Il Calendario dell’Orto in Balcone
Dall'aglio alle zucchine, ecco cosa seminare mese per mese per un orto in vaso funzionale e produttivo
Dopo essere stato una moda un po’ fatua, l’orto in balcone ha ormai acquisito una sua sperimentata maturità. Possiamo quindi anticipare che richiede lavoro e pazienza, come l’orto in piena terra: se non partite da questo saldo principio, i risultati saranno magri e deludenti.
In questo Ideabook troverete, mese per mese, il calendario delle semine degli ortaggi adatti al balcone e al terrazzo. Non troverete indicazioni che tengono in conto il calendario lunare, antiscientifico e a volte controproducente, poiché per attendere una “luna favorevole” si perde invece una temperatura favorevole, che è invece ciò su cui le semine si basano.
Tenete sempre presente che gli ortaggi non si seminano tutti in una volta (quindi non certo tutti con la stessa “luna”!), ma conviene scalare le semine per un mese o più, in modo da avere più raccolti, anche se distanziati.
In mesi freddi come dicembre e gennaio, potrebbe essere meglio evitare la semina.
Leggete sempre e con cura le indicazioni dietro la bustina che riportano i periodi migliori per la semina, protetta o all’aperto che sia. Vale sempre quanto abbiamo premesso su terriccio, irrigazione e drenaggio a proposito della coltivazione in vaso.
Trova un esperto di balconi su Houzz
In questo Ideabook troverete, mese per mese, il calendario delle semine degli ortaggi adatti al balcone e al terrazzo. Non troverete indicazioni che tengono in conto il calendario lunare, antiscientifico e a volte controproducente, poiché per attendere una “luna favorevole” si perde invece una temperatura favorevole, che è invece ciò su cui le semine si basano.
Tenete sempre presente che gli ortaggi non si seminano tutti in una volta (quindi non certo tutti con la stessa “luna”!), ma conviene scalare le semine per un mese o più, in modo da avere più raccolti, anche se distanziati.
In mesi freddi come dicembre e gennaio, potrebbe essere meglio evitare la semina.
Leggete sempre e con cura le indicazioni dietro la bustina che riportano i periodi migliori per la semina, protetta o all’aperto che sia. Vale sempre quanto abbiamo premesso su terriccio, irrigazione e drenaggio a proposito della coltivazione in vaso.
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Prima di partire, organizzare
Per quanto mi riguarda l’orto in terrazza o in balcone deve essere funzionale e produttivo, quindi ben organizzato. Se serve una base in plastica forata per lo sgrondo dell’acqua, mettetela senza problemi, così come i famigerati vasi neri da vivaio (che catturano bene il calore del sole!), teli e coperture di plastica, e tutto ciò che può apparire “orribile” in un giardino ornamentale.
Non significa che un orto in terrazza non possa essere “bello”, nel senso più comune e tradizionale del termine, ma ci vuole una certa mano (e un po’ d’esperienza). Nell’orto la bellezza viene dall’ordine, dalla pulizia e dalla funzionalità: tutto deve essere finalizzato a ottenere il maggior raccolto nel minimo spazio, a facilitare l’irrigazione, i trapianti e le operazioni colturali, a proteggere il raccolto.
Se l’idea di avere disordine in terrazza vi spaventa, create un pannello per occultare la vista della zona orto, oppure partite con pochissimi ortaggi, tre o quattro al massimo scegliendo tra i vostri preferiti, per poi estendere la sperimentazione.
Per quanto mi riguarda l’orto in terrazza o in balcone deve essere funzionale e produttivo, quindi ben organizzato. Se serve una base in plastica forata per lo sgrondo dell’acqua, mettetela senza problemi, così come i famigerati vasi neri da vivaio (che catturano bene il calore del sole!), teli e coperture di plastica, e tutto ciò che può apparire “orribile” in un giardino ornamentale.
Non significa che un orto in terrazza non possa essere “bello”, nel senso più comune e tradizionale del termine, ma ci vuole una certa mano (e un po’ d’esperienza). Nell’orto la bellezza viene dall’ordine, dalla pulizia e dalla funzionalità: tutto deve essere finalizzato a ottenere il maggior raccolto nel minimo spazio, a facilitare l’irrigazione, i trapianti e le operazioni colturali, a proteggere il raccolto.
