La Cucina di Domani? Più Stufe, Ceramiche e Toni Neutri che Robot
Con sorprese come il colore verde e il quarzo, le nuove tendenze che plasmano le cucine nel mondo, rivelate da una serie di indagini Houzz
Come sarà la cucina di domani? Basta chiedere alle persone come hanno progettato le cucine di oggi!
Con questo presupposto, abbiamo coinvolto i proprietari di casa di 12 paesi – Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Giappone, Italia, Russia, Spagna, Svezia e Danimarca – attraverso una serie di discussioni, sondaggi, indagini e interviste per farci descrivere i loro progetti recentemente completati, attualmente in corso o in agenda per i prossimi tre mesi.
I dati raccolti mostrano anche le loro scelte in fatto di layout, materiali, elementi e colori, e ci offrono una panoramica delle tendenze che – senza dubbio – vedremo invadere le nostre cucine nei prossimi anni. Ecco che cosa abbiamo “scoperto” succedere nel mondo.
Vuoi saperne di più sui gusti solo degli italiani? Scopri i risultati della ricerca: La Cucina degli Italiani? L’indagine di Houzz Spiega Com’è e Come Sarà
Con questo presupposto, abbiamo coinvolto i proprietari di casa di 12 paesi – Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Giappone, Italia, Russia, Spagna, Svezia e Danimarca – attraverso una serie di discussioni, sondaggi, indagini e interviste per farci descrivere i loro progetti recentemente completati, attualmente in corso o in agenda per i prossimi tre mesi.
I dati raccolti mostrano anche le loro scelte in fatto di layout, materiali, elementi e colori, e ci offrono una panoramica delle tendenze che – senza dubbio – vedremo invadere le nostre cucine nei prossimi anni. Ecco che cosa abbiamo “scoperto” succedere nel mondo.
Vuoi saperne di più sui gusti solo degli italiani? Scopri i risultati della ricerca: La Cucina degli Italiani? L’indagine di Houzz Spiega Com’è e Come Sarà
Datemi una U
La disposizione dei mobiletti e degli elettrodomestici determina il tipo di esperienza che viviamo in cucina. È una questione di preferenze, ma spesso dipende anche dal layout originario e da quanto tempo e denaro siamo disposti a spendere per cambiarlo.
Secondo il nostro sondaggio, le cucine a U (come quella mostrata in foto) sono le più diffuse in Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Il professionista inglese Corrado Hendrick di LWK Kitchens ritiene che la storia giochi un ruolo decisivo nella scelta del layout. «A meno che non siate disposti a ristrutturare, lo stile esistente determinerà il layout della vostra cucina», dice. «E con impronte di architettura georgiana, vittoriana ed edoardiana ancora impresse in molte case moderne, ne consegue che questi stili influenzano naturalmente il disegno della cucina, che in molti casi pende verso un layout a U».
A parte l’influenza storica, Hendrick sostiene che le persone preferiscono questa disposizione perché fornisce una generosa superficie di lavoro e capienza. «Le cucine a U sono molto efficaci e semplici da usare grazie al numero limitato di passaggi necessari quando ci si sposta tra le diverse zone della cucina», spiega.
La disposizione dei mobiletti e degli elettrodomestici determina il tipo di esperienza che viviamo in cucina. È una questione di preferenze, ma spesso dipende anche dal layout originario e da quanto tempo e denaro siamo disposti a spendere per cambiarlo.
Secondo il nostro sondaggio, le cucine a U (come quella mostrata in foto) sono le più diffuse in Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Il professionista inglese Corrado Hendrick di LWK Kitchens ritiene che la storia giochi un ruolo decisivo nella scelta del layout. «A meno che non siate disposti a ristrutturare, lo stile esistente determinerà il layout della vostra cucina», dice. «E con impronte di architettura georgiana, vittoriana ed edoardiana ancora impresse in molte case moderne, ne consegue che questi stili influenzano naturalmente il disegno della cucina, che in molti casi pende verso un layout a U».
