sempre qualche perdita nel corso della stagione.
Sì: Iniziate una leggerissima concimazione con fertilizzante granulare: appena la punta di un cucchiaino per ogni vasetto.
No: se avete seminato delle perenni arbustive, legnose o semilegnose, preferite diradare: non più di tre plantule per vaso, anche meno.
Dopo la germinazione, quando le plantule erano ben avviate con due o tre palchi di foglie vere, ho rinvasato in vasi neri da vivaio. Sapendo di dover piantare in terra, ho strizzato i vasetti come aringhe.
Sì: se avete un balcone o una terrazza non abbiate paura di ravvicinare troppo le piante annuali o basse rampicanti, al massimo ne toglierete una qui e lì. Considerate sempre qualche perdita nel corso della stagione.
Sì: Iniziate una leggerissima concimazione con fertilizzante granulare: appena la punta di un cucchiaino per ogni vasetto.
No: se avete seminato delle perenni arbustive, legnose o semilegnose, preferite diradare: non più di tre plantule per vaso, anche meno.
Quando le giovani plantule sono pronte per il rinvaso lascio asciugare un po’ il terriccio (le radici vengono via più facilmente senza strapparsi) e rinvaso in terriccio quasi scarico o solo leggermente concimato, sempre ben drenato.
Sì: il colletto, cioè il punto dove la pianta entra nel terreno, deve essere alla stessa altezza di quando era nel vaso precendente, anche dopo le annaffiature).
No: terriccio troppo secco o troppo umido, ancora no al sottovaso.
Sì: il colletto, cioè il punto dove la pianta entra nel terreno, deve essere alla stessa altezza di quando era nel vaso precendente, anche dopo le annaffiature).
No: terriccio troppo secco o troppo umido, ancora no al sottovaso.
Ipomoea ‘Heavenly Blue’
Le ipomee sono una garanzia quando si cercano semplicità di semina e velocità di accrescimento, ma quanto ha scritto Ippolito Pizzetti è verissimo: seminare a marzo può voler dire perdere tutte le plantule per un le raffiche di vento di aprile. Così ho ritardato le semine a aprile inoltrato per evitare di spostare i vasetti.
Sì: per piante per le quali siete indecisi, meglio un riparo anche molto temporaneo, come un telo trasparente, un pannello di policarbonato o porre i vasi in posto riparato dai venti forti.
No: riparare le piante al chiuso o in zone ombrose.
Le ipomee sono una garanzia quando si cercano semplicità di semina e velocità di accrescimento, ma quanto ha scritto Ippolito Pizzetti è verissimo: seminare a marzo può voler dire perdere tutte le plantule per un le raffiche di vento di aprile. Così ho ritardato le semine a aprile inoltrato per evitare di spostare i vasetti.
Sì: per piante per le quali siete indecisi, meglio un riparo anche molto temporaneo, come un telo trasparente, un pannello di policarbonato o porre i vasi in posto riparato dai venti forti.
No: riparare le piante al chiuso o in zone ombrose.
La ‘Heavenly Blue’ è una delle varietà più note e diffuse. Se ben concimata e ben irrigata, raggiunge anche i dieci metri in una stagione.
No: se non avete tempo o voglia di rimondare il secco, non è la pianta che fa per voi. Essendo annuale, muore dopo la produzione di semi, lasciando un folto intrico di rametti secchi e fragili. In genere vengono via facilmente, specie dopo le piogge, ma se vi sembra troppo impegnativo, indirizzatevi su altre piante o contenete la crescita piantandola in contenitore.
No: se non avete tempo o voglia di rimondare il secco, non è la pianta che fa per voi. Essendo annuale, muore dopo la produzione di semi, lasciando un folto intrico di rametti secchi e fragili. In genere vengono via facilmente, specie dopo le piogge, ma se vi sembra troppo impegnativo, indirizzatevi su altre piante o contenete la crescita piantandola in contenitore.
Un colore davvero celestiale! Vicino a Clematis e altre rampicanti è perfetta!
Ipomoea alba, detta “moonflower”
Ma ecco presentata la signora che mi ha convinta a darmi da fare con vassoi e trapianti, l’Ipomoea alba. Nel suo clima arriva a coprire decine di metri, in Italia è delicata, anche per zone a inverno mite, anche se ne vidi un esemplare enorme a Lucca. È una pianta a cui sono molto legata per ragioni affettive e che non presenta particolari difficoltà, se non una fioritura tarda che può essere compromessa da fresco precoce.
Viene chiamata “moonflower” perché fiorisce al calar del sole, ed emana un profumo molto forte e dolce.
