Prima e Dopo: Realizzare un Micro Orto su un Lungo Balcone
A Parigi, un padre voleva insegnare l'arte del giardinaggio ai figli. Ma come fare, se si dispone solo di un balcone?
Passato il momento del divorzio, un padre, protagonista di questa storia, era alla ricerca di una sistemazione in cui poter ricostruire una routine con i due figli di 6 e 10 anni, che vivono con lui per parte del tempo. Ha avuto un colpo di fortuna: l’appartamento al quinto piano nell’edificio in cui abitavano era vuoto da anni ed è riuscito a convincere il proprietario a venderglielo. Dopo essersi trasferito nella nuova casa nella primavera del 2018, ha cominciato a sperimentare attività per intrattenere ed educare i figli, cercando anche di trasmettere i valori e le tradizioni della sua famiglia.
Per fortuna, uno degli elementi più desiderati degli appartamenti parigini del XIX secolo, come questo, sono i balconi, che si estendono per l’intera lunghezza di ogni appartamento. Avvicinato al mondo delle piante in tenera età dai genitori, voleva che anche i figli scoprissero, proprio su questo balcone, le gioie del giardinaggio. Pertanto, con l’aiuto di un’amica di famiglia, l’architetto paesaggista Anouck Barcat, hanno iniziato a costruire la loro piccola oasi verde in città.
Per fortuna, uno degli elementi più desiderati degli appartamenti parigini del XIX secolo, come questo, sono i balconi, che si estendono per l’intera lunghezza di ogni appartamento. Avvicinato al mondo delle piante in tenera età dai genitori, voleva che anche i figli scoprissero, proprio su questo balcone, le gioie del giardinaggio. Pertanto, con l’aiuto di un’amica di famiglia, l’architetto paesaggista Anouck Barcat, hanno iniziato a costruire la loro piccola oasi verde in città.
DOPO. Il padre si è rivolto ad Anouck Barcat per avere il suo parere su quali materiali usare e lei lo ha aiutato negli acquisti. Tranne il legno per la pavimentazione esterna, tutti i materiali e le piante sono stati comprati in una serra nella periferia di Parigi: «Il negozio si trova vicino a una fermata dei mezzi e, poiché il proprietario non ha la macchina, era davvero pratico. Le fioriere sono vendute in scatole di cartone e pesano circa 6,5 chilogrammi, perciò siamo tornati con un’automobile in car-sharing per recuperarle», racconta Anouck.
L’architetto ha consigliato di utilizzare una pavimentazione in legno per sostituire le lastre in zinco: «Questa soluzione ci ha permesso di livellare la base del balcone, in modo che le fioriere fossero posizionate correttamente, oltre a donare un tocco più caldo al balcone».
Pavimentazione in pino: Leroy Merlin
Pavimentazione in pino: Leroy Merlin
Il proprietario è portato per il fai da te: gli ci sono volute solo tre sere per trasformare il balcone in una terrazza rivestita con listoni in pino scanalati. Anouck ha inoltre fornito alcuni suggerimenti su come riempire lo spazio rimanente: «I sedum piantati nel terricciato hanno subito attecchito e, alla fine, abbiamo aggiunto anche ciottoli bianchi. I figli del proprietario hanno preso l’abitudine di portare a casa una piccola pianta rupestre ogni volta che trascorrono un weekend fuori porta».
Sul lato nord del balcone, un angolo è stato riempito con ciottoli bianchi. L’architetto paesaggista ha suggerito di poggiarci sopra tre vasi rotondi: «Volevo interrompere la linearità delle fioriere esistenti e del balcone», spiega.
Ha scelto di proposito vasi di diverse dimensioni, che ha riempito con piante dai colori tenui: acero giapponese (Acer japonicum) sulla sinistra, una rosa bianca molto profumata al centro e lavanda sulla destra. Erbe aromatiche e spezie crescono nel terriccio in una borsa in geotessile attaccata alla ringhiera.
Ha scelto di proposito vasi di diverse dimensioni, che ha riempito con piante dai colori tenui: acero giapponese (Acer japonicum) sulla sinistra, una rosa bianca molto profumata al centro e lavanda sulla destra. Erbe aromatiche e spezie crescono nel terriccio in una borsa in geotessile attaccata alla ringhiera.
Il cuore dell’installazione è rappresentato da due fioriere di 1 metro di lunghezza x 35 centimetri di larghezza x 35 centimetri di profondità.
Questi modelli non sono stati scelti a caso: «Era maggio quando il proprietario ha deciso di piantare il suo orto», racconta l’architetto, «Ma mi ha detto che in estate sarebbe stato via per un mese, proprio al culmine della stagione del raccolto… L’unica soluzione per essere sicuri che gli sforzi non andassero sprecati, e che sua madre fosse in grado di venire a raccogliere i frutti in sua assenza, era scegliere un sistema di irrigazione integrato».
Questi modelli non sono stati scelti a caso: «Era maggio quando il proprietario ha deciso di piantare il suo orto», racconta l’architetto, «Ma mi ha detto che in estate sarebbe stato via per un mese, proprio al culmine della stagione del raccolto… L’unica soluzione per essere sicuri che gli sforzi non andassero sprecati, e che sua madre fosse in grado di venire a raccogliere i frutti in sua assenza, era scegliere un sistema di irrigazione integrato».