A parte l’influenza storica, Hendrick sostiene che le persone preferiscono questa disposizione perché fornisce una generosa superficie di lavoro e capienza. «Le cucine a U sono molto efficaci e semplici da usare grazie al numero limitato di passaggi necessari quando ci si sposta tra le diverse zone della cucina», spiega.
Il layout a forma di L (in foto) regna supremo in ogni altro paese ad eccezione della Danimarca, dove quasi un terzo dei proprietari di casa preferisce la cucina in stile cambusa (stretta e con aree di lavoro parallele).
Anche in Russia si predilige la disposizione a L. «Il nostro popolo ha sempre vissuto in appartamenti molto piccoli e, ovviamente, ha fatto del proprio meglio per rendere la cucina funzionale anche con poco spazio a disposizione. Questo layout ci permette di inserire tutti gli elettrodomestici in un ambiente contenuto», spiega l’interior designer Andrey Maksimov-Pavlychev, il quale è convinto che questa scelta dipenda da una mentalità maturata nel corso degli anni e da una sorta di nostalgia verso le case a cui siamo abituati.
«Quando le persone si trasferiscono in appartamenti più grandi sono influenzate dai propri ricordi e scelgono comunque le disposizioni angolari, anche nei casi in cui potrebbero permettersi una cucina a isola o un qualsiasi altro tipo di layout».
Stai progettando la cucina e hai optato per questo layout? Leggi Esempi per la Composizione della Tua Cucina: Disposizione a L
Anche in Russia si predilige la disposizione a L. «Il nostro popolo ha sempre vissuto in appartamenti molto piccoli e, ovviamente, ha fatto del proprio meglio per rendere la cucina funzionale anche con poco spazio a disposizione. Questo layout ci permette di inserire tutti gli elettrodomestici in un ambiente contenuto», spiega l’interior designer Andrey Maksimov-Pavlychev, il quale è convinto che questa scelta dipenda da una mentalità maturata nel corso degli anni e da una sorta di nostalgia verso le case a cui siamo abituati.
«Quando le persone si trasferiscono in appartamenti più grandi sono influenzate dai propri ricordi e scelgono comunque le disposizioni angolari, anche nei casi in cui potrebbero permettersi una cucina a isola o un qualsiasi altro tipo di layout».
Stai progettando la cucina e hai optato per questo layout? Leggi Esempi per la Composizione della Tua Cucina: Disposizione a L
Nuove interpretazioni
Per quanto riguarda il Giappone, abbiamo intervistato Toshiyuki Imai, manager dello showroom Kitchen House a Tokyo. Imai racconta che uno dei layout più popolari in Giappone è una sorta di cucina in stile cambusa aperta, in cui il piano e il tavolo da pranzo sono collegati insieme in un elemento continuo. «È una soluzione efficiente perché facilita il trasporto dei piatti dai fuochi alla zona in cui si mangia; inoltre si può adattare il tavolo da pranzo in base al numero degli ospiti», spiega.
I progettisti stanno rispondendo a queste esigenze con nuove interpretazioni della cucina tradizionale giapponese. Kitchen House ha recentemente lanciato una combinazione di cucina a isola e tavolo da pranzo (in foto) in collaborazione con l’architetto Kengo Kuma.
Per quanto riguarda il Giappone, abbiamo intervistato Toshiyuki Imai, manager dello showroom Kitchen House a Tokyo. Imai racconta che uno dei layout più popolari in Giappone è una sorta di cucina in stile cambusa aperta, in cui il piano e il tavolo da pranzo sono collegati insieme in un elemento continuo. «È una soluzione efficiente perché facilita il trasporto dei piatti dai fuochi alla zona in cui si mangia; inoltre si può adattare il tavolo da pranzo in base al numero degli ospiti», spiega.
