Le Case di Houzz
A Napoli una Casa Luminosa Rinasce Con Minimalismo e Colore
Da una sinergia fra pro e proprietari è nato un interessante lavoro all'interno del complesso progetto di Piazza Grande
Lo studio Manuarino si è occupato della ristrutturazione di un appartamento che si trova dentro una delle soluzioni residenziali più interessanti e controverse dell’architettura partenopea degli anni ‘80: il progetto di Piazza Grande firmato dall’architetto Aldo Loris Rossi.
Una casa fresca e decisamente contemporanea che prende spunto dalla situazione preesistente (la dimora prima era adibita a B&B) per trovare in maniera razionale e conveniente una formula di rinnovamento senza dimenticare il suo essere inserita in un contesto molto particolare.
«In questo intervento abbiamo cercato dii portare alla luce gli stilemi originali degli esterni del complesso di Piazza Grande aggiungendo nuovi interni che mantenessero una pacatezza formale nel rispetto delle preesistenze», racconta l’architetto Vicedomini. La casa è anche stata oggetto di visite guidate nel corso dell’ultima edizione di Open House Napoli 2022.
Una casa fresca e decisamente contemporanea che prende spunto dalla situazione preesistente (la dimora prima era adibita a B&B) per trovare in maniera razionale e conveniente una formula di rinnovamento senza dimenticare il suo essere inserita in un contesto molto particolare.
«In questo intervento abbiamo cercato dii portare alla luce gli stilemi originali degli esterni del complesso di Piazza Grande aggiungendo nuovi interni che mantenessero una pacatezza formale nel rispetto delle preesistenze», racconta l’architetto Vicedomini. La casa è anche stata oggetto di visite guidate nel corso dell’ultima edizione di Open House Napoli 2022.
«L’incontro con i proprietari è nato tramite Houzz. Siamo stati contattati dopo che la signora aveva visto i nostri lavori», racconta l’architetto Salvatore Vicidomini. «Noi abbiamo seguito l’iter che seguiamo solitamente e dopo un incontro preliminare telefonico abbiamo mandato un preventivo di massima che è stato accettato. Quindi abbiamo fatto un sopralluogo e siamo partiti con i lavori. In questo caso loro si sono affidati a noi immediatamente e in maniera ‘totale’. Una condizione per noi anche un po’ strana, ma la signora, vedova da poco, aveva poche richieste e cercava qualcuno a cui dare liberamente fiducia. È nata così un’alchimia dentro cui abbiamo lavorato molto bene».
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«La casa precedentemente era adibita a B&B e questo ha comportato una rimodulazione degli ambienti», spiega l’architetto. «Due dei tre bagni sono stati mantenuti come erano. Abbiamo eliminato una camera da letto e un bagno e in quegli spazi ripensato la zona pranzo e la cucina».
La nuova cucina, esposta a sud, è aperta sulla zona giorno e ha uno schema a isola che abbraccia una colonna. Presente, un elemento preesistente e impossibile da deviare, messo in risalto da un rivestimento in vetro. Retroilluminato, è diventato, da potenziale difetto, un pregio. Altra parte interessante all’interno del living è la parete in cemento, un elemento strutturale, mantenuto e spatolato, parte del primissimo progetto».
La nuova cucina, esposta a sud, è aperta sulla zona giorno e ha uno schema a isola che abbraccia una colonna. Presente, un elemento preesistente e impossibile da deviare, messo in risalto da un rivestimento in vetro. Retroilluminato, è diventato, da potenziale difetto, un pregio. Altra parte interessante all’interno del living è la parete in cemento, un elemento strutturale, mantenuto e spatolato, parte del primissimo progetto».
Fra gli arredi che i proprietari hanno portato dalla vecchia casa ci sono il grande tavolo in cristallo, il pianoforte e alcuni elementi decorativi; per il resto lo studio ha offerto un servizio di personal shopping per l’acquisto dei nuovi arredi e dei sistemi d’illuminazione.
Fra gli elementi che i progettisti hanno mantenuto dal precedente intervento di ristrutturazione vi è il pavimento in gres effetto marmo. Nella nuova zona giorno, ampliata, è stata ideata una fascia di piastrelle a coprire la demolizione di una parete. Si tratta di piastrelle blu posate a comporre una fascia e che risalgono lungo le pareti e girano fino al soffitto, generando una sorta di taglio/cornice che sancisce la zona pranzo e la inquadra verso la finestra bow window a punta.
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Fra gli elementi che i progettisti hanno mantenuto dal precedente intervento di ristrutturazione vi è il pavimento in gres effetto marmo. Nella nuova zona giorno, ampliata, è stata ideata una fascia di piastrelle a coprire la demolizione di una parete. Si tratta di piastrelle blu posate a comporre una fascia e che risalgono lungo le pareti e girano fino al soffitto, generando una sorta di taglio/cornice che sancisce la zona pranzo e la inquadra verso la finestra bow window a punta.
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La geometria della particolare finestra, elemento caratterizzante del progetto originario, è stata ripensata come come zona di lettura. Qui sono state inserite una poltrona color senape e delle mensole triangolari che riprendono la forma della vetrata.
«Aver lavorato all’interno di un edificio così ‘diverso’ e complesso è stata per noi una sfida molto interessante», sottolinea l’architetto Vicidomini.
«Aver lavorato all’interno di un edificio così ‘diverso’ e complesso è stata per noi una sfida molto interessante», sottolinea l’architetto Vicidomini.
Tutte le opere di falegnameria sono state progettate su disegno e interamente realizzate in multistrato di betulla fenolico sbiancato. Un legno molto chiaro che dona luminosità e una particolare delicatezza all’ambiente.
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Entrambe le camere da letto sono matrimoniali e presentano una prevalenza di toni chiari e di legno chiaro di betulla. Un’essenza che ne impreziosisce l’atmosfera (mitigando anche la non grandissima qualità del pavimento preesistente) e dona eleganza e sobrietà allo spazio.
«Le richieste da parte dei progettisti sono state davvero minime; come unico desiderio, il figlio ha chiesto di inserire in camera un attrezzo per allenarsi».
La camera della proprietaria è stata impreziosita da una parete rosa cipria studiata per dare più calore e armonia all’insieme.
La camera della proprietaria è stata impreziosita da una parete rosa cipria studiata per dare più calore e armonia all’insieme.
La zona del terrazzo è stata liberata dalle tante superfetazioni preesistenti (mobili, verande sgabuzzino…) e completamente ripavimentata per renderlo accessibile e confortevole.
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Chi ci abita: una famiglia composta da madre e figlio ventenne
Dove: nella zona Ponti Rossi a Napoli
Architetto: lo studio Manuarino Architettura Design Comunicazione formato dall’architetto Salvatore Vicidomini e dalla designer Isabel Pugliese
Superficie: 86m² più un terrazzo
Anno di costruzione dell’edificio: anni ‘80 (1979/89)
Anno di ristrutturazione: 2022