La Villa in Polinesia da Cui Si Vedono i Delfini
Una casa da sogno sulla spiaggia, dove il mare è sotto gli occhi in ogni stanza e dalla finestra si vedono i delfini
Dopo aver girato il mondo, Pierre Crot cercava un luogo idilliaco dove costruire una seconda casa lontano dalla sua Svizzera. «Con la mia ex moglie abbiamo visitato molti luoghi, come la Tailandia e l’Indonesia, dove però non avremmo potuto acquistare un immobile», racconta Pierre.
È stato durante un soggiorno a Tahiti che la coppia ha pensato di aver trovato il paradiso. «Ci siamo innamorati di Moorea dal primo istante ed eravamo determinati a trovare una casa lì». Così, alla fine la coppia è riuscita a scovare questo gioiello raro sulle rive di una laguna sconosciuta ai turisti.
È stato durante un soggiorno a Tahiti che la coppia ha pensato di aver trovato il paradiso. «Ci siamo innamorati di Moorea dal primo istante ed eravamo determinati a trovare una casa lì». Così, alla fine la coppia è riuscita a scovare questo gioiello raro sulle rive di una laguna sconosciuta ai turisti.
La casa sembra costruita direttamente sulla laguna. «Non era in buone condizioni e aveva bisogno di molti lavori, ma ne abbiamo subito intuito le potenzialità». Un’ampia vetrata a tutta parete, incorniciata da un telaio in metallo, affacciava su una terrazza in legno che si spingeva fin sopra l’acqua del mare.
«La proprietà non era ben tenuta e gli interni dovevano essere riprogettati», spiega Pierre. Forte della propria esperienza professionale nel campo dell’architettura e della costruzione di modelli 3D, lo svizzero ha deciso di sfruttare le proprie competenze per progettare lui stesso la parte interna della casa.
Una volta posata la matita, Pierre ha dato una mano anche in cantiere e ha partecipato ai lavori di demolizione e di messa a norma dell’impianto elettrico.
«La parte più difficile era riuscire a trovare artigiani affidabili a 16 mila chilometri di distanza. Per fortuna, il mio migliore amico è rimasto sul luogo a dirigere i lavori e alla fine siamo riusciti a trovare dei professionisti fidati».
«La proprietà non era ben tenuta e gli interni dovevano essere riprogettati», spiega Pierre. Forte della propria esperienza professionale nel campo dell’architettura e della costruzione di modelli 3D, lo svizzero ha deciso di sfruttare le proprie competenze per progettare lui stesso la parte interna della casa.
Una volta posata la matita, Pierre ha dato una mano anche in cantiere e ha partecipato ai lavori di demolizione e di messa a norma dell’impianto elettrico.
«La parte più difficile era riuscire a trovare artigiani affidabili a 16 mila chilometri di distanza. Per fortuna, il mio migliore amico è rimasto sul luogo a dirigere i lavori e alla fine siamo riusciti a trovare dei professionisti fidati».
I due nuovi padroni di casa hanno deciso di mantenere l’originale colorazione turchese per il legno della facciata, che rievoca gli azzurri e i blu della laguna e si integra in perfetta armonia con l’ambiente che circonda l’edificio.
All’interno, una grande area living di circa 80 metri quadrati comprende due zone adibite a soggiorno, una sala da pranzo e la cucina. La coppia ha deciso di conservare la spettacolare vetrata con telaio in ferro battuto che si apre sul lato della laguna. Esposta a sud, la grande finestra regala molta luce e una vista impareggiabile sul tramonto.
Pareti e soffitto sono stati ritinteggiati di bianco per ravvivare il colore. Le due statuette intagliate tiki, decorate con tradizionali motivi polinesiani, sono state restaurate, mentre per il pavimento è bastata una semplice risistemazione. «È lo stesso legno del terrazzo, ma è stato trattato con una vernice diversa e posato con una differente spaziatura», racconta Pierre.
Pareti e soffitto sono stati ritinteggiati di bianco per ravvivare il colore. Le due statuette intagliate tiki, decorate con tradizionali motivi polinesiani, sono state restaurate, mentre per il pavimento è bastata una semplice risistemazione. «È lo stesso legno del terrazzo, ma è stato trattato con una vernice diversa e posato con una differente spaziatura», racconta Pierre.
