My Houzz: Una Vecchia Locanda Diventa Spazio a Misura di Famiglia
Una mamma single ha ristrutturato la sua casa con un solo obiettivo: condividere gli spazi con i suoi figli
Quando Alessandra ha acquistato questa vecchia locanda ormai chiusa da anni, si è posta un solo obiettivo per ristrutturarla: creare un grande spazio, senza barriere, in cui poter vivere con i suoi due bambini, e condividerne i momenti della giornata in un’unica comoda soluzione. Una casa che fosse come un abbraccio per loro, e un punto di partenza per un nuovo progetto di vita.
Ispirata da questo desiderio, Alessandra è riuscita a creare un ambiente caldo, funzionale ed elegante, espressione e declinazione del suo essere mamma, del suo amore per la famiglia, ma anche della sua dedizione al proprio lavoro di designer orafa.
La casa si trova infatti al piano superiore della sua gioielleria, posizione che le permette di destreggiarsi velocemente, salendo e scendendo un piano di scale, mescolando i ruoli di mamma e imprenditrice.
Ispirata da questo desiderio, Alessandra è riuscita a creare un ambiente caldo, funzionale ed elegante, espressione e declinazione del suo essere mamma, del suo amore per la famiglia, ma anche della sua dedizione al proprio lavoro di designer orafa.
La casa si trova infatti al piano superiore della sua gioielleria, posizione che le permette di destreggiarsi velocemente, salendo e scendendo un piano di scale, mescolando i ruoli di mamma e imprenditrice.
«Nel 1993, a soli 23 anni» spiega Alessandra «ho deciso di aprire la mia attività, una gioielleria, acquistando il negozio nel corso principale del centro storico del paese, al piano terra di quella che sarebbe diventata la mia abitazione. Qualche anno dopo, nel 2004, i proprietari ormai anziani, che per me erano come nonni, mi chiesero di acquistare la nuda proprietà dell’abitazione soprastante, così come avevano fatto loro in passato, acquistandola dalla Saragina, la locandiera e precedente proprietaria. Ho accettato subito. In Toscana diciamo “vivere uscio e bottega” (ovvero vivere adiacenti al posto di lavoro NdR)» .
Grazie a questo acquisto, Alessandra – che oggi è una mamma single – ha trovato un porto felice dove abitare con i figli ancora piccoli, che all’epoca avevano tre e cinque anni.
Sedie: Maison du Monde
Grazie a questo acquisto, Alessandra – che oggi è una mamma single – ha trovato un porto felice dove abitare con i figli ancora piccoli, che all’epoca avevano tre e cinque anni.
Sedie: Maison du Monde
Foto del Prima di Alessandra
PRIMA. Al suo arrivo, la casa era completamente da ristrutturare.
Da almeno 50 anni nessuno era intervenuto per i lavori di manutenzione ordinaria, sugli impianti, i soffitti e le pareti.
PRIMA. Al suo arrivo, la casa era completamente da ristrutturare.
Da almeno 50 anni nessuno era intervenuto per i lavori di manutenzione ordinaria, sugli impianti, i soffitti e le pareti.
PRIMA. Per realizzare il suo obiettivo e non avere nessuna barriera e poter condividere ogni momento insieme, nel soggiorno ha deciso di eliminare tutti i tramezzi che creavano delle piccole stanze senza finestre, e svuotarla completamente.
«Avevo in mente un ambiente in cui poter condividere la giornata insieme, intorno alla nostra stufa, aiutare i bambini nei compiti mentre cucino, o ascoltare mia figlia suonare il pianoforte mentre leggo sul divano».
«Avevo in mente un ambiente in cui poter condividere la giornata insieme, intorno alla nostra stufa, aiutare i bambini nei compiti mentre cucino, o ascoltare mia figlia suonare il pianoforte mentre leggo sul divano».
L’ambiente è riscaldato a metano. Ma appena ne ha avuto l’occasione, Alessandra ha acquistato una stufa a pellet il cui design e materiale (ghisa), fosse in sintonia con l’atmosfera calda e accogliente degli ambienti.
«Il nostro punto di ritrovo è intorno alla stufa, la poltrona accanto è diventata la più gettonata.»
Quest’ultima, come altri elementi di arredo nell’intera casa, come lampade e specchiere, sono stati acquistati da antiquari di Sarteano e alla famosa Fiera Antiquaria di Arezzo che si svolge ogni prima Domenica del mese.