I progettisti stanno rispondendo a queste esigenze con nuove interpretazioni della cucina tradizionale giapponese. Kitchen House ha recentemente lanciato una combinazione di cucina a isola e tavolo da pranzo (in foto) in collaborazione con l’architetto Kengo Kuma.
L’ascesa della ceramica e del quarzo artificiale
Nuovi piani di lavoro sono in cima alla lista degli elementi più desiderati da chi rinnova la cucina. Anche se il granito rimane popolare per via del suo aspetto – nonostante la sua manutenzione – altri materiali stanno catturando sempre più l’attenzione dei proprietari di casa.
George Lisac di Kerrock Countertops a Union City, in California, dice di aver notato un forte aumento delle richieste di top in quarzo artificiale: «Anche più del granito». Il quarzo artificiale è composto dal 97% di polvere di quarzo e dal 3% di resina; è un materiale non poroso che, a differenza del granito, non richiede il sigillamento. È stato eletto come materiale preferito per il piano cucina in Canada, Irlanda, Spagna e Australia, mentre negli Stati Uniti è secondo solo al granito.
Ma non tutti lo amano. Burghardt di Domicile San Francisco, racconta di aver sostituito alcuni piani in quarzo artificiale installati pochi anni prima. «I clienti non erano soddisfatti», spiega. «Le persone sembrano deluse in generale dalle finiture opache prevalenti nel nostro mercato, perché mostrano un sacco di impronte di ditate e appaiono sporche in contrasto con le superfici lucide».
Burghardt riporta che molti dei suoi clienti ultimamente scelgono il Neolith, un materiale in ceramica originario della Spagna, resistente e al contempo di grande impatto estetico. Ad esempio, il modello in foto imita il marmo di Calacatta. «È a prova di graffi, bruciature o macchie», afferma.
Nuovi piani di lavoro sono in cima alla lista degli elementi più desiderati da chi rinnova la cucina. Anche se il granito rimane popolare per via del suo aspetto – nonostante la sua manutenzione – altri materiali stanno catturando sempre più l’attenzione dei proprietari di casa.
George Lisac di Kerrock Countertops a Union City, in California, dice di aver notato un forte aumento delle richieste di top in quarzo artificiale: «Anche più del granito». Il quarzo artificiale è composto dal 97% di polvere di quarzo e dal 3% di resina; è un materiale non poroso che, a differenza del granito, non richiede il sigillamento. È stato eletto come materiale preferito per il piano cucina in Canada, Irlanda, Spagna e Australia, mentre negli Stati Uniti è secondo solo al granito.
Ma non tutti lo amano. Burghardt di Domicile San Francisco, racconta di aver sostituito alcuni piani in quarzo artificiale installati pochi anni prima. «I clienti non erano soddisfatti», spiega. «Le persone sembrano deluse in generale dalle finiture opache prevalenti nel nostro mercato, perché mostrano un sacco di impronte di ditate e appaiono sporche in contrasto con le superfici lucide».
Burghardt riporta che molti dei suoi clienti ultimamente scelgono il Neolith, un materiale in ceramica originario della Spagna, resistente e al contempo di grande impatto estetico. Ad esempio, il modello in foto imita il marmo di Calacatta. «È a prova di graffi, bruciature o macchie», afferma.
Durante le dimostrazioni dei prodotti nel suo showroom, Burghardt raschia la superficie di Neolith con un cacciavite finché non fa scintille: «Non graffia!». Dopodiché prende un cannello (un lanciafiamme da cucina) e «caramello la crème brûlée, poi punto la fiamma sul piano di lavoro: non crea alcuna fessura né decolora la superficie. Verso del vino Primitivo, dell’olio di peperoncino caldo, del mirtillo e non succede nulla! …E no, non possiedo azioni dell’azienda produttrice!».
