Guarda come 30 mq Parigini Sono Rinati in 5 Mesi con 35mila Euro
Un piccolo appartamento arredato con mezzi improvvisati è stato trasformato in un’elegante e confortevole abitazione
Siamo a Parigi. In questa città, la nostra ospite, una consulente cinquantenne, spende la maggior parte del suo tempo lavorativo, e per questo ha deciso di acquistare uno monolocale nel IX arrondissement. L’appartamento, che si trova al settimo piano di un palazzo anni Settanta e affaccia sul cortile interno, era stato ristrutturato di recente, perciò, dopo l’acquisto, la nuova proprietaria si è limitata soltanto a dare una rinfrescata al pavimento e ad arredare l’ambiente con un materasso e un divanetto. Quando la gestione dei suoi spostamenti è diventata troppo complessa, però, la professionista ha deciso di lasciare la propria abitazione fuori città e trasferirsi definitivamente nel piccolo appartamento parigino. È in quel momento che si è improvvisamente trovata a dover pensare con più attenzione alla distribuzione degli spazi e all’arredamento.
La padrona di casa si era già cimentata in lavori di ristrutturazione in passato, ma ripensare un ambiente di dimensioni così limitate per farne una comoda abitazione era davvero una sfida. La donna si è presto resa conto che sarebbe stato utile farsi aiutare da un professionista, e si è rivolta a un architetto, che a sua volta l’ha indirizzata ad Aude Groshaeny, un’interior designer.
La padrona di casa si era già cimentata in lavori di ristrutturazione in passato, ma ripensare un ambiente di dimensioni così limitate per farne una comoda abitazione era davvero una sfida. La donna si è presto resa conto che sarebbe stato utile farsi aiutare da un professionista, e si è rivolta a un architetto, che a sua volta l’ha indirizzata ad Aude Groshaeny, un’interior designer.
Prima. L’appartamento era in buono stato, con bagno e cucina accanto all’entrata e un soggiorno di venti metri quadrati, che affacciava su un balcone e offriva una bella vista sul cortile interno e i tetti della città. L’appartamento era anche fornito di un sistema di armadi realizzati su misura e di buona qualità.
Al momento dell’acquisto, la neo-proprietaria si è limitata a posare un pavimento in laminato color rovere e buttarci sopra il proprio materasso per dormire. Per il soggiorno, ha comprato un divano e una poltrona.
Al momento dell’acquisto, la neo-proprietaria si è limitata a posare un pavimento in laminato color rovere e buttarci sopra il proprio materasso per dormire. Per il soggiorno, ha comprato un divano e una poltrona.
La planimetra prima dei lavori
Dopo. «La proprietaria è venuta a trovarmi con un budget di 20mila euro per sfruttare al meglio la superficie a disposizione. La sua priorità era creare uno spazio per la camera da letto», spiega l’interior designer Aude Groshaeny. «La cliente voleva anche una vera e propria zona pranzo dove poter ricevere ospiti, e desiderava portare un po’ di luce in cucina, che era un angolo buio. Un’ultima questione da risolvere era la necessità di creare contenitori».
La planimetria dopo i lavori
Prima. La proprietaria non voleva aprire tutti i giorni un divano letto, e aveva preferito appoggiare in terra un materasso lungo la parete della cucina.
Dopo. «Per la committente, era fondamentale poter contare su un angolo adibito a zona notte nell’area living, e mi ha accennato all’idea di utilizzare un sistema di pannelli traforato, convinta, fin dall’inizio, di voler usare materiali di prima qualità. Ci siamo presto rese conto che il suo budget non sarebbe stato sufficiente, così ha deciso lei stessa di aumentarne l’importo», spiega l’interior designer.
Vista tridimensionale
Il bagno (non visibile in questo rendering), al quale si accede dall’ingresso, era in ottime condizioni, e non ha subito modifiche. Anche la cucina, che era stata arredata di recente, non è stata toccata. Il grosso compito di Aude Groshaeny è stato quello di creare nel soggiorno una zona adibita a camera di 1,5 x 2 metri, separata dal resto dell’ambiente da una pannellatura traforata.
Il bagno (non visibile in questo rendering), al quale si accede dall’ingresso, era in ottime condizioni, e non ha subito modifiche. Anche la cucina, che era stata arredata di recente, non è stata toccata. Il grosso compito di Aude Groshaeny è stato quello di creare nel soggiorno una zona adibita a camera di 1,5 x 2 metri, separata dal resto dell’ambiente da una pannellatura traforata.
Prima. La cucina originale era una corsia stretta e buia, priva di luce naturale, e Aude Groshaeny ha pensato di darle nuova luminosità creando una nicchia delimitata dalla pannellatura traforata.
Dopo. La rimozione di una porzione della parete tra la cucina e il soggiorno ha permesso alla progettista di sistemare il suo sistema di pannelli su tre lati della zona notte. Ora, la luce naturale che entra dal balcone ha modo di filtrare direttamente in cucina.
«La cucina non era un ambiente essenziale per la proprietaria, che, la maggior parte delle volte, la utilizza soltanto per farsi un caffè o riscaldarsi un piatto pronto. In ogni caso, sul lato cucina della pannellatura abbiamo appoggiato una lastra di vetro, per prevenire il deposito di grassi e il diffondersi di odori nella zona notte», rileva l’interior designer.
Per creare un effetto di maggiore ariosità, Aude Groshaeny ha recuperato 20 centimetri di altezza rimuovendo dal soffitto il vecchio impianto di condizionamento e il controsoffitto degli anni Settanta che lo nascondeva.
Per creare un effetto di maggiore ariosità, Aude Groshaeny ha recuperato 20 centimetri di altezza rimuovendo dal soffitto il vecchio impianto di condizionamento e il controsoffitto degli anni Settanta che lo nascondeva.
