Le Classi Energetiche degli Edifici Secondo le Direttive Europee
Verso un nuovo paradigma dell'abitare in Italia ed Europa: classi energetiche, APE, NZEB, Case Green
Ripercorriamo le Direttive Europee EPBD dal 2002 sino alla recente (e molto discussa) Direttiva sulle Case Green, come tappe di un progressivo e positivo cambiamento delle modalità di costruzione e ristrutturazione delle nostre case, un nuovo paradigma dell’abitare, in Italia ed Europa.
L’Italia dopo la prima Direttiva EPBD
Così, anche l’Italia, con un po’ di ritardo, recepisce la Direttiva EPBD e introduce il sistema delle classi energetiche e dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Dal 1° luglio 2009 in poi, l’APE è obbligatorio per tutte le compravendite di abitazioni, mentre dal 1° luglio 2010 scatta l’obbligo di APE anche in caso di locazione.
Così, anche l’Italia, con un po’ di ritardo, recepisce la Direttiva EPBD e introduce il sistema delle classi energetiche e dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Dal 1° luglio 2009 in poi, l’APE è obbligatorio per tutte le compravendite di abitazioni, mentre dal 1° luglio 2010 scatta l’obbligo di APE anche in caso di locazione.
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Cosa sono le classi energetiche?
Le classi energetiche degli edifici indicano, in maniera chiara e immediata, la qualità delle performance energetiche di una abitazione. In altre parole la classe energetica indica quanta energia consuma la casa, in termini di kilowattora consumati per metro quadro all’anno (kWh/mq anno) per il funzionamento dei sistemi energivori dell’abitazione – quali riscaldamento, acqua calda, climatizzazione, illuminazione ed eventuali ascensori.
Nell’attuale corpus normativo le classi energetiche sono espresse in lettere dove la lettera G indica la classe meno efficiente mentre la lettera A4 esprime la classe più efficiente.
Le classi energetiche degli edifici indicano, in maniera chiara e immediata, la qualità delle performance energetiche di una abitazione. In altre parole la classe energetica indica quanta energia consuma la casa, in termini di kilowattora consumati per metro quadro all’anno (kWh/mq anno) per il funzionamento dei sistemi energivori dell’abitazione – quali riscaldamento, acqua calda, climatizzazione, illuminazione ed eventuali ascensori.
Nell’attuale corpus normativo le classi energetiche sono espresse in lettere dove la lettera G indica la classe meno efficiente mentre la lettera A4 esprime la classe più efficiente.
Cos’è l’APE?
Abbreviazione di Attestato di Prestazione Energetica, l’APE è un documento tecnico, realizzato mediante un software di calcolo, che esprime la classe energetica dell’unità immobiliare.
L’attestato di prestazione energetica indica chiaramente, nella prima pagina, i consumi energetici della casa e, nella seconda pagina, suggerisce gli interventi edilizi e/o impiantistici che potrebbero essere realizzati sull’abitazione per ottenere una classe energetica migliore.
Perché la Certificazione Energetica APE è Anche un’Opportunità
Abbreviazione di Attestato di Prestazione Energetica, l’APE è un documento tecnico, realizzato mediante un software di calcolo, che esprime la classe energetica dell’unità immobiliare.
L’attestato di prestazione energetica indica chiaramente, nella prima pagina, i consumi energetici della casa e, nella seconda pagina, suggerisce gli interventi edilizi e/o impiantistici che potrebbero essere realizzati sull’abitazione per ottenere una classe energetica migliore.
Perché la Certificazione Energetica APE è Anche un’Opportunità
Seconda Direttiva EPBD
Nel 2010 l’Europa emana una seconda direttiva EPBD, la Direttiva 2010/31/UE, in sostituzione della prima. Questa nuova Direttiva perfeziona le regole in materia di prestazioni energetiche degli edifici, introducendo anche il concetto di edificio ad energia quasi zero, cosiddetto NZEB dall’acronimo inglese di Nearly Zero Energy Building.
Nel 2010 l’Europa emana una seconda direttiva EPBD, la Direttiva 2010/31/UE, in sostituzione della prima. Questa nuova Direttiva perfeziona le regole in materia di prestazioni energetiche degli edifici, introducendo anche il concetto di edificio ad energia quasi zero, cosiddetto NZEB dall’acronimo inglese di Nearly Zero Energy Building.
Edifici NZEB in Italia
L’Italia nel 2015, con la pubblicazione dei Decreti Ministeriali del 26 giugno 2015, fissa, tra le altre cose, un importante traguardo temporale: sarà obbligatorio che tutti gli edifici costruiti dal 2021 siano a consumo quasi zero (NZEB).
Architetture nZEB: Come Si Vive in una Casa a Zero Consumi?