Se l’idea di avere disordine in terrazza vi spaventa, create un pannello per occultare la vista della zona orto, oppure partite con pochissimi ortaggi, tre o quattro al massimo scegliendo tra i vostri preferiti, per poi estendere la sperimentazione.
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In ombra o al sole?
Per ottimizzare lo spazio si preferiranno le vasche da orto, in resina, cotto o altro materiale, anziché vasi piccoli. Ponete sempre le piante più alte in modo che non ombreggino le più basse.
Tutti gli ortaggi preferiscono il sole diretto, ma quelli da foglia si accontentano di qualche ora di luce in meno, e in zone meridionali, gradiscono anche una certa ombreggiatura o un’esposizione a mezz’ombra.
Lattuga, scarola, spinaci, ma soprattutto la bietolina da foglia, la misticanza e il lattughino da taglio possono essere collocati in posizioni non propriamente baciate dal sole.
Pomodori, melanzane, zucchine e cetrioli (e tutte le solanacee in generale) necessitano di un’esposizione ben assolata.
Per ottimizzare lo spazio si preferiranno le vasche da orto, in resina, cotto o altro materiale, anziché vasi piccoli. Ponete sempre le piante più alte in modo che non ombreggino le più basse.
Tutti gli ortaggi preferiscono il sole diretto, ma quelli da foglia si accontentano di qualche ora di luce in meno, e in zone meridionali, gradiscono anche una certa ombreggiatura o un’esposizione a mezz’ombra.
Lattuga, scarola, spinaci, ma soprattutto la bietolina da foglia, la misticanza e il lattughino da taglio possono essere collocati in posizioni non propriamente baciate dal sole.
Pomodori, melanzane, zucchine e cetrioli (e tutte le solanacee in generale) necessitano di un’esposizione ben assolata.
In cassone o all’aperto?
Se lo spazio non vi manca pensate a un cassone, freddo o riscaldato (ne esistono in commercio molti con una resistenza alla base, o è possibile acquistare dei tappetini termici, ma mettete sempre in conto prese e fili elettrici).
Quando si parla di orto, un cassone può fare la differenza poiché consente di seminare già a partire da gennaio o febbraio, non solo per godere di “primizie”, quanto per ottimizzare i tempi di coltura e avere più raccolti, anche se meno abbondanti e più distanziati.
Se è utile in zone calde, il cassone diventa quasi indispensabile in quelle fredde.
Se siete al vostro primo tentativo non fatelo diventare un problema, partite pure senza: mano a mano capirete da soli quanto è utile e con quali piante è davvero ottimale.
Se lo spazio non vi manca pensate a un cassone, freddo o riscaldato (ne esistono in commercio molti con una resistenza alla base, o è possibile acquistare dei tappetini termici, ma mettete sempre in conto prese e fili elettrici).
Quando si parla di orto, un cassone può fare la differenza poiché consente di seminare già a partire da gennaio o febbraio, non solo per godere di “primizie”, quanto per ottimizzare i tempi di coltura e avere più raccolti, anche se meno abbondanti e più distanziati.
Se è utile in zone calde, il cassone diventa quasi indispensabile in quelle fredde.
Se siete al vostro primo tentativo non fatelo diventare un problema, partite pure senza: mano a mano capirete da soli quanto è utile e con quali piante è davvero ottimale.
Leggere le istruzioni del venditore
Le varietà di ortaggi sono numerose, anche all’interno di una stessa tipologia, e le tempistiche di semina potrebbero variare sostanzialmente a seconda della cultivar acquistata. Leggete con attenzione il retro dell’etichetta, che spesso riporta indicazioni davvero molto accurate sul periodo, le temperature, la richiesta di luce e di umidità, sia per la semina protetta che per quella in esterno.
Alcune ditte consentono di ritagliare l’etichetta che può essere incollata a un bastoncino di legno o infilata direttamente in terra.
Le varietà di ortaggi sono numerose, anche all’interno di una stessa tipologia, e le tempistiche di semina potrebbero variare sostanzialmente a seconda della cultivar acquistata. Leggete con attenzione il retro dell’etichetta, che spesso riporta indicazioni davvero molto accurate sul periodo, le temperature, la richiesta di luce e di umidità, sia per la semina protetta che per quella in esterno.