Stufa: Castelmonte
«Il nostro punto di ritrovo è intorno alla stufa, la poltrona accanto è diventata la più gettonata.»
Quest’ultima, come altri elementi di arredo nell’intera casa, come lampade e specchiere, sono stati acquistati da antiquari di Sarteano e alla famosa Fiera Antiquaria di Arezzo che si svolge ogni prima Domenica del mese.
Stufa: Castelmonte
La casa è anche il posto in cui Alessandra riesce a concentrarsi nella creazione dei suoi gioielli, dedicandosi a questa passione trasmessale dal padre. Si definisce infatti “figlia d’arte”. Ispiratasi alle tradizioni Etrusche della sua terra, molte delle sue creazioni prendono spunto dai manufatti ritrovati in zona. Chiusi, a pochi chilometri da Sarteano, è stata la città del leggendario Re Porsenna e del suo tesoro mai ritrovato.
«Mi sono specializzata in oreficeria etrusca realizzata a mano con la tecnica della cera persa. Si realizza il modello con la cera colando all’interno l’oro fuso. In questo modo la cera si scioglie proprio mentre il gioiello viene realizzato, facendone un pezzo unico. Amo molto le pietre, le associo alla percezione che mi viene delle persone che mi richiedono un gioiello, e ne faccio sinceramente molto più uso di quanto ne facessero gli etruschi. Coniugo quindi lo stile etrusco alla mia passione per le pietre preziose ed la loro particolare espressione».
«Mi sono specializzata in oreficeria etrusca realizzata a mano con la tecnica della cera persa. Si realizza il modello con la cera colando all’interno l’oro fuso. In questo modo la cera si scioglie proprio mentre il gioiello viene realizzato, facendone un pezzo unico. Amo molto le pietre, le associo alla percezione che mi viene delle persone che mi richiedono un gioiello, e ne faccio sinceramente molto più uso di quanto ne facessero gli etruschi. Coniugo quindi lo stile etrusco alla mia passione per le pietre preziose ed la loro particolare espressione».
Per la ristrutturazione Alessandra si è rivolta ad una ditta della zona, la ICERM, avendone conosciuto in passato il proprietario Mauro Morgantini.
«Nel mio caso si può proprio dire che “galeotta fu la ristrutturazione”» confida sorridendo. «Perché ci siamo innamorati, affiancando al progetto della ristrutturazione, un progetto di vita insieme.»
Pianoforte: Petrof
«Nel mio caso si può proprio dire che “galeotta fu la ristrutturazione”» confida sorridendo. «Perché ci siamo innamorati, affiancando al progetto della ristrutturazione, un progetto di vita insieme.»
Pianoforte: Petrof
Il materiale che ha caratterizzato questa ristrutturazione è stato l’utilizzo del legno. Il rovere naturale non trattato è stato posato in fase di ristrutturazione sui pavimenti per potersi muovere e sdraiare in libertà, come comodo campo da gioco per i bambini. Dal soffitto sono state portate alla luce le vecchie travi in legno, sulle quali sono state trovate tracce di un qualche incendio che deve essersi sviluppato in passato all’interno dello stabile, da cui il colore quasi nero di alcune di loro.
Alessandra ha voluto posizionare la cucina accanto alla portafinestra da cui si accede in un piccolo terrazzo, in cui di solito cenano e pranzano durante la bella stagione. Ed è un punto di ritrovo per la famiglia, mentre lei cucina, i bambini fanno i compiti e le ripetono le lezioni seduti intorno ai fornelli dell modulo a isola.
Cucina: Ikea
Alessandra ha voluto posizionare la cucina accanto alla portafinestra da cui si accede in un piccolo terrazzo, in cui di solito cenano e pranzano durante la bella stagione. Ed è un punto di ritrovo per la famiglia, mentre lei cucina, i bambini fanno i compiti e le ripetono le lezioni seduti intorno ai fornelli dell modulo a isola.
Cucina: Ikea
Tante le scoperte in corso di ristrutturazione. Alcuni dipinti della metà del ‘900 purtroppo non recuperabili nelle stanze al piano superiore nella stanza padronale, rappresentanti tralicci e uva, e questa Madonna dipinta con cornice in legno, probabilmente databile intorno alla seconda metà del Cinquecento, che era già in superficie sul muro, che campeggia, adesso, sulla zona cucina.
Al piano superiore, dove sono le camere da letto di Alessandra e dei bambini, si accede con una scala anche questa rivestita con parquet di rovere naturale.
La stanza padronale è la prima che si raggiunge lungo il corridoio.