Anouck ha perciò acquistato due vasi autoirriganti Noocity Growbed di piccole dimensioni. Queste fioriere sono dotate di serbatoi d’acqua e possono essere usate per coltivare piante aromatiche, leguminose e piccoli frutti.
«Possono essere montate in 20 minuti senza attrezzi, fissando un elemento geotessile a una struttura metallica. Sono stati i figli del proprietario a montarle. In questa fotografia, si vede il sistema di irrigazione nella parte inferiore della fioriera. Basta mettere le palline di argilla, coprire con elemento geotessile, riempire la fioriera con il terriccio ed è pronta per la semina», spiega l’architetto.
«Possono essere montate in 20 minuti senza attrezzi, fissando un elemento geotessile a una struttura metallica. Sono stati i figli del proprietario a montarle. In questa fotografia, si vede il sistema di irrigazione nella parte inferiore della fioriera. Basta mettere le palline di argilla, coprire con elemento geotessile, riempire la fioriera con il terriccio ed è pronta per la semina», spiega l’architetto.
Il punto di accesso del serbatoio d’acqua è visibile su un lato dell’orto intelligente: «In estate non serve l’acqua ogni giorno; basta aggiungerla ogni 15 giorni per riempire il serbatoio. Grazie alle palline di argilla, le piante ricevono l’esatta quantità di acqua di cui hanno bisogno per capillarità. Nella prima settimana dopo la semina è però necessario annaffiare tutti i giorni», spiega la donna.
La madre del proprietario è venuta a dare una mano ai nipoti, oltre che fornire alcuni consigli. È stata lei a consigliare di coprire le fioriere con pacciame in corteccia di pino, in modo tale che la superficie del terreno non si asciugasse. I bambini hanno inoltre riempito le due fioriere con compost organico e hanno seminato, tra l’altro, lattuga, pomodori, sedano, basilico, ravanelli, fragole, cipollotto, rosmarino e menta.
«Si tratta di un orto semplice, per le persone che non hanno necessariamente il pollice verde. Si possono piantare insieme frutti di bosco e verdure, senza preoccuparsi delle diverse esigenze di annaffiatura delle varietà. Dato che ci sono ancora 28 centimetri di terreno sopra il sistema di irrigazione, si possono coltivare anche le carote, che hanno bisogno di un terreno profondo», spiega Anouck.
«Si tratta di un orto semplice, per le persone che non hanno necessariamente il pollice verde. Si possono piantare insieme frutti di bosco e verdure, senza preoccuparsi delle diverse esigenze di annaffiatura delle varietà. Dato che ci sono ancora 28 centimetri di terreno sopra il sistema di irrigazione, si possono coltivare anche le carote, che hanno bisogno di un terreno profondo», spiega Anouck.
Il balcone è diventato il posto preferito della famiglia per il loro aperitivo serale. Il tavolino rosso da bistrot, che nella prima fotografia sembrava così abbandonato sul balcone, ora spicca meraviglioso circondato da piante biologiche.
Questa fotografia è stata scattata dal proprietario a giugno, un mese dopo la semina. Il piccolo orto è molto produttivo grazie al sistema di irrigazione integrato. «Le piante di pomodori sono cresciute di oltre un metro e le ringhiere del balcone vengono usate come paletti improvvisati», afferma Anouck con un sorriso.
La famiglia coltiva anche le zucchine.
Ortaggi Indispensabili: Coltivare la Zucchina, Anche in Balcone
Ortaggi Indispensabili: Coltivare la Zucchina, Anche in Balcone
Questa fotografia è stata scattata a inizio luglio: i pomodori promettono bene.
Ortaggi Indispensabili: Coltivare il Pomodoro, Anche sul Balcone
Ortaggi Indispensabili: Coltivare il Pomodoro, Anche sul Balcone
Il progetto ha inoltre sviluppato l’interesse dei bambini nei confronti del giardinaggio. «Dal momento della semina, tutte le mattina in cui sono con il padre i figli vanno sulla terrazza per vedere cosa è cresciuto. Sono necessari solo cinque minuti di cure al giorno perché crescono pochissime erbacce. Alla bambina piace sedersi su un pouf e osservare le piante per un po’», racconta l’architetto.
Ti piacerebbe replicare l’idea? L’hai già fatto? Scrivici nei Commenti i tuoi consigli.
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Chi coltiva qui: un uomo sui 40 anni con i due figli di 6 e10 anni
Dove: Parigi, Francia
Dimensioni del balcone: 6 metri x 1 metro
Durata dei lavori: tre sere; acquisto di vasi e fioriere: un pomeriggio
Budget: meno di 700 euro; listoni in pino per pavimentazione: 90 euro; vasi rotondi, ghiaia, substrato, piante e semi: 300 euro; fioriere rialzate: 280 euro
Architetto paesaggistico: Anouck Barcat
PRIMA. Il balcone aveva un rivestimento in lastre di zinco, diventate irregolari nei punti di giunzione.