Pro e Cliente su Houzz: Attico Retrò Rinato con Pareti ad Effetto
Carta da parati e finiture di colore particolari trasformano un appartamento dal sapore retrò in un attico contemporaneo
Una coppia di imprenditori toscani aveva il desiderio di riprogettare il proprio appartamento, al piano attico di una villa storica restaurata da poco. Navigando tra i professionisti su Houzz, sono rimasti colpiti dai progetti della progettista Rachele Biancalani. L’hanno chiamata e le hanno chiesto di seguire i lavori della nuova casa. Da quella telefonata è nato un colpo di fulmine, una relazione di fiducia e di stima che ha permesso di realizzare il progetto che vediamo in queste foto. Protagonista il colore, che valorizza elementi strutturali impossibili da eliminare, e la carta da parati, amata dall’architetto e voluta per portare carattere nelle stanze. Scopriamo come un vecchio appartamento è stato trasformato in un attico al gusto contemporaneo.
L’ingresso com’era prima della ristrutturazione
«L’appartamento originario aveva diverse problematiche, per esempio non rispettava alcune norme, oltre a non corrispondere ai gusti della committenza che desiderava uno stile più contemporaneo. Abbiamo dovuto fessurare i pavimenti e livellari. Abbiamo rispettato la divisione degli spazi, ma li abbiamo ottimizzati perchè venivano sprecati diversi centimetri, soprattutto nei bagni».
«L’appartamento originario aveva diverse problematiche, per esempio non rispettava alcune norme, oltre a non corrispondere ai gusti della committenza che desiderava uno stile più contemporaneo. Abbiamo dovuto fessurare i pavimenti e livellari. Abbiamo rispettato la divisione degli spazi, ma li abbiamo ottimizzati perchè venivano sprecati diversi centimetri, soprattutto nei bagni».
L’ingresso oggi. Rivestimento: Verderame di Novacolor
L’ascensore arriva al piano. Non era possibile spostare l’ingresso poiché solo da qui era possibile accedere alla terrazza (vedi la porta finestra in fondo all’immagine). «Ho tolto però la porta a vetri, che era così sporca da non riuscire più a pulirla. Sul muro di destra ho realizzato una parete in cartongesso, mentre la parete di sinistra è stata valorizzata con una finitura in rame acidato. Con il colore dipingi la parete e crei l’effetto che desideri. Puoi usare un pennello o anche uno spugna».
L’ascensore arriva al piano. Non era possibile spostare l’ingresso poiché solo da qui era possibile accedere alla terrazza (vedi la porta finestra in fondo all’immagine). «Ho tolto però la porta a vetri, che era così sporca da non riuscire più a pulirla. Sul muro di destra ho realizzato una parete in cartongesso, mentre la parete di sinistra è stata valorizzata con una finitura in rame acidato. Con il colore dipingi la parete e crei l’effetto che desideri. Puoi usare un pennello o anche uno spugna».

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Panca: Soft wood di Lago
Sulla parete che porta alla terrazza è stata realizzata una scarpiera in mdf, dipinta sempre con la finitura scelta per il muro. A lato è stata posizionata una panca.
Sulla parete che porta alla terrazza è stata realizzata una scarpiera in mdf, dipinta sempre con la finitura scelta per il muro. A lato è stata posizionata una panca.
Tavolo: Air di Lago; mensole a giorno sopra la TV Grado° Bookshelf di Molteni; resina: WR05 di Kerakoll; carta da parati: Inkiostro Bianco
Uscendo dall’ascensore, a sinistra, si arriva allo spazio living. Un open space di 26 m² con zona relax e zona pranzo, alle spalle.
Per non realizzare delle nuove tracce ma riuscire comunque a nascondere i cavi della TV, dietro lo schermo è stato fissato un pannello che ha la funzione di nascondere la parte elettrica (è ben visibile nella prima immagine).
A pavimento è stato scelta la resina: «Prima abbiamo posato il massello autolivellante, necessario per spianare il pavimento, e poi abbiamo ricoperto il cotto con la resina. Una scelta che mi ha permesso di ridurre i tempi, in virtù anche delle esigenze della committenza», racconta la progettista.