Alcune ditte consentono di ritagliare l’etichetta che può essere incollata a un bastoncino di legno o infilata direttamente in terra.
Cosa seminare a gennaio
La semina tipica dei mesi freddi sono le fave, ma attenzione, sul balcone potrebbe essere meglio rimandare a febbraio, se vivete in regioni a inverni rigidi o avete un balcone molto esposto ai venti freddi. In questo caso potete farlo a gennaio, riparando le semenzali con pannelli in policarbonato . La semina si può protrarre anche fino a marzo, specie in climi freddi.
Scegliete sempre varietà di taglia bassa.
La semina tipica dei mesi freddi sono le fave, ma attenzione, sul balcone potrebbe essere meglio rimandare a febbraio, se vivete in regioni a inverni rigidi o avete un balcone molto esposto ai venti freddi. In questo caso potete farlo a gennaio, riparando le semenzali con pannelli in policarbonato . La semina si può protrarre anche fino a marzo, specie in climi freddi.
Scegliete sempre varietà di taglia bassa.
Cosa seminare a febbraio
Rigorosamente in ambiente protetto, si possono iniziare a seminare tutte le solanacee a fruttificazione primaverile-estiva, come pomodori, zucchine, melanzane e peperoni.
All’esterno: spinaci, insalata valeriana, carote precoci e prezzemolo (in clima mite).
Rigorosamente in ambiente protetto, si possono iniziare a seminare tutte le solanacee a fruttificazione primaverile-estiva, come pomodori, zucchine, melanzane e peperoni.
All’esterno: spinaci, insalata valeriana, carote precoci e prezzemolo (in clima mite).
Cosa seminare a marzo
Da marzo in poi via libera con le carote, di tutte le varietà, precoci o tardive. Le carote si seminano fino all’estate.
Al via anche la bietolina da taglio, i ravanelli, la valeriana, la rucola e gli spinaci: tutti questi si seminano davvero durante l’intero arco dell’anno, tranne nei mesi davvero freddi (o nei mesi riarsi, in climi caldi).
Periodo ideale anche per il prezzemolo, che potete seminare per tutta la primavera fino alle soglie dell’estate.
Da marzo in poi via libera con le carote, di tutte le varietà, precoci o tardive. Le carote si seminano fino all’estate.
Al via anche la bietolina da taglio, i ravanelli, la valeriana, la rucola e gli spinaci: tutti questi si seminano davvero durante l’intero arco dell’anno, tranne nei mesi davvero freddi (o nei mesi riarsi, in climi caldi).
Periodo ideale anche per il prezzemolo, che potete seminare per tutta la primavera fino alle soglie dell’estate.
Cosa seminare ad aprile
Direttamente all’aperto, in climi caldi si possono iniziare a seminare molte cucurbitacee, come zucche e zucchine, meloni, cetrioli.
Aprile è un mese attivissimo, si seminano all’aperto anche le lattughe, i cetrioli e le leguminose: piselli (anche in vaso), taccole, fagioli, fagiolini. Scegliete sempre varietà compatte e scalate le semine, portandole fino a giugno. Si seminano ad aprile la maggior parte delle erbe aromatiche, e si continua con le carote. Tra aprile e maggio, all’aperto, si seminano anche i carciofi e le cipolle.
In ambiente protetto, oppure all’aperto in clima mite, si seminano il basilico e il sedano.
In semenzaio si inizia con cavoli e broccoli, che richiedono vasi capienti e terreno molto nutrito, e sono una coltivazione da vaso raccomandata a chi ha già un po’ d’esperienza.
Direttamente all’aperto, in climi caldi si possono iniziare a seminare molte cucurbitacee, come zucche e zucchine, meloni, cetrioli.
Aprile è un mese attivissimo, si seminano all’aperto anche le lattughe, i cetrioli e le leguminose: piselli (anche in vaso), taccole, fagioli, fagiolini. Scegliete sempre varietà compatte e scalate le semine, portandole fino a giugno. Si seminano ad aprile la maggior parte delle erbe aromatiche, e si continua con le carote. Tra aprile e maggio, all’aperto, si seminano anche i carciofi e le cipolle.
In ambiente protetto, oppure all’aperto in clima mite, si seminano il basilico e il sedano.
In semenzaio si inizia con cavoli e broccoli, che richiedono vasi capienti e terreno molto nutrito, e sono una coltivazione da vaso raccomandata a chi ha già un po’ d’esperienza.
