Come Agata ha Dato Nuova Vita a un Terreno ai Piedi dell'Etna
Vivere a contatto con la natura e curare un agrumeto e gli ulivi senza alcun utilizzo di concimi chimici
Nella verde e assolata Sicilia, all’ombra maestosa del vulcano Etna, si trova Casa del Cuore, una dimora che sembra essere stata disegnata come pittoresco sfondo di un fumetto, tra stagni, gatti, oche, galline. È l’oasi-fattoria di Agata, dove gli animali e il lento ritmo della natura scandiscono le giornate, nell’ottica di una scelta di vita sostenibile ed ecologica.
Per chi arriva a Casa del Cuore, nella campagna catanese alle pendici del vulcano Etna, l’impressione è quella di entrare dentro a un cartone animato della Disney: una casetta in mattoni immersa nel verde, un bel cortile con tanti chiassosi animali e uno stagno circondato da palme, fiori e piante aromatiche.
Non ha avuto dubbi Agata quando per la prima volta è arrivata in quella che sarebbe poi diventata la sua casa: aveva deciso, si sarebbe trasferita qui a tutti i costi!
Non ha avuto dubbi Agata quando per la prima volta è arrivata in quella che sarebbe poi diventata la sua casa: aveva deciso, si sarebbe trasferita qui a tutti i costi!
Una scelta ben ragionata quella di Agata, catanese che, dopo la laurea in psicologia a Pavia e vari spostamenti tra Veneto, Lombardia e Lussemburgo per motivi di lavoro, ha deciso di ritornare alle sue origini siciliane. «Cominciavo a diventare insofferente alla vita di città e al clima grigio dei luoghi in cui mi fermavo», racconta sorridendo Agata. Nel frattempo, in lei nasceva anche una forte passione per la medicina naturale che ben si sposava con la sua innata empatia per i boschi e le piante.
L’urgente bisogno di ritrovare una dimensione più naturale ha trovato la giusta occasione grazie alla proposta, arrivata dalla Sicilia, di rilevare un’erboristeria catanese che Agata avrebbe poi gestito per due anni.
L’urgente bisogno di ritrovare una dimensione più naturale ha trovato la giusta occasione grazie alla proposta, arrivata dalla Sicilia, di rilevare un’erboristeria catanese che Agata avrebbe poi gestito per due anni.
Partendo da quella esperienza, Agata ha cominciato a curare il settore orticolo di alcune aziende agricole siciliane. Questa casa, per lei, è arrivata proprio nel momento più giusto e più inaspettato. «Due miei amici mi avevano coinvolta nella ricerca di un terreno in comodato d’uso per la produzione di ortaggi: quando ho visto questa piccola casetta, immersa nel verde, con lo stagno e il panorama sull’Etna, me ne sono subito innamorata e mi sono messa d’accordo con i proprietari per prenderla in affitto».
La casa apparteneva a Barbara Rapisarda che, affascinata insieme al marito dalla sorgente che alimentava un piccolo ruscello vicino l’abitazione, nel 1989 acquistò la proprietà e il terreno circostante da un’anziana signora di Giarre (comune etneo a ridosso della costa ionica). Alla morte della signora Barbara la casa passò in eredità alla figlia che, insieme al marito, avviò i lavori di ristrutturazione del rustico per farne una vera e propria abitazione di campagna.
L’origine rurale della casa si nota ancora, oltre che dalla grezza costruzione in mattoni di un particolare tipo di pietra lavica chiamata “cicirara”, anche per la presenza di alcuni dettagli: per esempio l’antico gancio in ferro ancorato al muro dell’attuale cucina lascia intendere l’antico utilizzo della stanza per lo stallo del bestiame. La ristrutturazione operata dai proprietari ha voluto tenere conto del fascino rustico della casa e gli interventi effettuati si sono ben inseriti nel contesto generale dell’antica struttura.