Induzione e accessori a scomparsa
Dopo aver definito le caratteristiche di base della cucina – mobiletti, piani di lavoro, rubinetteria, lavelli, illuminazione, elettrodomestici e colore delle pareti – molte persone, se il budget lo consente, rivolgono la loro attenzione su elementi particolari che possono rendere la vita più comoda e piacevole.
Nelle cucine di domani ci aspettiamo di vedere dispense extra, isole e banconi bar. Ma a seconda del paese in cui vi trovate, vi attende anche qualche sorpresa.
Una recente discussione su Houzz USA sugli elementi più desiderati in cucina ha messo in luce alcuni degli accessori e dispositivi più ambiti: fuochi a induzione, stazioni di ricarica per gli apparecchi elettronici, prese a scomparsa, aspiratori a battiscopa, vani/cassetti con ciotole per il cibo degli animali domestici, forni con apertura laterale (come il modello in foto), e cassetti piuttosto che ripiani nei mobiletti usati più frequentemente.
Ma sono emersi anche alcuni optional decisamente non convenzionali: «Un uomo sexy che farà i piatti, cucinerà e porterà fuori spazzatura», ha commentato ironicamente Brandi Nash Hicks.
Dopo aver definito le caratteristiche di base della cucina – mobiletti, piani di lavoro, rubinetteria, lavelli, illuminazione, elettrodomestici e colore delle pareti – molte persone, se il budget lo consente, rivolgono la loro attenzione su elementi particolari che possono rendere la vita più comoda e piacevole.
Nelle cucine di domani ci aspettiamo di vedere dispense extra, isole e banconi bar. Ma a seconda del paese in cui vi trovate, vi attende anche qualche sorpresa.
Una recente discussione su Houzz USA sugli elementi più desiderati in cucina ha messo in luce alcuni degli accessori e dispositivi più ambiti: fuochi a induzione, stazioni di ricarica per gli apparecchi elettronici, prese a scomparsa, aspiratori a battiscopa, vani/cassetti con ciotole per il cibo degli animali domestici, forni con apertura laterale (come il modello in foto), e cassetti piuttosto che ripiani nei mobiletti usati più frequentemente.
Ma sono emersi anche alcuni optional decisamente non convenzionali: «Un uomo sexy che farà i piatti, cucinerà e porterà fuori spazzatura», ha commentato ironicamente Brandi Nash Hicks.
Cappe
La nostra ricerca rivela anche che in molti paesi si sta prestando particolare attenzione alle cappe. Questi elettrodomestici sono molto migliorati in prestazioni ed estetica nel corso degli anni.
Secondo l’architetto spagnolo Oskar Velez: «Le feste finiscono sempre in cucina. Alcune persone si preoccupano per l’odore del cibo, ma oggi ci sono tanti estrattori d’aria efficaci e ben progettati, che vengono incorporati persino nel soffitto – così l’odore di cibo non dovrebbe essere un problema, a meno che la vostra dieta sia basata sul fritto!». Velez ha progettato la casa mostrata in questa immagine, dotata di una cappa a incasso sul soffitto.
La nostra ricerca rivela anche che in molti paesi si sta prestando particolare attenzione alle cappe. Questi elettrodomestici sono molto migliorati in prestazioni ed estetica nel corso degli anni.
Secondo l’architetto spagnolo Oskar Velez: «Le feste finiscono sempre in cucina. Alcune persone si preoccupano per l’odore del cibo, ma oggi ci sono tanti estrattori d’aria efficaci e ben progettati, che vengono incorporati persino nel soffitto – così l’odore di cibo non dovrebbe essere un problema, a meno che la vostra dieta sia basata sul fritto!». Velez ha progettato la casa mostrata in questa immagine, dotata di una cappa a incasso sul soffitto.
Stufe a legna
Entrando in una cucina in Svezia, Regno Unito e Irlanda – paesi noti per avere un clima abbastanza cupo – potreste trovare una scoppiettante stufa a legna (come quella immortalata in questa cucina di Dublino).
