Le Case di Houzz
Riorganizzare con Successo 67m² per una Famiglia di 3 Persone
L'architetta è riuscita a ricavare una camera da letto e un bagno in più senza rinunciare a comfort e bellezza
L’obiettivo principale di questa ristrutturazione era dare all’appartamento una camera da letto in più senza rinunciare a una zona giorno completa e accogliente. Ma il progetto ha coinvolto anche altri aspetti come il comfort luminoso, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento e l’aggiunta di un secondo bagno. Il tutto accompagnato da un approccio formale votato ai colori materici e ai piccoli colpi di scena, come il sipario che si chiude sulla cucina e offre un’illuminazione d’atmosfera alla zona living.
Ecco come si presentava la pianta dell’appartamento prima dei lavori: il salottino a destra era usato anche come camera da letto e in casa c’era un solo bagno. Nell’immagine successiva vediamo come è stata modificata la pianta per ottenere una seconda camera da letto e un secondo bagno senza rinunciare a una zona living accogliente e completa.
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Con una serie di interventi sui tramezzi, l’architetta è riuscita a trasformare lo spazio e a ottenere il massimo dai metri quadri a disposizione. Questa è la pianta del progetto: il salottino è diventato una vera e propria camera da letto mentre nella zona giorno un open space ospita living, zona pranzo e cucina funzionale, con un piccolo secondo bagno.
Un tema importante in questo progetto è la ricerca di soluzioni intelligenti per il contenimento. Alle spalle del divano è inserito un mobile con cassetti e sportelli: ha una profondità totale di 70cm di cui 50cm inseriti nella muratura. Realizzato su disegno dell’architetta dalla falegnameria Micheli Tullio ha un’altezza tale da consentire l’apertura dei cassetti senza dover spostare il divano. Naturalmente negli sportelli sono conservate stoviglie che vengono usate solo sporadicamente. Sul frontale della cucina che vediamo a destra è invece nascosto un carrello con il televisore in questo modo quando ci sono ospiti l’apparecchio scompare.
L’ottimizzazione della pianta e le trovate per il contenimento sono senz’altro due punti di forza di questa ristrutturazione, ma non gli unici. Per rendere la casa più confortevole ed efficiente, è stato ripensato anche il lighting design, nell’ottica di migliorare il comfort visivo e l’efficienza energetica. Con una pianificazione accorta non solo dell’illuminazione artificiale ma anche di quella naturale: nei mesi caldi, nelle ore di punta, un sistema di controllo domotico chiude le tapparelle per contenere l’incremento della temperatura dovuto ai raggi del sole.
In tutta la casa – bagni esclusi – è stato posato un pavimento in magnesite: un mix di frammenti di marmo e resina, un materiale estremamente resistente che allo stesso tempo restituisce una piacevole sensazione al tatto e alla vista. Nell’approccio dell’architetta Garraffa, la scelta dei materiali è legata alla sensazione tattile e visiva che restituiscono e lo stesso vale per la palette di colori. Neutri e materici prevalgono in questo progetto e sono ricorrenti nel suo lavoro. Le pareti sono intonacate ma non dipinte per trasmetterne visivamente la consistenza.
L’impianto di riscaldamento e raffreddamento è a pompa di calore: l’aria è immessa attraverso la bocchetta a soffitto al di sopra del divano ma anche aspirata da un canale di recupero nella zona cucina. In questo modo si agevola la circolazione dell’aria stessa.
Spostiamoci nella zona cucina: per celare la parte operativa l’architetta ha progettato un elemento che è allo stesso tempo luce e tenda, chiamato da lei stessa “lanterna luminosa”. Si tratta di una trave luminosa che funge anche da binario su cui scorre una scenografica tenda leggera composta da fili di seta. La luce è modulabile e può essere essere diffusa e quindi più funzionale, d’atmosfera, oppure entrambe.
L’arredo cucina è un mix di elementi: le colonne sulla destra sono di produzione industriale mentre il piano in Corian® sulla sinistra è realizzato su misura da Franco Trivelli, professionista specializzato in questo materiale. I padroni di casa amano ricevere ospiti e infatti anche la spalletta che nasconde i fuochi ha una profondità che consente di avere un comodo piano d’appoggio.
In cucina lo spazio contenuto si è tradotto in una scelta degli elettrodomestici votata alla massima efficienza. Il tritarifiuti consente di smaltire l’umido scongiurando cattivi odori nella zona giorno, l’abbattitore svolge molteplici funzioni tra cui forno, lievitazione e scaldavivande ed è presente anche una cantinetta per i vini. Un erogatore fornisce acqua fredda sempre così da evitare il trasporto e l’ingombro delle bottiglie nel frigorifero.
