Come è Diventato! Vero Soggiorno Ex Industriale Alto 5 Metri
Come trasformare uno spazio industriale con altezze importanti secondo la bio architettura? Il progetto da Bari
La grande zona living è il cuore di un articolato progetto di riconversione realizzato a Bari dall’architetto Sebastiano Canzano. L’intera struttura, un vecchio deposito adibito allo stoccaggio e alla lavorazione delle mandorle, è stata completamente ripensata dal progettista per realizzarne un ampio e luminoso loft.
All’interno, collettore del sistema e sui cui ci soffermeremo in questo Ideabook, è una zona giorno molto ampia caratterizzata da una doppia altezza, un ambiente luminoso, in parte divisa da un soppalco, dentro cui è alloggiata la cucina.
L’edificio, fortemente voluto dai committenti che desideravano rendere vivibile una struttura di famiglia che portava dentro di sé un grosso legame affettivo con il passato e con le generazioni precedenti, è stato realizzato con criteri di bio architettura e con l’obiettivo di ottenere il miglior risparmio energetico possibile; gli impianti, in modo particolare, sono stati pensati per offrire il massimo del comfort termico durante tutte le stagioni dell’anno.
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All’interno, collettore del sistema e sui cui ci soffermeremo in questo Ideabook, è una zona giorno molto ampia caratterizzata da una doppia altezza, un ambiente luminoso, in parte divisa da un soppalco, dentro cui è alloggiata la cucina.
L’edificio, fortemente voluto dai committenti che desideravano rendere vivibile una struttura di famiglia che portava dentro di sé un grosso legame affettivo con il passato e con le generazioni precedenti, è stato realizzato con criteri di bio architettura e con l’obiettivo di ottenere il miglior risparmio energetico possibile; gli impianti, in modo particolare, sono stati pensati per offrire il massimo del comfort termico durante tutte le stagioni dell’anno.
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La grande zona giorno prima dell’intervento presentava al piano terra una pesante scala (completamente abbattuta) e un sistema di murature realizzate in cemento armato e risalente agli anni venti. Questo ha comportato un notevole e dispendioso lavoro di ripristino del ferro presente nella struttura originaria.
La natura industriale dello spazio, che in origine aveva all’interno anche un carro ponte, e la sua importante altezza, circa 5,20 m, ha portato a sviluppare la grande zona living mantenendo il più possibile inalterata proprio l’altezza dello spazio e articolandola solo in una piccola parte.
La natura industriale dello spazio, che in origine aveva all’interno anche un carro ponte, e la sua importante altezza, circa 5,20 m, ha portato a sviluppare la grande zona living mantenendo il più possibile inalterata proprio l’altezza dello spazio e articolandola solo in una piccola parte.
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Tutto o quasi è stato demolito, è stata solo mantenuta la scatola dei muri perimetrali, necessaria per contenere la nuova struttura. All’interno è stata realizzata un’intelaiatura in acciaio, concepita seguendo le regole antisismiche, e i muri perimetrali sono stati contro isolati con una doppia parete di cartongesso e gesso fibra, colmate all’interno con lana di roccia. L’intelaiatura ha permesso di creare il soppalco che contiene i due livelli sovrastanti dentro cui sono state alloggiate la cucina al primo livello e la camera da letto, al secondo.
Per riscaldare il grande ambiente si è optato per un impianto a pavimento e per mantenere la natura industriale della fabbrica il pavimento è stato realizzato con un massetto di cemento colorato in pasta. Non un micro cemento o una resina, ma un vero e proprio massetto di cemento industriale, performante ed economico. L’importante camino/totem è stato rivestito con lastre di ferro volutamente lasciate grezze.
La struttura verticale che ospita il camino e che attraversa lo spazio in tutta la sua altezza contiene anche il fan coil della camera da letto. Si tratta di un sistema termico importante che raccorda tutti gli impianti a uso dello spazio.
«A livello impiantistico, spiega l’architetto Canzano, la ristrutturazione è stata molto complessa; conciliare le esigenze energetiche di un volume così ampio e alto – posto peraltro al piano terra – con un volume molto più piccolo, sopra, non è stato semplice, ma il tipo di struttura che abbiamo realizzato ha permesso di garantire un grande comfort termico, sia d’estate, sia d’inverno».
«A livello impiantistico, spiega l’architetto Canzano, la ristrutturazione è stata molto complessa; conciliare le esigenze energetiche di un volume così ampio e alto – posto peraltro al piano terra – con un volume molto più piccolo, sopra, non è stato semplice, ma il tipo di struttura che abbiamo realizzato ha permesso di garantire un grande comfort termico, sia d’estate, sia d’inverno».
Per collegare i due ambienti, cucina e soggiorno, la scala è stata progettata ex novo. Realizzata con una struttura in metallo e con gradini in ferro lasciati volutamente “crudi” per rispettare lo stile industriale, oltre che alla cucina, conduce anche alla camera da letto posta al secondo livello.
Le tre finestre del piano terra corrono a tutta altezza lungo l’intera struttura. Realizzate con serramenti Mogs, hanno profili in acciaio molto sottili e altamente performanti. La scelta di questi infissi, ottimi per evitare la dispersione del calore all’esterno, ha contribuito non poco al soddisfacimento degli standard termici di qualità desiderati dai committenti e dal progettista.
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La cucina, infine, realizzata su una sorta di grande ballatoio, è stata pensata al primo livello per lasciare la zona living sottostante quanto più libera possibile, considerando che dal soggiorno si accede anche a un piccolo giardinetto attiguo alla struttura.
Creata in noce canaletto su disegno dell’architetto, è caratterizzata da una grande penisola sospesa. Un blocco completamente ancorato alla trave di spina (la trave portante) in cemento armato. Una scelta progettuale fatta per mantenere la continuità materica del pavimento sotto e, al contempo, per non dimenticare, anche in questo caso, la memoria industriale dello spazio.
Questa storia è stata pubblicata il 5 maggio 2018 e poi aggiornata
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia con due bambini
Dove: Bari
Superficie: il piano terra è di 65 m²; il soppalco, che ospita la cucina, è di 25 m². L’intero loft occupa 170 m²
Anno di costruzione: fine anni ‘20
Anno di ristrutturazione: 2013
Architetto: Sebastiano Canzano architetto