La vista sull’oceano è il punto focale di tutte le stanze. «Con un terrazzo come questo non potevamo che orientare ogni ambiente in questa direzione», spiega Pierre. Tutti gli angoli, in questa casa, guardano, anche indirettamente, al mare.
Gli arredi sono stati scelti anche in modo da richiamare l’oceano. Per esempio, la forma delle sedie della sala da pranzo ricorda quella delle conchiglie. In questa casa i veri protagonisti sono i materiali grezzi e il legno in tutte le sue forme. Il tavolo da pranzo è stato ammodernato con l’aggiunta di una lastra in vetro che ne facilita anche la manutenzione, e la lampada a sospensione si abbina al telaio che incornicia la grande vetrata.
«In Polinesia non è facile trovare mobili, ma ho scoperto un bel negozio a Tahiti dove abbiamo trovato di che arredare quasi tutta la casa», racconta Pierre.
«In Polinesia non è facile trovare mobili, ma ho scoperto un bel negozio a Tahiti dove abbiamo trovato di che arredare quasi tutta la casa», racconta Pierre.
La cucina originale era già aperta su un’area living e occupava lo spazio necessario a contenere un lavandino, un forno e il piano cottura. Nella sua nuova versione è stata completamente riprogettata e ne è stato modificato l’orientamento in modo da godere appieno della vista: «Abbiamo smantellato i vecchi arredi e li abbiamo sostituiti con questo lungo banco in granito che guarda verso il mare. È stato realizzato su misura e fa pensare alla pietra vulcanica di Tahiti», dice il padrone di casa.
Il pavimento della cucina è leggermente elevato. «La parte posteriore della stanza poggia su una soletta in calcestruzzo che è stata gettata quando è stata costruita la casa, mentre la parte anteriore poggia sulla struttura a palafitta che sostiene il terrazzo», spiega Pierre.
Il pavimento della cucina è leggermente elevato. «La parte posteriore della stanza poggia su una soletta in calcestruzzo che è stata gettata quando è stata costruita la casa, mentre la parte anteriore poggia sulla struttura a palafitta che sostiene il terrazzo», spiega Pierre.
I padroni di casa non sentivano il vero bisogno di avere una televisione e avevano a disposizione sufficiente spazio alle spalle della cucina per creare una seconda zona giorno. «Abbiamo sfruttato questo angolo per sistemarci un letto in più che funge anche da divano». Il mobile è stato realizzato con pallet recuperati e dipinti di bianco.
Una scala realizzata su misura da un falegname conduce alla camera soppalcata con finestra panoramica sulla laguna. «Non volevamo un corrimano o una seconda ringhiera, ci piaceva uno stile più contemporaneo», spiega Pierre.
Una scala realizzata su misura da un falegname conduce alla camera soppalcata con finestra panoramica sulla laguna. «Non volevamo un corrimano o una seconda ringhiera, ci piaceva uno stile più contemporaneo», spiega Pierre.
La terrazza sul mare, che poggia su una struttura a palafitta, ha una posizione a dir poco unica. Siamo all’ingresso della laguna, e da qui non è raro vedere passare delfini e balene. Di fronte alla casa, una distesa di sabbia piatta offre la possibilità di entrare in mare con l’acqua bassa fino a immergersi nelle acque più profonde per un giro di snorkeling, alla scoperta della vita marina.
Quando Pierre ha comprato la casa, il terrazzo era molto danneggiato. La struttura è stata rimessa a posto ed è stata portata anche della sabbia a decorazione di alcuni angoli, come nella zona tra il solarium e l’area all’ombra.
Quando Pierre ha comprato la casa, il terrazzo era molto danneggiato. La struttura è stata rimessa a posto ed è stata portata anche della sabbia a decorazione di alcuni angoli, come nella zona tra il solarium e l’area all’ombra.
All’esterno, Pierre ha voluto una doccia per risciacquarsi dopo le nuotate nell’oceano. Questo angolo è circondato da palme, alcune delle quali sono state potate perché non risultassero troppe invadenti. La statuetta in pietra tiki raffigurante una divinità polinesiana si trovava già nella proprietà quando Pierre l’ha acquistata, e qui ha trovato la sua nuova collocazione.
Oltre a offrire riparo in caso di pioggia, la pergola sulla terrazza protegge una delle due camere dal sole e dalla calura.
La testata del letto è stata realizzata su misura con pezzi di legno restituiti dal mare e legname invecchiato. Questo imponente elemento d’arredo crea un piccolo corridoio d’ingresso nella camera e incorpora sia i comodini sia i fili elettrici delle lampade.