Il letto di Alessandra apparteneva alla nonna. I racconti di famiglia tramandano che si fosse rivolta ad un artigiano specializzato nel ferro battuto. Materiale e design ancora molto richiesti in questa zona della Toscana, poiché si coniuga piacevolmente allo stile rustico, ma anche elegante, dell’abitazione.
Il letto di Alessandra apparteneva alla nonna. I racconti di famiglia tramandano che si fosse rivolta ad un artigiano specializzato nel ferro battuto. Materiale e design ancora molto richiesti in questa zona della Toscana, poiché si coniuga piacevolmente allo stile rustico, ma anche elegante, dell’abitazione.
La camera da letto dei bambini, in fondo al corridoio, è vicina a quella della madre e al bagno in comune. Da questa camera da letto si accede alla piccola mansarda, che al momento del servizio fotografico non era agibile a causa di un’ulteriore ristrutturazione in corso.
Letti: Ikea
Letti: Ikea
Il bagno ha una storia particolare, a riprova della gioia e dell’allegria che hanno accompagnato i lavori di ristrutturazione della casa:
«C’è un ricordo che ancora rimane al centro dei nostri aneddoti. Non c’era molto spazio in bagno. Almeno secondo me. Mauro mi ha dimostrato quanto ce ne fosse e avrebbe potuto ricavarne disegnando con una bomboletta spray sui muri la vasca e la doccia.
Ha insistito, fino a convincermi, per posare il parquet, sempre in rovere naturale non trattato, anche sul pavimento di questa stanza, dimostrandomi quanto mi sbagliassi nell’essere scettica verso questa soluzione perché temevo che si rovinasse per la naturale umidità del luogo.
Sono cinque anni che viviamo in questa casa, e con gli schizzi e le docce che quotidianamente il parquet del bagno subisce non ho mai avuto alcun problema. Mi sento di consigliarlo a tutti. Con l’accortezza, naturalmente, di asciugare tempestivamente le “pozzanghere” create dagli abitanti della casa meno attenti».
«C’è un ricordo che ancora rimane al centro dei nostri aneddoti. Non c’era molto spazio in bagno. Almeno secondo me. Mauro mi ha dimostrato quanto ce ne fosse e avrebbe potuto ricavarne disegnando con una bomboletta spray sui muri la vasca e la doccia.
Ha insistito, fino a convincermi, per posare il parquet, sempre in rovere naturale non trattato, anche sul pavimento di questa stanza, dimostrandomi quanto mi sbagliassi nell’essere scettica verso questa soluzione perché temevo che si rovinasse per la naturale umidità del luogo.
Sono cinque anni che viviamo in questa casa, e con gli schizzi e le docce che quotidianamente il parquet del bagno subisce non ho mai avuto alcun problema. Mi sento di consigliarlo a tutti. Con l’accortezza, naturalmente, di asciugare tempestivamente le “pozzanghere” create dagli abitanti della casa meno attenti».
Durante la mia visita il cellulare di Alessandra, con clienti e fornitori in linea, non ha smesso mai di squillare, i bambini non hanno smesso di esibirsi in un adorabile baccano, e io di fare domande sulla casa. Ma questa mamma così operativa e organizzata è riuscita a gestire tutti noi con un ordine e una morbidezza che la sua casa riflette alla perfezione!
Raccontaci: ti è piaciuta la storia e la casa di Alessandra? Come hai reso la tua abitazione a misura delle tue esigenze? Scrivilo nei Commenti qui sotto!
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Alessandra con i figli Alessandro e Isabella (13 e 11 anni)
Dove: Sarteano, in provincia di Siena
Superficie: 110 mq distribuiti su due piani, più la mansarda
Anno di costruzione: databile intorno al 1200
Anno della ristrutturazione: dal 2012 al 2013
Costo ristrutturazione: € 60.000 circa
Quando si entra in casa di Alessandra si viene accolti da un mix di calore e eleganza che si mescolano al rumore allegro e irresistibile dei bambini che giocano, corrono su e giù per le scale ridendo senza sosta.
La storia di questa casa, protagonista delle loro giornata e delle loro vite, è affascinante, a partire dall’antica datazione delle sue mura, che risalgono al Medioevo.
Situata nel centro storico, è in un palazzo molto antico, le cui basi costituivano le fortificazioni del castello del paese.
In periodi molto più recenti, nel dopoguerra, questa abitazione era adibita a locanda con ristorante e servizio di affittacamere.