Loft su due Piani in Tre Materiali: Legno Vetro e Ferro
Ferro e legno combinati in soluzioni e arredi su misura conferiscono un'impronta indelebile a un loft su due livelli
In un piccolo centro montano in provincia di Sondrio, un vasto sottotetto valorizza il proprio potenziale attraverso la configurazione di uno spazio fluido e rarefatto, costruito attraverso soluzioni su misura e pochi arredi scelti. Mentre la scelta di puntare su pochi materiali nobili – legno, vetro e ferro – contribuisce a restituire alla patina industriale una visione contemporanea, in linea con le esigenze di uno spazio residenziale.
A seguire il progetto di interni è l’architetto Stefano Viganò, che di concerto con i committenti immagina questo spazio come un ambiente segnato dalla fluidità e dall’esaltazione di materiali e finiture. Senza tramezzi e particolarmente arioso grazie all’imponente volumetria tipica del sottotetto, il vasto spazio aperto distribuisce tutte le funzioni del living in isole specializzate ma distribuite nello spazio, esaltandone la continuità.
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La scelta dei materiali è fondamentale per conferire alla casa un’identità specifica. La predilezione di Stefano Viganò è ben definita: «ferro finito a cera, rovere per i pavimenti e la libreria, abete di recupero per le ante centrale dell’armadio attrezzato e le colonne della cucina, che contengono un armadio attrezzato. Tutte materie nobili», ci racconta «che nella semplicità dei volumi esaltano la bellezza dello spazio». Serramenti e soluzioni in ferro su misura, progettate dall’architetto e implementate da BMItalia, contribuiscono ad esaltarne proporzioni e volumi in maniera armonica e leggera.
Puntellando lo spazio, lampade dalla forma essenziale servono sia l’angolo pranzo che l’area divani, mentre i faretti permettono di costruire un’illuminazione puntiforme, funzionale per essere modulata a seconda dell’uso delle singole aree del living.
Puntellando lo spazio, lampade dalla forma essenziale servono sia l’angolo pranzo che l’area divani, mentre i faretti permettono di costruire un’illuminazione puntiforme, funzionale per essere modulata a seconda dell’uso delle singole aree del living.
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Tra le soluzioni su disegno sviluppate per l’appartamento, la cucina è senz’altro la più originale. La pergola in ferro che abbraccia l’isola serve non solo a contenere il perimetro dell’area cucina, ma anche a controbilanciare l’imponente altezza del soffitto, pari a 5,50 metri nel suo punto più alto. Sgabelli industriali sono posti davanti al piano in granito che avviluppa il profilo del blocco-abitacolo, che si presta così ad un uso ibrido e informale.
Dalla parte opposta della cucina, all’altra estremità del living, lo studio rimane a vista grazie alla presenza di una vetrata trasparente a quattro ante, che si snoda plasticamente così da aprire o isolare acusticamente a seconda delle esigenze. All’interno, un’imponente libreria in rovere su misura si inerpica fino al soffitto ed è servita da una scala in ferro scorrevole.
In questa immagine è possibile osservare un altro pezzo su disegno, il mobile su misura ubicato sotto il soppalco. Pensato come un astuto spazio contenitore con guardaroba integrato, il mobile acquista presenza grazie all’utilizzo di assi di recupero di abete che ne costituiscono le ante frontali e che contribuiscono a sollecitare il continuo confronto materico giocato su tutto il living.
Esattamente sopra il mobile, un soppalco è accessibile attraverso una scala con parapetto in vetro temperato e ospita un ambiente informale per i momenti di ozio. La linea gentile del tetto, leggermente curvata, sembra sollecitarne un senso di raccoglimento, predisponendo un piccolo, naturale cocoon.
Le sale da bagno, ognuna definita da un’identità specifica cucita sulla base delle personalità dei suoi utilizzatori, sono curate con sensibilità nella scelta dei materiali.
Nel bagno delle figlie, l’ambiente viene scaldato da cementine sui toni del sabbia che contrastano piacevolmente con il piano d’appoggio e il colore delle pareti che virano al blu.
Nel bagno delle figlie, l’ambiente viene scaldato da cementine sui toni del sabbia che contrastano piacevolmente con il piano d’appoggio e il colore delle pareti che virano al blu.
Nel bagno padronale, lo spazio è sottolineato da una pedana a sospensione su cui è collocato il lavandino insieme ad una scala appoggia salviette decorativa. Rivestita da cementine che coprono la parete, la pedana fronteggia un altro mobile contenitore in rovere che si distingue per il posizionamento a sospensione. Un particolare non scontato, oltre che coerente al DNA del progetto e alla sua capacità di sottolineare fluidità e leggerezza di tutti gli ambienti.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia con due figlie
Dove: Tirano, Provincia di Sondrio
Progettista: Stefano Viganò Architetto
Superficie: 160 m² suddivisi in un grande living con angolo salotto, pranzo e cucina, uno studio, quattro camere da letto, un soppalco adibito a salottino, due bagni
Anno di progetto: 2019
È a due passi dalla Svizzera, nel piccolo centro di Tirano, che una famiglia di quattro persone ha trovato una nuova dimora in un vasto sottotetto da ripensare in funzione dei propri desideri.
Ubicato in una palazzina di nuova costruzione, l’attico si distingue per l’ampia superficie e l’imponente doppio volume, due caratteristiche che hanno offerto la possibilità di distribuire i diversi ambienti combinando le esigenze di privacy al sapore scenografico e al gusto del ricevere.