I lavori sul soffitto sono stati eseguiti dall’impresa Elm Bat, mentre le opere di falegnameria sono state realizzate su misura dal laboratorio Hopfab. «Li avevo notati un po’ di tempo fa su Houzz per i loro progetti creativi, che hanno un tocco di stile contemporaneo, ma aspettavo di avere un grosso lavoro da offrire loro. E non mi hanno deluso! Senza di loro, il mio disegno non avrebbe potuto prendere vita».
La zona notte, situata lungo un lato del soggiorno, è il cuore dell’appartamento.
I pannelli in legno traforati sono stati sistemati su supporti in gesso alti 90 centimetri. «Abbiamo usato legno di pino grezzo sul lato del soggiorno ed MDF dipinto di bianco sul lato della cucina. Poiché volevo che i pannelli fossero a filo con la parete spessa 72 millimetri, i montanti sono stati tagliati da tavole di legno di pino massello. Per evitare di creare un effetto di eccessiva regolarità, in stile sbarre di prigione, abbiamo aggiunto delle nicchie profonde 11 millimetri che animano tutto l’insieme», spiega Aude.
I pannelli in legno traforati sono stati sistemati su supporti in gesso alti 90 centimetri. «Abbiamo usato legno di pino grezzo sul lato del soggiorno ed MDF dipinto di bianco sul lato della cucina. Poiché volevo che i pannelli fossero a filo con la parete spessa 72 millimetri, i montanti sono stati tagliati da tavole di legno di pino massello. Per evitare di creare un effetto di eccessiva regolarità, in stile sbarre di prigione, abbiamo aggiunto delle nicchie profonde 11 millimetri che animano tutto l’insieme», spiega Aude.
Nella zona notte si accede attraverso due porte di 74 centimetri, che scorrono, nella parte alta, lungo un binario. «Le due porte permettono di uscire da entrambi i lati dell’ambiente: una soluzione assai pratica», commental’interior designer.
Sopra la testata del letto sono stati sistemati dei faretti a incastro, mentre una mensola profonda 16 centimetri, montata a 92 centimetri di altezza, offre nicchie aperte e chiuse che servono da comodini.
Il letto, alto 60 centimetri, è sostenuto da una rete a doghe. All’interno, contiene due cassetti con rotelle per le lenzuola e le coperte: «Lunghi 110 centimetri, sono stati misurati al millimetro in modo che, quando sono aperti, stiano perfettamente sotto gli armadi grigi di fronte alla porta della zona notte», spiega Aude.
Una volta risolti i problemi della zona notte e della cucina, Aude Groshaeny si è occupata delle altre due grandi questioni centrali del progetto, la zona pranzo e i contenitori. «Abbiamo conservato il più possibile gli armadi originali, che erano stati ben progettati, e in particolare quelli dell’ingresso e quelli appesi alla parete del soggiorno. Con degli armadietti poco profondi, di 16 centimetri, abbiamo prolungato la linea formata dalla base dei pannelli creando una L che arriva fino alla finestra. Qui la padrona di casa custodisce le stoviglie. Per rendere l’insieme più leggero, il falegname ha creato dei finti cassetti tagliando delle scanalature nell’MDF e dipingendo il legno. Noi poi abbiamo rifinito il tutto con maniglie in pelle e carta da parati».
La progettazione della zona pranzo ha richiesto un po’ di tempo. «Doveva essere accogliente e, soprattutto, facile da gestire, perché la padrona di casa non voleva una soluzione troppo complessa», spiega Aude. «Abbiamo pensato a diversi meccanismi prima di scegliere questo tavolo, le cui basi si aprono come le ali di una farfalla. Le basi si vanno a fermare all’interno di guide situate nella parte alta, e, nell’aprirle, non è necessario tenere il piano del tavolo, perché il sistema si autosostiene».
Non costretta dai vincoli di un budget ristretto da giovane studente, la padrona di casa si è concessa due iconiche sedie TS di Roger Tallon, una nuova versione dell’originale sedia pieghevole del 1977. La proprietaria le ha comprate da Sentou a 240 euro l’una, e non se ne pente: un ambiente piccolo ha sempre un impatto maggiore, con un paio di mobili di design molto conosciuti.
«È stato un progetto ideale, dove ho potuto tirare fuori il meglio del mio mestiere: un lavoro accurato centrato sui dettagli e non una grande ristrutturazione su ampia scala, che mi ha permesso di concentrarmi sull’ottimizzazione degli spazi e la creatività estetica», commenta Aude.
Le voci del budget nel dettaglio (tasse incluse):
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«È stato un progetto ideale, dove ho potuto tirare fuori il meglio del mio mestiere: un lavoro accurato centrato sui dettagli e non una grande ristrutturazione su ampia scala, che mi ha permesso di concentrarmi sull’ottimizzazione degli spazi e la creatività estetica», commenta Aude.
Le voci del budget nel dettaglio (tasse incluse):
- Opere di falegnameria su misura (Hopfab): 16,500 euro
- Lavori di edilizia (ElmBat): 12mila euro
- Arredi: due sedie Roger Tallon (480 euro), acquistate presso Sentou; 100euro per i 10 metri di carta da parati larga 53 centimetri di PaperMint
- Compenso dell’interior designer: 5,600 euro
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una consulente di 55 anni
Superficie: 30 m²
Dove: Parigi
Completamento dei lavori: luglio 2019
Durata dei lavori: cinque mesi
Interior designer: Aude Groshaeny di Décodage Création
Costruttore: Elm Bat
Lavori di falegnameria: Hopfab
Budget: 35mila euro (le voci sono elencate nel dettaglio in fondo al testo)
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