7 Cose da Sapere Prima di Chiamare l’Imbianchino
Quanto costa? Come scegliere il colore? I concetti base da usare per rivolgersi all’imbianchino con successo
Chi si è cimentato da solo nel dipingere le pareti di casa propria, sa che si tratta di un lavoro per nulla semplice; in realtà richiede maestria tecnica e conoscenza dei prodotti da utilizzare. Rivolgendosi a un professionista possiamo avere la garanzia del risultato finale. Ma cosa aspettarsi dall’incontro con un imbianchino? Come parlare la stessa lingua senza finire lost in translation? E quanto dobbiamo aspettarci di spendere?
Per non restare disorientati davanti ai diversi preventivi, ecco 7 cose da sapere prima di chiamare l’imbianchino.
Consigli professionali di:
1. Il fondo da pitturare è sano?
2. Quando è possibile ricorrere a consolidanti per l’intonaco
3. Come preparare il fondo
4. Le pitture più utilizzate negli interni
5. Le pitture di tendenza sono ecologiche e naturali
6. Come scegliere il tipo ideale di pittura
7. Quanto costano pitture, pennelli e manodopera
Per non restare disorientati davanti ai diversi preventivi, ecco 7 cose da sapere prima di chiamare l’imbianchino.
Consigli professionali di:
- Filippo Carini di Alphadecor
- Remo Giuliani di Biodecor
- Massimo Lattanzi
1. Il fondo da pitturare è sano?
2. Quando è possibile ricorrere a consolidanti per l’intonaco
3. Come preparare il fondo
4. Le pitture più utilizzate negli interni
5. Le pitture di tendenza sono ecologiche e naturali
6. Come scegliere il tipo ideale di pittura
7. Quanto costano pitture, pennelli e manodopera
2. Quando è possibile ricorrere a consolidanti per l’intonaco
Se siamo in presenza di vecchie murature con porzioni sfarinate o danneggiate dall’umidità è possibile chiedere al tuo imbianchino di usare dei consolidanti per intonaci, solitamente acrilici, che penetrano nello strato di intonaco e ne aumentano la coesione. Questo tipo di prodotti viene applicato per mani successive fino al rifiuto ed è bene che sia un professionista a valutarne l’applicazione rispetto al totale rifacimento della rasatura dell’intonaco.
Se siamo in presenza di vecchie murature con porzioni sfarinate o danneggiate dall’umidità è possibile chiedere al tuo imbianchino di usare dei consolidanti per intonaci, solitamente acrilici, che penetrano nello strato di intonaco e ne aumentano la coesione. Questo tipo di prodotti viene applicato per mani successive fino al rifiuto ed è bene che sia un professionista a valutarne l’applicazione rispetto al totale rifacimento della rasatura dell’intonaco.
3. Come preparare il fondo
Anche se il fondo è in buono stato, è necessario preparalo prima di iniziare a tinteggiare affinché il nuovo strato di vernice aderisca perfettamente all’esistente e non si creino sfogliature. Una volta stuccati i buchi e le piccole crepe, il professionista carteggerà, pulirà con panno umido, spazzolerà le incrostazioni più resistenti e infine stenderà una mano di fissativo. Come ci spiega Giuliani, «serve a non far mischiare la polvere alla vernice, che altrimenti lascerebbe delle righe».
Anche se il fondo è in buono stato, è necessario preparalo prima di iniziare a tinteggiare affinché il nuovo strato di vernice aderisca perfettamente all’esistente e non si creino sfogliature. Una volta stuccati i buchi e le piccole crepe, il professionista carteggerà, pulirà con panno umido, spazzolerà le incrostazioni più resistenti e infine stenderà una mano di fissativo. Come ci spiega Giuliani, «serve a non far mischiare la polvere alla vernice, che altrimenti lascerebbe delle righe».
Chiarisce Filippo Carini di Alphadecor, ditta artigiana di finiture d’interni: «se il fondo presenta qualche problema dobbiamo utilizzare un’aggrappante che serve per ancorare la nuova vernice al supporto». La differenze tra fissativo e aggrappante è sottile perché la composizione dei prodotti è quasi identica, salvo che nell’aggrappante è massimizzata la capacità di adesione delle mani successive, mentre nel fissativo è predominante la capacità di isolamento e impermeabilizzazione del supporto.
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4. Le pitture più utilizzate negli interni
La pittura è un mix tra un legante, un diluente ed un pigmento che può essere organico o inorganico, naturale o sintetico. Per gli interni si utilizzano solitamente le tempere o le idropitture, entrambe con diluizione ad acqua. Negli edifici storici si trovano spesso anche pitture a calce, di origine naturale e altamente traspiranti, costituite da una miscela con calce, borace, caseina e terre naturali.
