Le Case di Houzz: Una Casa di Parigi Con la Cucina nel Corridoio
Questa idea insolita ha permesso di ottenere un layout funzionale e uno stile confortevole e bohémien
Quando è nata la loro bambina, questa giovane coppia abitava in uno studio che risultava assolutamente inadeguato per una famiglia. Hanno iniziato a cercare un trilocale vicino al quartiere Montmartre di Parigi insieme alla designer d’interni Amélie Colombet dello studio Inhale, che avevano trovato sui social. Il primo appartamento visitato insieme non è andato a buon fine, così l’hanno richiamata per un appartamento di 79 metri quadri al quinto piano di un bellissimo edificio haussmanniano nel quartiere di Barbès. Colombet ha abilmente riprogettato il layout per creare una casa accogliente per questa coppia che ama i mercatini delle pulci e lo stile bohémien.
Prima. L’appartamento aveva tre stanze fronte strada, servite in classico stile parigino da un lungo corridoio buio. La coppia ha consultato Colombet prima di acquistare la proprietà, per valutare le potenzialità dell’appartamento e il budget necessario per la ristrutturazione.
«I proprietari volevano assicurarsi di essere in grado di separare le due camere da letto, una delle quali era di passaggio, e portare la cucina in vista accanto al soggiorno», dice l’interior designer. Ha stimato che il lavoro sarebbe costato circa 1.300 euro al metro quadro, leggermente meno del normale prezzo per una ristrutturazione completa. «In generale a Parigi le cifre si aggirano sui 1.500 euro al metro quadro per la ristrutturazione integrale di un vecchio immobile, ma in questo caso i clienti hanno deciso di limitare la quantità di mobili su misura».
«I proprietari volevano assicurarsi di essere in grado di separare le due camere da letto, una delle quali era di passaggio, e portare la cucina in vista accanto al soggiorno», dice l’interior designer. Ha stimato che il lavoro sarebbe costato circa 1.300 euro al metro quadro, leggermente meno del normale prezzo per una ristrutturazione completa. «In generale a Parigi le cifre si aggirano sui 1.500 euro al metro quadro per la ristrutturazione integrale di un vecchio immobile, ma in questo caso i clienti hanno deciso di limitare la quantità di mobili su misura».

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Dopo. La priorità della coppia era quella di separare adeguatamente la zona giorno e la zona notte. L’architetta d’interni ha ideato un progetto che riduce drasticamente l’ampio corridoio, apre la cucina verso il soggiorno, crea due camere da letto accoglienti e un bagno con doccia e vasca. Ha anche aggiunto un ampio guardaroba-sgabuzzino e una zona lavanderia.
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Dopo. Amélie Colombet non pensava che l’ingresso, che si trova a un’estremità dell’appartamento e aveva la forma di un corridoio che costeggiava le stanze, fosse uno svantaggio. L’ha vista come un’opportunità per creare ancora più privacy nelle camere da letto.
Ha trasformato l’ampio ingresso in un’accogliente zona di passaggio di fronte al soggiorno, portando luce e dandogli belle prospettive. L’idea di una vetrata è venuta a Colombet in vacanza. «Avevo appena trascorso un po’ di tempo sull’Ile de Ré, dove molte case hanno questo tipo di ingresso. È un modo per portare a casa l’aria di vacanza», dice.
Una scarpiera personalizzata funziona anche da svuotatasche.
Ha trasformato l’ampio ingresso in un’accogliente zona di passaggio di fronte al soggiorno, portando luce e dandogli belle prospettive. L’idea di una vetrata è venuta a Colombet in vacanza. «Avevo appena trascorso un po’ di tempo sull’Ile de Ré, dove molte case hanno questo tipo di ingresso. È un modo per portare a casa l’aria di vacanza», dice.
Una scarpiera personalizzata funziona anche da svuotatasche.
Prima. Questo arco collegava l’ingresso al soggiorno
Dopo. Per fortuna il muro tra l’ingresso e il soggiorno non era portante. «Abbiamo aperto tutto, e questo è chiaramente ciò che distingue il progetto», dice. Il soggiorno era già un ambiente meraviglioso con modanature e camino in marmo bianco. Amélie Colombet lo ha dipinto di bianco e ha levigato il parquet per abbellirlo.