Ma ecco presentata la signora che mi ha convinta a darmi da fare con vassoi e trapianti, l’Ipomoea alba. Nel suo clima arriva a coprire decine di metri, in Italia è delicata, anche per zone a inverno mite, anche se ne vidi un esemplare enorme a Lucca. È una pianta a cui sono molto legata per ragioni affettive e che non presenta particolari difficoltà, se non una fioritura tarda che può essere compromessa da fresco precoce.
Viene chiamata “moonflower” perché fiorisce al calar del sole, ed emana un profumo molto forte e dolce.
Vigna caracalla
Un’altra rampicante che volevo “rivedere” era il Phaseolus caracalla o Vigna caracalla. Si chiama così per l’insolita forma del fiore che ricorda una chiocciola ("caracoles” in spagnolo). Anche questa è una pianta poco impegnativa, ma a differenza dell’Ipomoea alba, ha maggiore resistenza al freddo.
Un’altra rampicante che volevo “rivedere” era il Phaseolus caracalla o Vigna caracalla. Si chiama così per l’insolita forma del fiore che ricorda una chiocciola ("caracoles” in spagnolo). Anche questa è una pianta poco impegnativa, ma a differenza dell’Ipomoea alba, ha maggiore resistenza al freddo.
La fioritura è stata scarsa e dai colori poco convincenti, con fiori che si sono spenti subito. Spero nella prossima fioritura. A sinistra una Plumbago coerulea.
Phaseolus ‘Ruby Moon’
Tutte le piante che presentano fogliami rossicci o dorati hanno bisogno di una buona insolazione, ma in questo caso a me interessava avere una vegetazione esuberante, perciò non mi sono curata troppo di esporre il Phaseolus a ovest (ma voi non fatelo!), ha comunque prodotto fiori e semi in abbondanza, anche se la colorazione rossastra è rimasta solo su piccioli e nervature.
Tutte le piante che presentano fogliami rossicci o dorati hanno bisogno di una buona insolazione, ma in questo caso a me interessava avere una vegetazione esuberante, perciò non mi sono curata troppo di esporre il Phaseolus a ovest (ma voi non fatelo!), ha comunque prodotto fiori e semi in abbondanza, anche se la colorazione rossastra è rimasta solo su piccioli e nervature.
La rusticità è buona, e nella mia zona il fogliame è permanente. In un anno può raggiungere diversi metri d’altezza (stava colonizzando un avocado, cosa che per la verità non mi dispiaceva affatto).
Ipomoea quamoclit
Un tentativo che sapevo sarebbe andato male perché ci avevo provato anni addietro: l’Ipomoea quamoclit, molto bassa e con fiori stellati piccoli e molto gradevoli. Ne esistono cultivar rosa e bianche. Qui ha difficoltà a causa del calore estivo eccessivo, seminata come annuale decombente da vaso regala un bel fogliame e qualche fiorellino. Molto più adatta in zone a clima con estati non roventi e non siccitose.
Un tentativo che sapevo sarebbe andato male perché ci avevo provato anni addietro: l’Ipomoea quamoclit, molto bassa e con fiori stellati piccoli e molto gradevoli. Ne esistono cultivar rosa e bianche. Qui ha difficoltà a causa del calore estivo eccessivo, seminata come annuale decombente da vaso regala un bel fogliame e qualche fiorellino. Molto più adatta in zone a clima con estati non roventi e non siccitose.
Raccolta semi (anche per gli amici!)
E dopo aver avuto tanti fiori, si raccolgono i semi per l’anno dopo o per regalarli agli amici.
Qui le capsule tondeggianti dell’Ipomoea alba.
E dopo aver avuto tanti fiori, si raccolgono i semi per l’anno dopo o per regalarli agli amici.
Qui le capsule tondeggianti dell’Ipomoea alba.
I baccelli di Phaseolus ‘Ruby Moon’ sono simili a cartone secco.
La raccomandazione è di etichettare ogni varietà che si raccoglie: io uso le classiche buste da ufficio e poi porziono i semi in un momento successivo.
Hai anche tu seguito un percorso simile? Scrivici nei Commenti la tua esperienza.
Altro
Consigli per coltivare le delicatissime Clematis in giardino
Rampicanti resistenti al freddo per balconi e terrazzi
La raccomandazione è di etichettare ogni varietà che si raccoglie: io uso le classiche buste da ufficio e poi porziono i semi in un momento successivo.
Hai anche tu seguito un percorso simile? Scrivici nei Commenti la tua esperienza.
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Data l’esuberante presenza di imballaggi in plastica non ho avuto neanche pensiero di procurarmi contenitori alveolari.
Alcune confezioni, come quelle dei gelati, hanno dei coperchi che sono ottimi per far germinare semi che desiderano il buio.
Sì: Etichettatura. Va fatta, sempre, perché se genere e specie possono essere riconoscibili, ci si confonde tra le varietà.
No: sottovasi o contenitori non forati per evitare ristagno.