Prima e Dopo: Un Fienile Abbandonato Diventa una Bellissima Casa
Riciclo, artigianato locale e un piccolo aiuto di Houzz trasformano un fienile in disuso in una casa luminosa e ariosa
Stanco del suo lavoro nella logistica e di sette anni vissuti a Parigi, il 34enne Frédéric Brillet ha sentito che era il momento di tornare nella sua città natale, nelle campagne francesi. L’interior design e l’arredamento sono state le sue passioni fin dall’infanzia, così il giovane architetto ha deciso di affrontare la sfida di realizzare uno dei suoi più grandi sogni: rinnovare completamente un vecchio edificio del patrimonio nazionale rispettando sia l’immobile che l’ambiente circostante.
Quasi due anni fa, ha acquistato e ristrutturato un vecchio fienile nel sud della Gironda – un dipartimento francese situato nel sud-ovest del paese, il cui capoluogo è Bordeaux e vicino al dipartimento di La Charente, dove è nato.
«Mi è piaciuto molto coordinare il progetto, conclusosi lo scorso febbraio. Certo, ho colto l’occasione per sporcarmi le mani, dalla demolizione alla costruzione degli arredi, il che ha reso l’esperienza ancora più gratificante. Houzz mi ha ispirato molto nella realizzazione di questo sogno, quindi oggi voglio condividere i miei risultati con tutta la community», racconta.
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Quasi due anni fa, ha acquistato e ristrutturato un vecchio fienile nel sud della Gironda – un dipartimento francese situato nel sud-ovest del paese, il cui capoluogo è Bordeaux e vicino al dipartimento di La Charente, dove è nato.
«Mi è piaciuto molto coordinare il progetto, conclusosi lo scorso febbraio. Certo, ho colto l’occasione per sporcarmi le mani, dalla demolizione alla costruzione degli arredi, il che ha reso l’esperienza ancora più gratificante. Houzz mi ha ispirato molto nella realizzazione di questo sogno, quindi oggi voglio condividere i miei risultati con tutta la community», racconta.
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Prima. Quando nell’aprile 2017 Frédéric ha visto per la prima volta questo vecchio fienile se ne è innamorato e ha subito fatto un’offerta.
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Dopo. L’edificio risale al 1900 circa, ha una superficie di 120 metri quadrati ed è realizzato in legno e pietra locale. Alto 6 metri nel suo punto più alto, il lato sud-est è costituito da montanti e travi in legno di quercia, appoggiati su una base di pietra e ricoperti di rivestimento di calce.
L’estate dopo aver acquistato la proprietà, Frédéric ha ottenuto il permesso di convertire il fienile da edificio agricolo ad abitazione. Si è preso poi del tempo per perfezionare il suo progetto e trovare gli artigiani giusti. «Ho selezionato coloro che condividevano le mie stesse idee: mantenere il più possibile il vecchio aspetto del fienile e utilizzare materiali nel rispetto dell’ambiente, come la calce, che abbiamo usato per rivestire la facciata, i muri e alcune porzioni di pareti (su un lato dell’edificio le pareti sono in legno)», dice.
L’estate dopo aver acquistato la proprietà, Frédéric ha ottenuto il permesso di convertire il fienile da edificio agricolo ad abitazione. Si è preso poi del tempo per perfezionare il suo progetto e trovare gli artigiani giusti. «Ho selezionato coloro che condividevano le mie stesse idee: mantenere il più possibile il vecchio aspetto del fienile e utilizzare materiali nel rispetto dell’ambiente, come la calce, che abbiamo usato per rivestire la facciata, i muri e alcune porzioni di pareti (su un lato dell’edificio le pareti sono in legno)», dice.
Prima. In inverno sono finalmente iniziati i lavori strutturali con la demolizione, coordinata dall’architetto Frédéric Brillet. «Il nonno del contadino che me lo vendette aveva usato l’edificio come stalla e fienile, ma non era stato usato per molto tempo. Il rivestimento esterno era in pessime condizioni e in alcuni punti marciva, quindi l’ho spogliato completamente», racconta.
Brillet è passato poi alla fase di preparazione del sito, durante la quale sono stati collegati acqua ed elettricità.