La cappa è integrata nel piano cottura a induzione: l’altezza del soffitto avrebbe reso ingombrante e poco funzionale una cappa tradizionale dall’alto.
In cucina lo spazio contenuto si è tradotto in una scelta degli elettrodomestici votata alla massima efficienza. Il tritarifiuti consente di smaltire l’umido scongiurando cattivi odori nella zona giorno, l’abbattitore svolge molteplici funzioni tra cui forno, lievitazione e scaldavivande ed è presente anche una cantinetta per i vini. Un erogatore fornisce acqua fredda sempre così da evitare il trasporto e l’ingombro delle bottiglie nel frigorifero.
La cappa è integrata nel piano cottura a induzione: l’altezza del soffitto avrebbe reso ingombrante e poco funzionale una cappa tradizionale dall’alto.
Carta da parato Tecnografica; lavandino Boffi; soffione doccia Agape; luce Forestier
Oggi il bagno si presenta così: con gabinetto, piccolo lavabo e doccia a pavimento, di cui scorgiamo a destra il soffione rosso. Proprio come su una barca, la zona doccia può essere chiusa da una tenda che coinvolge anche il lavabo. Gli infissi sono stati sostituiti qui così come nel resto della casa. La finestra affaccia su un giardino rigoglioso, evocato all’interno dal parato a tema foliage.
Oggi il bagno si presenta così: con gabinetto, piccolo lavabo e doccia a pavimento, di cui scorgiamo a destra il soffione rosso. Proprio come su una barca, la zona doccia può essere chiusa da una tenda che coinvolge anche il lavabo. Gli infissi sono stati sostituiti qui così come nel resto della casa. La finestra affaccia su un giardino rigoglioso, evocato all’interno dal parato a tema foliage.
Letto Nathalie di Flou; mobile contenitore e mensole Clever
Dove prima c’era la camera da letto matrimoniale c’è oggi una camera con letto a una piazza e mezzo, armadio a sinistra e un’ampia scrivania con libreria.
Dove prima c’era la camera da letto matrimoniale c’è oggi una camera con letto a una piazza e mezzo, armadio a sinistra e un’ampia scrivania con libreria.
Tappeto Black on white di Nanimarquina; armadio Clever
Ed ecco come si presenta oggi la camera matrimoniale che un tempo era il salottino. Un tappeto è stato montato su telaio e utilizzato per decorare la parete alle spalle del letto, un’abitudine diffusa a Erice, in Sicilia, terra d’origine dell’architetta.
L’armadio è di produzione industriale, di un’azienda specializzata in camerette per bambini: per renderlo su misura alle due estremità sono state installate due fasce di aggiustaggio nello stesso colore e materiale. Una soluzione perfetta e con un costo più contenuto rispetto al su misura.
In questa immagine si osserva anche un’altra trovata stilistica dell’architetta: le pareti sono solo intonacate e non dipinte.
Ed ecco come si presenta oggi la camera matrimoniale che un tempo era il salottino. Un tappeto è stato montato su telaio e utilizzato per decorare la parete alle spalle del letto, un’abitudine diffusa a Erice, in Sicilia, terra d’origine dell’architetta.
L’armadio è di produzione industriale, di un’azienda specializzata in camerette per bambini: per renderlo su misura alle due estremità sono state installate due fasce di aggiustaggio nello stesso colore e materiale. Una soluzione perfetta e con un costo più contenuto rispetto al su misura.
In questa immagine si osserva anche un’altra trovata stilistica dell’architetta: le pareti sono solo intonacate e non dipinte.
Questo è il bagno attiguo: qui, come nell’altro bagno, il pavimento è in resina. In fondo a sinistra si trova la doccia che vediamo nel dettaglio nell’immagine successiva.
Per la doccia, l’architetta ha fatto realizzare un vetro con rigature irregolari su misura. Il risultato, molto gradevole alla vista, è una via di mezzo tra vetro trasparente e vetro opaco. Un altro esempio delle contaminazioni sensoriali che insieme all’ottimizzazione di spazi e arredi sono gli aspetti caratterizzanti dei progetti dell’architetta la cui casa rispecchia, del resto, il suo approccio al progetto.
Dove: Napoli
Anno di ristrutturazione: 2019
Architetto: Valentina Garraffa
Superficie: 67m² con due camere da letto e due bagni