L’origine rurale della casa si nota ancora, oltre che dalla grezza costruzione in mattoni di un particolare tipo di pietra lavica chiamata “cicirara”, anche per la presenza di alcuni dettagli: per esempio l’antico gancio in ferro ancorato al muro dell’attuale cucina lascia intendere l’antico utilizzo della stanza per lo stallo del bestiame. La ristrutturazione operata dai proprietari ha voluto tenere conto del fascino rustico della casa e gli interventi effettuati si sono ben inseriti nel contesto generale dell’antica struttura.
Quando Agata ha incontrato i proprietari di Casa del Cuore ha spiegato subito loro il suo progetto di vita e la sua filosofia orientata alla natura, all’ecologia e alla sostenibilità. Agata non cerca soltanto una casa in cui andare a vivere, ma, piuttosto, un luogo di cui prendersi cura, da valorizzare e da far crescere, portando avanti i valori in cui crede. Ecco che il semplice affitto di una casa si veste di un significato molto più ampio, come una simbiosi nella quale un luogo abbandonato torna a vivere grazie alle amorevoli cure della sua inquilina che, a sua volta, si nutre della pace e della genuinità del luogo in cui abita.
L’interno della casa in cui la giovane Agata decide di sistemarsi, circa un anno fa, si trovava già in buone condizioni, ad eccezione di qualche piccolo ritocco e zone da stuccare. Agata si è subito data da fare con piccoli lavori di restauro delle pareti e con interventi di trattamento del legno delle travi del soffitto. Proprio il legno, elemento vivo e caratterizzante del rustico, è stato oggetto di particolari attenzioni.
Tutte le superfici delle travi, delle porte, dei mobili e delle scale sono state infatti impregnate con dell’olio di lino, un protettivo naturale. L’utilizzo dell’olio è una valida alternativa ai prodotti industriali e si sta diffondendo sempre più tra gli appassionati del bricolage o tra chi vuole semplicemente proteggere o trattare i manufatti in legno. Una scelta etica ed ecosostenibile, legata anche all’estrema facilità che caratterizza l’applicazione di un prodotto naturale.
La zona letto è stata ricavata, in un secondo momento, nel soppalco in legno.
Nonostante non ci siano pareti divisorie tra la zona notte e il grande soggiorno, la camera da letto conserva una sua intimità grazie alle tende chiare sistemate sul baldacchino.
Nonostante non ci siano pareti divisorie tra la zona notte e il grande soggiorno, la camera da letto conserva una sua intimità grazie alle tende chiare sistemate sul baldacchino.
Il bagno si caratterizza per l’armonica coesistenza tra elementi moderni che si contrappongono a dettagli rurali: una parete in mattoni in pietra lavica a vista si contrappone al box doccia in vetro e alle altre pareti in ceramica. Sono proprio le spesse pareti in pietra lavica, insieme all’esposizione alla luce, a conferire a questo ambiente della casa una temperatura gradevolmente fresca durante tutta l’estate.
Anche lo sportello in legno del mobile del bagno è stato trattato e verniciato da Agata con prodotti naturali.
Anche lo sportello in legno del mobile del bagno è stato trattato e verniciato da Agata con prodotti naturali.
Per quanto riguarda l’esterno, invece, Agata si è occupata della pulizia del terreno. «C’era un po’ di sporcizia e molta sterpaglia legata allo stato di abbandono del giardino», racconta la donna.
«Il lavoro più faticoso e che mi ha impegnato tanto tempo e sudore è stata la sistemazione del pollaio: era davvero molto sporco e all’interno era cresciuto un fico enorme. Ho dovuto fare un lunghissimo lavoro di disboscamento e dopo la pulizia ho sistemato dei bancali per terra».
Oggi però Agata possiede un vivace e pulito pollaio con 4 galline che in media le regalano 3 uova fresche al giorno che lei utilizza per i suo consumo o quello dei suoi amici.
Oggi però Agata possiede un vivace e pulito pollaio con 4 galline che in media le regalano 3 uova fresche al giorno che lei utilizza per i suo consumo o quello dei suoi amici.
«Dopo aver decespugliato e sistemato le parti di giardino disordinate e incolte, ho potato le viti, ho curato alcuni alberi di fichi con dei trattamenti speciali e finalmente mi sono dedicata alla mia attività preferita: la creazione di aiuole aromatiche e di piccoli orti all’interno del grande agrumeto già esistente».