«In risposta ai crescenti costi energetici, i proprietari di casa del Regno Unito e dell’Irlanda spesso optano per stufe a legna, perché sono più economiche da gestire rispetto al riscaldamento a gas o elettrico», spiega il designer londinese Conrad Hendrick di LWK Kitchens.
«Alcune tipologie di stufe a legna sono idonee al programma di incentivi per il calore rinnovabile (Renewable Heat Incentive, RHI). Le stufe a legna realizzate in ghisa mantengono il calore più a lungo, una qualità importante nelle lunghe notti invernali in cui tutti noi desideriamo stare al calduccio. Ma oltre alla funzionalità e al risparmio energetico, le stufe a legna sono anche visivamente suggestive in cucina. Creano un look elegante e accattivante, all’interno di un ambiente caldo e accogliente».
Potrebbe interessarti leggere anche Dilemmi d’Inverno: Camino o Stufa?
Entrando in una cucina in Svezia, Regno Unito e Irlanda – paesi noti per avere un clima abbastanza cupo – potreste trovare una scoppiettante stufa a legna (come quella immortalata in questa cucina di Dublino).
«In risposta ai crescenti costi energetici, i proprietari di casa del Regno Unito e dell’Irlanda spesso optano per stufe a legna, perché sono più economiche da gestire rispetto al riscaldamento a gas o elettrico», spiega il designer londinese Conrad Hendrick di LWK Kitchens.
«Alcune tipologie di stufe a legna sono idonee al programma di incentivi per il calore rinnovabile (Renewable Heat Incentive, RHI). Le stufe a legna realizzate in ghisa mantengono il calore più a lungo, una qualità importante nelle lunghe notti invernali in cui tutti noi desideriamo stare al calduccio. Ma oltre alla funzionalità e al risparmio energetico, le stufe a legna sono anche visivamente suggestive in cucina. Creano un look elegante e accattivante, all’interno di un ambiente caldo e accogliente».
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I colori neutri regnano – ma ecco che arriva il verde
Il bianco domina le scelte di colore dei proprietari di casa per elementi come mobiletti, pareti e paraschizzi. Ma questo non significa che la gente sia restia ai colori, il “non colore” risponde anche a scopi pratici.
«Abbiamo bisogno del bianco per riflettere la luce del sole che passa attraverso le finestre durante i lunghi inverni bui. In Danimarca il tempo non è eccezionale, quindi qualsiasi riflesso della luce è fondamentale», spiega Allan Torp, fondatore del magazine di lifestyle e design Bungalow5 di Copenhagen. «Conferisce alla cucina un’aria luminosa e pulita, e non trasmette una sensazione di oppressione quando i giorni di sole finiscono».
Il bianco domina le scelte di colore dei proprietari di casa per elementi come mobiletti, pareti e paraschizzi. Ma questo non significa che la gente sia restia ai colori, il “non colore” risponde anche a scopi pratici.
«Abbiamo bisogno del bianco per riflettere la luce del sole che passa attraverso le finestre durante i lunghi inverni bui. In Danimarca il tempo non è eccezionale, quindi qualsiasi riflesso della luce è fondamentale», spiega Allan Torp, fondatore del magazine di lifestyle e design Bungalow5 di Copenhagen. «Conferisce alla cucina un’aria luminosa e pulita, e non trasmette una sensazione di oppressione quando i giorni di sole finiscono».
I colori neutri sono i prediletti anche nelle cucine statunitensi e canadesi dove, secondo il sondaggio, si scelgono per lo più mobiletti bianchi e pareti beige e grigie. Ma emerge anche il verde, in particolare nella sfumatura del menta mostrata qui, seguito dal blu.