Nessuna delle acque reflue di questa casa finisce nelle fognature pubbliche. Frédéric Brillet ha optato per una soluzione completamente naturale: la fitodepurazione. «Ho scavato un bacino di 3x3 metri e l’ho riempito di aggregati di varie dimensioni, dalla ghiaia alla sabbia, poi coperto con un letto di canne in crescita. Una pompa raccoglie l’acqua grigia dalla doccia e dalla lavastoviglie e l’acqua nera dal gabinetto. Tutto viene filtrato dal bacino e l’acqua esce completamente pulita. È un sistema molto efficiente e inodore», spiega.
Brillet è passato poi alla fase di preparazione del sito, durante la quale sono stati collegati acqua ed elettricità.
Nessuna delle acque reflue di questa casa finisce nelle fognature pubbliche. Frédéric Brillet ha optato per una soluzione completamente naturale: la fitodepurazione. «Ho scavato un bacino di 3x3 metri e l’ho riempito di aggregati di varie dimensioni, dalla ghiaia alla sabbia, poi coperto con un letto di canne in crescita. Una pompa raccoglie l’acqua grigia dalla doccia e dalla lavastoviglie e l’acqua nera dal gabinetto. Tutto viene filtrato dal bacino e l’acqua esce completamente pulita. È un sistema molto efficiente e inodore», spiega.
Dopo. L’architetto ha poi ingaggiato un falegname locale e un costruttore di tetti per riprodurre l’edificio originale con materiali naturali come legno locale, finitura a calce e isolamento in lana di legno.
Un rivestimento in pino marittimo e un nuovo tetto sono stati montati sulla struttura in legno originale, che è stata completamente levigata.
Un rivestimento in pino marittimo e un nuovo tetto sono stati montati sulla struttura in legno originale, che è stata completamente levigata.
Prima. Sul lato est, l’edificio aveva un patio interno. «Le persone qui lo chiamano estandate nel dialetto locale. Questa parte di fienile è sempre a est», dice Frédéric.
Dopo. Naturalmente, Frédéric ha mantenuto questa caratteristica regionale, ma l’ha resa un po’ più piccola per allocare più spazio all’interno della casa. «Ho installato un telaio di legno sul retro del patio. Protegge una porta scorrevole in vetro e una lunga striscia Led fissa per illuminare l’interno», spiega.
Inizialmente il fienile aveva poche aperture: c’era la porta d’ingresso, una piccola finestra sotto il tetto del patio e altre due finestre sul lato nord. Brillet lo ha aperto su tutti i lati, ad esempio con queste tre finestre alte con persiane scorrevoli sul lato sud.
«Queste sono state ispirate dagli essiccatori di tabacco nella Regione. Le finestre sono in alluminio con doppi vetri per impedire la formazione di ponti termici», spiega.
«Queste sono state ispirate dagli essiccatori di tabacco nella Regione. Le finestre sono in alluminio con doppi vetri per impedire la formazione di ponti termici», spiega.
Prima. All’interno, il fienile era stato diviso a metà lungo la lunghezza. Un lato ospitava le celle del bestiame e le mangiatoie dove venivano serviti i pasti. Un pavimento rialzato permetteva di conservare gli alimenti.
Dopo. Frédéric Brillet ha iniziato rimuovendo tutto e poi ha voluto sfruttare al massimo la superficie di circa 120 metri quadrati. Immaginava un ampio soggiorno che avrebbe sfruttato lo spazio sotto la struttura del tetto, affiancato da due camere da letto, un bagno e una dispensa.
Prima. Il fienile originariamente aveva un pavimento di terra battuta e pareti a chiazze. Frédéric ha isolato l’edificio con uno spessore di 35 centimetri sul soffitto, 25 centimetri sulle pareti e 10 centimetri di isolamento a pavimento.
«Ho lavorato con un tecnico che ha installato un sistema di riscaldamento a pavimento ad acqua alimentato da una caldaia a pellet, che fornisce anche l’acqua calda in casa».
«Ho lavorato con un tecnico che ha installato un sistema di riscaldamento a pavimento ad acqua alimentato da una caldaia a pellet, che fornisce anche l’acqua calda in casa».
Dopo. Frédéric Brillet inizialmente aveva pensato di installare un pavimento in parquet, ma alla fine ha optato per il cemento cerato, perché ha ritenuto fosse difficile trovare il pavimento in legno giusto per il riscaldamento a pavimento.
La sua cucina è composta da moduli Ikea con ripiani in faggio realizzati su misura. Anche il tavolo è stato realizzato su misura da un metalmeccanico e Frédéric ha realizzato le lampade riutilizzando una vecchia cassa di legno e una vasca da bagno in zinco.