«Amo la carta da parati, è divertente, caratterizza gli spazi. Oggi la producono tantissime aziende e, per questo, è possibile proporre al cliente soluzioni diverse. In commercio vi sono modelli anche pratici, lavabili. Nel living ho scelto un motivo molto particolare dell’artista e scrittore Stefano Bonazzi, che ai committenti è piaciuto subito. Questa fantasia allarga molto la stanza, la parete sembra scomparire e, nella parte inferiore, richiama la tonalità della resina a pavimento».
Uscendo dall’ascensore, a sinistra, si arriva allo spazio living. Un open space di 26 m² con zona relax e zona pranzo, alle spalle.
Per non realizzare delle nuove tracce ma riuscire comunque a nascondere i cavi della TV, dietro lo schermo è stato fissato un pannello che ha la funzione di nascondere la parte elettrica (è ben visibile nella prima immagine).
A pavimento è stato scelta la resina: «Prima abbiamo posato il massello autolivellante, necessario per spianare il pavimento, e poi abbiamo ricoperto il cotto con la resina. Una scelta che mi ha permesso di ridurre i tempi, in virtù anche delle esigenze della committenza», racconta la progettista.
«Amo la carta da parati, è divertente, caratterizza gli spazi. Oggi la producono tantissime aziende e, per questo, è possibile proporre al cliente soluzioni diverse. In commercio vi sono modelli anche pratici, lavabili. Nel living ho scelto un motivo molto particolare dell’artista e scrittore Stefano Bonazzi, che ai committenti è piaciuto subito. Questa fantasia allarga molto la stanza, la parete sembra scomparire e, nella parte inferiore, richiama la tonalità della resina a pavimento».
Radiatore: Rift orizzontale di Tubes
L’immagine mostra le finestre lungo un lato della zona living: «La casa è molto luminosa, grazie alle finestre, su ciascun affaccio, e ai lucernai».
L’immagine mostra le finestre lungo un lato della zona living: «La casa è molto luminosa, grazie alle finestre, su ciascun affaccio, e ai lucernai».
Un’immagine del living prima della ristrutturazione. La parete con il termosifone coincide con la parete della TV
La cucina presenta due pareti attrezzate. «Abbiamo eliminato il tavolo da pranzo e, così, abbiamo raddoppiato i piani. A destra abbiamo realizzato le colonne dispensa, posizionato il forno e il piano snack, a sinistra invece fuochi e lavelli. Sopra è stato fissata una fila unica di pensili, alti 90 cm e tutti larghi 60. Sopra e sotto è stata posizionata una strip Led».
Quest’immagine mostra un dettaglio sulla sinistra, vicino ai forni: la colonna a giorno che non arriva a terra. «La casa, pur essendo spaziosa, ha diversi muretti portanti che non era possibile eliminare. Qui, per valorizzarlo e sfruttare gli spazi, ho ricavato dei vani giorno».
«C’era un piccolo muro impossibile da eliminare anche di fronte, di fianco ai fuochi. L’ho valorizzato, colorandolo della medesima tonalità della resina a pavimento».
«C’era un piccolo muro impossibile da eliminare anche di fronte, di fianco ai fuochi. L’ho valorizzato, colorandolo della medesima tonalità della resina a pavimento».
Sgabelli: Victoria di Kartell; cucina: Alta Cucine
«Sotto la finestra è stata realizzata una mensola snack, sotto la quale è nascosto il termosifone. La piccola mensola sulla quale sono appoggiati i fiori, colorata con la stessa tonalità della resina a pavimento, coincide con il copri caldaia».
«Sotto la finestra è stata realizzata una mensola snack, sotto la quale è nascosto il termosifone. La piccola mensola sulla quale sono appoggiati i fiori, colorata con la stessa tonalità della resina a pavimento, coincide con il copri caldaia».
Sanitari: Meg11 di Galassia; rubinetteria: Ringo di Paffoni; lavabo: Happy Hour di Atria; carta da parati: Inkiostro Bianco
La foto mostra il bagno degli ospiti. Il mobile del bagno è stato disegnato dall’architetto e realizzato da un fabbro. È in vetro e ferro con angolo stondato. «Desideravo un’idea che esprimesse leggerezza». A confermare la filosofia progettuale, anche la doccia walk in. La carta da parati riviste tutta la parete di sinistra e la doccia
La foto mostra il bagno degli ospiti. Il mobile del bagno è stato disegnato dall’architetto e realizzato da un fabbro. È in vetro e ferro con angolo stondato. «Desideravo un’idea che esprimesse leggerezza». A confermare la filosofia progettuale, anche la doccia walk in. La carta da parati riviste tutta la parete di sinistra e la doccia
Il bagno degli ospiti prima dei lavori
Il bagno principale aveva uno scalino di 6 cm in mezzo alla stanza, risultando pericoloso. «Non è stato possibile toglierlo, ma l’ho portato più avanti e, per distinguerlo, ho scelto due tonalità di colore diverse. E ho separato le diverse zone: sopra il gradino ho posizionato doccia, sanitari e lavandino; mentre sotto ho ricavato un’armadiatura con lavatrice e lavanderia».