Passeggiare nel suo orto equivale a fare un’immersione tra i profumi e i colori di ogni stagione, tali e tanti sono gli ortaggi, le verdure e le spezie che è possibile raccogliere. Proprio per questo la spesa di Agata, ogni giorno, è ridotta al minimo e la sua dispensa è sempre ricca di prodotti freschi e…molto più che a chilometro zero!
Ma come sarà mai una giornata tipo trascorsa qui, nella verde quiete della Casa del Cuore? Anche se lontano dalla città e dallo stress non c’è spazio per la noia o per l’ozio: Agata si alza molto presto la mattina e comincia a prendersi cura del pollaio, pulendolo e raccogliendo le uova fresche; poi è il momento di fare colazione con cibi genuini e prodotti di stagione del suo orto (frutta e conserve fatte in casa per lei, cereali per l’oca e le galline); a questo punto esce per la spesa giornaliera e si reca innanzitutto dal casaro per i formaggi freschi e quindi a comprare il mangime per gli animali.
Non sono tante le cose che le servono e Agata preferisce adattare la propria alimentazione e le proprie abitudini a quello che le offre il suo orto a seconda delle stagioni. Per quanto riguarda i prodotti che da sola non può produrre, come ad esempio pasta o riso, Agata ricorre spesso al baratto (sono tanti infatti gli amici o i conoscenti che scambiano con lei pacchi di pasta o altri prodotti, ricevendo in cambio ortaggi e frutta fresca).
Per quello che riguarda l’acqua, ovviamente a Casa del Cuore è bandita la plastica, e Agata si reca periodicamente presso una sorgente vicina per riempire le sue bottiglie in vetro, a costo e a spreco zero!
Agata con tanta ironia e simpatia ama definire la propria casa come “la fattoria psichiatrica”. «Osservare a lungo gli animali è il mio passatempo preferito», racconta. «Mi diverto a studiare i loro comportamenti, è interessante oltre che terapeutico perché mi rilassa e mi fa pensare come, in fondo, le dinamiche tra gli uomini e gli animali siano praticamente le stesse, solo che loro sono molto più semplici di noi!».
Il progetto di vita che Agata sta realizzando va ben oltre la ricerca personale della sostenibilità e del contatto con la natura. Oltre a vivere secondo i propri bisogni e nel rispetto dei ritmi dell’ambiente, infatti, vuole essere un principio ispiratore per altre persone. «Credo sia importante che chi non ha una proprietà e decide di affittarne una si dedichi anche al contesto in cui abita e alla valorizzazione del proprio territorio. Se ci sto riuscendo io lo possiamo fare in tanti, con grandi benefici per l’ambiente», spiega Agata.
E in effetti quello che lei ha fatto è proprio questo: occuparsi di un terreno abbandonato e non coltivato rendendolo un luogo produttivo. «Mi piace pensare di avere dato una nuova vita a questo luogo. Insieme ai proprietari, inoltre, abbiamo deciso di curare l’agrumeto e gli ulivi senza alcun utilizzo di concimi chimici o pesticidi».
Ti è piaciuta questa casa e vorresti anche tu far rinascere un terreno? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
E in effetti quello che lei ha fatto è proprio questo: occuparsi di un terreno abbandonato e non coltivato rendendolo un luogo produttivo. «Mi piace pensare di avere dato una nuova vita a questo luogo. Insieme ai proprietari, inoltre, abbiamo deciso di curare l’agrumeto e gli ulivi senza alcun utilizzo di concimi chimici o pesticidi».
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Chi ci abita: Agata Sanfilippo con il suo cane Giano, l’oca Santi, più 11 gatti, 4 galline, un gallo e due pulcini
Dove: Paternò, in provincia di Catania, sul versante sud occidentale dell’Etna.
Superficie: l’ampiezza totale della casa, suddivisa su due livelli, è di 100 m² con cucina al piano terra, soggiorno e bagno al piano superiore e camera da letto soppalcata; il giardino, con orto e agrumeto, occupa 8700 m²