Le Case di Houzz: Più Spazio per i Nipoti (e per il Fotovoltaico)
Una coppia di nonni ha costruito un nuovo volume per ospitare i nipoti in visita coniugando divertimento, funzionalità e impatto estetico
Nel 2006 questa coppia di pensionati si è trasferita nella Hill House, realizzando il sogno di vivere in una casa di campagna sulla penisola di Mornington, a sud-est di Melbourne, in Australia. Otto anni più tardi, decisi a condividere la loro abitazione con tutta la famiglia, hanno progettato un ampliamento per fare spazio ai nipoti attuali e futuri – un’enorme casetta per bambini che risulta divertente, funzionale e ricca di caratteristiche interessanti. Collegato alla casa principale tramite un ponte di vetro, il nuovo volume indipendente fornisce lo spazio extra necessario per ospitare tre o quattro generazioni alla volta.
Questa foto mostra il passaggio che collega la nuova struttura all’abitazione. Da qui si accede anche al nuovo orto, spostato a nord per realizzare questo corridoio.
Inizialmente i proprietari si aspettavano che il nuovo volume sarebbe stato una riproduzione della casa esistente, progettata nel 2006, ma avendo maturato una forte fiducia nei progettisti hanno permesso loro di sperimentare nuove soluzioni. Il risultato è un ampliamento che si integra con l’architettura della casa esistente, ma allo stesso tempo crea contrasto.
«Si trattava di un nuovo progetto che però presentava alcuni vincoli, forse anche per via dei lavori realizzati dagli architetti precedenti di un decennio più anziani», dichiara Mihaly.
Inizialmente i proprietari si aspettavano che il nuovo volume sarebbe stato una riproduzione della casa esistente, progettata nel 2006, ma avendo maturato una forte fiducia nei progettisti hanno permesso loro di sperimentare nuove soluzioni. Il risultato è un ampliamento che si integra con l’architettura della casa esistente, ma allo stesso tempo crea contrasto.
«Si trattava di un nuovo progetto che però presentava alcuni vincoli, forse anche per via dei lavori realizzati dagli architetti precedenti di un decennio più anziani», dichiara Mihaly.
Il pavimento è interamente in calcestruzzo lucidato, scelta guidata dal desiderio di robustezza. «Lo stesso desiderio ci ha portato a rivestire le pareti e il soffitto con pannelli in compensato», racconta Mihaly. «Questi materiali sono durevoli e hanno finiture naturali che non richiedono molta manutenzione. Invecchieranno benissimo e dovrebbero adattarsi con facilità alla crescita dei bambini».
Scopri come creare uno spazio ad hoc per i tuoi bambini piccoli: Sportivi si Diventa – l’Angolo Morbido per gli Esercizi dei Piccolissimi
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La sostenibilità è un aspetto centrale di questo progetto. L’ampliamento è stato realizzato in combinazione con un’estensione del 200% di un impianto fotovoltaico esistente, che ora ha sufficiente capacità di generazione per coprire il 90% del fabbisogno energetico dell’abitazione e della produzione di vino. ll team di architetti ha cercato di assecondare l’impegno dei clienti per la sostenibilità e la preservazione dell’ambiente utilizzando varie tecniche di progettazione passiva: massa termica esposta, pareti e tetto isolati, finestre operabili per la ventilazione trasversale.
Per scoprirne di più su questa tipologia edilizia leggi anche: 8 Buone Ragioni per Investire in una Casa Passiva
«Abbiamo rivisto le nostre idee iniziali e i processi costruttivi, facendo uso predominante di materiali locali al fine di aumentare la durabilità della struttura ed enfatizzare il suo carattere naturale», spiega Mihaly. «Abbiamo anche investito nella produzione off-site, in particolare per gli infissi delle finestre, che sono stati interamente adattati alle esigenze specifiche del cliente. Prima li abbiamo progettati al computer con precisione millimetrica, poi abbiamo realizzato il prototipo in stretta collaborazione con il costruttore, il produttore di acciaio e l’elettricista, infine abbiamo utilizzato la macchina CNC per perfezionarli. Per noi questa è stata la prima volta: non siamo mai stati così strettamente coinvolti nel processo produttivo dei nostri progetti».
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«Abbiamo rivisto le nostre idee iniziali e i processi costruttivi, facendo uso predominante di materiali locali al fine di aumentare la durabilità della struttura ed enfatizzare il suo carattere naturale», spiega Mihaly. «Abbiamo anche investito nella produzione off-site, in particolare per gli infissi delle finestre, che sono stati interamente adattati alle esigenze specifiche del cliente. Prima li abbiamo progettati al computer con precisione millimetrica, poi abbiamo realizzato il prototipo in stretta collaborazione con il costruttore, il produttore di acciaio e l’elettricista, infine abbiamo utilizzato la macchina CNC per perfezionarli. Per noi questa è stata la prima volta: non siamo mai stati così strettamente coinvolti nel processo produttivo dei nostri progetti».