«Penso che si preferisca il verde al blu in cucina perché è la tonalità più organica e invitante delle due», dice Jennifer Ott, interior designer specializzata in consulenze di colori. «Inoltre, c’è una tale tendenza a mangiare alimenti sani e biologici, che penso che le persone siano attratte da avere una sfumatura “vegetale” nella propria cucina», aggiunge. «Un’altra mia teoria è che viviamo in condizioni abbastanza stressanti e il verde è una tonalità positiva, capace di favorire la felicità, a differenza del blu e del grigio. Allo stesso tempo non è così energizzante come le altre tonalità positive, come il giallo e l’arancione. Quindi è un buon compromesso tra felicità, calma e rigeneratività».
«Penso che si preferisca il verde al blu in cucina perché è la tonalità più organica e invitante delle due», dice Jennifer Ott, interior designer specializzata in consulenze di colori. «Inoltre, c’è una tale tendenza a mangiare alimenti sani e biologici, che penso che le persone siano attratte da avere una sfumatura “vegetale” nella propria cucina», aggiunge. «Un’altra mia teoria è che viviamo in condizioni abbastanza stressanti e il verde è una tonalità positiva, capace di favorire la felicità, a differenza del blu e del grigio. Allo stesso tempo non è così energizzante come le altre tonalità positive, come il giallo e l’arancione. Quindi è un buon compromesso tra felicità, calma e rigeneratività».
In Giappone, i proprietari di casa dicono sayonara alle cucine totalmente bianche. «Sono state molto popolari per oltre 10 anni, fino al 2010», spiega Yukiko Tahara di LiB contents a Tokyo. «Ma da allora, un numero sempre maggiore di persone sceglie tonalità più scure – come la pietra grigia o il marrone scuro».
Anche Mariette Barsoum di Divine Design+Build presume che il nostro stile di vita frenetico sia alla base di questa tendenza, quindi aspettatevi un ritorno alla tranquillità e al relax in cucina per il futuro. «La nostra vita piena di impegni è molto stressante», dice Barsoum. «Quando torniamo a casa vogliamo sentirci rilassati».
Anche Mariette Barsoum di Divine Design+Build presume che il nostro stile di vita frenetico sia alla base di questa tendenza, quindi aspettatevi un ritorno alla tranquillità e al relax in cucina per il futuro. «La nostra vita piena di impegni è molto stressante», dice Barsoum. «Quando torniamo a casa vogliamo sentirci rilassati».
Partiamo da questo presupposto: non aspettatevi, a breve, prodotti futuristici in stile famiglia Jetson (ricordate la serie animata I Pronipoti di Hanna-Barbera?). A parte alcuni apparecchi hi-tech, non intendiamo impressionare la NASA con le nostre cucine. Infatti, oltre a Tv e iPad, la maggior parte degli intervistati in quasi tutti i paesi non ricerca elevate caratteristiche tecnologiche. «Programmare il forno da un iPhone non è qualcosa che la gente fa, né si lascia impressionare da un frigorifero capace di inviare un messaggio al proprio telefono quando necessita di essere sbrinato», dice Ken Burghardt di Domicile San Francisco.
I proprietari di casa di oggi sono interessati piuttosto a materiali e caratteristiche che offrono funzionalità di base e uno stile classico.
Il clima locale e la dimensione dello spazio a disposizione influiscono molto su come organizziamo la nostra cucina. Ma contano anche le influenze culturali. Ad esempio, in una cucina spagnola è più probabile vedere una macchina da caffè a incasso e una cantina per i vini rispetto agli altri paesi intervistati. Infatti, quasi un quarto degli spagnoli prevede di aggiungere un macchina da caffè o tè a incasso, mentre quasi il 10% acquisterà una cantina per la conservazione del vino.
Ma in generale, le cucine dei paesi coinvolti nella nostra indagine sembrano molto simili. I proprietari di casa di tutto il mondo desiderano arredi bianchi, contenitori per la spazzatura o per la raccolta differenziata estraibili, ampie dispense, nuovi piani di lavoro, elettrodomestici e mobiletti.