Ristrutturare
E Se Poi Mi Stanco? I Consigli per Una Cucina Senza Tempo
Cosa fare e cosa evitare. I consigli di 2 professionisti per far durare nel tempo una nuova cucina
Che si tratti di realizzare ex novo la cucina all’interno di una nuova casa, o di ristrutturare ampliando/modernizzando quella esistente, progettare questo spazio è sicuramente un lavoro impegnativo (anche in termini economici). L’ambiente cucina è qualcosa che non si ripensa ogni anno. Per questa ragione nell’importante lavoro di composizione è bene seguire alcune regole base che rispondano ai criteri di funzionalità e praticità senza, chiaramente, trascurare lo stile e l’estetica. Valutare con dei professionisti quali potrebbero essere gli interventi da fare, ma soprattutto cosa evitare per non stancarsi (troppo) presto del nuovo progetto, potrebbe essere un’ottimo punto di partenza. La domanda è: esiste una strategia da adottare quando si ristruttura una cucina per far “durare” i lavori nel tempo?
Ne abbiamo parlato con 2 Pro: l’architetto Marco Finardi titolare di Studio d’Arc e con l’interior designer Angela Baghino titolare di Nat Design.
Ne abbiamo parlato con 2 Pro: l’architetto Marco Finardi titolare di Studio d’Arc e con l’interior designer Angela Baghino titolare di Nat Design.
Dal punto di vista tecnico, l’utilizzo di materiali resistenti e durevoli, per esempio la scelta di un top per la cucina in Dekton o di ante realizzate in Fenix, offrono una maggiore resistenza all’usura e sono sicuramente degli elementi che possono fare la differenza.

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Così come la scelta di una ferramenta che sia di qualità. (Per ferramenta intendiamo l’insieme di: cerniere, guide per i cassetti estraibili, pistoni per le ante a ribalta… )
Un elemento da non dimenticare poi è l’ispezionabilità degli impianti così come l’illuminazione, le tubazioni idrauliche e le prese elettriche dedicate ad ogni singolo elettrodomestico con la relativa possibilità di escluderli direttamente dal quadro elettrico».
Un elemento da non dimenticare poi è l’ispezionabilità degli impianti così come l’illuminazione, le tubazioni idrauliche e le prese elettriche dedicate ad ogni singolo elettrodomestico con la relativa possibilità di escluderli direttamente dal quadro elettrico».
L’importanza degli aspetti tecnici dovrebbe sempre andare di pari passo con gli aspetti architettonici, chiarisce il progettista: «penso che una buona progettazione difficilmente stanchi, al massimo con l’inserimento di piccoli oggetti d’arredo sarà possibile nel corso del tempo, rinnovare la passione per questo importante ambiente. L’eleganza delle scelte di ogni singolo particolare permette alla cucina di ‘non passare mai di moda’.
Personalmente credo poi che fra gli errori che più spesso si fanno, e che fanno un po’ perdere l’interesse per la cucina, c’è l’inserimento di elementi estremamente caratterizzanti. Per esempio l’uso di colori troppo forti, sono queste scelte che nel lungo periodo rischiano di stancare».
Fra le strategie da adottare per evitare di stancarsi puntare sulla qualità dei materiali sembra essere la regola numero uno, lo sottolinea anche Angela Baghino: «tutto parte dalla scelta dei materiali. Scegliere componenti di qualità è sempre garanzia di riuscita. In cucina la scelta dovrebbe ricadere sempre su componenti facili da pulire e manutenere come i laminati e l’acciaio, o su materiali facilmente ripristinatili come per esempio il legno».