I padroni di casa trovavano che il vecchio bagno fosse troppo piccolo, quindi la doccia è stata spostata così da fare spazio a una sistemazione più ariosa e aperta. Le piastrelle alle pareti provengono dalla Spagna. Il mobile in legno è stato realizzato su misura da un falegname.
Questa camera è esposta sul lato della piscina e originariamente era un monolocale indipendente. «Qui c’era un bagnetto, un angolo cottura e un ingresso indipendente», ricorda Pierre. In seguito è stata interamente ripensata come camera padronale, con bagno e cabina armadio. Per fare entrare la luce naturale in questa stanza molto buia sono stati montati un’ampia vetrata e una finestra a nastro. A rendere ancora più luminosa la stanza è il pavimento sbiancato.
Senza dubbio l’elemento preponderante di questo spazio è la grande testata realizzata con diverse essenze. Oltre a nascondere i fili elettrici e a racchiudere i comodini, la struttura separa la doccia dal resto della stanza. Per il mobile del bagno a fianco è stato usato il legno del vecchio bancone della cucina. Le ante, invece, sono state confezionate ad hoc.
Senza dubbio l’elemento preponderante di questo spazio è la grande testata realizzata con diverse essenze. Oltre a nascondere i fili elettrici e a racchiudere i comodini, la struttura separa la doccia dal resto della stanza. Per il mobile del bagno a fianco è stato usato il legno del vecchio bancone della cucina. Le ante, invece, sono state confezionate ad hoc.
La doccia si estende per tutta la lunghezza della testata e le sue pareti sono stare realizzate con materiali diversi: «Volevo catturare la luce con piastrelle effetto legno in una tonalità più chiara su un lato e creare un contrasto con delle sottili strisce di ardesia sull’altro», spiega Pierre.
La porta finestra affaccia su una terrazza coperta arredata. Qui, vicino a un tavolo da biliardo, altri mobili realizzati con bancali caratterizzano la zona “ricreativa” della casa. Gli arredi poggiano direttamente su una soletta di calcestruzzo grezzo.
A fianco al terrazzo troviamo una piscina. Finita soltanto l’anno scorso, ha preso il posto di un deposito per le barche. «La laguna è meravigliosa, ma per fare una vera nuotata bisogna spingersi molto al largo, quindi una piscina era una soluzione più pratica e meno pericolosa per i bambini», dice Pierre.
Il solarium della piscina e i rivestimenti sono stati realizzati nello stesso legno della terrazza, con pietre del posto a completare l’insieme.
Il solarium della piscina e i rivestimenti sono stati realizzati nello stesso legno della terrazza, con pietre del posto a completare l’insieme.
«Ci sono state delle difficoltà nella realizzazione del progetto… ma abbiamo anche fatto scoperte incredibili», ricorda Pierre. Il grosso del lavoro è stato completato, ma il giovane padrone di casa troverà sempre il modo di apportare qualche ultimo ritocco.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Pierre Crot, che passa qui le sue vacanze
Dove: Moorea, Polinesia Francese
Superficie: 250 m² di abitazione e 1.100 m² di terreno
Stanze: quattro camere da letto, quattro bagni, un’ampia area giorno che comprende due zone adibite a soggiorno, una sala da pranzo e la cucina
Durata della ristrutturazione: 4 anni
Anno di acquisto: 2012
Budget: circa 600mila euro, compreso l’acquisto della casa
Il particolare interessante: Pierre soggiorna qui, in media, due volte all’anno. Nei restanti mesi affitta la casa per brevi periodi tramite un’agenzia.
La ricerca della casa è cominciata realmente durante il quarto soggiorno di Pierre in Polinesia Francese: «Io e la mia ex moglie abbiamo passato un’intera settimana a visitare un numero infinito di proprietà senza che trovassimo nulla di nostro gusto. È stato soltanto tre giorni prima della nostra partenza che ci siamo imbattuti in un piccolo annuncio nel giornale locale La Dépêche de Tahiti riguardo a una casa in vendita a Moorea». Non appena la coppia ha varcato la soglia di questa villa si è subito innamorata del luogo e ha capito di volerla comprare.
Uno dei grandi pregi della villa è la sua posizione sublime, lontano dai turisti. «Si trova in una baia dove vivono soltanto famiglie polinesiane, molte delle quali vivono di pesca».