La pittura è un mix tra un legante, un diluente ed un pigmento che può essere organico o inorganico, naturale o sintetico. Per gli interni si utilizzano solitamente le tempere o le idropitture, entrambe con diluizione ad acqua. Negli edifici storici si trovano spesso anche pitture a calce, di origine naturale e altamente traspiranti, costituite da una miscela con calce, borace, caseina e terre naturali.
5. Le pitture di tendenza sono ecologiche e naturali
Come ci spiega ancora Remo Giuliani: «oggi si tende a utilizzare pitture ecologiche che si distinguono dalle altre perché hanno un massimo del 5% di leganti chimici e biopitture dove sono assenti i prodotti di origine chimica». Anche le tradizionali pitture a calce sono state riscoperte, non solo nei restauri, per le loro caratteristiche di biocompatibilità e traspirabilità.
Come ci spiega ancora Remo Giuliani: «oggi si tende a utilizzare pitture ecologiche che si distinguono dalle altre perché hanno un massimo del 5% di leganti chimici e biopitture dove sono assenti i prodotti di origine chimica». Anche le tradizionali pitture a calce sono state riscoperte, non solo nei restauri, per le loro caratteristiche di biocompatibilità e traspirabilità.
6. Come scegliere il tipo ideale di pittura
La pittura scelta deve essere adatta al tipo di supporto da verniciare e in genere si cerca di utilizzare la stessa tipologia di vernice preesistente per evitare inconvenienti. Pertanto, come ci svela Massimo Lattanzi, imbianchino e decoratore: «è importante riconoscere lo strato di partenza, se acrilico, a quarzo, o a calce e, se vogliamo applicare una diversa tipologia di pittura sull’esistente, è bene applicare le pitture più resistenti, a base di acrilico o quarzite, sotto, per evitare esfoliazioni».
La pittura scelta deve essere adatta al tipo di supporto da verniciare e in genere si cerca di utilizzare la stessa tipologia di vernice preesistente per evitare inconvenienti. Pertanto, come ci svela Massimo Lattanzi, imbianchino e decoratore: «è importante riconoscere lo strato di partenza, se acrilico, a quarzo, o a calce e, se vogliamo applicare una diversa tipologia di pittura sull’esistente, è bene applicare le pitture più resistenti, a base di acrilico o quarzite, sotto, per evitare esfoliazioni».
7. Quanto costano pitture, pennelli e manodopera
Chiarisce Filippo Carini di Alphadecor: «Il costo che dobbiamo aspettarci nel preventivo per una buona pittura è non meno di 50-55 euro a bidone di 14 litri e copre almeno 150 m² a due mani». Mentre un buon pennello, come ci dice Lattanzi: «deve essere professionale, con setole lunghe e morbide e il suo costo è attorno 15 – 20 euro».
Il lavoro di preparazione del fondo ha un budget in media 2-3 euro al m², mentre la tinteggiatura con idropittura varia dai 6 ai 10 euro al m², a seconda dei colori scelti. Per la resa finale sono fondamentali la qualità dei materiali e la preparazione tecnica per cui è bene non lasciarsi attirare da preventivi troppo bassi, ma informarsi sulla qualità dei prodotti che verranno applicati.
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Guida Houzz: Tutto su Pitture ed Effetti Décor per Pareti Interne
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Chiarisce Filippo Carini di Alphadecor: «Il costo che dobbiamo aspettarci nel preventivo per una buona pittura è non meno di 50-55 euro a bidone di 14 litri e copre almeno 150 m² a due mani». Mentre un buon pennello, come ci dice Lattanzi: «deve essere professionale, con setole lunghe e morbide e il suo costo è attorno 15 – 20 euro».
Il lavoro di preparazione del fondo ha un budget in media 2-3 euro al m², mentre la tinteggiatura con idropittura varia dai 6 ai 10 euro al m², a seconda dei colori scelti. Per la resa finale sono fondamentali la qualità dei materiali e la preparazione tecnica per cui è bene non lasciarsi attirare da preventivi troppo bassi, ma informarsi sulla qualità dei prodotti che verranno applicati.
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La pittura può essere applicata con successo solo su un fondo sano quindi, la prima cosa da capire, è proprio questa.
Per saggiare l’intonaco, Remo Giuliani, imbianchino e decoratore, di solito ci bussa sopra con le mani per sentire se (l’intonaco) suona a vuoto, sintomo che l’intonaco è da rifare perché c’è aria tra la finitura e il muro. Mentre per capire se il fondo è in grado di assorbire altra vernice suggerisce di applicare con un pennellino dell’acqua per circa un metro quadrato di parete e verificare che non faccia bollicine perché, se le facesse, significa che gli strati sotto (intonaco fine e/o pittura) non sono bene attaccati tra di loro.