Prima e Dopo: Da Carrozzeria Dismessa a Loft con Giardino Segreto
Una carrozzeria dismessa si trasforma in luogo quasi segreto, una continua sorpresa per chi lo scova e per chi ci abita
Percepire lo spazio e saper guardare oltre sono le competenze fondamentali che, insieme all’esperienza, a una buona dose di coraggio, fantasia e soprattutto a una non comune capacità di visualizzare le potenzialità di un ambiente, servono per affrontare una radicale riqualificazione edilizia. Se poi queste si accompagnano all’intesa empatica fra architetto e cliente il risultato sarà di sicuro effetto. Così è stato per l’intervento che ha radicalmente trasformato una carrozzeria dismessa e in pessimo stato in una abitazione dal sapore “razio-industriale”, come l’ha definita l’architetto Alessandro Dotti, creatore ed esecutore del progetto.
I lavori sono stati piuttosto impegnativi dal punto di vista strutturale: pronti per vedere il risultato?
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Foto di Germano Borrelli
Chi ci abita: una coppia di liberi professionisti con la loro bambina di due anni
Dove: Brescia, zona Campo di Marte
Anno di costruzione: 1980
Anno di ristrutturazione: 2011
Architetto: Alessandro Dotti con Ettore Pasini (all’epoca titolari della Dotti Pasini Architetti srl)
Superficie: 250 m² disposti su due piani: soggiorno, cucina e bagno al piano terra, camera da letto con bagno e terrazzo al primo piano
Chi ci abita: una coppia di liberi professionisti con la loro bambina di due anni
Dove: Brescia, zona Campo di Marte
Anno di costruzione: 1980
Anno di ristrutturazione: 2011
Architetto: Alessandro Dotti con Ettore Pasini (all’epoca titolari della Dotti Pasini Architetti srl)
Superficie: 250 m² disposti su due piani: soggiorno, cucina e bagno al piano terra, camera da letto con bagno e terrazzo al primo piano
«L’iniziale idea di progetto è stata di creare un luogo quasi segreto, come una continua sorpresa per chi arriva e per chi la vive», svela Alessandro Dotti.
La casa non si vede dalla strada: l’aspetto resta quello del complesso industriale – sua originaria destinazione – e non certo residenziale.
La casa non si vede dalla strada: l’aspetto resta quello del complesso industriale – sua originaria destinazione – e non certo residenziale.
La casa di Stefano e Pamela si raggiunge percorrendo un camminamento stretto e radente un muro, che conduce nel “giardino segreto”, chiuso su quattro lati da alti muri. Su uno dei lati si aprono le grandi finestre del salone che svelano tutto lo spazio interno della proprietà.
Racconta l’architetto: «Il committente, che è anche un caro amico, era da sempre affascinato dagli spazi industriali, tanto da ricercare una situazione in cui poter vivere. Ciò che amava era la matericità degli elementi, nonché il segno del tempo». La proprietà, abbandonata da tempo, era in pessimo stato e i progettisti si sono trovati ad affrontare una complessa metodologia di intervento, soprattutto perché confinante con un condominio di cinque piani e con altri capannoni industriali.
Lampade a sospensione: Aim, design Ronan & Erwan Bouroulle per Flos; camino: Gyrofocus per Focus
Lampade a sospensione: Aim, design Ronan & Erwan Bouroulle per Flos; camino: Gyrofocus per Focus
La parete della zona pranzo è realizzata con le bricole, i lunghi pali di legno che da sempre regolano il traffico della laguna veneziana. Queste vengono recuperate e lavorate come legno tradizionale: tagliando longitudinalmente i pali per ricavarne assi adatte al rivestimento della parete. La loro particolarità è la superficie che porta i segni lasciati dalle teredini (molluschi che vivono in acque salmastre e si nutrono di legno) e dall’immersione in acqua salmastra.
Le sedie in metallo e pelle risalenti agli anni Settanta sono state scovate in un mercatino vintage. Il pavimento del piano terra è in cemento industriale.
Recupero e lavorazione delle briccole esauste a cura di Legnami Compagnoni, installazione e montaggio a cura di Manuale Arredi di Dotti Osvaldo
Le sedie in metallo e pelle risalenti agli anni Settanta sono state scovate in un mercatino vintage. Il pavimento del piano terra è in cemento industriale.
Recupero e lavorazione delle briccole esauste a cura di Legnami Compagnoni, installazione e montaggio a cura di Manuale Arredi di Dotti Osvaldo
Il bagno al piano terra si trova dietro la parete di bricole del soggiorno-pranzo; pavimenti e rivestimenti sono in gres simil-ardesia.
Grazie all’altezza interna di 7 metri sì è potuto ricavare ex novo un mezzanino, al quale si accede dalla scala in metallo realizzata su disegno. Sotto, l’altezza disponibile è di 270 cm.
Il mezzanino si affaccia direttamente sul terrazzo.
La camera da letto si trova nella parte centrale del mezzanino e si apre su un terrazzo a sua volta affacciato sul pozzo verde che accoglie l’ulivo.
Il pavimento è in listoni prefiniti di rovere anticato da 30 cm.
Letto di Twils; lampada da terra, Bibliothèque National, design Philippe Starck, Flos
Il pavimento è in listoni prefiniti di rovere anticato da 30 cm.
Letto di Twils; lampada da terra, Bibliothèque National, design Philippe Starck, Flos
Nel bagno padronale c’è una doccia che dà direttamente sul terrazzo. La tenda oscurante garantisce la privacy ma aprendola si può godere di una doccia en plein air.
Il terrazzo al primo piano comunica con la camera da letto ed è pavimentato con listelli di larice termotrattato. L’elemento particolare è il pozzo di luce ricavato nella parte posteriore della proprietà che, oltre a dare luce e aria alla casa, accoglie un ulivo. Il risultato è che dal soggiorno, dal terrazzo superiore, dalla camera da letto e persino dalla doccia si può godere della sua vista.
Sul terrazzo si trova anche la vasca idromassaggio, accessibile dalla camera o dal soppalco.
Questa storia è stata pubblicata il 15 settembre 2018 e poi aggiornata
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