L’importanza dell’illuminazione e di qualcosa che permetta la personalizzazione
Fra gli elementi da studiare con grande cura, e che contribuiscono a far durare un progetto nel tempo, c’è sicuramente la creazione di una corretta illuminazione come sottolinea Finardi: «credo che in cucina sia fondamentale l’utilizzo di un’illuminazione ben distribuita e studiata ad hoc per ogni singolo progetto. Questo tende a rendere lo spazio un ambiente vivibile e piacevole. Spesso lascio ai miei clienti, per completare lo spazio, una parete a disposizione da arredare a piacimento. Qualcosa da completare con foto di famiglia o con oggetti a loro cari. Una sorta di luogo in evoluzione che li accompagnerà nei vari momenti della loro vita.».
Fra gli elementi da studiare con grande cura, e che contribuiscono a far durare un progetto nel tempo, c’è sicuramente la creazione di una corretta illuminazione come sottolinea Finardi: «credo che in cucina sia fondamentale l’utilizzo di un’illuminazione ben distribuita e studiata ad hoc per ogni singolo progetto. Questo tende a rendere lo spazio un ambiente vivibile e piacevole. Spesso lascio ai miei clienti, per completare lo spazio, una parete a disposizione da arredare a piacimento. Qualcosa da completare con foto di famiglia o con oggetti a loro cari. Una sorta di luogo in evoluzione che li accompagnerà nei vari momenti della loro vita.».
Tendenza si o tendenza no?
Quando si ristruttura ci si lascia stregare da questo o da quel trend del momento e (spesso) si decide per puntare su soluzioni “di tendenza”, una scelta che talvolta si può rivelare un limite spiega l‘architetto Finardi: «se gli arredi o gli elementi scelti non risultano perfettamente fusi con il progetto, questi possono diventare preponderanti rispetto al contesto e quindi alla lunga essere un limite nell’insieme generale del progetto».
Quando si ristruttura ci si lascia stregare da questo o da quel trend del momento e (spesso) si decide per puntare su soluzioni “di tendenza”, una scelta che talvolta si può rivelare un limite spiega l‘architetto Finardi: «se gli arredi o gli elementi scelti non risultano perfettamente fusi con il progetto, questi possono diventare preponderanti rispetto al contesto e quindi alla lunga essere un limite nell’insieme generale del progetto».
Il colori audaci che vanno di moda quell’anno, la carta da parati super pop, il tavolo dalla forma particolare e ancora mille mensole con tutto a vista, in cucina la funzionalità è importantissima. Scegliere elementi e arredi (troppo) alla moda e poco pratici alla lunga può essere controproducente chiarisce Baghino: «per non stancarsi facilmente delle scelte fatte il consiglio è di orientarsi su colori neutri per le superfici più grandi e di caratterizzarle in seguito con elementi decorativi che col tempo possono anche essere cambiati o sostituiti. In un ambiente come la cucina meglio tralasciare le mode del momento e orientarsi su superfici lineari e pulite».
L’importanza di affidarsi a un professionista
Nella ristrutturazione di un ambiente così importante come la cucina affidarsi a un professionista che indirizzi gusti ed esigenze può davvero fare la differenza.
Nella ristrutturazione di un ambiente così importante come la cucina affidarsi a un professionista che indirizzi gusti ed esigenze può davvero fare la differenza.
«Nelle occasioni in cui i clienti fanno delle richieste da me reputate ‘sbagliate’, spiega l’architetto Finardi, mi attivo immediatamente per spiegare loro il motivo per cui queste scelte generano errori progettuali. In linea di massima i miei suggerimenti vengono sempre presi in considerazione. Penso che questo sia uno dei principali compiti di un buon architetto: accompagnare il cliente nelle scelte valutando tutte le esigenze personali e familiari, ma allo stesso tempo provare a proteggerlo da eventuali errori che potrebbe commettere.
Per progettare qualcosa che sia duraturo occorre considerare, sia gli aspetti pratici/funzionali, sia l’aspetto estetico come spiega l’architetto Marco Finardi. «Ci sono delle ‘regole’ a cui attenersi. Per ciò che riguarda l’aspetto tecnico per far si che questo ambiente duri nel tempo è importante che praticità ed estetica viaggino insieme.