L’Italia nel 2015, con la pubblicazione dei Decreti Ministeriali del 26 giugno 2015, fissa, tra le altre cose, un importante traguardo temporale: sarà obbligatorio che tutti gli edifici costruiti dal 2021 siano a consumo quasi zero (NZEB).
Architetture nZEB: Come Si Vive in una Casa a Zero Consumi?
Terza Direttiva EPBD
Il 15 marzo di quest’anno l’Unione Europea ha approvato una nuova Direttiva EPBD, meglio nota come Direttiva “Case Green”.
La Direttiva sarà certamente ritoccata, prima di essere recepita dagli Stai membri dell’UE, durante la fase di negoziazione tra organismi europei (Parlamento, Consiglio e Commissione).
La Direttiva traccia le linee guida principali, come l’abbandono dei combustibili fossili e il progressivo passaggio a edifici con emissioni zero.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Il 15 marzo di quest’anno l’Unione Europea ha approvato una nuova Direttiva EPBD, meglio nota come Direttiva “Case Green”.
La Direttiva sarà certamente ritoccata, prima di essere recepita dagli Stai membri dell’UE, durante la fase di negoziazione tra organismi europei (Parlamento, Consiglio e Commissione).
La Direttiva traccia le linee guida principali, come l’abbandono dei combustibili fossili e il progressivo passaggio a edifici con emissioni zero.
Cerca ispirazione fra le foto di case e interni! Puoi scegliere colore, dimensione, luogo e budget dei progetti che vuoi scoprire.
Gli step temporali indicati dalla Direttiva in tema di adeguamento delle classi energetiche degli edifici sono:
- per le abitazioni esistenti obbligo di passare alla classe energetica E entro il 2030 ed la classe energetica D entro il 2033;
- per gli edifici non abitativi esistenti, obbligo di passare alla classe E dal 2027 ed alla classe D dal 2030;
- per tutti i nuovi edifici obbligo di essere ad emissioni zero (Case Green) a partire dal 2028.
In Italia come si applicherà la Direttiva Case Green?
Per l’applicazione in Italia si dovranno tenere in considerazione alcune peculiarità del costruito.
Prima di tutto la presenza di costruzioni storiche e beni paesaggistici notevoli, che costituiscono una risorsa culturale e turistica del Bel Paese.
Per questi edifici l’Italia potrà applicare le deroghe, già previste dalla Direttiva stessa, per i palazzi storici ufficialmente protetti, chiese e altri edifici di culto, e per altri beni architettonici.
Per l’applicazione in Italia si dovranno tenere in considerazione alcune peculiarità del costruito.
Prima di tutto la presenza di costruzioni storiche e beni paesaggistici notevoli, che costituiscono una risorsa culturale e turistica del Bel Paese.
Per questi edifici l’Italia potrà applicare le deroghe, già previste dalla Direttiva stessa, per i palazzi storici ufficialmente protetti, chiese e altri edifici di culto, e per altri beni architettonici.
Un altro aspetto specifico del parco immobiliare italiano è la presenza di moltissimi edifici, risalenti agli anni ’70-’80-’90, che sono caratterizzati da scarsa qualità costruttiva e altissimi consumi energetici. Per questi edifici l’impatto economico delle ristrutturazioni in chiave energetica, è notevole.
In quest’ambito sarà sicuramente possibile per l’Italia attivare le deroghe delle Direttiva per le case vacanza, che vengono abitate solo per pochi mesi all’anno, e per le abitazioni indipendenti inferiori a 50 mq.
In più, data la lunga esperienza italiana in fatto di Bonus Fiscali, si auspica una revisione oculata delle norme in materia di detrazioni fiscali e con attivazione della cessione del credito, elemento imprescindibile per chi non dispone delle risorse economiche per la ristrutturazione della propria casa.
Tocca a te! Cosa ne pensi? Scrivici nei Commenti!
In quest’ambito sarà sicuramente possibile per l’Italia attivare le deroghe delle Direttiva per le case vacanza, che vengono abitate solo per pochi mesi all’anno, e per le abitazioni indipendenti inferiori a 50 mq.
In più, data la lunga esperienza italiana in fatto di Bonus Fiscali, si auspica una revisione oculata delle norme in materia di detrazioni fiscali e con attivazione della cessione del credito, elemento imprescindibile per chi non dispone delle risorse economiche per la ristrutturazione della propria casa.
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Già nel 2002 l’Unione Europea, con la Direttiva 2002/91/CE, nota come Direttiva EPBD, acronimo di “Directive on the energy performance of Buildings”, individua come prioritario l’obbiettivo di ridurre i consumi energetici e conseguire uno sviluppo sostenibile.
Ciò porta all’introduzione delle classi energetiche degli edifici con attestazione inequivocabile della classe energetica di ogni abitazione.