Cosa seminare a maggio
In questo mese si possono seminare direttamente all’aperto tutte le coltivazioni che produrranno frutti fino all’estate o autunno, che tipicamente vengono seminate in inverno, ma in serra o cassone.
Quindi anche in climi freddi è il momento per avviare la semina di pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, angurie, cetrioli, meloni. Si prosegue la semina di carote, piselli, fagioli e spinaci, e si avviano tutte le cicorie, da cespo e da radice, e anche quelle selvatiche, che però occupano spazio e raggiungono una certa altezza.
Da maggio si semina all’aperto anche il radicchio, che può essere seminato fino a estate inoltrata.
Si sospende la semina della valeriana, che va ripresa all’abbassarsi delle temperature, e quella delle lattughe da taglio e da cespo.
In questo mese si possono seminare direttamente all’aperto tutte le coltivazioni che produrranno frutti fino all’estate o autunno, che tipicamente vengono seminate in inverno, ma in serra o cassone.
Quindi anche in climi freddi è il momento per avviare la semina di pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, angurie, cetrioli, meloni. Si prosegue la semina di carote, piselli, fagioli e spinaci, e si avviano tutte le cicorie, da cespo e da radice, e anche quelle selvatiche, che però occupano spazio e raggiungono una certa altezza.
Da maggio si semina all’aperto anche il radicchio, che può essere seminato fino a estate inoltrata.
Si sospende la semina della valeriana, che va ripresa all’abbassarsi delle temperature, e quella delle lattughe da taglio e da cespo.
Cosa seminare a giugno
Tra le coltivazioni estive i finocchi sono senza dubbio quella più significativa per l’impegno che richiedono, avendo bisogno di vasi profondi per poter maturare un fusto dolce e ben tondeggiante.
Si continua la semina delle cicorie, delle indivie, radicchio e dei pomodori, zucchine, spinaci, fagioli e fagiolini, mentre stop ai piselli.
Tra le coltivazioni estive i finocchi sono senza dubbio quella più significativa per l’impegno che richiedono, avendo bisogno di vasi profondi per poter maturare un fusto dolce e ben tondeggiante.
Si continua la semina delle cicorie, delle indivie, radicchio e dei pomodori, zucchine, spinaci, fagioli e fagiolini, mentre stop ai piselli.
Cosa seminare a luglio
Da questo mese in poi le semine si diradano, essendo l’annaffiatura e i trapianti gli impegni fondamentali in estate.
In questo periodo la semina tipica è quella delle cipolle invernali, all’aperto, in tutti i climi, ma in semenzaio.
Una semina che può essere effettuata quando si presenta uno spazio vuoto è quella del ravanello, che ha una germinazione e una crescita molto rapida (tra l’altro il fogliame è bello e ai bambini piace seminarlo).
Si prosegue con le cicorie da cespo e da taglio (si sospende la semina di quelle da radice), si continua con scarola, cipolle, fagiolini nani e zucchine. Si prosegue anche la semina dei cavoli e dei broccoli, in semenzaio.
Da questo mese in poi le semine si diradano, essendo l’annaffiatura e i trapianti gli impegni fondamentali in estate.
In questo periodo la semina tipica è quella delle cipolle invernali, all’aperto, in tutti i climi, ma in semenzaio.
Una semina che può essere effettuata quando si presenta uno spazio vuoto è quella del ravanello, che ha una germinazione e una crescita molto rapida (tra l’altro il fogliame è bello e ai bambini piace seminarlo).
Si prosegue con le cicorie da cespo e da taglio (si sospende la semina di quelle da radice), si continua con scarola, cipolle, fagiolini nani e zucchine. Si prosegue anche la semina dei cavoli e dei broccoli, in semenzaio.
Cosa seminare ad agosto
Si procede con le brassicacee (in semenzaio) e le cicorie, in particolare le indivie, la catalogna, la scarola, i radicchi. Si inizia la semina delle cime di rapa, che continuerà fino ai mesi più freddi.
Se il clima non è riarso si torna a seminare le lattughe da cespo, sia lunghe che tonde, di spinaci e valeriana.
Si procede con le brassicacee (in semenzaio) e le cicorie, in particolare le indivie, la catalogna, la scarola, i radicchi. Si inizia la semina delle cime di rapa, che continuerà fino ai mesi più freddi.