La progettista ha un proprio metodo per conoscere le preferenze di arredamento dei suoi clienti: ascoltare attentamente e, soprattutto, chiedere cosa non piace. «Si perde molto meno tempo e si prevengono i conflitti di coppia», dice. Ha quindi disegnato lo spazio partendo dal divano stile boho in lino di Maison de Vacances, che la coppia già possedeva. Ha arricchito lo stile con tocchi di colori tenui e numerose piante. «La coppia ama la natura e la porta dentro casa».
La progettista ha un proprio metodo per conoscere le preferenze di arredamento dei suoi clienti: ascoltare attentamente e, soprattutto, chiedere cosa non piace. «Si perde molto meno tempo e si prevengono i conflitti di coppia», dice. Ha quindi disegnato lo spazio partendo dal divano stile boho in lino di Maison de Vacances, che la coppia già possedeva. Ha arricchito lo stile con tocchi di colori tenui e numerose piante. «La coppia ama la natura e la porta dentro casa».
Gran parte dei mobili di questo ambiente è di seconda mano, comprese le due poltrone Alky create dal designer Giancarlo Piretti per Castelli nel 1969. Le lampade invece sono nuove: «Non abbiamo scelto brand di punta, ma modelli che si adattano bene allo spirito bohémien», racconta.
Prima. Il corridoio d’ingresso conduceva al soggiorno e poi al corridoio-cucina. Era importante dare una funzione a queste zone buie che occupavano spazio prezioso.
Dopo. Amélie Colombet ha avuto un’idea intelligente per recuperare spazio utile: la cucina è stata spostata dove c’era il corridoio. Il pavimento in legno è stato sostituito perché si è preferito un rivestimento impermeabile per la cucina. «Ho suggerito il travertino, ma i miei clienti hanno optato le piastrelle di terracotta, un materiale storicamente utilizzato nei pavimenti parigini», racconta.

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La progettista riutilizza spesso vecchie piastrelle di terracotta trovate nei mercatini dell’usato, ma queste sono arrivate nuove da Carrelages de Saint-Samson, una fornace di Oise. Hanno scelto piastrelle esagonali di colore più chiaro rispetto a quelle che si trovano generalmente nei vecchi edifici parigini. Sono state posate a livelli leggermente diversi, conferendo al pavimento un aspetto contemporaneo. «Amo gli effetti materici su pavimenti e pareti in generale», dice Amélie Colombet.
La cucina è stata progettata con armadi e frontali Ikea e arricchita con maniglie in porcellana e ottone per un tocco vintage. «Molte persone sono dispiaciute perché questo modello rovere chiaro non è più sul mercato. Era molto popolare», dice la designer.
La cornice in vetro e legno si estende dall’ingresso e separa gli spazi. Così come il pavimento in terracotta, conferisce uno stile tradizionale rivisitato.
La cornice in vetro e legno si estende dall’ingresso e separa gli spazi. Così come il pavimento in terracotta, conferisce uno stile tradizionale rivisitato.
Dopo. La nuova cucina, sobria e funzionale, ha una posizione più centrale. Si compone principalmente di scaffali bassi. Un top in quarzo e un paraschizzi rosa pallido completano l’arredamento. «Si erano innamorati del mio profilo grazie a un paraschizzi di piastrelle neutre che avevo realizzato per un progetto precedente. Volevano la stessa cosa», dice l’interior designer.
Non c’era altra scelta che posizionare la zona pranzo su un’estremità del soggiorno. Questo angolo accogliente per quattro persone è arredato con sedie vintage e due applique.
Dopo. Con le demolizioni, Amélie Colombet ha scoperto una finestra che si affaccia sul cortile, nascosta dietro la libreria. La cucina sarebbe stata piuttosto buia senza. «È pazzesco come il potenziale di questi vecchi appartamenti sia stato spesso sottoutilizzato», dice Colombet, riferendosi non solo alla finestra murata, ma anche alla minuscola cucina, che era stata nascosta sul retro dell’appartamento, una disposizione comune nelle vecchie case di Parigi.