Gli architetti hanno progettato ex novo gli infissi in acciaio montati su ogni finestra, perché non hanno trovato un sistema accessibile con le caratteristiche desiderate. È stato un processo lungo e complicato, ma Mihaly racconta che ne è valsa la pena.
Il sistema di controllo delle finestre si trova in un apparecchio situato al centro del nuovo volume, visibile in questa foto all’angolo della parete scorrevole che separa all’occorrenza lo spazio.
Il sistema di controllo delle finestre si trova in un apparecchio situato al centro del nuovo volume, visibile in questa foto all’angolo della parete scorrevole che separa all’occorrenza lo spazio.
Il nuovo ambiente possiede varie parti in movimento – infissi operabili, pareti scorrevoli, tende retrattili. Ciò è sorprendente in uno spazio così piccolo e non solo crea un layout interno riconfigurabile, ma contribuisce anche a rafforzare l’atmosfera di giocosità.
«Ci piace pensare che l’ampliamento è proprio come lo progetterebbe un bambino, ma con sei anni di scuola di architettura alle spalle e le risorse di un adulto», afferma Mihaly.
Ventilatore da soffitto: Revolution, Hunter Pacific
«Ci piace pensare che l’ampliamento è proprio come lo progetterebbe un bambino, ma con sei anni di scuola di architettura alle spalle e le risorse di un adulto», afferma Mihaly.
Ventilatore da soffitto: Revolution, Hunter Pacific
Mihaly descrive il corridoio come un “luogo speciale e insolito”. Per dividere le stanze e il corridoio, al posto di un muro vi è una tenda retrattile color fragola: una soluzione che consente di creare molteplici configurazioni e permette alla luce naturale di filtrare dalle finestre esposte a nord.
Questo ambiente non è solo adibito per il passaggio, si trasforma anche in un’area giochi per i più piccoli, un angolo lettura per gli adolescenti, un palcoscenico per gli spettacoli, un posto per giocare a nascondino e persino un belvedere. L’architetto aggiunge: «Non è un caso che la tenda sia rossa. Si tratta di un richiamo intenzionale al teatro!».
Tessuto tenda color fragola: collezione Bronco II di Zepel Fabrics
Questo ambiente non è solo adibito per il passaggio, si trasforma anche in un’area giochi per i più piccoli, un angolo lettura per gli adolescenti, un palcoscenico per gli spettacoli, un posto per giocare a nascondino e persino un belvedere. L’architetto aggiunge: «Non è un caso che la tenda sia rossa. Si tratta di un richiamo intenzionale al teatro!».
Tessuto tenda color fragola: collezione Bronco II di Zepel Fabrics
Le persiane contribuiscono a creare armonia tra la casa e il paesaggio, aprendosi come palpebre per far entrare la luce e il panorama…
… e chiudendosi per preservare un luogo segreto riservato ai bambini.
Nella notte l’edificio si illumina magicamente come una lanterna, aggiungendo fascino a questo scenario pittoresco.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia di pensionati e il loro Golden Retriever
Dove: Merricks, penisola di Mornington a sud-est di Melbourne, Australia
Superficie: 59 m²; 2 stanze multifunzionali, 1 bagno
Architetto: Mihaly Slocombe Architects
Grazie al nuovo volume il numero totale delle camere da letto della proprietà arriva a sei, cinque delle quali possono essere separate dai principali spazi abitativi quando non in uso. Questa soluzione garantisce alla coppia flessibilità rispetto al numero di ospiti che può accogliere, offre un immenso spazio per i giochi ai più piccoli e, soprattutto, assicura ai nonni di sentirsi a proprio agio dopo che la “ciurma” va via.
È stato l’orto a destra della proprietà, piuttosto che l’abitazione stessa, a ispirare la scelta della struttura e dei materiali per il nuovo volume. Il piano era di includere nel progetto i filari ordinati, le traversine ferroviarie in gomma rossa (Eucalyptus) e le travi della recinzione. «Abbiamo voluto creare una casetta per bambini gigantesca e integrata in primo luogo con il paesaggio circostante», dice Warwick Mihaly, il principale architetto dello studio Mihaly Slocombe Architects.
Il rivestimento esterno dell’edificio è una reinterpretazione della tettoia di una casa sull’albero. «Il legno è stato disposto per rappresentare i tronchi, la tettoia e il cielo, mentre il disegno a pois sul legno è stato ispirato da una foto dei vigneti di pinot nero appartenenti ai nostri clienti preferiti», racconta Mihaly.