Se il clima non è riarso si torna a seminare le lattughe da cespo, sia lunghe che tonde, di spinaci e valeriana.
Cosa seminare a settembre
È il momento di riprendere la semina delle lattughe, sia da taglio che da cespo, spinaci e valeriana, in tutti i climi. A seconda del clima si può seminare ancora la cicoria, ma solo se è tiepido; mentre, se rinfresca, si può partire con la semina delle fave, che può essere portata fino all’anno successivo, con una eventuale sospensione al picco di freddo tra dicembre e gennaio.
Ci si ferma con le bietoline e con tutte le brassicacee.
Settembre è un mese da dedicare ai trapianti e a preparazioni del terreno, più che alle semine.
È il momento di riprendere la semina delle lattughe, sia da taglio che da cespo, spinaci e valeriana, in tutti i climi. A seconda del clima si può seminare ancora la cicoria, ma solo se è tiepido; mentre, se rinfresca, si può partire con la semina delle fave, che può essere portata fino all’anno successivo, con una eventuale sospensione al picco di freddo tra dicembre e gennaio.
Ci si ferma con le bietoline e con tutte le brassicacee.
Settembre è un mese da dedicare ai trapianti e a preparazioni del terreno, più che alle semine.
Cosa seminare a ottobre, novembre e dicembre
In realtà questi mesi autunnali e invernali sono da dedicare alla preparazione dei terricci, degli ammendanti, alla pulizia delle vasche e dei contenitori.
In inverno si mettono a dimora gli agli da bulbillo. Si può fare in spazi residuali tra una coltivazione e l’altra, ma anche vicino alle rose, che beneficiano della consociazione.
In realtà questi mesi autunnali e invernali sono da dedicare alla preparazione dei terricci, degli ammendanti, alla pulizia delle vasche e dei contenitori.
In inverno si mettono a dimora gli agli da bulbillo. Si può fare in spazi residuali tra una coltivazione e l’altra, ma anche vicino alle rose, che beneficiano della consociazione.
Un’altra tipica semina invernale, esclusi i momenti davvero freddi, è quella dei fagioli rampicanti, dei piselli e dei piselli mangiatutto, mentre si prosegue quella delle fave.
Nel fare ogni operazione colturale, tentate di far interagire il più possibile i bambini, che se coinvolti nella giusta maniera, saranno divertiti e sorpresi dalle sorprese dell’orto.
Questa storia è stata pubblicata il 14 marzo 2019 e poi aggiornata
Raccontaci: hai un orto in balcone o terrazza? Condividi la tua esperienza con gli altri!
Attenzione: si raccomanda di consumare e usare per la preparazione di piatti solo le varietà di piante sicure per la salute, dopo consulto con il proprio medico, in particolare in gravidanza.
Nel fare ogni operazione colturale, tentate di far interagire il più possibile i bambini, che se coinvolti nella giusta maniera, saranno divertiti e sorpresi dalle sorprese dell’orto.
Questa storia è stata pubblicata il 14 marzo 2019 e poi aggiornata
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Attenzione: si raccomanda di consumare e usare per la preparazione di piatti solo le varietà di piante sicure per la salute, dopo consulto con il proprio medico, in particolare in gravidanza.
Alcuni ortaggi possono vivere benissimo in contenitore, come quelli a ciclo breve e con apparato radicale poco sviluppato, perciò bisogna scartare in anticipo gli ortaggi con apparato radicale impegnativo, come la bietola da costa. Anche gli ortaggi da radice, tubero o fusto interrato sono più difficili: carote, finocchi e patate sono coltivazioni su cui spendere tempo ed energie, oltre ad avere bisogno di vasche da orto ben capaci.
Prediligeremo tutti quegli ortaggi che hanno cicli di vita brevi, che consentono una facile rotazione delle colture, le piante annuali, le insalate da taglio, la misticanza (che rigettano facilmente), i ravanelli, le aromatiche, oltre che coltivazioni classiche da vaso, come peperoncini, prezzemolo, basilico, insalata valeriana, rucola.
I consumatori forti, come zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, preferiscono vasi separati, mentre gli ortaggi da foglia, come spinaci e lattuga, possono godere di felici combinazioni, anche con fiori.