Questa foto mostra il forno e il frigorifero, abilmente posizionati dall’altra parte del corridoio in modo che non siano visibili dal soggiorno. La progettista aveva inizialmente suggerito di installare un piano cottura con cappa aspirante integrata, ma non rientrava nel budget. «A chi non vuole una cappa aspirante a soffitto, consiglio il marchio tedesco Bora, che ha inventato i fornelli con cappa integrata nel piano cottura», dice l’interior designer.
Questa foto mostra il forno e il frigorifero, abilmente posizionati dall’altra parte del corridoio in modo che non siano visibili dal soggiorno. La progettista aveva inizialmente suggerito di installare un piano cottura con cappa aspirante integrata, ma non rientrava nel budget. «A chi non vuole una cappa aspirante a soffitto, consiglio il marchio tedesco Bora, che ha inventato i fornelli con cappa integrata nel piano cottura», dice l’interior designer.
Uno spazio di passaggio sul retro della cucina conduce alla zona notte. Questo ambiente verde celadon è collegato al bagno sulla sinistra e a una stanza che funziona da guardaroba e da ripostiglio. La porta sul retro conduce al bagno. Le camere da letto sono sulla destra.
Prima. La camera da letto principale era uno spazio di passaggio per accedere alla seconda camera da letto.
Dopo. I proprietari inizialmente volevano posizionare la camera da letto principale il più lontano possibile dal soggiorno, dove la figlia ama giocare. Ma durante la progettazione la coppia ha pensato che sarebbe stato più logico utilizzare questa stanza con il bel camino in marmo rosso. Le tre porte originali sono state sostituite; la nuova porta è collegata al corridoio verde.
I mobili colorano gli spazi e una carta da parati con motivo botanico sui toni del grigio ravviva la parete.
La progettista aveva suggerito di creare un armadio personalizzato, ma i proprietari hanno preferito un mobile trovato in un mercatino. «Non volevano un unico arredo multifunzionale, hanno preferito avere la libertà di spostare le cose e scegliere mobili unici per dare un tocco di originalità alla loro casa, cosa che ho completamente sostenuto», dice l’interior designer.
La progettista aveva suggerito di creare un armadio personalizzato, ma i proprietari hanno preferito un mobile trovato in un mercatino. «Non volevano un unico arredo multifunzionale, hanno preferito avere la libertà di spostare le cose e scegliere mobili unici per dare un tocco di originalità alla loro casa, cosa che ho completamente sostenuto», dice l’interior designer.
Dopo. Ora è possibile accedervi dal corridoio. Hanno scelto questa stanza per la cameretta della bambina perché possiede una caratteristica peculiare: «A causa di un condotto del camino esistente, gli armadi sul lato sono poco profondi e non sarebbero stati pratici per l’abbigliamento degli adulti», dice Colombet.
Per dare carattere allo spazio, i proprietari hanno scelto una carta da parati in stile inglese e hanno trovato un letto antico e una libreria in rattan.
Dopo. È stato spostato nella stanza precedentemente occupata dalla cucina, quindi ora ha una finestra. La progettazione del layout è stata impegnativa perché i proprietari volevano inserire sia una vasca che una doccia. «Dato che la caldaia era sulla parete che sarebbe stata più pratica per l’installazione della doccia, abbiamo dovuto creare una nicchia. La doccia è posizionata perpendicolarmente alla vasca e la vasca si trova contro la parete della doccia», spiega Colombet.
«Dovremmo valorizzare i nostri interni realizzando dei layout che cambiano in meglio la nostra vita quotidiana. Troppo spesso il potenziale degli spazi viene sottoutilizzato», dice l’interior designer.
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«Dovremmo valorizzare i nostri interni realizzando dei layout che cambiano in meglio la nostra vita quotidiana. Troppo spesso il potenziale degli spazi viene sottoutilizzato», dice l’interior designer.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia sulla trentina con la figlia di 2 anni
Dove: Parigi
Superficie: 79 m²
Data di ristrutturazione: fine marzo-fine agosto 2020
Interior designer: Amélie Colombet di Inhale
Budget: 100.000 € per i lavori (tasse incluse) + circa 4.000 € per arredi e illuminazione