La sua cucina è composta da moduli Ikea con ripiani in faggio realizzati su misura. Anche il tavolo è stato realizzato su misura da un metalmeccanico e Frédéric ha realizzato le lampade riutilizzando una vecchia cassa di legno e una vasca da bagno in zinco.
Prima. L’interno del lato ovest del fienile prima dell’inizio dei lavori.
Dopo. Frédéric Brillet si è assicurato di includere oggetti e arredi con una storia. Ad esempio, il tavolino da caffè in legno apparteneva ai suoi genitori.
L’architetto ama usare Houzz per trovare ispirazione per l’arredamento. «Ho conosciuto Houzz quando ero ancora a Parigi e vedere le immagini di alcuni interventi completati mi ha motivato e rassicurato», dice. «Poi durante la fase dei lavori, ho trovato moltissime ispirazioni nei progetti presentati su Houzz. Per me è una miniera d’oro di idee per l’interior design e l’arredamento».
L’ampia zona giorno fa entrare la luce da est e da sud. Sul lato opposto alle finestre ci sono la dispensa e i servizi, la camera degli ospiti, il bagno con box doccia, e la camera da letto padronale.
Frédéric Brillet ha sfruttato l’intera altezza dell’edificio per realizzare un magnifico soffitto nella camera da letto padronale. Nelle altre stanze ha realizzato un soppalco che conduce a un ripostiglio sotto il tetto. Da dove si accede a questo spazio? «La libreria può magicamente scorrere per farmi entrare nella mia stanza segreta», spiega.
Frédéric Brillet ha sfruttato l’intera altezza dell’edificio per realizzare un magnifico soffitto nella camera da letto padronale. Nelle altre stanze ha realizzato un soppalco che conduce a un ripostiglio sotto il tetto. Da dove si accede a questo spazio? «La libreria può magicamente scorrere per farmi entrare nella mia stanza segreta», spiega.
L’ambiente sottostante ospita una collezione distintiva di mobili e decorazioni: una cassettiera in metallo, un vecchio proiettore cinematografico che gli è stato regalato, una gabbia per uccelli che ha trasformato in una lampada. Un mazzo di chiavi pende da un palo segnato dai buchi dei travetti che una volta sosteneva: «Sono le vecchie chiavi di mio nonno, alle quali sono molto legato».
La stanza di Frédéric lo rispecchia, semplice e luminosa. Il quadrato giallo dipinto sul muro che funge da testiera è un’altra idea che ha trovato su Houzz.
Frédéric ha riciclato le lenzuola di lino di sua nonna trasformandole in copripiumini, e ha usato il tessuto di un vecchio materasso per nascondere il suo guardaroba.
Il bagno è accessibile solo attraverso le due camere da letto. Comprende un mobile lavabo, il vaso e un’ampia cabina doccia. Il box è stato realizzato da un metalmeccanico.
Un cemento cerato più scuro nella parete della doccia e sul paraschizzi del lavabo crea contrasto col pavimento.
Un cemento cerato più scuro nella parete della doccia e sul paraschizzi del lavabo crea contrasto col pavimento.
Frédéric ha creato il mobile lavabo da una credenza che ha trovato in un mercatino delle pulci online. Lo specchio apparteneva a sua madre e ha progettato le lampade a sospensione riutilizzando due vecchi barattoli di vetro appartenuti a sua nonna.
Frédéric inizialmente aveva intenzione di mettere un pavimento in deck nel patio, ma alla fine ha apprezzato il cemento grezzo che estende visivamente il pavimento interno.
Anche qui i mobili sono una continuazione degli arredi presenti negli interni, tutti trovati nei mercatini delle pulci o fatti a mano, come piace a Frédéric.
La lampada a sospensione è ricavata da un asciuga-bottiglie, che gli ricorda le sue radici: suo padre e il fratello vignaioli.
Frédéric Brillet ci ha salutato con delle parole toccanti: «Ringrazio Houzz e tutto il team per il lavoro che fate, e per la visibilità che date a tutti questi magnifici luoghi nel mondo».
Questa storia è stata pubblicata il 7 luglio 2020 e poi aggiornata
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Questa storia è stata pubblicata il 7 luglio 2020 e poi aggiornata
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Frédéric Brillet, 34 anni
Dove: un fienile nel sud della Gironda, in Francia
Data di fine ristrutturazione: febbraio 2019
Durata dei lavori: 13 mesi
Superficie: 120 m²
Architetto d’interni: Frédéric Brillet
Budget: 320.000 € totali (acquisto immobile + ristrutturazione)