Aprire una Finestra sul Tetto. Quali Permessi Richiedere?
I permessi che occorrono per aprire una finestra sul tetto di casa
Aprire una finestra in copertura è un’ottima soluzione per dare aria e luce alle stanze della mansarda senza dover realizzare opere complicate. Anche per l’apertura del cosiddetto velux occorre però seguire alcuni accorgimenti tecnici e presentare una pratica edilizia in Comune e, a seconda dei casi ricevere l’autorizzazione dalla Soprintendenza o dal Condominio. Per non perdere la bussola negli iter burocratici ecco spiegato quali permessi servono per aprire una finestra sul tetto insieme a un professionista della tua zona.
Importante sottolineare che il lucernario non permette l’affaccio verso l’esterno ed è classificabile, ai sensi del Codice Civile, come una luce anziché come una veduta, ossia come una finestra vera e propria. Ciò comporta che la maggior parte dei regolamenti locali vieta di realizzare abitazioni con vani principali (cucina, soggiorno, camera) illuminati esclusivamente da lucernari in quanto ritenute igienicamente insalubri. Al contrario è quasi sempre concesso utilizzare le finestre sul tetto a integrazione delle finestre per il raggiungimento dei corretti rapporti aeroilluminanti.
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Come si costruisce
Per realizzare una finestra sul tetto occorre innanzitutto creare un foro nella copertura avendo cura, per non dover procedere con onerose pratiche sismiche e opere strutturali, di evitare di alterare le parti portanti di cemento armato o le travi principali in legno. Successivamente si applica l’infisso vero e proprio facendo attenzione a sigillare bene il punto di contatto con la copertura, onde evitare infiltrazioni di acqua piovana in casa.
Per realizzare una finestra sul tetto occorre innanzitutto creare un foro nella copertura avendo cura, per non dover procedere con onerose pratiche sismiche e opere strutturali, di evitare di alterare le parti portanti di cemento armato o le travi principali in legno. Successivamente si applica l’infisso vero e proprio facendo attenzione a sigillare bene il punto di contatto con la copertura, onde evitare infiltrazioni di acqua piovana in casa.
È sempre possibile aprire una finestra sul tetto?
In fatto di nuovi lucernari, molti Comuni impongono, attraverso specifiche norme contenute nel Regolamento Edilizio o nel Piano Regolatore Generale, limitazioni all’apertura di finestre tipo velux in centro storico. Spesso in centro storico è possibile aprire solo un numero ristretto di lucernari per ogni falda del tetto, di solito massimo 1 o 2, oppure vige il divieto di aprire lucernari verso strade principali o piazze. Per conoscere le norme comunali in materia basta semplicemente recarsi all’Ufficio Tecnico comunale in orario di ricevimento al pubblico e chiedere.
In fatto di nuovi lucernari, molti Comuni impongono, attraverso specifiche norme contenute nel Regolamento Edilizio o nel Piano Regolatore Generale, limitazioni all’apertura di finestre tipo velux in centro storico. Spesso in centro storico è possibile aprire solo un numero ristretto di lucernari per ogni falda del tetto, di solito massimo 1 o 2, oppure vige il divieto di aprire lucernari verso strade principali o piazze. Per conoscere le norme comunali in materia basta semplicemente recarsi all’Ufficio Tecnico comunale in orario di ricevimento al pubblico e chiedere.
Quali permessi in Comune?
Per aprire un lucernario occorre presentare, di solito, una Segnalazione Certificata di Inizio Attività alternativa al permesso a costruire, meglio nota come SCIA. Potrebbe però essere richiesto, a seconda del Comune, un Permesso a Costruire vero e proprio o una SCIA semplice perché negli anni si sono sovrapposte, a colpi di sentenze, varie interpretazioni normative. In ogni caso non sono dovuti oneri di urbanizzazione perché non c’è aumento di volumetria.
Per aprire un lucernario occorre presentare, di solito, una Segnalazione Certificata di Inizio Attività alternativa al permesso a costruire, meglio nota come SCIA. Potrebbe però essere richiesto, a seconda del Comune, un Permesso a Costruire vero e proprio o una SCIA semplice perché negli anni si sono sovrapposte, a colpi di sentenze, varie interpretazioni normative. In ogni caso non sono dovuti oneri di urbanizzazione perché non c’è aumento di volumetria.
Se la copertura è condominiale
Aprire una finestra sulla copertura del condominio per dare luce all’abitazione sottostante già esistente è possibile purché non si arrechi danno estetico o strutturale al fabbricato. È buona prassi richiedere l’autorizzazione al condominio in sede di assemblea o mediante assenso scritto dei condomini, per non ricevere contestazioni. Diversa è la situazione in cui l’apertura del lucernario sia contestuale a un cambio di destinazione d’uso del sottotetto, ad esempio per renderlo abitabile, perché in questo caso si ha una innovazione al condominio per la quale è necessario il voto unanime dell’assemblea condominiale.
Aprire una finestra sulla copertura del condominio per dare luce all’abitazione sottostante già esistente è possibile purché non si arrechi danno estetico o strutturale al fabbricato. È buona prassi richiedere l’autorizzazione al condominio in sede di assemblea o mediante assenso scritto dei condomini, per non ricevere contestazioni. Diversa è la situazione in cui l’apertura del lucernario sia contestuale a un cambio di destinazione d’uso del sottotetto, ad esempio per renderlo abitabile, perché in questo caso si ha una innovazione al condominio per la quale è necessario il voto unanime dell’assemblea condominiale.
Se c’è il Vincolo della Soprintendenza
Nel caso l’edificio dove si intenda aprire la finestra tipo velux sia classificato tra i Beni Paesaggistici, come individuati nella Parte Terza del Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, basta ottenere l’Autorizzazione Paesaggistica Semplificata nel caso che si tratti di immobili o aree decretate di “notevole interesse pubblico” come bellezze naturali, alberi monumentali, ville, giardini, centri storici e le bellezze panoramiche ai sensi art.136 del citato Codice.
Nel caso l’edificio dove si intenda aprire la finestra tipo velux sia classificato tra i Beni Paesaggistici, come individuati nella Parte Terza del Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, basta ottenere l’Autorizzazione Paesaggistica Semplificata nel caso che si tratti di immobili o aree decretate di “notevole interesse pubblico” come bellezze naturali, alberi monumentali, ville, giardini, centri storici e le bellezze panoramiche ai sensi art.136 del citato Codice.
Se il Bene Paesaggistico è uno di quelli previsti per legge ai sensi art. 142, come territori costieri e lacustri, fasce di rispetto di fiumi, territori di montagna e ghiacciai, parchi e riserve naturali, zone umide, vulcani, aree archeologiche, non occorrerà alcuna Autorizzazione.
Nel caso invece l’edificio sia compreso tra i Beni Culturali, come individuati agli artt. 10-12 del Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, occorre sempre richiedere ed ottenere l’Autorizzazione della Soprintendenza secondo le procedure specifiche per i beni monumentali.
Questa storia è stata pubblicata il 2 agosto 2019 e poi aggiornata
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Nel caso invece l’edificio sia compreso tra i Beni Culturali, come individuati agli artt. 10-12 del Decreto Legislativo 42 del 22 gennaio 2004, occorre sempre richiedere ed ottenere l’Autorizzazione della Soprintendenza secondo le procedure specifiche per i beni monumentali.
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Il cosiddetto velux prende nome dall’omonima azienda danese nota sin dagli anni Cinquanta per la produzione di finestre e lucernari. In pratica il velux è un lucernario con infisso apribile installato sul tetto di casa ed è realizzabile sia nel caso di falde inclinate che su copertura piana.