Sanitari: Sanitari: Meg11 di Galassia; rubinetteria: Ringo di Paffoni; lavabo: Nuda di Ceramica Flaminia
La vasca è stata sostituita con la doccia.
«Ho scelto un lavabo funzionale, una vasca grande con appoggio ridotto (85 cm) che mi ha permesso di optare per un mobile stretto. In questo caso ho progettato il mobile su misura e per renderlo più leggero, ho voluto un secondo cassetto mobile estraibile con le ruote».
La vasca è stata sostituita con la doccia.
«Ho scelto un lavabo funzionale, una vasca grande con appoggio ridotto (85 cm) che mi ha permesso di optare per un mobile stretto. In questo caso ho progettato il mobile su misura e per renderlo più leggero, ho voluto un secondo cassetto mobile estraibile con le ruote».
Lampada: Orient C di Linea Light Group; arredi Cameretta: Clever del gruppo San Michele
Nella camera del figlio la carta da parati è stata sostituita con una pittura di colore blu. «Mi piaceva l’effetto metallico di questa finitura».
«Le stanze sono spaziose, ma non regolari. Abbiamo scelto di non riempirla troppo con mobili e arredi. Di fronte al letto, perché sembrasse meno opprimente, abbiamo preferito posizionare un mobile basso. Il comodino era prima un tavolino del papà del proprietario, l’ho fatto dipingere con la medesima tonalità della resina a pavimento».
«Non mi piaceva l’idea di una lampada a parete in stanza. Ho preferito un tirante sul quale abbiamo appeso una lampada a sospensione orientabile».
Nella camera del figlio la carta da parati è stata sostituita con una pittura di colore blu. «Mi piaceva l’effetto metallico di questa finitura».
«Le stanze sono spaziose, ma non regolari. Abbiamo scelto di non riempirla troppo con mobili e arredi. Di fronte al letto, perché sembrasse meno opprimente, abbiamo preferito posizionare un mobile basso. Il comodino era prima un tavolino del papà del proprietario, l’ho fatto dipingere con la medesima tonalità della resina a pavimento».
«Non mi piaceva l’idea di una lampada a parete in stanza. Ho preferito un tirante sul quale abbiamo appeso una lampada a sospensione orientabile».
La carta da parati delle tonalità del bianco e blu caratterizza la camera matrimoniale. L’arredo è minimale. Completa la stanza l’armadio a parete posizionato di fronte al letto.
La stanza è illuminata, nelle ore serali, dalla luce integrata nell’armadio, posizionato di fronte al letto.
Questa storia è stata pubblicata il 15 aprile 2020 e poi aggiornata
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Questa storia è stata pubblicata il 15 aprile 2020 e poi aggiornata
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Chi ci abita: Una coppia di imprenditori (forniscono manti erbosi ai campi sportivi) di 45 anni con un figlio grande che vive in casa e 2 cagnolini
Dove: alle porte di Arezzo
Anno di ristrutturazione: 2019
Architetto: Rachele Biancalani Studio
Superficie: 90 m² con una terrazza di 50 m² (ingresso 10 m², living 26 m², bagno ospiti 4.30 m², bagno padronale 7.70 m², camera matrimoniale 18.90 m², camera singola 15 m²).
Costo: 6.500 euro per la consulenza, 90.000 euro per ristrutturazione e arredi.
«I lavori sono stati realizzati nei mesi estivi. La committenza aveva già venduto la casa nella quale viveva e non aveva molto tempo. L’estate è il periodo più duro per le restaurazioni, complici la chiusura dei negozi e delle ditte e la conseguente difficoltà nel reperire i materiali. Siamo riusciti, però, a rispettare i tempi. Tra me e i clienti è nata una relazione di forte collaborazione, loro avevano le idee molto chiare e avevano già visto i miei lavori su Houzz».